📣 Potevamo noi di MIDA SB SpA farci mancare l'occasione di salire a bordo al trend #wrapped?! Certo che no!! ✨ Abbiamo creato l'#INCLUSIONWRAPPED per scoprire qual è il tuo stile nel promuovere la Diversità e l'Inclusione nella tua organizzazione (e non solo!). Potrai anche scoprire con chi della Tribe Inclusion condividi il tuo risultato! 🤓 Io senza troppe sorprese sono a metà tra "Analista" e "Bastian Contraria" Inquadra il QR code nelle card allegate per fare anche tu il quiz! Oppure clicca sul link nel primo commento. #diversityandinclusion #inclusionmanagement
Post di Isabella Grandi
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📣 La nostra meravigliosa tribe #Inclusion poteva esimersi dal cavalcare il trend #wrapped?! Ovviamente no... per questo hanno lanciato l'hashtag #InclusionWrapped e il Quiz InclusionMakers. 𝘈 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘦? A scoprire qual è il proprio stile nel promuovere la Diversità e l'Inclusione in azienda (e non solo). 🥳 Potrete anche scoprire con chi della nostra Tribe Inclusion condividete il risultato... 𝙇𝙞𝙣𝙠 𝙣𝙚𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙖𝙡 𝙦𝙪𝙞𝙯!
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Creare un ambiente di lavoro coltivando il benessere dei dipendenti come un punto di forza, per contribuire all’ambizione di offrire servizi di eccellenza ai propri clienti è la filosofia di Teleperformance. È grazie a questo approccio strutturato e integrato che Teleperformnce si è classificata prima nella classifica Best workplaces for women, con una percentuale di oltre il 70% di donne al proprio interno. «A dimostrazione del suo costante impegno verso le tematiche ambientali e sociali Teleperformance dal 2022 redige su base volontaria il report di sostenibilità, con l’obiettivo di farne un pilastro della sua strategia nel tempo. Le azioni implementate mirano alla creazione di valore aggiunto operando in maniera etica e responsabile verso i clienti, dipendenti e stakeholder. Inoltre è prima linea nei confronti della valorizzazione del territorio e delle comunità in cui opera, grazie al supporto di numerosi progetti di responsabilità sociale, iniziative di welfare e di diversity, equity&inclusion». «Per noi investire sul capitale umano è strategico, crediamo che il rendimento di un dipendente sia condizionato dalla qualità dell’ambiente di lavoro e da come il lavoro impatta sulla vita privata. Creare un ambiente di lavoro coltivando il benessere dei dipendenti come un punto di forza, per contribuire all’ambizione di offrire servizi di eccellenza ai propri clienti è la filosofia di Teleperformance. Per noi è un’equazione: “happy employee uguale happy customer uguale happy client». Un’equazione che (…) si manifesta anche nel motto dell’azienda: “Each interactions matters”, che sottolinea la relazione con il cliente, ma anche l’atteggiamento nei confronti dei dipendenti. Benessere significa anche equilibrio dei carichi di cura all’interno di una famiglia, un tema cruciale per raggiungere la parità di genere. «Con l’obiettivo di sostenere la natalità, il benessere dei Teleperformers e migliorare il work- life balance è stata istituita la misura TP Welcome baby: ogni neo genitore ha diritto a 20 giorni di ferie in più per la nascita o adozione di un figlio. Rappresenta uno strumento utile a promuovere una cultura della condivisione per superare il concetto di conciliazione femminile. Sulla intranet aziendale vengono pubblicate le misure a favore della genitorialità e news riguardo il congedo parentale».
