🔎 Disabilità e lavoro: tra sfide e opportunità concrete
L’articolo di Giacomo Fasola pubblicato sul Corriere della Sera fa emergere ancora una volta quanto sia lungo il cammino verso un’effettiva inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Italia.
Alcuni numeri parlano chiaro: solo il 35,8% delle persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni lavora, rispetto a oltre il 60% della popolazione generale (ANDEL Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro, Istat, ANMIL - Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Accenture Italia) La situazione è ancora più critica per le donne (26,7%) e per gli under 40 (17,5%). Il livello di istruzione è un fattore determinante: lavora il 63,5% dei laureati, il 42,7% di chi ha un diploma superiore e appena il 19,5% di chi ha solo la licenza media.
📌 Cosa emerge dal confronto con le imprese e le istituzioni?
🔹 Difficoltà nel reclutamento: Assolombarda, per voce di Valeria Innocenti , sottolinea che le aziende con oltre 50 lavoratori devono assumere il 7% di persone con disabilità, ma spesso incontrano ostacoli nel trovare i profili giusti. In particolare, molte delle persone iscritte al collocamento risultano non attive o necessiterebbero di formazione mirata.
🔹 Le multe e le soluzioni alternative: nel 2023, solo in Lombardia, le aziende hanno versato 76 milioni di euro tra sanzioni e contributi esonerativi per non aver rispettato le quote di assunzione previste dalla Legge 68/99. Assolombarda propone una maggiore flessibilità, ad esempio riconoscendo come valido il contributo delle aziende che investono in percorsi formativi e di apprendimento per persone con disabilità (come il modello dell’Isola Formativa).
🔹 Disability Manager: un ruolo chiave per il cambiamento
Come sottolinea Alessio Bianco, il ruolo del disability manager, nato nel 2009, è fondamentale per rendere l’inclusione un processo strutturale all’interno delle aziende. Tuttavia, ad oggi solo Lombardia, Lazio, Valle d’Aosta e Sardegna hanno riconosciuto ufficialmente questa figura.
📢 Quali sono le azioni concrete per migliorare la situazione?
✔ Superare la rigidità delle quote obbligatorie, prevedendo percorsi di formazione in azienda come alternativa all’assunzione immediata.
✔ Valorizzare il disability manager, rendendolo un riferimento normativo in tutte le regioni.
✔ Riformare il sistema degli assegni di invalidità, come suggerisce Elio Borgonovi della SDA Bocconi prevedendo una sospensione e non la decadenza automatica in caso di assunzione.
✔ Rendere più efficiente l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, garantendo un collocamento mirato effettivo.
📣 È tempo di passare dalle sanzioni alle soluzioni.
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Sarebbe l'ora che anche le altre regioni si attrezzassero; il governo si muova visto che al lavoro ci tiene tanto, pare ..