Post di Società editrice il Mulino

Sempre in tema di PMI e nuove idee.

📖 Innovatori Outsider: nuovi modelli imprenditoriali per il capitalismo italiano 🗓 Giovedì 5 dicembre ore 18.00 📍 SMACT Competence Center, Padova Sarò "discussant" insieme a Carlo Pasqualetto e Margherita Cera del libro di Giulio Buciuni, Professore al Trinity College Dublin , che esplora il futuro dell’imprenditorialità italiana. Il libro affronta le sfide e le opportunità per le imprese del nostro Paese, proponendo un modello innovativo capace di coniugare le tradizioni industriali con l’economia della conoscenza. 📌 Perché partecipare? • Scopriremo come le “imprese plug-in” stanno iniettando nuova linfa nei settori tradizionali del Made in Italy, generando sinergie tra innovazione e territorio; quello che io definisco il connubio tra il "Made in Italy" e il "Made in Science" • Approfondiremo i temi centrali del libro: dalla crisi delle PMI manifatturiere alla necessità di ecosistemi imprenditoriali che valorizzino capitale umano qualificato e nuove tecnologie. #InnovatoriOutsider ci ricorda che il futuro del capitalismo italiano passa attraverso il rinnovamento delle nostre imprese, la valorizzazione dei giovani talenti e un nuovo equilibrio tra tradizione e innovazione. #Innovazione #Imprenditorialità #MadeInItaly #MadeInScience #Startup #PMI #EcosistemiInnovativi

In un tessuto economico fortemente caratterizzato da una piccola impresa che fatica a innovare, esistono delle imprese “plug-in”: si tratta di realtà che hanno tutte le caratteristiche di una startup innovativa, ma che operano all’interno delle aree industriali tradizionali. Imprese che hanno la possibilità di indicare una nuova via di sviluppo per ravvivare il capitalismo italiano. 📖 È uscito il nuovo libro di Giulio Buciuni, professore associato al Trinity College di Dublino, che analizza questo particolare modello di innovazione attraverso le storie di alcune aziende innovative italiane. Tra queste anche 3dnextech. Assieme ad azzurrodigitale, Velasca, Hipert , Packtin, Macnil, MegaRide - applied vehicle research, Rifò. 💬 “3dnextech riesce a saldare attraverso il suo modello di business la conoscenza complessa generata da professionisti altamente qualificati con la conoscenza non codificata maturata dai propri partner produttivi strategici. In questo senso, l’impresa si comporta come un «aggiornatore di sistema», coordinando e trasferendo flussi di conoscenza complessa attraverso i territori produttivi italiani e contribuendo in questo modo ad aggiornare lo stock di competenze e conoscenze che proprio in questi luoghi è andato a sedimentarsi nel corso del tempo”. Tutte le informazioni sul libro sono al link nei commenti 👇

Ieri sera ho avuto il piacere di assistere a Treviso alla presentazione del nuovo saggio di #GiulioBuciuni, brillante Professore al Trinity College di Dublino e veneto di provenienza (a proposito di talenti che non restano in Italia...), oltrchè amico. Dai suoi studi è emerso con chiarezza che l'imprenditorialità italiana si trova oggi di fronte a un bivio: o rinnova il proprio DNA o non potrà che avviarsi verso un lento declino. I dati non lasciano spazio a interpretazioni: da un lato, abbiamo perso nell'ultimo decennio quasi 60.000 piccole imprese manifatturiere; dall'altro, siamo un'economia che fatica a produrre nuove imprese tecnologiche di successo. A metà strada tra questi due modelli esiste però una terza via, che sembra poter ridare slancio all'imprenditorialità italiana. Si tratta dell'impresa plug-in, un'impresa che ha tutte le caratteristiche di una startup innovativa, ma opera all'interno delle aree industriali tradizionali. Risulta evidente che questi giovani imprenditori portano rinnovamento e danno impulso anche alle attività che da più tempo operano sul territorio. L'auspicio è che questi innovatori outsider, ancora non abbastanza conosciuti benché presenti in tutto il Paese, riescano a indicare una possibile via di sviluppo e a ravvivare il capitalismo italiano. #innovatorioutsider#futuro#competitivitàitaliana#sfide