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Ricchezza e riflessione. È sempre una grande emozione parlare di diversity e inclusion nelle organizzazioni. Oggi abbiamo avuto il piacere di riflettere sull'importanza di aprire le porte a nuove prospettive, esperienze e background insieme a Francesca Vecchioni, Fondatrice e Presidente della Fondazione Diversity Lab, e Lucia Strusi, Chief People Officer di Telepass. Un’occasione per promuovere una cultura dell'inclusione che valorizzi e abbracci ogni singola voce. La diversità non solo arricchisce il nostro ambiente di lavoro, ma ci arricchisce anche come individui, ampliando il nostro modo di pensare e agire insieme. Sono convinto che insieme possiamo costruire un futuro dove ognuno ha voce e spazio per brillare ma c’è ancora tanto da fare. E allora continuiamo a mettere energia e impegno per costruire “contesti” di lavoro inclusivi, equi e valorizzanti per tutti, dove le differenze sono celebrate come risorse preziose che ci rendono più forti. #DiversityAndInclusion #Inclusione #CulturaDellInclusione #AmbienteDiLavoroInclusivo #D&I #LeadershipIspiratrice
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📻 Sono lieto di condividere la mia partecipazione al programma radiofonico “Indaco” su ERRE18! Durante il mio intervento, ho avuto l’opportunità di raccontare il mio nuovo ruolo come Ispettore all’inserimento e all’integrazione della Disabilità della mia azienda,. Questo ruolo innovativo si concentra sulla creazione e il monitoraggio di strategie inclusive, mirate a garantire l’accessibilità e l’equità per le persone con disabilità, sia in fase di selezione che nel loro percorso professionale. Il mio obiettivo è rendere la diversità una leva di crescita, sviluppando soluzioni concrete per abbattere le barriere (fisiche, tecnologiche e culturali) e promuovendo un ambiente di lavoro che valorizzi le competenze di ogni individuo. Questo approccio non solo favorisce il benessere delle persone, ma contribuisce a rendere l’azienda più competitiva e capace di rispondere alle esigenze di una società sempre più diversificata. Nel mio intervento, ho approfondito un tema attuale e delicato: le recenti decisioni di Meta e Amazon di dismettere i loro programmi di diversità e inclusione, a differenza di Apple, che continua a investire in queste iniziative. Ho analizzato come queste scelte riflettano approcci diversi alle politiche aziendali. Da un lato, il taglio di tali programmi potrebbe rappresentare una risposta alle pressioni economiche; dall’altro, dimostra l’importanza di considerare l’inclusione non solo come un obbligo etico, ma come una strategia a lungo termine per attrarre talenti, innovare e costruire una reputazione aziendale solida. Se vi interessa approfondire, trovate il mio intervento al minuto 11:10 della puntata. 🎧 Ascolta qui: Link alla puntata https://lnkd.in/dArnNemX #Inclusione #Diversità #Disabilità #Integrazione #Accessibilità #Innovazione #CulturaAziendale #LavoroInclusivo #DiversityAndInclusion #SostenibilitàSociale #ERRE18 #Indaco #Talento #Leadership #PariOpportunità
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Sabato ho portato una testimonianza nel #Master Diversity, Equity & Inclusion Management della 24ORE Business School su invito di Andrea Laudadio 💡. Il tema era la comunicazione e il case study di CoorDown. Ho condiviso il lungo percorso di 13 anni guidato da Luca Lorenzini e Luca Pannese, direttori creativi di SMALL, evidenziando le chiavi che hanno aperto le porte a una rivoluzione culturale con un impatto concreto nella vita delle persone con #disabilità: la rappresentazione e la narrazione. Questo viaggio ha segnato un cambio radicale nel modo in cui le persone con disabilità vengono rappresentate, andando oltre #pietismo, #pornografiamotivazionale e #supereroismo. È stato anche un cambio di paradigma in termini di rappresentazione: abbiamo messo al centro le persone stesse, riconoscendo il valore dell'auto-rappresentazione e della loro voce diretta. Ripercorrendo questi anni, una campagna fra tutte risuona ancora oggi come visionaria: era il 2012 quando abbiamo lanciato #IntegrationDay quando Luca&Luca erano in Saatchi & Saatchi. Questa campagna non solo cercò di trasformare l'immaginario del pubblico generico, ma