☀️ La luce è vita per i nostri alberi d’arancio! Ogni raggio di sole è un piccolo nutrimento che permette alle foglie di trasformare l'energia in zuccheri e ai frutti di crescere dolci e succosi 🍊✨ La giusta esposizione alla luce non solo rende le arance più gustose, ma è fondamentale per la salute e la forza degli alberi. ilgirasolearance.com
Post di Il Girasole Soc Coop
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🌱 Perché vogliamo parlare di #agricoltura qui su Linkedin? Per condividerne la nostra concezione quale strumento, spazio e mezzo per il #benessere delle #persone e delle #comunità, anche professionali. 🧑🏾🌾 👩🏽🌾 Vivere la #natura non più da ospiti ma da “abitanti”, anche nel contesto urbano, migliora la #qualità della vita, attraverso il ritorno a gesti antichi e abitudini semplici, dimenticati sotto gli “strati” artificiali dei ritmi cittadini che rendono #iperconnessi ma sempre più #disconnessi dalla realtà. ☀️ 🌧️ 🌬️ Fare #esperienza reale e non ideale della natura, in qualsiasi condizione climatica, con il sole, la pioggia, il vento, arricchisce il nostro rapporto con il mondo, ci mostra in che modo si modificano i colori, i suoni, gli odori con i diversi tempi atmosferici e nel corso delle stagioni. 🌍 #Conoscere gli elementi naturali è anche il primo passo verso l’attuazione e la promozione di atteggiamenti responsabili nei confronti del #Pianeta a partire dell’#alimentazione. In quanti oggi sappiamo se un ortaggio cresce interrato o in cespuglio? Se viene raccolto d’estate o d’autunno? #PassioneContadina #ColtiviamoSognieBellezza #CustodiamoValori
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Creare #boschi urbani 🌳🌲🌳 significa non solo piantumare nuovi alberi e arbusti, ma anche prendersi cura di loro e verificare il loro stato di salute durante i primi anni della loro crescita. È questa infatti la fase più delicata per il loro attecchimento, che – proprio perché si tratta di organismi viventi – non sempre va a buon fine. Siamo di fronte a un fenomeno del tutto naturale, che può dipendere dalle caratteristiche della giovane pianta, dalla particolarità di singole aree del terreno oppure dall’intervento di fattori esterni, metereologici o anche animali. A volte infatti piccoli animaletti, come i roditori, possono riuscire a superare le barriere – i cosiddetti #shelter – che mettiamo a protezione delle giovani piante e rosicchiare i loro tronchi ancora sottili e delicati. Per questo tra #inostrimodidifare c’è anche il #censimento pianta per pianta per verificare se alcuni alberi o arbusti sono in difficoltà o non hanno proprio attecchito, le cosiddette #fallanze. Osservare da vicino gli alberi e gli arbusti ci permette non solo di proporre soluzioni di ripristino dove necessarie, ma anche di migliorare costantemente le nostre strategie di #forestazioneurbana per aumentare la resilienza dei nuovi polmoni verdi. #diamoradicialfuturo
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21 novembre, giornata mondiale degli alberi. Alberi, arbusti, fiori… il regno vegetale è costituito dai nostri fratelli e sorelle maggiori. Sono i secondi nati, intermedi tra i minerali e noi animali, e abbondano della saggezza di chi è più grande, del rispetto di chi sa che altri sono venuti prima e della consapevolezza che altri potrebbero arrivare dopo. Da essi prendiamo sostentamento, nutrimento e protezione per ogni aspetto della nostra vita, in ogni stagione, giorno dopo giorno. Non solo sono fondanti per il nostro benessere perché la nostra alimentazione si fonda sulla raccolta, la coltivazione, la trasformazione di semi, frutti, fiori, foglie, o perché ne abbiamo fatto dimora e mezzi per spostarci e superare ostacoli e confini, ma ne abbiamo appreso in fretta anche il valore come medicamenti attivi, rimedi, cataplasmi, impacchi, infusi, derivati da sempre e in grande misura dall’elaborazione delle loro parti. In questo articolo dal blogghistico - il blog olistico, voglio iniziare a presentarti alcune delle possibilità estrattive che, unendo tradizione e nuove potenzialità tecniche, abbiamo a oggi a disposizione per aiutarci nel riequilibrio dei nostri corpi, psiche e spirito. Trovi l’articolo sul Blogghistico, il Blog Olistico https://lnkd.in/dvtKwnak