Oggi è la Giornata Mondiale dell'Imprenditore 🚀 e in un giorno così significativo vogliamo condividere con voi il nostro progetto editoriale, dedicato proprio a quegli imprenditori che guardano al futuro con curiosità, passione e un desiderio irrefrenabile di innovare: NEW DEALS MAGAZINE. 📰 Fresco, dinamico, e innovativo, il nostro Magazine è proprio come l'energia degli imprenditori che vi trovano spazio. Attraverso video-interviste e video-giornalismo, ogni numero offre una prospettiva unica sul futuro, con contributi di imprenditori, rappresentanti istituzionali, giornalisti economici e pensatori che immaginano un domani ricco di opportunità. NEW DEALS MAGAZINE non è solo un progetto editoriale: lanciato nel 2022, è una finestra aperta sul domani delle nostre imprese, con il supporto di Confindustria Lombardia, Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia, Bocconi Alumni Community e la collaborazione tra l’Associazione New Deals, Ellisse Communication Strategies e gli studenti del DAMS dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. 🔍 Esplorate le nostre sezioni: 👁 Visions: dove innovazione e trasformazione prendono forma 🧠 Minds: idee e riflessioni per un nuovo umanesimo tecnologico 💡 Innovation: giovani imprenditori che puntano tutto sul cambiamento ⏪ Rewind: un viaggio tra le idee e spunti degli archivi di New Deals Unitevi a noi in questo viaggio, per immaginare insieme il futuro dell'imprenditoria! #newdealsfestival #GiornataMondialeDellImprenditore #newdealsmagazine #innovazione #futuro

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𝐕𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢: "𝐋’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐨𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨" In un’intervista di Paolo Bricco su Il Sole 24 Ore, Giorgio Vittadini, presidente della 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐒𝐮𝐬𝐬𝐢𝐝𝐢𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭à, mette al centro il ruolo dell’imprenditore come costruttore di valore per l’intera società. Non è l’egoismo a guidarlo, ma il desiderio e la passione di creare e innovare. Vittadini individua nel desiderio la forza che anima imprenditori e imprese, trasformandoli in motori di sviluppo per l’intera società. L’imprenditore non agisce per puro egoismo, ma per passione e volontà di costruire: un approccio che, storicamente, ha dato forma al progresso economico e industriale del Paese. Vittadini critica anche l’assistenzialismo di stato, che ha indebolito lavoro e fabbrica, favorendo una cultura contraria all’imprenditoria. Questo atteggiamento, consolidatosi tra anni ’70 e ’80, ha generato sfiducia verso l’impresa e favorito la crisi industriale. Al contrario, l’imprenditoria italiana è portatrice di bene collettivo, perché crea occupazione, stimola innovazione e rinsalda il legame sociale. Il suo invito è a rivalutare il ruolo dell’imprenditore come pilastro di una società capace di generare valore condiviso, rifiutando visioni obsolete e ostili che bloccano il potenziale del nostro Paese. Bellissima una citazione di Luigi Einaudi richiamata dall'autore: « Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge, non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno » Cosa ne pensi? - Sono Matteo Cerri. Su LinkedIn scrivo principalmente di esperienze imprenditoriali, storie di italiani all’estero e di rigenerazione dei piccoli comuni italiani. Ogni giorno ripropongo la sintesi di alcuni articoli della stampa internazionale. Per iscriverti alla mia newsletter ‘𝐄𝐬𝐜𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨’ 👉 https://lnkd.in/enPRAK_B #imprenditore #imprenditoria #sussidiarietà #impatto #italia

