🚗💡 Perché i giovani comprano meno auto? Scopri cosa pensa la Generazione Z! Le abitudini stanno cambiando, e con esse anche il modo di vivere la mobilità. La Generazione Z sembra dire addio al concetto tradizionale di auto di proprietà, preferendo alternative più sostenibili e digitali. Ma cosa sta davvero accadendo? 🌱 Cambiamenti nei valori: Interesse per soluzioni ecologiche come car sharing e trasporti pubblici. Maggiore consapevolezza sull'impatto ambientale delle auto. 📲 La tecnologia al centro: App di mobilità che semplificano gli spostamenti. Un rapporto diverso con l’idea di "possesso". 💸 Un fattore economico: Priorità diverse: viaggi, esperienze e nuove tecnologie. Costi di mantenimento e carburante sempre più alti. 📖 Vuoi scoprire di più sulle tendenze della mobilità? Approfondisci il tema e scopri come le nuove generazioni stanno ridefinendo il futuro dell’automobile 👉 https://lnkd.in/dJeQrfxn #GenerazioneZ #MobilitàSostenibile #FutureOfDriving #GOWarranty
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Will riesce a offrire sempre spunti interessanti, ma in questo sondaggio in particolare ci vedo troppe falle personalmente.. -Un campione di 4000 abitanti su una popolazione di 210 milioni non lo trovo statisticamente rilevante -Nel dato degli under 30 sono inclusi gli under 18? -Gli under 30 non guidano perchè sono green o perchè non hanno i soldi per comprarsi una macchina? -Gli under 30 sono occupati o disoccupati? Lavorano in città? Vivono a Londa-Berlino-Parigi o in un paese a Xkm dal luogo di lavoro? -Gli under 30 hanno una famiglia che comporta fare la spesa settimanale non sostenibile con due braccia? E i 30-45? -Gli over 45 hanno un limite di età? -Un over 65 va in auto perchè odia il pianeta o perchè se fa i 20 minuti a piedi + mezz'ora di autobus senza aria condizionata finisce in ospedale? Non entro nel merito delle opinioni, ma un sondaggio presentato così serve a poco
L'evoluzione della mobilità sta riflettendo un cambiamento generazionale significativo. Sebbene l'auto privata continui a dominare il panorama per le generazioni più anziane, i giovani abbracciano una visione più flessibile e sostenibile della mobilità. Questa transizione è evidente nel crescente utilizzo del trasporto pubblico e della micromobilità. Guardando al futuro, dal McKinsey Mobility Consumer Pulse Survey emerge un chiaro desiderio tra i giovani europei di ridurre la dipendenza dalle auto private e incorporare modalità condivise nel mix di mobilità. In particolare, i consumatori della Gen Z stanno aprendo la strada, con quasi il 55% disposto a condividere i propri veicoli con altre persone. Questo trend è sottolineato dall'interesse per pacchetti di leasing che includono servizi di mobilità condivisa come il bike sharing e il ride hailing. Una tendenza che riflette una nuova mentalità, dove la condivisione è vista non solo come un'opzione pratica, ma anche come un'opportunità per ridurre l'impatto ambientale e promuovere uno stile di vita più sostenibile. Con una maggiore accessibilità e una mentalità aperta alla condivisione, il futuro della mobilità sembra essere sempre più condiviso e sostenibile.