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GLI ALBERI SI PARLANO IN GRAN SEGRETO 🚶♂️Camminare in una assolata domenica di ottobre in Sicilia, in un boschetto, con una temperatura ancora primaverile, mi fa riflettere su quello che gli alberi riescono a “creare” tra di loro. 🌳 🌳 Gli alberi possono creare connessioni segrete attraverso le loro radici (e grazie al supporto di alcuni funghi) un fenomeno che viene spesso descritto come il “𝑾𝒐𝒐𝒅 𝑾𝒊𝒅𝒆 𝑾𝒆𝒃”. Questo sistema funziona grazie ai funghi micorrizici che formano una simbiosi con le radici degli alberi, collegando le piante tra loro. Attraverso questa rete sotterranea, gli alberi possono scambiarsi nutrienti, acqua e persino segnali chimici, per esempio avvisando gli alberi vicini della presenza di parassiti o stress ambientali. Alcuni alberi più grandi e vecchi, noti come “alberi madre”, possono fornire sostanze nutritive agli alberi più giovani, aiutandoli a crescere. Queste connessioni segrete rivelano un ecosistema sotterraneo complesso e cooperativo, e questo azzera l’idea che le piante siano entità isolate e indipendenti. Quando passeggiamo in un bosco, se ci fermiamo un attimo a riflettere su questa straordinaria capacità degli alberi (e delle piante in generale) di “creare silenziose connessioni”, chissà… anche noi umani possiamo imparare qualcosa di prezioso. Possiamo imparare che, per costruire relazioni efficaci, servono pazienza, disponibilità e cooperazione. 😊 Auguro a tutti i miei contatti una serena domenica di benessere, di riflessione e di “sane” connessioni… #benessere #natura #relazioni #parolediconsapevolezza #comunicazione #psicologia #domenica #relax
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Il #camino rivestito di #metallo Sappiamo tutti che il #riscaldamento a #legna è #utile per chi lo usa, per l'ambiente e per chi gestisce la risorsa boschiva. Infatti la legna è #economica, è il combustibile meno caro tra tutti quelli usati in ambito domestico per unità di calore specifico ceduto alla casa; è #ecologica, quando brucia emette la stessa quantità di anidride carbonica accumulata nelle sue fibre durante la vita arborea, con un #bilancio a #zero benefico per la #transizione #ecologica, e con le attuali tecniche di combustione si sono molto #ridotte le #emissioni #nocive (ossidi di carbonio, di azoto e di zolfo) e le #polveri #sottili; è una #risorsa #rinnovabile e #abbondante, dato che politiche di riforestazione hanno portato a un #aumento del 30% della #superficie #forestale in Italia e in Europa negli ultimi decenni e, quindi, il consumo di legna è di parecchio inferiore a quella che si crea in natura; è #socialmente #utile per le popolazioni rurali che gestiscono i boschi, ne ricavano un reddito, sono legate al territorio e #garantiscono la #manutenzione #forestale contro incendi e frane. La #scelta di un #camino per scaldare la casa è dunque #valida: ma come realizzare il camino più adatto alle nostre esigenze e ai nostri gusti? Innanzitutto si dovrà #progettare l'#impianto del #camino, con la giusta #canna #fumaria per evacuare correttamente i fumi e un' adeguata #presa d'#aria esterna per alimentare il fuoco senza sacrificare l'aria del locale, con benefici innanzitutto per la salute di chi vi soggiorna ma anche per la miglior brillantezza della fiamma. Se poi il camino dovrà scaldare tutta la casa, bisognerà #predisporre le #canalizzazioni per portare l'aria calda nelle altre stanze. Andrà studiata la migliore #posizione del #camino, sia per #godere lo #spettacolo del #fuoco da ogni angolo sia per #diffondere al meglio il #calore, per irraggiamento o per ventilazione. Si sceglierà un #focolare #chiuso da vetri ceramici che #aumenta #esponenzialmente il #rendimento #termico e #minimizza #drasticamente le #emissioni nocive La #scelta #estetica è strettamente legata alle preferenze ed esigenze individuali: qui vi proponiamo un #elegante ed #essenziale #camino, in linea con l'espressione minimalista dell'arredamento; il #fatto #eclatante e assolutamente innovativo è il #rivestimento della struttura con #pannelli di #acciaio trattati con una #finitura #ruggine, che richiama un'esperienza vissuta ma la collega alle preferenze più attuali. Da sottolineare la brillante composizione tra il focolare sovradimensionato in orizzontale e i pratici e comodi.vani porta legna sviluppati in verticale.
