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E se i curriculum non celebrassero i nostri successi, ma raccontassero i nostri fallimenti? È questa la provocazione di Francesca Corrado, economista, docente e fondatrice della Scuola di fallimento, un progetto unico in Italia che trasforma l’errore in una risorsa. Francesca non crede nella perfezione, la definisce noiosa e inutile. Al contrario, ha fatto del fallimento uno strumento per crescere, imparare e innovare, portando nelle aziende e nelle scuole un messaggio rivoluzionario: sbagliare non solo è normale, ma è necessario per andare avanti. Con il suo curriculum dei fallimenti, riscrive le regole, elencando con orgoglio gli errori che l’hanno formata, dagli inciampi accademici agli insuccessi professionali, fino alle scelte personali più difficili. Perché? Per dimostrare che ogni caduta può diventare una nuova opportunità. Scoprite chi è la donna che insegna a fallire con coraggio e come le sue idee stanno cambiando il nostro modo di vedere il lavoro, l'educazione e persino la vita stessa. #CurriculumDeiFallimenti #FrancescaCorrado #ScuolaDiFallimento #PerfezioneNoiosa #ImparareDagliErrori

Francesca Corrado e il curriculum dei fallimenti: la perfezione non ha niente da insegnare

Francesca Corrado e il curriculum dei fallimenti: la perfezione non ha niente da insegnare

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Maurizio D'Argenio

Direzione Amministrativa

2 settimane

A Napoli si dice "La perfezione è difetto"; l'ho imparato da un falegname che in risposta ad una mia critica (leggittima sino ad un certo punto) quando mi aveva consegnato un mobile fatto su misura, aveva risposto alla mia piccola insoddisfazione con questa massima, che a mio avviso inerisce con il tema trattato nel post. In effetti il paradigma di Francesca vede la "bellezza del triangolo scaleno" (che io amo moltissimo) capace di produrre il risultato anche quando i lati per diversissimi tra loro alla fin fine sono in grado di delimitare una forma per improbabile che possa sembrare.

Per mostrare i propri errori ci vuole un’estrema consapevolezza; inoltre occorre essere perfettamente centrati come esseri umani e professionisti. Trovo la spunto senz’altro interessante e condivisibile, ma prima di tutto mi fermerei a riflettere se la nostra società sia pronta ad accogliere un curriculum dei fallimenti così come descritto da Francesca Corrado, visto che il modello che ci propone ed a cui ci spinge invece è orientato al successo ed ai grandi traguardi. In ogni caso questo è un ottimo spunto; grazie Marianna Porcaro!

Silvia Brambilla

HR Manager| DE&I lover | Career Coach|

2 settimane

L'idea della perfezione porta con sé inevitabilmente malcontento, frustrazione e ansia. Non è un ideale a cui tendere. Gli errori e i fallimenti ( anche se il termine fallimento non mi piace ) se gestiti e vissuti correttamente sono una grande risorsa. Per farlo occorre maturare una grande consapevolezza di sé, avere una buona autostima e accogliere i feedback in maniera costruttiva e non difensiva.

Mauro Ferraro

Quality Control Packaging Team Leader presso Diageo

2 settimane

Ho fatto questo esercizio esattamente 24 anni fa dopo un' esperienza terribile dal punto di vista lavorativo. Ma da quel fallimento sono ripartito con tanta voglia di fare. E sono ripartito da uno dei gradini più bassi. Mi piace ricordare quel fallimento e soprattutto oggi che sto rivedendo la mia vita ed il mio CV dei fallimenti. Purtroppo troppo spesso dobbiamo fare i conti con chi abbiamo dentro che è il peggiore dei nostri giudici... Una bellissima storia quella di Francesca Corrado. Tra Calabresi ci si capisce

Giuseppe Gabriele Mazzetta

Real Estate | Investor Relations | Organizational Empowerment | Lectures | Business Development | Valuation & Auction Management |

2 settimane

L'uomo non è mai perfetto ed anche se rincorre continuamente la perfezione, credo che a volte dovrebbe fermarsi guardare indietro e saper valutare positivamente il suo percorso... Questo perché potrebbe scoprire che la sua strada è stata più dura delle persone che sembrano non sbagliare mai...

Andrea Cominacini

Senior Customer Solutions Manager | Medical Operations | MedTech | LifeScience | Belonging to protected categories pursuant to law 68/99

2 settimane

Interessante cambio di paradigma. Aggiungerei però anche come le dis-avventure si sono risolte o irrisolte e i takeaways che si mettono nella cassetta degli attrezzi - purtroppo non si è ancora pronti per questo tipo di approccio forse molto olistico nell’ecosistema lavoro sia per i candidati che per le aziende - rimane comunque un punto di riflessione valido e non privo di applicazione per un futuro piú maturo. 🦾😎

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