📊 𝑳𝒆𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒆 𝒂𝒏𝒂𝒍𝒊𝒔𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒍𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒆𝒅𝒊𝒍𝒊𝒛𝒊𝒂 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒊 𝒅𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒓𝒆𝒔𝒎𝒆
Il 2024 si preannuncia come un anno di forte contrazione per il settore delle costruzioni in Italia, con un impatto significativo soprattutto sul segmento residenziale. 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 36° 𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 Cresme, 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 26,5%, una diminuzione rilevante rispetto agli anni precedenti dominati dal Superbonus e dagli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici📉.
Questo calo rappresenta una battuta d'arresto per l'intero comparto delle costruzioni e comporterà anche una riduzione degli introiti per gli studi professionali dei tecnici. Architetti, ingegneri e geometri, che hanno beneficiato degli incentivi per le ristrutturazioni e le nuove costruzioni, vedranno diminuire la domanda dei loro servizi 🏗️👷♂️.
La diminuzione degli investimenti, stimata complessivamente al 9,5% per il 2024, segna un'inversione di tendenza rispetto al recente boom edilizio. Questo trend negativo è aggravato dal calo delle nuove costruzioni residenziali, previsto al -4,1% nel 2024 e al -3,6% nel 2025.
Anche il mercato delle compravendite immobiliari risente di questa flessione, con una diminuzione del -9,6% nel 2024 e un ulteriore -7,2% nel primo trimestre del 2025
📉🏡 In questo scenario, solo il settore delle opere pubbliche, sostenuto dal PNRR, mostra segni di crescita📈, sebbene non sufficienti a compensare le perdite nel residenziale. Questa situazione evidenzia una fragilità strutturale del mercato immobiliare italiano e la necessità di nuove politiche di rigenerazione urbana e di incentivi mirati che possano sostenere il settore nel lungo termine 🏘️🏢 Ulteriore elemento di complessità è la normativa europea sulle "case green", mirata all'efficientamento energetico del patrimonio edilizio. Sebbene possa rappresentare un'opportunità a lungo termine, comporta costi significativi che non possono essere scaricati sui privati. Adeguarsi a queste nuove regolamentazioni aggiunge un peso su professionisti tecnici e proprietari immobiliari, richiedendo soluzioni innovative e supporti economici adeguati 𝐆𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚 𝐮𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭à, 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨. La resilienza e l'adattabilità saranno fondamentali per superare questa crisi e per affrontare un futuro incerto che richiederà soluzioni innovative e flessibili🔧🌟.
Consulente per l'innovazione Aziendale, Controller presso Lavoratore Autonomo
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