sfidò profondamente l'industria pubblicitaria. L'accoglienza in termini di creatività fu straordinaria: la campagna venne premiata con 7 Leoni d'oro al Cannes Lions International Festival of Creativity. Tuttavia, nella sostanza, in termini di inclusione reale nella pubblicità, il cambiamento è rimasto limitato. Come dicevo ai partecipanti del master, vorrei averla fatta oggi questa campagna. Il 2012 forse era troppo presto oggi forse l'industria sarebbe più pronta. Se da un lato il mondo della #pubblicità colse il messaggio, dall'altro non mise veramente in moto quel cambiamento culturale che, ancora oggi, resta agli inizi. Abbiamo solo iniziato a rappresentare la disabilità nella pubblicità in modo autentico e significativo. C'è ancora tanto da fare, ma quel che mi rimane — ancora di più in tempi difficili come questi per la diversità, equità e inclusione — è la consapevolezza di quanto la comunicazione possa diventare un alleato dell'inclusione e quanto potere abbia l'industria della pubblicità e le aziende che la fanno per diventare parte attiva del cambiamento. #Rappresentazione #Narrazione #RepresentationMatters #DisabilityInclusion #InclusiveAdvertising #CulturalChange #IntegrationDay #CoorDown #Diversity #Equity #Inclusion #DEI
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Un iniziativa di valore che crea Valore.
Sales Manager | SMarketing Advisor | Social Selling Trainer/Coach | Hub Spot addicted | SDG’s | Circular Economy and Sustainability Specialist | Market Profiling Specialist | E-ducare
L’iniziativa del “Senza Nome” di Bologna rappresenta un vero e proprio passo avanti verso l'#inclusione e la #condivisione di mondi altrimenti isolati. Questo locale, gestito da ragazzi #sordomuti, offre un'esperienza unica in cui l'interazione avviene attraverso la lingua dei segni, post-it o bigliettini sulla bacheca. 👉 Questo progetto va oltre il semplice concetto di ristorazione, diventando un simbolo di 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀. Ogni cliente che varca la soglia del Senza Nome ha l'opportunità di sperimentare una nuova forma di comunicazione e di comprendere meglio le sfide e le abilità dei giovani sordomuti. 🔥 𝗟’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲. Inoltre, evidenzia il potenziale delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nella gestione di attività commerciali. 👉 Promuovere e sostenere iniziative come questa è cruciale per creare una società più inclusiva e accogliente per tutti. Oltre a offrire un servizio di qualità, il Senza Nome deve ispirare altri imprenditori e proprietari di locali ad aprire le porte a persone con diverse abilità, ampliando così le opportunità di integrazione sociale e lavorativa. 📣 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗡𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 positivo e a contribuire alla costruzione di una comunità in cui ogni individuo è valorizzato e rispettato per ciò che è.
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Ci siamo presi qualche giorno per mettere ordine ai concetti più forti emersi dal dialogo fra Donato Fiore, Hr director di Sonepar Italia S.p.a- leader mondiale nella distribuzione di materiali elettrici – e Paolo Tognon, founder di Habile e vicepresidente e responsabile del personale di Riesco SCS nel corso di Impact - La Fiera dei Servizi e dell'Innovazione per l’impresa di Padova. Ecco qui un breve estratto dell'articolo che abbiamo pubblicato nel nostro blog: “Noi eravamo buyer, nel senso che acquistavamo personale. Ora siamo necessariamente seller: vendiamo una certa idea di azienda, di cultura, che deve essere attrattiva, ingaggiante”. Una visione ampia: “Non si tratta di fare l’angolino dell’inclusione: io stesso faccio fatica, ma so che bisogna andare oltre la normalità, non si tratta di procedere di flag in flag, di fare la check list dell’inclusione, è un fatto da guardare in profondità, e che trasforma”, ha continuato Fiore. E Tognon: “Spesso mi chiedono dei profili per adempiere alla legge 68/99, mi dicono che preferiscono una persona con disabilità fisica a una con disabilità mentale, io rispondo con una domanda e chiedo “ma cosa deve fare questa persona, che lavoro deve fare?”. L'approccio lo suggerisce Frank Zappa: "La mente è come un paracadute: funziona solo se è aperta”. Continua qui: https://lnkd.in/dra9GmqR Anna Piva Natascia Nardi Guglielmo Destro