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Abbiamo già parlato del match perfetto tra quadricicli e scooter elettrici e mobilità cittadina. Ma cosa ne pensano le persone? In una ricerca del McKinsey Center for Future Mobility del 2021 è emerso che, tra gli intervistati, quelli disposti ad utilizzare questi veicoli erano proprio gli abitanti di aree urbane e suburbane. Non solo, le persone di medio reddito hanno valutato i quadricicli elettrici di gran lunga più convenienti rispetto alle auto elettriche e alle auto tradizionali. Dopo più di un anno dall'avvio del servizio, anche gli utenti Pikyrent confermano il trend: - la maggior parte degli utenti usa la microcar o lo scooter per percorrere una distanza media di 3 o 4 km - una distanza tipicamente urbana; - più del 60% del totale dei noleggi avviene con la microcar - il quadriciclo è di gran lunga il preferito, perché più comodo e con una esperienza d’uso più vicina all’auto di proprietà; - circa il 50% di loro utilizza lo sharing + di 4 volte a settimana e pensa di continuare a farlo con maggiore frequenza in futuro. Ed è proprio questo il ruolo della sharing mobility! Una risposta efficace al bisogno di disporre di una modalità di spostamento alternativa all’auto di proprietà, complementare seppure più flessibile del #TPL, che sia anche agevole, intelligente ed eco-sostenibile, basandosi in larga parte su veicoli full electric. La mobilità in sharing elettrica può rappresentare una reale alternativa agli spostamenti cittadini con l’auto privata, perché è alla portata di tutti e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento acustico. Il cambio di mind set è già in atto soprattutto tra la #GenZ, che non attribuisce più importanza al “possesso” del veicolo ma all’”accesso” al veicolo, e la #sharingmobility diventa così il modello vincente di mobilità cittadina. #Pikyrent #PickAPiky
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Meno interesse per auto e moto, i giovani si spostano con mezzi pubblici e usano app per una mobilità condivisa..questo ci porta a pensare ad un mercato sempre più concentrato sui boomers, con l’auto elettrica come opzione (forse) anche se non se ne vede ancora un chiaro beneficio in termini di sostenibilità ambientale. Il settore è in crisi, anche di identità e solo il lusso / supercars non sembra rallentare anche se ormai anche questa nicchia è più una forma di investimento che non un mezzo di spostamento..
I giovani non si intestano più auto, enorme calo per gli under 25: le ragioni
https://www.virgilio.it/motori
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#Smuoviamoci 𝙎𝙘𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙥𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙈𝙊𝘽𝙄𝙇𝙄𝙏𝘼̀ 𝙄𝙉𝘿𝙄𝙑𝙄𝘿𝙐𝘼𝙇𝙀 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙚𝙣𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙚 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙯𝙯𝙖 𝙞 𝙩𝙪𝙤𝙞 𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙞𝙣 𝙖𝙥𝙥. La mobilità individuale è destinata a soddisfare esigenze di trasporto personale: è a propulsione prevalentemente elettrica, è ecologica, economica e sostenibile sia per impatto ambientale sia per utilizzazione. In questo breve video, raccontiamo tre esempi pratici di #mobilità individuale #facile, #economica e #sostenibile. Metti mi piace e condividi il video con i tuoi amici e parenti. Buona visione! Guarda il video nella notizia ➡️ https://lnkd.in/dsitFSVi
La Mobilità Individuale - Adiconsum
https://www.adiconsum.it