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🍃 𝗟𝗮 𝗡𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 è 𝗹𝗮 𝗡𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 🍃 In un mondo sempre più frenetico e digitalizzato, stiamo perdendo il nostro legame con la natura. Ma la verità è che abbiamo bisogno della natura più di quanto pensiamo. 🌿I parchi terapeutici ci offrono un'opportunità unica per riconnetterci con la terra e ritrovare equilibrio e benessere. Non si tratta solo di bellezza esteriore: la natura ha un impatto profondo sulla nostra salute. Passare tempo in un parco riduce l'ansia, migliora l'umore e rafforza il nostro sistema immunitario. Ma c'è di più: preservare questi spazi verdi è fondamentale per il nostro futuro. Dobbiamo proteggere la natura, non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future. Ogni albero, ogni prato conta. Non lasciamo che il cemento prenda il sopravvento. 🌳
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Una delle componenti importanti per la resilienza umana, cioè della capacità di recuperare dopo un avvento avverso, è costituita dalla rete sociale di cui gode (o meno) il soggetto. E questo non vale solo per gli esseri umani, ma molto ci insegnano anche gli alberi. I nostri giardinieri ci consigliano di mantenere una certa distanza tra gli alberi, per far si che godano di maggior luce e abbondante acqua attorno alle radici. Ma questa convinzione, ci fa presente Peter Wohlleben nel bestseller mondiale “La vita segreta degli alberi” — che vi consiglio di leggere per scoprire sorprendenti aspetti della vita dei boschi, vale sì per gli alberi, ma solo quando essi appartengono a differenti specie. Infatti, se gli alberi appartengono alla stessa specie, quando sono troppo distanti tra loro soffrono. Perché se uno di essi ha dei problemi di salute, gli altri soggetti lo aiutano alimentandolo attraverso il groviglio delle radici intrecciate tra loro. I faggi, per esempio, si alimentano tra loro e sembra che attribuiscano grande valore alla giustizia distributiva: sottoterra avviene uno scambio vivace attraverso le radici dei vari soggetti, in modo che chi ha tanto lo ceda e chi è messo male, riceva. Perché se un faggio muore, si crea nel bosco un buco attraverso cui il sole e l’aria danneggiano la salutare umidità del sottobosco. Inoltre, un albero isolato resisterebbe meno all’impatto delle intemperie. Il benessere degli alberi dipende dal benessere del bosco, cioè della loro comunità: se i presunti deboli soccombono, anche gli altri ci perdono. Una bella lezione per noi, se la sappiamo cogliere. #resilienza #psicologiasociale #studiopaladino
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Bello l'autunno, con il foliage che rende meravigliosi panorami del Cansiglio... Però le giornate si accorciano e cominciano ad abbassarsi le temperature. Iniziamo ad avere più bisogno dell'energia prodotta degli impianti fotovoltaici per il riscaldamento e l'illuminazione degli uffici e delle fabbriche. È importante mantenerli in efficienza perché il brutto tempo, tipico di questo periodo, tende a sporcarli, riducendo il loro rendimento. Lo smog e la sporcizia che la pioggia porta con sé oscurano la superficie dei pannelli e limitano la capacità di assorbire la luce solare. Per rimediare a questo inconveniente in Cosema Società Cooperativa forniamo un servizio di pulizia degli impianti fotovoltaici. Utilizziamo tecniche professionali, come il lavaggio con acqua ionizzata, che rimuove lo sporco senza lasciare aloni o residui di calcare. In questo modo i pannelli tornano a essere completamente efficienti, pronti a catturare ogni raggio di sole, anche durante le giornate più corte. Contattami per maggiori informazioni.
