#lavoraconnoi Cerchiamo una/un 𝗙𝘂𝗹𝗹-𝗦𝘁𝗮𝗰𝗸 𝗗𝗲𝘃𝗲𝗹𝗼𝗽𝗲𝗿 per la nostra sede di Padova con l'opportunità di lavorare in modalità ibrida sede di lavoro/Smart Working. In IConto troverai una policy che supporta il work life balance attraverso misure di welfare aziendale, ampia flessibilità oraria, assistenza sanitaria e fringe benefit. Invia la tua candidatura entro il 17 dicembre 2024 👉 https://lnkd.in/dMxy2eFp
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💼 𝐈𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐫𝐭-𝐓𝐢𝐦𝐞: 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 💡 Il lavoro a tempo parziale (o part-time) rappresenta una formula contrattuale sempre più diffusa, ideale per chi cerca flessibilità. Può essere: • 𝐎𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞: lavoro tutti i giorni, ma con meno ore. • 𝐕𝐞𝐫𝐭𝐢𝐜𝐚𝐥𝐞: lavoro concentrato in alcuni giorni, settimane o nesi. • 𝐌𝐢𝐬𝐭𝐨: una combinazione delle due. ✅ 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐭𝐢: I lavoratori part-time hanno gli stessi diritti di chi lavora a tempo pieno, come ferie, permessi, tutela della salute e sicurezza, e proporzionale retribuzione. 💡 Un’opzione versatile per conciliare lavoro e vita privata! 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐭𝐨 -> https://lnkd.in/drM7KmVt #lavoroparttime #flessibilità #dirittideilavoratori #studiofarinaredaelli #bologna #consulentidellavoro #consulentidellavorobologna
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As simple as that
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Il problema non è lo smart working! Se una persona non lavora da casa o da remoto, non lavora e non si impegna nemmeno in ufficio. Chi ha responsabilità manageriali e crede che il problema di una persona che non lavora o non lavora con la diligenza necessaria da casa, solo perché è a casa, si sbaglia. Ecco quali potrebbero essere i problemi di quella persona invece: -non è motivata dal lavoro che le viene assegnato; -è frustrata dalla inesistenza o dalla esigua fiducia riposta in lei; -vive in 40 metri quadri senza comfort termico e viene costretta a lavorare in “smart working” in giorni fissi e rigidi solo in quella casa e non in altri luoghi disponibili a distanza dall’ufficio e più vicini a casa propria; -le viene impedito di poter lavorare da remoto nel luogo di villeggiatura con la famiglia o gli amici perché il pregiudizio e la mancanza di fiducia sono imperanti; -le relazioni al lavoro sono costrittive, tossiche, basate su una gerarchia autoritaria e arrivista; -le viene impedito di poter diminuire il pendolarismo settimanale 5 su 7 nel traffico e nei ritardi ferroviari; -è in una condizione di sovraccarico cognitivo, di stress lavoro-correlato o di svuotamento di mansioni o alienazione che a casa o in ufficio è “la stessa minestra”; -è arrivata al punto di credere che il proprio tempo libero sia un premio concesso dal lavoro e non un diritto; -si sente mortificata dalla retribuzione iniqua e ingiusta che percepisce; -crede erroneamente che il lavoro le serva ormai solamente per ottenere un reddito e va a finire che si impegna il minimo indispensabile. Sono solo alcuni esempi ma che fanno aprire gli occhi. Il problema non è il lavoro agile o da remoto. Anzi! Il problema di una persona che non si impegna più è il suo lavoro, è l’ambiente di lavoro inospitale, è la disorganizzazione del lavoro, è lo smart working ridotto a tabelline di giorni rigidi di ufficio e casa, sono le relazioni tossiche con colleghi e clienti, può essere magari la mancanza di senso civico lavorativo. Questi sono i problemi da risolvere. Forse andrebbe fatta un po’ di autocritica da parte di quei manager ossessionati dal controllo che pensano che con lo smart working le “persone a casa non lavorano”. Spoiler: non funziona così! Quando una persona ha smesso di credere nell’utilità e nel senso delle proprie mansioni, nelle relazioni di colleganza o nel modo rigido e inflessibile con cui il lavoro gli viene imposto e gli “avvelena” il poco tempo libero rimasto, quella persona diminuirà la qualità delle sue performance. É il caso che i contrari per principio al lavoro agile o da remoto mettano in dubbio i propri pregiudizi. Non credete? ________ Se credi che lo smart working o il lavoro a distanza dall’ufficio non siano le motivazioni di chi smette di impegnarsi nel lavoro quotidiano e che le ragioni siano altre ben più profonde, lascia una reazione, un commento o diffondi l’argomento. E grazie per l’attenzione. #lavoro #smartworking #remotework