Riesco, Habile e Sonepar: l’impatto sociale come destino dell’impresa - Habile
https://habile.me
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Il mese di giugno che sta per concludersi è riconosciuto come un importante momento per portare all’attenzione delle società i temi della #Diversità, dell’#Equità e dell’#Inclusione. Siamo convinti che la nostra azienda – parte di una multinazionale che opera in 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝟑𝟎 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐢 - debba rispecchiare la diversità dei nostri #Clienti e della Società in cui viviamo: persone con diversa origine e nazionalità, identità di genere e orientamento sessuale, religione, formazione, background sociale, abilità fisiche e mentali 👨 👩 🌍🏳️🌈. È fondamentale creare un ambiente di lavoro in cui ogni individuo si senta valorizzato e libero di essere sé stesso. Siamo orgogliosi di esserci impegnati quest’anno in un 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 #formazione dedicato all’inclusione e al contrasto dei pregiudizi inconsapevoli, alla riflessione sulle micro-iniquità, al riconoscimento dei pregiudizi inconsci e a come disinnescarli. È anche attraverso percorsi come questo che favoriamo la condivisione e il confronto intergenerazionale per ridurre le reciproche distanze 📝 🗣️. #OneMETRO #DiversityEquityandInclusion
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L’iniziativa del “Senza Nome” di Bologna rappresenta un vero e proprio passo avanti verso l'#inclusione e la #condivisione di mondi altrimenti isolati. Questo locale, gestito da ragazzi #sordomuti, offre un'esperienza unica in cui l'interazione avviene attraverso la lingua dei segni, post-it o bigliettini sulla bacheca. 👉 Questo progetto va oltre il semplice concetto di ristorazione, diventando un simbolo di 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀. Ogni cliente che varca la soglia del Senza Nome ha l'opportunità di sperimentare una nuova forma di comunicazione e di comprendere meglio le sfide e le abilità dei giovani sordomuti. 🔥 𝗟’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲. Inoltre, evidenzia il potenziale delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nella gestione di attività commerciali. 👉 Promuovere e sostenere iniziative come questa è cruciale per creare una società più inclusiva e accogliente per tutti. Oltre a offrire un servizio di qualità, il Senza Nome deve ispirare altri imprenditori e proprietari di locali ad aprire le porte a persone con diverse abilità, ampliando così le opportunità di integrazione sociale e lavorativa. 📣 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗡𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 positivo e a contribuire alla costruzione di una comunità in cui ogni individuo è valorizzato e rispettato per ciò che è.
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Abbiamo parlato nei giorni scorsi di quanto sia importante sostenere talenti sottorappresentati, costruendo team di produzione che sappiamo avere al proprio interno diverse esperienze e background. Oggi Marina Cuollo ci spiega come costruire un casting inclusivo, in maniera da rendere safe e accessibile anche l’esperienza di chi si trova sul set. Ricordiamoci che costruire una campagna o un prodotto inclusivo non significa “solo” parlare di diversità, ma costruire un percorso produttivo che sia in ogni sua parte e aspetto completamente rispettoso di tutte le identità coinvolte. Solo allora, con una coerenza fra off e on screen, potremmo dire di essere davanti a un risultato davvero efficace. Per approfondire, consulta il documento Comunicare la disabilità disponibilie gratuitamente sul sito ➡ https://www.showreal.it/ showReal è un progetto di Diversity [diversitylab.it],YAM112003, Valore D e OBE Osservatorio Branded Entertainment #ValoreD #DiversityLab #OBE #YAM112003 #ShowReal #NothingAboutUsWithoutUs #diversity #inclusion #inclusione #AccessiWay
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Diversity Equity & Inclusion
1 mesehttps://sites.app-mida.biz/INCLUSION/story.html?utm_source=InclusioNews-27&utm_medium=email&utm_campaign=InclusionNews