Il 22 aprile è la #giornatamondialedellaTerra. Dobbiamo difendere il nostro pianeta, non ne abbiamo uno di riserva. Siamo tutti convinti di fare qualcosa per proteggerlo, allora non mi spiego le prese di posizione contro quelle amministrazioni, per fortuna sempre più numerose, che introducono misure restrittive contro il fumo. Il fumo ha un impatto negativo dal punto di vista #sociale e #ambientale e coinvolge anche chi è purtroppo costretto a subirne passivamente gli effetti.
Secondo quanto afferma il Ministero della salute:
· Il fumo di tabacco contiene anidride carbonica, metano e biossido di azoto e inquina gli ambienti interni ed esterni.
· Il fumo di tabacco si lascia dietro residui che si depositano sulle superfici che sono dannosi soprattutto per bambini e animali domestici.
· Le emissioni dei prodotti del tabacco, secondo una stima, equivalgono a TRE MILIONI di voli transatlantici.
· La deforestazione per le piantagioni di tabacco, che occupano nel mondo circa 200.000 ettari, ha gravi conseguenze ambientali (perdita della biodiversità, erosione del suolo, inquinamento delle acque, aumento della CO2 nell’atmosfera, ecc.).
· Ogni 300 sigarette (15 pacchetti) si consuma un albero per il processo di essicazione delle foglie di tabacco.
· La coltivazione del tabacco richiede sostanze chimiche, inclusi pesticidi e fertilizzanti, che possono inquinare le acque.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pubblica la quantità di nicotina, catrame monossido di carbonio prodotti dai vari tipi di sigarette, sono dati inquietanti.
Per voler bene al nostro pianeta non servono le parole, bisogna agire partendo dai nostri comportamenti, anche se può costare qualche sforzo. Il tema del fumo mi ha colpito perché se ne parla molto in questi giorni a causa delle limitazioni che via via vengono imposte, ma cerchiamo anche di camminare o usare la bicicletta anziché l’auto, sostituire con minor frequenza il cellulare e gli altri nostri dispositivi e prendere altre misure che sembrano piccole, ma tutte insieme diventano significative. E’ vero, sono i soliti suggerimenti che si danno in queste occasioni, ma evidentemente se occorre “vietare” per indurre al rispetto, c’è ancora tanto da fare…
#SDG13