🗣️ Il Dialog Festival di Casignana ha dimostrato come il confronto tra cultura e politica possa essere un volano di sviluppo per la Calabria, puntando sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale per costruire un futuro di crescita economica e sociale. 🗞️ Ve ne parlo nel mio ultimo editoriale ↓
Post di Jacopo Giuca
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Appello per delle assise marsigliesi dell’ospitalità? E a Venezia? Dal 2008, veneziani e marsigliesi cooperano sul futuro delle loro città, del loro quadro di vità, delle loro culture e delle loro comunità patrimoniali. Faro Venezia pubblica l’appello a delle assise marsigliesi dell’ospitalità. Perche nel 2019 è stata organizzata a Venezia una passeggiata patrimoniale sull’ospitalità all’incontro delle personne, dei luoghi e delle storie di ospitalità. Venezia contava allora più di 70.000 posti letto per i turisti e meno di 3.000 per le altre persone di passaggio: studenti, artisti, lavoratori, …. Perche con l’introduzione della tassa di sbarco, Venezia sarà la prima città al mondo a contare con precisione queste altre persone di passaggio: il regolamento comunale prevede 29 eccezioni. Perche una città non è fatta solo di residenti e turisti, sopratutto una città portuale. Dimenticarlo significa ipotecare il suo futuro. E perche no a Venezia? https://lnkd.in/epcsZ94f
Appello per delle assise marsigliesi dell’ospitalità?
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Scopri il Quinto Festival della Dottrina Sociale in Ticino. Una serie di video ti aspettano, con interviste, highlights e dietro le quinte che raccontano il festival.
Quinto Festival della Dottrina Sociale in Ticino, prima giornata
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FORUM LEADER 2024 Giffoni Valle Piana 14-19 ottobre Scambi proficui per nuove alleanze e nuovi obiettivi. Durante le giornate dei lavori del Forum, si sono definite e consolidate nuove prospettive progettuali tra GAL “affini”; il GAL Colline Salernitane, che ci stava lavorando già da tempo, ha annunciato l’avvio di un importante progetto di cooperazione cultuale, che è denominato: “sulle orme degli etruschi di frontiera”, con partner il GAL Piceno. Infatti, come è noto, le origine delle popolazioni dei picentini risalgono ai primi insediamenti etruschi (piceni) quando tra il 90 e 70 A.C. le popolazioni etrusche ribellatesi a Roma, nel periodo delle cosiddette “guerre civili”, proprio nei nostri territori, subirono la pesante e definiva sconfitta per mano dell’esercito del Generale Lucio Cornelio Silla, da cui anche il toponimo Cupa Silla al confine tra i Comuni di Giffoni Valle Piana, Pontecagnano Faiano e Salerno. L’esercito Piceno, e le popolazioni che si muovevano a seguito dei soldati, con la pesante sconfitta si dispersero e rifugiarono nelle aree interne della valle e dei nostri monti. Di ciò ne sono testimonianza storica gli enormi e molteplici ritrovamenti archeologici Etruschi, soprattutto nella Frazione S. Maria, del Comune di Giffoni Valle Piana, i tanti ritrovamenti archeologici, frutto di diverse campagne di scavo, costituiscono il ricco patrimonio del Museo Archeologico Nazionale Etruschi di Frontiera, che ha sede a Pontecagnano Faiano. Con il GAL Piceno si sta avviando un progetto di cooperazione culturale per ripercorrere e riannodare le relazioni culturali e gli scambi turistici territoriali, ad oltre 2000 anni dell’inizio dei loro primi insediamenti. Alla presentazione del poggetto di cooperazione culturale “sulle orme degli etruschi di frontiera”, che è ancora nella fase di elaborazione progettuale, vediamo, nel link che segue, la intervista alla Direttrice del GAL Piceno Avv.ssa Marina Valentini ed al Direttore del GAL Colline Salernitane Eligio Troisi, nell’attesa della visita a Giffoni Valle Piana del Presidente del GAL Piceno dott. Luciano Agostini, che all’ultimo momento ha avuto un impedimento, per siglare l’accordo di cooperazione con il Presidente del GAL Colline Salernitane Antonio Giuliano e dare inizio alle azioni progettuali. Clicca sul link per l'intervista https://lnkd.in/dB9tg4zz
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La scrittura è sinonimo di cultura, di società, di uomini e, perché no, anche di giovani. Le comunità nell'entroterra aspromontano, se non pongono le basi su una cultura delle tradizioni e del sapere con musei che abbiano una nicchia nel panorama culturale locale e regionale, sono destinate a sparire col tempo. Che peccato! Il momento per costruire è adesso. I musei o le case museo possono essere dedicati alle scienze naturali, alla tradizione olearia, come nella frazione di Messignadi che ha il più alto numero di frantoi, o ad altri temi come il museo mineralogico nella frazione di Piminoro. Inoltre, potrebbe essere creato un orto botanico a Oppido Mamertina. Questi eventi, se realizzati, porterebbero un flusso di visitatori non indifferente oltre a creare posti di lavoro, permettendo di affrontare con un altro spirito il futuro, sebbene pieno di difficoltà. La provincia di Reggio Calabria deve fare del governo una struttura che porta ciò di cui ha bisogno la società calabra. Questi progetti sono un buon biglietto da visita per l'immagine e per il lavoro, elementi che tanti come me hanno sempre desiderato, bramando conoscenza e sapere che passa attraverso i libri. Questo è ciò di cui ha bisogno oggi la società calabra: realizzare quei progetti che spero non siano solo illusioni o simboli da guardare sui social o su qualche libro specifico. La cultura apre ai musei, che non sono da sottovalutare. Prof. Francesco Misale 71
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Ottimo progetto! La prevenzione dei rischi sui beni culturali e la conoscenza degli interventi urgenti da mettere in campo in caso di emergenze è fondamentale per preservare il nostro meraviglioso patrimonio.