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Smart working, tempo libero e ferie non sono benefit. Sono elementi sempre più indispensabili per il buon funzionamento di un'organizzazione del lavoro che è fatta di rapporti tra persone. Il benefit nel gergo economico/di lavoro rappresenta una "retribuzione aggiuntiva data sotto forma di concessioni, privilegi, servizi o un'indennità accessoria". Il benefit è una sorta di concessione o privilegio aggiuntivo nel lavoro. Se questo è il benefit, allora smart working-tempo libero-ferie non sono benefit perché non sono concessioni o privilegi aggiuntivi. Tempo libero e ferie sono valori. Valori per tutelare l'equilibrio psicofisico delle persone. Non a caso, in Costituzione, le ferie sono un diritto fondamentale del lavoro. Lo smart working (quello vero dotato di agilità) è invece una visione differente del lavoro. Un accordo. Non è (ancora) un diritto ma è una visione differente di come si crea produttività costruendola in accordo cogestione con le persone, anche intorno alle esigenze di equilibrio psicofisico e agevolazione del tempo libero delle persone. Chi pensa ancora che smart working, tempo libero e ferie siano privilegi, benefit e concessioni potrebbe ricredersi. Come? Osservando come funzionano meglio i rapporti di lavoro nelle organizzazioni in cui questi elementi vengono valorizzati non come concessioni ma come valori, diritti, visioni e accordi per la produttività del lavoro e la sostenibilità del lavoro. ________________________ Se quando pensi a tempo libero, ferie e lavoro agile li identifichi come valori e visioni di un lavoro sostenibile e non come concessioni e privilegi, lascia una reazione, un commento o diffondi questi argomenti. E grazie per l’attenzione. #lavoro #ferie #smartworking #valori
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Ferie, tempo libero e smart working non sono benefit. Sono valori e accordi di lavoro sempre più indispensabili per il miglior funzionamento di un'organizzazione del lavoro che è fatta di rapporti tra persone. Il benefit nel gergo economico/di lavoro rappresenta una "retribuzione aggiuntiva data sotto forma di concessioni, privilegi, servizi o un'indennità accessoria". Il benefit è una sorta di concessione o privilegio aggiuntivo nel lavoro. Se questo è il benefit, allora smart working-tempo libero-ferie non sono benefit perché non sono concessioni o privilegi aggiuntivi. Tempo libero e ferie sono valori. Valori per tutelare l'equilibrio psicofisico delle persone e la loro libertà sociale. Non a caso, in Costituzione, le ferie sono un diritto fondamentale del lavoro. Lo smart working (quello vero dotato di agilità) è invece una visione differente del lavoro. É un accordo. Un incontro di volontà! Non è (ancora) un diritto ma è una visione differente di come si crea produttività costruendola in accordo/cogestione con le persone, anche intorno alle esigenze di equilibrio psicofisico e agevolazione del tempo libero delle persone. Chi pensa ancora che smart working, tempo libero e ferie siano privilegi, benefit e concessioni potrebbe ricredersi. Come? Osservando come funzionano meglio i rapporti di lavoro nelle organizzazioni in cui vengono valorizzati non come concessioni/benefit ma come valori, diritti, visioni e accordi per la produttività del lavoro e la sostenibilità del lavoro. ________________________ Se quando pensi a tempo libero, ferie e lavoro agile li identifichi come valori e visioni di un lavoro sostenibile e non come concessioni e privilegi, lascia una reazione, un commento o diffondi questi argomenti. E grazie per l’attenzione. #lavoro #ferie #smartworking #valori
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Il mondo è in continua evoluzione e con esso anche il lavoro, per questo è fondamentale che ogni azienda abbia una propria strategia di Corporate Wellbeing che contribuisca a creare un ambiente sano e sostenibile! Grazie per l'opportunità Radical HR | Unobravo | Servizio di psicologia online #sertifier #digitalbadge #digitalcertificate #digitalcredentials #mentalwellbeing #corporatewellbeing #radicalhr #unobravo
