Salute Mentale Maschile: Una Statistica Che Fa Riflettere 📊 In questo estratto, affrontiamo un dato sconcertante fornito dall’OMS: tra i giovani uomini di età compresa tra i 15 e i 29 anni, una delle principali cause di morte è il suicidio. Gli uomini, infatti, registrano tassi di suicidio circa tre volte superiori rispetto alle donne. 💬 Come possiamo commentare questa realtà? È chiaro quanto sia urgente creare spazi sicuri dove gli uomini possano parlare apertamente delle loro emozioni e vulnerabilità. La salute mentale non deve più essere un tabù. Partecipa alla discussione: Cosa possiamo fare come società per sostenere meglio i giovani uomini e prevenire tragedie simili? Numerose attività e professionisti forlivesi promuovono l'iniziativa “Movember – A novembre il baffo ti dona.”, per sensibilizzare alla prevenzione dei tumori maschili e raccogliere fondi a favore dell’@istitutooncologicoromagnolo In collaborazione con @monnalisa.collettivo @francescosoze e @simbalesi #SaluteMentaleMaschile #Movember #OMS #PrevenzioneSuicidio #SupportoEmotivo #Forlì #GiovaniUomini
Post di Kasse Senior
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La sindrome dell’ovaio policistico può avere un effetto negativo sul benessere psico-fisico delle donne che ne soffrono e, di conseguenza, anche sulla qualità di vita e sull’identità femminile. E oggi è Cristina a sottolineare qual è la manifestazione che caratterizza maggiormente la sua #PCOS. #pcosawarenessmonth2024 #pcosawareness #sindromeovaiopolicistico #irsutismo #pcosconletueparole
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A qualsiasi età il corpo di una donna si trova sorretto da diversi contrasti che lo rendono nello stesso tempo forte e fragile. Stress, alimentazione, vita sedentaria, abitudini disordinate e soprattutto scarsa frequenza di controlli possono mettere a rischio la salute femminile e in questo senso la "prevenzione" diventa un momento cruciale per segnalare problemi più o meno gravi. In questo spazio social il mio scopo come professionista della salute è quello di tracciare un quadro dei disturbi più frequenti quando si parla di donne e salute, approfondendone insieme le criticità e delineando i principali controlli di prevenzione per la salute della donna. E tu fai Prevenzione? Dimmelo nei commenti 📩⤵️ Infermiera_piera
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Oggi, 4 settembre 2024, si celebra la Giornata mondiale della salute sessuale, un'occasione per sensibilizzare la popolazione sull'importanza di monitorare il proprio stato di salute e di fare prevenzione. La salute sessuale è ancora un tabù, soprattutto tra gli uomini, e ciò porta spesso a ritardi nella diagnosi e nel trattamento di diverse patologie, come la disfunzione erettile, un disturbo sempre più diffuso, che solitamente si manifesta dopo i cinquant'anni. La chiave per prevenirne l'insorgenza risiede in uno stile di vita sano e nella pratica di screening medici regolari, per poter intervenire tempestivamente. Quali sono le terapie disponibili per il trattamento della disfunzione erettile? Leggi l’articolo completo qui 👇 https://lnkd.in/dzgfidb8
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Scrivere questo articolo è stato particolarmente stimolante, poiché evidenzia l'importanza crescente di studi e approcci sanitari attenti al sesso e al genere. Un recente studio, pubblicato su "The Lancet Public Health", ha rivelato differenze significative tra donne e uomini nelle principali cause di malattia. In particolare, gli uomini hanno un rischio maggiore di morte prematura, mentre le donne, vivendo più a lungo, trascorrono una parte maggiore della loro vita con patologie e disabilità. Questo sottolinea la necessità di approcci sanitari differenziati. Inoltre, grande assente dallo studio è ancora la comunità LGBTQ+, sulla quale i dati restano carenti. È fondamentale, quindi, riconoscere il genere come costrutto sociale per analizzare più a fondo le disparità sanitarie. La sfida futura sarà progettare, implementare e valutare modalità basate su sesso e genere per prevenire e trattare le principali cause di morbilità e mortalità prematura, con interventi che partano fin dalla tenera età e in popolazioni diverse. #medicinadigenere
Differenze di genere, fondamentale considerarle in medicina | Fondazione Umberto Veronesi
fondazioneveronesi.it