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Chi si toglierebbe un dente prima di sentire dolore? Nessuno lo farebbe. Eppure per città e paesi è tutta una corsa ad eliminare parte degli alberi, specie i più maestosi, perché crescendo le radici deformano marciapiedi, asfalti, intaccano i sottoservizi, perché perdono le foglie e “sporcano” e, soprattutto, perché potrebbero cadere e causare danni a persone e cose. L’assillo della sicurezza sembra essere una delle psicosi del momento dalla quale non riusciamo a liberarci. Sentire “sicurezza”, nel tempo delle paure, comporta una perenne rincorsa all’annientamento dei pericoli, costi quel che costi. Di fronte a fenomeni atmosferici sempre più intensi, probabilmente nessun albero è in grado di reggere, di conseguenza nessun professionista s’accolla la responsabilità di “garantire” la solidità dei patriarchi arborei. Potrà sempre verificarsi il caso in cui un vortice o una bufera schiantano il vecchio platano, forse un po’ acciaccato, ma davvero morente? E in bilico sopra le nostre teste? Di fronte al dubbio, anche minimo, gli amministratori non possono che assecondare la pulsione securitaria e autorizzare il taglio del vecchio albero. In fondo serviva solo ad ombreggiare, a ridurre il caldo, ad essere la prima risposta contro l’inquinamento, a evocare racconti, storie e favole. Pazienza se gli alberi vecchi, al pari dei nostri vecchi, entrano a far parte della memoria storica dei luoghi. Pazienza se offrono un’isola d’ombra soprattutto agli anziani alle mamme e ai bambini, a tutti quelli che non possono fuggire nei boschi. Eppure nessuno si sognerebbe di eliminare il nonno ammaccato e "inutile". Pazienza se per dominare i rischi (ineludibili) scegliamo mezzi che, in fondo, peggiorano la qualità della vita. Ps: dati incidenti mortali in Italia, schiacciati dagli alberi 10 ogni anno. 10 al giorno in incidenti stradali. Di cosa stiamo parlando? Senza contare il valore patrimoniale del capitale naturale e dei servizi escosistemici che questo capitale naturale fornisce…che gli specialisti quantificano con cifre da capogiro…
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"solo aria e acqua". Anche sorvolando che quel "solo" significa 95 milioni di metri cubi d’acqua in un anno per innevare i circa 25.000 ettari delle piste alpine* (pari al consumo di una città di oltre un milione di abitanti), aria e acqua non fanno la neve per magia. Occorrono circa 3.5 kWh per metro cubo di neve. Nel 2022, un kWh elettrico consumato in Italia ha emesso 0,309 kg di CO2**. Una stima per la Francia indica che ogni anno, per produrre neve artificiale, si produce energia come per 130.000 famiglie di 4 persone. Tutto questo, al netto dei danni provocati all’ambiente e all’ecosistema perché la neve artificiale resta in alcuni tratti di montagna anche a primavera inoltrata, quando, per natura, non dovrebbe esserci. Ma tranquilli - è solo aria e acqua. * stime del centro di ricerca Cipra ** fattori di emissione ISPRA.
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