🎯 𝐐𝐮𝐚𝐥 è 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐢? 🔎 Ne abbiamo parlato con 4 manager di importanti aziende del Piemonte in occasione dell'iniziativa Motore Italia Piemonte - Le imprese che fanno muovere il Paese: Domenico Brosio, Stefano Curti, Massimo Mana e Giovanni Rubino: ➡️ https://bit.ly/4dI7MZA 𝐒𝐮 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞: 🎤 Brosio «Stiamo investendo molto nello sviluppo delle nuove tecnologie, come l’IA. La sfida nella sfida è saper abbracciare il futuro della comunicazione mantenendo un forte legame con quella comunicazione tradizionale». 🎤 Curti «Puntiamo all’innovazione: lavoriamo a tecnologie sindromiche per rispondere a una patologia piuttosto che a un singolo patogeno e allo sviluppo di soluzioni diagnostiche avanzate e versatili per ogni tipo di laboratorio». 🎤 Mana «L’azienda fa del servizio il suo punto di forza. Per questo, con la cooperativa Farmauniti e con Fct (proprietaria delle farmacie comunali di Torino) ha costituito Uninetfarma, una rete di impresa che ha permesso di aumentare la competitività e la fedeltà dei clienti». 🎤 Rubino «Lavoriamo molto con i vari ambiti della pubblica amministrazione locale, a cui forniamo sia infrastrutture sia applicativi. Recentemente abbiamo sviluppato una piattaforma cloud e siamo all’avanguardia nello studio e nelle implementazioni di soluzioni IA volte al miglioramento della produttività del lavoro». Cosa serve al Piemonte per crescere? 🎤 Brosio «Riteniamo che sia fondamentale mantenere stimoli e supporti agli investimenti del Paese, e nel Paese, affinché l’imprenditoria italiana possa mantenere la qualità che le viene riconosciuta in tutto il mondo». 🎤 Curti «Educazione e formazione, senza dubbio. Le figure professionali che afferiscono al nostro mondo hanno una formazione universitaria molto varia; per questo da alcuni anni abbiamo attivato una collaborazione estremamente proficua con alcune università e scuole della nostra città». 🎤 Mana «Ragionando sul nostro settore, cioè la sanità, riteniamo che debba mettere sempre più al centro il cittadino; i servizi, inoltre, devono essere sempre più portati in periferia e non centralizzati». 🎤 Rubino «Il Piemonte ha bisogno di un riorientamento di tipo culturale e di un cambiamento del tessuto produttivo in relazione alla progressiva diminuzione del peso dell’automotive». ❓❓❓ Cosa pensate di queste considerazioni? Quale rapporto tra manager, aziende e territori?