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🌟 80% delle malattie autoimmuni colpisce le donne. Perché? 🌟 Domenica ho ascoltato un podcast di un medico che trattava questo argomento e mi ci sono ritrovata molto. L'ho trovato così interessante che ho deciso di scrivere un articolo a riguardo. ✨ Le malattie autoimmuni colpiscono le donne in modo sproporzionato, ma non è solo una questione biologica. La risposta si trova anche nelle dinamiche psicologiche e culturali che influenzano il comportamento delle donne. Le 4 caratteristiche comuni nelle donne con malattie autoimmuni 💭 1️⃣ Mettere i bisogni degli altri prima dei propri 2️⃣ Identificarsi con ruoli e doveri, non con i propri bisogni 3️⃣ Essere estremamente gentili e reprimere una rabbia sana 4️⃣ Sentirsi responsabili dei sentimenti degli altri e temere di deludere Queste convinzioni ci portano ad accumulare stress, che indebolisce il sistema immunitario e può favorire lo sviluppo di malattie autoimmuni. 🧠💔 Ma non è una questione di genere, è una questione culturale! 🌍 Come rompere questo ciclo? Prendersi cura di sé stesse, imparare a dire no, mettere i propri bisogni al primo posto senza sentirsi in colpa. 💪🏼🧘♀️ Il cambiamento parte da noi, dalla consapevolezza e dall'equilibrio tra i nostri bisogni e quelli degli altri. 🌱 Sii gentile con te stessa e prendi il controllo della tua salute! ❤️ #MalattieAutoimmuni #BenessereFemminile #SaluteEmotiva #Stress #Equilibrio #Consapevolezza #VivereBene #SanaMente #EmpowermentFemminile #OliEssenziali
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Riducono lo stress, il rischio di malattie cardiovascolari, di infiammazione cronica: ecco alcuni dei motivi per cui gli amici fanno bene. Ne ho parlato, ospite a Siamo Noi su TV2000 con la conduttrice Facondo Gabriella e gli altri ospiti Marco Vitiello, psicologo e Francesca Magliano, associazione “Casa amiche per le amiche”. Ci vogliono 50 ore di frequentazione perché un conoscente diventi amico e 200 perché diventi migliore amico, dicono i ricercatori dopo aver studiato i ragazzi neo iscritti al college e gli adulti su un nuovo posto di lavoro. E prima di parlare di questo, qualche minuto di confronto su un tema purtroppo caldo: il #femminicidio. Definire un fenomeno è il primo passo per capire come misurarlo e quali azioni intraprendere a livello istituzionale. Il femminicidio è una forma di espressione del potere e del controllo dell’uomo sulla donna: così lo ha definito Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa che ha studiato a fondo il fenomeno. https://lnkd.in/dth6jyh7
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🔍 Gli uomini e la violenza (stavolta verso se stessi) Qualche settimana fa riflettevo su come le norme di genere abbiano un impatto sul benessere degli uomini. 🛑 Tra queste, la richiesta di mostrarsi dominanti, invulnerabili e di non esprimere emozioni, soprattutto tristezza e paura, è sicuramente un importante fattore di rischio per la salute mentale del maschile, riducendone la richiesta di aiuto e causando in alcuni casi comportamenti estremi come il suicidio. 📊 In Europa ogni anno si suicidano 58.000 persone: gli uomini lo fanno dalle 4 alle 5 volte in più delle donne. 📊 In Italia quasi l’80% dei morti per suicidio sono uomini e tra i giovani maschi il suicidio è una delle prime cause di morte (Fonte ISS) I motivi alla base di questo comportamento sono plurimi, ma certamente il modello di mascolinità che “non deve chiedere mai” alimenta la difficoltà a comprendere il proprio disagio e spesso favorisce la trasformazione del dolore e della sofferenza in rabbia e violenza. 👉 La rabbia del resto è l’emozione più permessa per il maschile, nasconde la ferita, non fa sentire fragili ma potenti, rivolta verso gli altri - o se stessi - la causa del proprio disagio. 📣 Potente in tal senso la campagna britannica Man Down che è un invito a tutti gli uomini a prendersi cura del proprio mondo interno e della propria sofferenza. Parla in realtà anche a tutti/e noi, suggerendo di andare oltre le apparenze nelle relazioni familiari e amicali, alla ricerca di un dialogo, più intimo e profondo.. in altre parole emotivo. ⏬ #StereotipiDiGenere #SaluteMentale #ViolenzaDiGenere #MascolinitàEgemone