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𝐈𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨, 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐮𝐬𝐨 𝐞 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐥'𝐞𝐭𝐚̀ 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐞𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢 🚗👴🏻⤴️ La presentazione al #CNEL del 21° Rapporto Isfort sulla #mobilità degli italiani ha confermato che il nostro Paese è ancora lontano dal diventare eco-friendly sul piano degli spostamenti. Nel 2023 sono infatti aumentate le #auto in circolazione, le persone che scelgono l'auto per spostarsi e pure l'età media dei #veicoli. Ennesima dimostrazione che sul fronte della transizione #ecologica siamo parecchio indietro, ma ci sono anche ragioni economiche 💰 1️⃣ 𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐢𝐥 𝟔𝟓% 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐥'𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 L'anno scorso, dunque, il 65% degli italiani ha scelto l’auto per spostarsi (+2,5% rispetto al 2019) e sulle strade il numero dei veicoli ha superato ormai i 40 milioni. Di questi, il 23% ha oltre 20 anni 🚘 2️⃣ 𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐨 A utilizzare di più le auto sono le fasce di #reddito inferiori ai 15 mila euro e quelle tra i 20 e 25 mila euro. Colpa della carenza preoccupante di #servizi nelle nelle zone periferiche e ultraperiferiche dei #Comuni che inchioda le fasce di reddito più basse all’uso dell’auto privata 🚌 3️⃣ 𝐈𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝟔𝟗,𝟒 𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝟏𝟎𝟎 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 Come se non bastasse, il tasso di #motorizzazione in Italia è ulteriormente salito con 69,4 auto ogni 100 abitanti (erano 68,1 nel 2022), continuando così a essere nettamente il più alto tra i principali competitor #europei 📈 Vuoi approfondire? Leggi l'articolo di Raffaele Dambra 👇🏻 Ti è piaciuto il post? 𝐅𝐨𝐥𝐥𝐨𝐰 𝐦𝐞 💕 e ricorda di seguire anche SICURAUTO.it 😉 Renzo Servadei Gianluigi De Dea Roberto Valdemburg Marco Mosaici Andrea Taschini Alessio Marzano Pier Luigi del Viscovo Massimo De Donato Pierluigi Bonora Alessandro Cavallo 🇮🇹Cav.Dott.Domenico De Rosa Daniele Invernizzi Giampiero Pizza Cristiano Donelli Carlo Carminucci Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) UNRAE ANIASA - Confindustria FEDERAUTO Federmotorizzazione
Mobilità: in Italia aumentano le auto e sono sempre più vecchie
https://www.sicurauto.it
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Tra prezzi alle stelle, alternative come car sharing e mezzi pubblici, e una transizione elettrica richiesta troppo veloce, le nuove generazioni stanno lentamente abbandonando l’idea di avere un’auto. Sostenibilità e mobilità devono andare di pari passo, ma a che prezzo?
Auto, e se il motivo del crollo delle vendite fosse semplicemente perché costano troppo?
corriere.it
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Qual è l'auto ideale per i nuovi neopatentati della Generazione Z? 🌱🔋 LE MIGLIORI SOLUZIONI PER I NEOPATENTATI! ✨🚗 Scopri le citycar elettriche perfette per chi inizia a guidare, con tecnologie avanzate, efficienza energetica e facilità di guida. 📲⚡️ 🌟 Perché il Noleggio a Lungo Termine è la scelta migliore? 🌟 ✅ Comodità e flessibilità ✅ Assicurazione inclusa ✅ Manutenzione e soccorso stradale coperti ✅ Costi dilazionati e accessibili 🎁 Vuoi sapere quali sono le migliori auto per neopatentati del 2024? 🎁 Abbiamo selezionato tre modelli che rispondono perfettamente ai bisogni dei giovani guidatori. Curiosi? Scoprilo nell'articolo completo! 🚙✨ #NoleggioAuto #GenerazioneZ #Neopatentati #AutoElettriche #MobilitàSostenibile #Citycar #GuidaVerde #AutoModerne
Noleggio per i Neopatentati della Generazione Z - Vroomer
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Oggi solo 1 giovane su 3 utilizza un mezzo privato targato (a 2 o 4 ruote) per la mobilità: tutti gli altri si rivolgono alla mobilità sostenibile. Questo è quanto abbiamo scoperto noi si Skuola.net insieme a ECO Festival in occasione del secondo Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti. Tuttavia la questione è destinata ad essere transitoria se non ci saranno delle politiche per favorire la mobilità sostenibile: al momento 3 su 5 considerano l'acquisto di un auto un fatto ineluttabile quando saranno adulti, mentre 1 su 4 valuterà il da farsi e deciderà sulla base dell'evoluzione dei servizi di sharing. Solo 1 su 6 è fermamente convinto che non avrà un'auto di proprietà. Di questo aspetto parla il pezzo di approfondimento della ricerca pubblicato sul Corriere della Sera.
