Post di Il Sole 24 Ore

L’epidemia colposa è commissibile anche mediante omissione? La Sezione IV penale di Piazza Cavour, con ordinanza interlocutoria n. 42614/2024, depositata lo scorso 21 novembre, ha rimesso la questione giuridica alle Sezioni Unite penali della Cassazione. Il dubbio – che involge tematiche anzitutto di parte generale del diritto penale (quali la tipicità omissiva realizzata attraverso la “clausola di equivalenza” nei reati causalmente orientati, a forma vincolata e a forma libera) – deriva dalla struttura della fattispecie incriminatrice de qua che, all’articolo 438 Cp (epidemia dolosa, cui l’articolo 452 Cp fa rinvio per estendere la punibilità anche nella forma colposa), incrimina chiunque cagiona un’epidemia «mediante la diffusione di germi patogeni». La problematica non investe il verbo cagionare che – come nel noto esempio dell’omicidio della madre che non allatta il neonato – si presta ad una “conversione” omissiva, bensì la successiva locuzione incentrata sul termine diffondere: espressione ritenuta dalla giurisprudenza della Cassazione compatibile solo con la forma commissiva.

l’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali rappresenta un passo importante verso la mitigazione del rischio e la promozione di una cultura di prevenzione.

Per scongiurare il rischio di applicazione di sanzioni e/o forme di commissariamento è opportuno stipulare contratti esclusivamente con soggetti qualificati, facendo riferimento ai criteri già impiegati dalle Pubbliche Amministrazioni

Sanzioni meno care per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024: il D.lgs. n. 87 del 14 giugno 2024 revisiona il sistema sanzionatorio tributario, riformando in chiave garantista alcuni istituti ed alcune fattispecie sanzionatorie.  Leggi di più ⬇ #sanzioni #tributi #commercialisti

News & Insights 📰 | Ogni giorno, gli operatori sanitari che operano nell’UE generano e utilizzano enormi quantità di #datisanitari elettronici, risorsa cruciale per poter adottare misure di sanità pubblica efficaci.   Per superare gli ostacoli significativi che limitano il pieno potenziale della sanità digitale, il Parlamento europeo ha approvato la creazione dello European Health Data Space (#EHDS), il primo spazio comune dei dati in un settore specifico ad emergere dalla strategia europea per i dati.   Oltre a migliorare l’interoperabilità dei dati, garantendo la #privacy dei pazienti e portando, al contempo, a sistemi sanitari più efficienti, l’EHDS rafforzerà significativamente l’Unione europea della salute, supportando iniziative come il Piano europeo di lotta contro il cancro e l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).   Giacomo Bertelli e Alessandro Bacchilega ne parlano in questo articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore. #HoganLovells #Italia

𝐋𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐮𝐬𝐨𝐥𝐚 #𝐜𝐥𝐚𝐢𝐦𝐬𝐦𝐚𝐝𝐞 è 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭. 2965 𝐜.𝐜.? Il dibattito resta acceso. La recente sentenza della #𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧. 29483 riafferma la validità di questa clausola, ritenendo che non integri una decadenza convenzionale vietata. Tuttavia, il caso in questione evidenzia come l’iter legale possa condurre a esiti opposti: 𝐢𝐧 #A𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐥𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐮𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐯𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐧 #𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢 è 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨. Una questione che sottolinea quanto le interpretazioni possano variare e quanto sia complesso districarsi in una materia che incide profondamente sulle tutele contrattuali e i #diritti delle parti coinvolte. #claimsmade #speselegali #risarcimentodanni #tutelalegale #rcprofessionale

Questa settimana si propongono le decisioni che, in materia di ADR, si sono soffermate sulle seguenti tematiche o questioni: (i) controversie nel settore dell’energia elettrica e del gas, e tentativo obbligatorio di conciliazione; (ii) mediazione c.d. “cumulativa” e condizioni di validità; (iii) negoziazione assistita, ambito applicativo e domanda di risoluzione contrattuale con richiesta somme; (iv) mediazione obbligatoria, ambito applicativo ed azione risarcitoria per infiltrazioni idriche dannose in ambito condominiale; (v) controversie agrarie, tentativo obbligatorio di conciliazione e verifica giudiziale; (vi) proposta conciliativa, rifiuto immotivato di accettazione e riflessi sul regime delle spese di lite.

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Il 23 febbraio 2024 la Corte Plenaria della Cedu ha formalmente modificato l’art. 39 del Regolamento. Le misure provvisorie saranno applicabili nei casi in cui esiste “un rischio imminente di danno irreparabile a un diritto previsto dalla Convenzione”. La nuova versione spiega inoltre quali organi decisionali possono essere investiti delle richieste di provvedimenti provvisori. On 23 February 2024 the Plenary Court of the ECtHR formally modified the art. 39 of the Regulation. The provisional measures will be applicable in cases where there is “an imminent risk of irreparable harm to a Convention right”. The new version also explains which decision-making bodies can be referred to requests for interim measures. #humanrights #Cedu #Strasburgo #misureurgenti

LA CORTE COSTITUZIONALE 1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 144 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia. (Testo A)», nella parte in cui non prevede l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato della procedura di liquidazione controllata, quando il giudice delegato abbia autorizzato la costituzione in un giudizio e abbia attestato la mancanza di attivo per le spese; 2) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 146 del d.P.R. n. 115 del 2002, nella parte in cui non prevede la prenotazione a debito delle spese della procedura di liquidazione controllata. @liquidazionecontrollata @cortecostituzionale