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🌍 Donne e accesso alla salute: quante difficoltà In occasione del mese di prevenzione del tumore al seno, è essenziale affrontare un tema talvolta sottovalutato: le difficoltà che le donne incontrano nell’accesso ai servizi sanitari. Nel mio lavoro ho avuto ampiamente modo di verificare come numerosi studi scientifici globali sostengano che le donne, in molte parti del mondo, affrontano ostacoli significativi per prendersi cura della propria salute. Solo alcuni esempi... (per approfondire puoi farlo con questo articolo che ho scritto https://lnkd.in/dGH9niNt) In India, la mancanza di autonomia e l'elevato carico di lavoro domestico impediscono alle donne di dare priorità alla prevenzione, come emerso in recenti studi sulle disuguaglianze di genere. In Africa subsahariana, la povertà e l’accesso limitato ai servizi sanitari rendono impossibile per molte donne partecipare agli screening preventivi. E se pensate che sia una questione relativa principalmente alla povertà dilagante nei paesi economicamente svantaggiati, beh, purtroppo no. Anche in Italia persistono forti disparità. La mortalità per tumore al seno, ad esempio, sta calando più rapidamente al Centro e al Nord rispetto al Sud, dove le difficoltà socio-economiche limitano l’adesione ai programmi di screening. Per non parlare delle differenze di adesione ai programmi di screening tra chi vive vicino ai centri abitati e chi, invece per raggiungere il primo ospedale, e quindi il primo centro di screening, deve affrontare un viaggio di chilometri. Ma perché le donne sono più svantaggiate? Le ragioni sono molteplici e in fondo le conosciamo, credo. Oltre ai tradizionali ruoli di cura della famiglia, le donne devono spesso affrontare barriere culturali, economiche e sociali. Ancora, la mancanza di risorse finanziarie e di autonomia decisionale fa sì che la loro salute sia messa in secondo piano. Questi fattori rendono l’accesso ai servizi sanitari un percorso ad ostacoli per molte donne, in particolare quelle appartenenti a gruppi vulnerabili. 👩⚕️ La prevenzione è vita, ma è essenziale garantire che tutte le donne abbiano pari accesso alle cure. Investire in politiche di inclusività e sensibilizzazione è fondamentale per assicurare che nessuna donna venga lasciata indietro nella lotta contro il tumore al seno. _______ #liberǝdiessere è l’hashtag che abbiamo creato per parlare di #violenzadigenere, #gendergap e #discriminazioni, verso qualsiasi persona, le donne e tutti i gruppi sociali storicamente svantaggiati.
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Una lettura che consiglio a tutti. Davvero interessante
📌 La tossicità sessuale, spesso legata a depressione e isolamento sociale, è comune tra le donne e le persone LGBTQIA+ che affrontano trattamenti oncologici. In questa survey, abbiamo esplorato la consapevolezza e la preparazione degli oncologi medici, dei ginecologi oncologi e dei radio-oncologi italiani riguardo le disfunzioni sessuali causate dai trattamenti oncologici in queste popolazioni. Nonostante una disponibilità generale a parlare di salute sessuale, permangono barriere significative legate alla mancanza di formazione specifica e alla difficoltà nell'affrontare temi sensibili come l'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'affermazione di genere. Questo aspetto è particolarmente rilevante, poiché una gestione adeguata delle tossicità sessuali e una maggiore consapevolezza delle diverse necessità sanitarie legate ai caratteri SOGI potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita delle/ə nostrə pazientə, riducendo solitudine e sofferenza a lungo termine. Investire nella formazione dei professionisti potrebbe davvero fare la differenza, rendendoli più preparati ed empatici nell'affrontare queste tematiche fondamentali. Buona Lettura! 🔗 https://lnkd.in/dQb522Hn
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📌 La tossicità sessuale, spesso legata a depressione e isolamento sociale, è comune tra le donne e le persone LGBTQIA+ che affrontano trattamenti oncologici. In questa survey, abbiamo esplorato la consapevolezza e la preparazione degli oncologi medici, dei ginecologi oncologi e dei radio-oncologi italiani riguardo le disfunzioni sessuali causate dai trattamenti oncologici in queste popolazioni. Nonostante una disponibilità generale a parlare di salute sessuale, permangono barriere significative legate alla mancanza di formazione specifica e alla difficoltà nell'affrontare temi sensibili come l'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'affermazione di genere. Questo aspetto è particolarmente rilevante, poiché una gestione adeguata delle tossicità sessuali e una maggiore consapevolezza delle diverse necessità sanitarie legate ai caratteri SOGI potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita delle/ə nostrə pazientə, riducendo solitudine e sofferenza a lungo termine. Investire nella formazione dei professionisti potrebbe davvero fare la differenza, rendendoli più preparati ed empatici nell'affrontare queste tematiche fondamentali. Buona Lettura! 🔗 https://lnkd.in/dQb522Hn
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