Post di Hussain Nawaz Waris

In un mondo in cui le minacce digitali evolvono con una velocità impressionante, il contrasto tra i modelli di cybersecurity emerge con forza. Negli Stati Uniti, giovani ventenni, con una naturale padronanza delle nuove tecnologie e una mentalità orientata all'innovazione, sono spesso alla guida di team di cybersecurity. In Italia e in Europa, invece, il settore è ancora affidato prevalentemente a professionisti con decenni di esperienza alle spalle. Come CEO ventitreenne di una startup di cybersecurity, questa realtà mi tocca da vicino. La mia generazione, cresciuta in un contesto digitale, comprende le minacce in modo intuitivo e spesso ha la flessibilità e la creatività per rispondere a nuove sfide con rapidità. Tuttavia, non posso ignorare il valore dell’esperienza e della saggezza che i veterani della sicurezza portano. Credo che il futuro della cybersecurity non possa appartenere solo ai giovani o solo agli esperti. È una questione di equilibrio: innovazione e creatività devono essere integrate con esperienza e saggezza. Forse l'Italia ha ancora molta strada da fare per incoraggiare una collaborazione reale tra generazioni, creando spazi in cui l'energia e l'intuito dei giovani si combinano con la profondità delle conoscenze dei professionisti esperti. In un mondo che corre verso una crescente digitalizzazione, la nostra sicurezza è troppo importante per essere affidata a una sola visione. Il futuro della cybersecurity deve essere un dialogo intergenerazionale.

In America la cybersicurezza la fanno i ventenni, da noi i prefetti settantenni in pensione

In America la cybersicurezza la fanno i ventenni, da noi i prefetti settantenni in pensione

ilfoglio.it

Matteo Brandi

🛡️🔧Defensive CyberSecurity|📜TCM PNPT Pentesting|📜 CompTIA Security+| Red Hot Cyber HackerHood Member | Sacerdote della Sicurezza Informatica

2 settimane

I miei 2 ramini...l'eta' non conta niente. Anche 20enni fanno disastri e per non hanno capacita' superiori. La questione e' sentire la responsabilita' del sistema che ti hanno affidato. Se la senti, farai un buon lavoro. Se non la senti, no. Il nostro paese ha un problema in piu': nelle aziende la questione e' sentita come la revisione della caldaia, solo una noia. E questo non ha eta'. Ed e' il vero problema.

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