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Quando ti si è “accesa la lampadina” riguardo alla sostenibilità? #GreenerTogether #LinkedInNotizie Era il 2014 quando ho deciso di installare sul tetto di casa un impianto fotovoltaico: potermi autoprodurre l'energia che serviva per riscaldare, raffrescare e successivamente, per ricaricare la batteria dell'auto (non ancora BEV, ma PHEV...tanto per iniziare) era una soddisfazione. Da quel momento sono successe molte cose, a partire dall'aver fondato un'azienda con la quale proporre il noleggio a lungo termine di auto, furgoni, ma anche scooter e moto prediligendo la mobilità elettrica a cui si aggiungeva in un secondo tempo, la vendita di scooter, moto elettriche e anche e-bike e monopattini elettrici. Ormai eravamo a fine 2019 e con l'inzio del 2020 il mondo piombava nella più grave crisi sanitaria, ed economica della storia. Quello è stato il momento della svolta: l'angoscia con la quale ciascuno di noi ha dovuto fare i conti in quei mesi e le necessità imposte dal distanziamento diedero una forte accelerazione al fenomeno della micromobilità divenuto in un attimo il sistema più sicuro, affidabile ed economico per muoversi nelle nostre città. Il piacere ritrovato (e per molti altri sperimentato per la prima volta) di spostarsi senza inquinare e all'aria aperta, dopo che il blocco totale aveva chiaramente messo in evidenza i benefici ambientali (ci si ricorda le immagini satellitari della pianura padana sgombra dalla presenza degli inquinanti?) sembrava aver fatto capire a tutti la necessità di un cambiamento. A quel punto però mi resi conto fosse opportuno un altro passo: poichè i veicoli per la micromobilità non soddisfavano a pieno, a detta di molti clienti, le esigenze di mobilità, sicurezza, confort e portabilità, decisi di trasformare la mia azienda in una start-up innovativa con l'obiettivo di sviluppare e ingegnerizzare il miglior veicolo per la micro mobilità urbana elettrica e che avesse la peculiarità di essere non solo concepito, ma anche costruito in Italia con componenti italiane. Alla base del progetto c'era e c'è tutt'ora il principio secondo il quale il mondo non può più permettersi di andare avanti come ha fatto negli ultimi cento anni: il numero di automobili ha raggiunto livelli impressionanti in tutto il mondo e l'Italia è uno dei paesi con il più alto rapporto auto/abitanti. L'automobile resta un fenomenale strumento di libertà, ma all'interno dei centri urbani è diventata più una prigione in cui trascorre ore e ore il suo occupante. Al singolare, perchè per la maggior parte del tempo è soltanto una (o poco più per le medie) la persona a bordo. Allora, oltre alle esigenze ambientali, si deve intervenire anche sulla qualità della vita, e l'auto elettrica poco potrà fare sul fronte dell'occupazione di suolo pubblico e sul traffico. Solo un TPL efficiente, piste ciclabili sicure, la micromobilità anche elettrica e una maggiore e più effciente diffusione dei veicoli in sharing potrà fare la differenza
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🧒I giovani sono sempre meno interessati alle auto e (piaccia o no) preferiscono le nuove forme di mobilità (car sharing, micromobilità e mobilità attiva). 🚘Migliaia di under 25 hanno smesso di intestarsi le auto.. non sempre lasciandone la titolarità ai loro genitori (fonte: Facile.it). 🛞🛞🛞🛞È un segnale di come il mondo delle quattro ruote (sempre e dovunque) non sia certo giunto al capolinea, ma perda un minimo di appeal verso le nuove generazioni. L’auto serve, ma non sempre. 🚎🚌🚴🛴Quello che servirebbe sempre è il coraggio delle amministrazioni pubbliche nel cogliere questa tendenza e aumentare quanto più possibile l’offerta di trasporto pubblico, mixandolo con lo sharing.
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