Siamo a Castel Bolognese, nell’ambito del progetto SOS HERITAGE, co-finanziato dall’UE nel Programma Europa Creativa, per presentare l'atteso evento sulla prevenzione dei rischi e sulla gestione delle emergenze sul patrimonio culturale. In diretta sui nostri canali Facebook e LinkedIn!
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Tra i temi discussi la proposta di riconoscimento dello Stretto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO👇
Ponte sullo Stretto, a Catona l’assemblea popolare dei ‘No Ponte’
citynow.it
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La nostra sfida più grande? Fare della Valdichiana un luogo di vita ideale per i giovani. Dimostrarlo a noi stessi nell'anno in cui è stata proclamata Capitale toscana della cultura. Ne parlo in questa intervista al @corrrieredisiena
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Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 Presentato ufficialmente il logo che raffigura una grande “A” che ingloba al suo interno i quattro elementi di Empedocle: acqua, aria, terra e fuoco. Lo slogan a supporto del piano comunicativo è: “Lasciati abbracciare dalla cultura” . L’avvio ufficiale è stato il l 14 gennaio con la presentazione del programma completo e le importanti collaborazioni con il Museo Egizio, con i Musei Vaticani. Domani 18 gennaio la Città si prepara ad accogliereil presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La struttura progettuale ha rivolto particolare attenzione alla riqualificazione urbana, al coinvolgimento degli Enti della provincia, al sistema di accoglienza e mobilità pubblica e privata, alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio, è stato stimato che questo evento richiamerà almeno tre milioni di visitatori. Ritengo che la vera sfida non sia solo il 2025, ma che si crei una struttura stabile, creando una “multi-Stakeholder” che trasformi questa sfida in un laboratorio culturale permanente in grado di mettere in moto meccanismi virtuosi e percorsi di valorizzazione del Territorio, non nel solo anno della candidatura , ma in maniera strutturale, che riesca ad accogliere i visitatori ogni anno, creando esperienze turistiche che possano celebrare e fare vivere una realtà culturale e naturalistica unica grazie al territorio che è un contenitore di ricchezza e la bellezza che se adeguatamente raccontanto e visitato verrà sicuramente apprezzato anche a livello internazionale, in special modo quei luoghi non molto noti.
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Due giornate intense e straordinarie! A breve un reportage dei momenti salienti 🎉
🍁 Durante le 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗙𝗔𝗜 𝗱'𝗔𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼, il Borgo e il Castello di Binasco apriranno le porte al pubblico per accompagnarvi in un percorso corredato da riproduzioni di dipinti e documenti che ripercorre il ruolo di Binasco nel periodo storico della signoria Visconteo-Sforzesca. 📜 La Fondazione Guastalla, insieme ai volontari della Proloco Binasco e al FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, vi guiderà alla scoperta delle origini e del patrimonio culturale di Ludovica Torelli, Contessa di Guastalla, la cui storia verrà presentata insieme a quella di un altra figura affascinante, la duchessa di Milano Beatrice Cane. Non perdete l'occasione di conoscere da vicino il Castello e i luoghi che hanno fatto la storia. Vi aspettiamo!😊 📅 Quando: sabato 12 e domenica 13 ottobre 📍 Dove: Borgo di Binasco e Castello Visconteo di Binasco 👉 Qui maggiori dettagli: https://lnkd.in/d3EdyaHU
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