Post di La Prossima Cultura

Ogni giorno ci confrontiamo con una grande #diversità di esperienze, approcci e punti di vista, una ricchezza che porta anche sfide! 🤝 Nei #gruppi, questa diversità esiste e si manifesta in funzione di ciò che li unisce. Non per questo le cose diventano semplici. A volte può essere frustrante, estenuante e improduttivo. Abbiamo notato che i gruppi tendono a negare le differenze interne (espresse o nascoste) per paura di compromettere la coesione. 🌀 Eppure, queste differenze portano informazioni preziose. Sebbene i gruppi non siano il luogo per soddisfare al 100% tutti i bisogni individuali, la loro coesione deriva proprio dalla capacità di accogliere la diversità. Per noi è come la corda di una chitarra: per fare musica, serve la giusta tensione. 📉 Troppa omogeneità rende la corda molle. 🗣️ Portare alla luce la diversità dà più tensione alla corda. Questo significa comunicare in prima persona e senza colpevolizzare e ascoltare senza giudicare al livello dei bisogni e dei valori condivisi, confrontarsi e, a volte, scontrarsi… in spazi il più possibile sicuri! 🎶 Una corda ben accordata produce musica. In questa musica, i gruppi possono crescere in profondità! Quando esploriamo e valorizziamo la diversità ✨ impariamo a riconoscere e legittimare i molti modi di incarnare e condividere bisogni e valori ✨ prendiamo coscienza che il nostro punto di vista non include tutto ed è in evoluzione. Questo genera all’interno dei gruppi fiducia, relazioni più equivalenti e collaborative, saggezza collettiva e potenziale di crescita. E un passetto più in là, ci avviciniamo a comprenderci come esseri umani: diversi, ma con lo stesso valore per il solo fatto di esistere. ⚡ Ma, attenzione: indagare le differenze senza lavorare su ciò che unisce potrebbe produrre troppa tensione e spezzare la corda! Ti risuona? 🎸

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