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⚡️ The exploration of our #DEIPolicy continues! What about #parenting? At Siemens, we aim to create a workplace where everyone feels that their needs, aspirations, and uniqueness are heard 🌟. This is especially crucial when discussing parenting. In his story, Paolo Picchizzolu, #manager and #father, shares how his experience as a parent transformed his perspective as a man and leader. He implemented a more flexible approach with his team, demonstrating dynamic #leadership to navigate the ever-changing world and job market challenges. Additionally, this reflection underscores the importance of #gender #equity, a key focus of Siemens Italy’s DEI Policy, which strives to foster a truly #inclusive #workenvironment. https://lnkd.in/dXZacZkq Nektaria Eirini Karamani Roberta Bertolotti Angela Gherardelli Giulia Dameno Viola Lucrezia Selena Pasqualini Pierfrancesco De Rossi Denise Acocella Beatrice Manfreda
Crediamo fermamente che lo #smartworking 💻 e le iniziative di #welfare 🌟 siano elementi fondamentali per il benessere e l’inclusione di tutti i nostri collaboratori. Queste pratiche non solo migliorano la qualità della vita lavorativa, ma favoriscono anche un ambiente di lavoro più equo ⚖️ e sostenibile 🌱. Siamo convinti che un modello di leadership orientato all'ascolto e all’empatia sia altrettanto cruciale. Questo approccio ci permette di costruire relazioni di fiducia e rispetto reciproco, creando un contesto in cui ognuno può esprimere al meglio il proprio potenziale 🚀. In questo video, Paolo ci racconta la sua esperienza come manager e padre, condividendo come le nostre politiche aziendali abbiano influito positivamente sia sulla sua vita professionale che personale 👨👧👦. Un esempio concreto di come il supporto e la comprensione possano fare la differenza nel percorso di crescita 🌱 e realizzazione di ciascun individuo. Scopri la nostra Employer Value Proposition 👉 https://sie.ag/om9PE #BelongingTransform #Inclusione #TeamSiemens
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💼 Settimana corta: una rivoluzione nel mondo del lavoro? Dal Regno Unito all’Islanda, la riduzione dell’orario lavorativo sta trasformando il concetto di produttività e benessere. Meno ore, più efficienza e work-life balance: i dati parlano chiaro. E in Italia? Mentre altrove si avanza, qui il dibattito è ancora acceso. Ma c’è una novità: per i dipendenti ministeriali, potrebbe arrivare la possibilità di una settimana lavorativa di 4 giorni. 👉 Ce ne parla Francesco Sani sul blog di Workitect: https://lnkd.in/dYjDxpbj #SettimanaCorta #SmartWorking #Produttività #LavoroDelFuturo
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Smart working, tempo libero e ferie non sono benefit. Sono elementi sempre più indispensabili per il buon funzionamento di un'organizzazione del lavoro che è fatta di rapporti tra persone. Il benefit nel gergo economico/di lavoro rappresenta una "retribuzione aggiuntiva data sotto forma di concessioni, privilegi, servizi o un'indennità accessoria". Il benefit è una sorta di concessione o privilegio aggiuntivo nel lavoro. Se questo è il benefit, allora smart working-tempo libero-ferie non sono benefit perché non sono concessioni o privilegi aggiuntivi. Tempo libero e ferie sono valori. Valori per tutelare l'equilibrio psicofisico delle persone. Non a caso, in Costituzione, le ferie sono un diritto fondamentale del lavoro. Lo smart working (quello vero dotato di agilità) è invece una visione differente del lavoro. Un accordo. Non è (ancora) un diritto ma è una visione differente di come si crea produttività costruendola in accordo cogestione con le persone, anche intorno alle esigenze di equilibrio psicofisico e agevolazione del tempo libero delle persone
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Dallo smart working al ritorno in ufficio
Sistema Ratio - Dallo smart working al ritorno in ufficio
sistemaratio.it
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