INNOVATORI OUTSIDER Giulio Buciuni Leggendo "Innovatori outsider" del prof. Giulio Buciuni e dialogando con lui alla presentazione del suo libro ho trovato conferma dell'idea che già mi ero fatto dialogando su Linkedin. Concordo al 100% sulle sue analisi e sulle idee che sta portando avanti insieme al prof. Giancarlo Coro, credo rappresentino un faro nell'oscurità di un sistema-Italia da troppo tempo disorientato e in declino. Giulio in questo ultimo lavoro propone un nuovo modello di impresa che potrebbe dare nuova linfa al nostro sistema economico, sociale e ambientale. Le chiama imprese "plug-in" perché come un nuovo software si innestano nell'ecosistema esistente e lo potenziano iniettando robuste dosi di alta tecnologia e innovazione, grazie anche ai contributi di giovani talenti, delle università e di investitori esterni. Lo scopo di queste aziende è contribuire alla crescita della competitività delle imprese e dei distretti industriali dove si concentra l'eccellenza italiana. Mi sono chiesto quanto Aton possa essere considerata una impresa "plug-in" e la narrazione di Buciuni mi è utile per condividere un momento di confronto, che sintetizzo in tre punti: 1️⃣ credo moltissimo nel creare valore per le aziende del "Made in Italy", seguendole nelle loro necessità e accompagnandole nel loro rinnovamento e sviluppo. Essere plug-in significa per me co-progettare con i clienti la R&D, i servizi e i nuovi prodotti software, vestendoli sulle dinamiche esigenze delle aziende nei nostri distretti più importanti, ad esempio nei settori alimentare, farmaceutico, moda, retail. Plug-in significa compensare i limiti dell'offerta degli elefantiaci software vendor esteri che costringono le nostre imprese a subire prodotti, servizi e processi rigidi, tempi lunghi, costi esagerati. Sono fattori che non favoriscono le nostre realtà perché pensati per altre realtà, molto diverse dalle nostre; 2️⃣ è sempre più necessario (e oggi anche più facile) fare davvero rete con scuole e università scambiando valore e opportunità, conoscenze ed esperienze, persone e strumenti, idee e best practice locali e globali: ci stiamo impegnando molto e i primi risultati stanno arrivando; 3️⃣ crescita dimensionale: su 390.000 aziende produttive registrate in Italia ben 143.000 hanno un solo addetto e 247.000 non superano le nove persone: sono convinto che sarà sempre più difficile stare sul mercato senza investire grandi capitali per alimentare la competitività tecnologica, manageriale e internazionale. Da qui la necessità di aumentare le dimensioni delle nostre aziende per via organica, m&a, network, quando necessario anche aprendo il capitale sociale. Grazie Giulio e Giancarlo, i vostri lavori sono fondamentali per farci riflettere, renderci consapevoli sui cambiamenti in atto e spingerci a prendere le decisioni giuste come imprenditori, lavoratori, cittadini. Voi che ne pensate delle imprese plug-in?

𝐈 𝐬𝐨𝐜𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 Il percorso della Fondazione nasce da un gruppo di persone che hanno capito di condividere, nel profondo, delle idee, e soprattutto, un comune sentire. E che hanno deciso, quindi, di unirsi attorno a un progetto che dia forza e prospettiva, concreta, a queste idee. Si tratta di imprenditori da tutta la provincia, e non solo. Ve li presentiamo. 🤝🌀 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐂𝐨𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐠𝐧𝐚 • 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐈𝐦𝐜𝐨𝐬 𝐃𝐮𝐞 𝐒𝐫𝐥 𝘊𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 1951, 𝘨𝘪𝘢̀ 𝘷𝘪𝘤𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢 𝘊𝘶𝘯𝘦𝘰 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘔𝘢𝘶𝘳𝘰 𝘎𝘰𝘭𝘢, 𝘔𝘢𝘳𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘊𝘰𝘴𝘵𝘢𝘮𝘢𝘨𝘯𝘢 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘦𝘥 𝘦̀ 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘦, 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘧𝘢𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘨𝘳𝘰𝘢𝘭𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦, 𝘯𝘰𝘯𝘤𝘩𝘦́ 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘰𝘯𝘰𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘞𝘦𝘴𝘵𝘱𝘰𝘳𝘵 𝘍𝘶𝘦𝘭 𝘚𝘺𝘴𝘵𝘦𝘮𝘴 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢 𝘴𝘳𝘭 (𝘦𝘹 𝘔𝘵𝘮 𝘴𝘳𝘭). 𝘏𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭 2012 𝘭’𝘰𝘯𝘰𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘖𝘳𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘢𝘭 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘦𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘦 𝘩𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘳𝘤. 𝘋𝘢 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 2023 𝘦̀ 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢 𝘊𝘶𝘯𝘦𝘰 𝘦 𝘥𝘢 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 2024 𝘦̀ 𝘷𝘪𝘤𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢 𝘗𝘪𝘦𝘮𝘰𝘯𝘵𝘦. ✨Scopri di più https://lnkd.in/dKbVw72w Confindustria Cuneo | Confindustria Piemonte #FondazioneIndustriali #lavorobuono #impattosociale #responsabilità #responsabilitàsociale