Post di lamberto lamberti

Adesso che si evidenziano i danni di una politica industriale senza senso, riconosciamone le cause per porvi rimedio, sia pur doloroso. Le cause vanno ricercate ai diversi livelli di competenza: istituzionale (Governance Europea e Nazionale) ed industriale (la strategia assente di Fiat & Company, la proposta cerchio bottista di Confindustria degli ultimi anni, la miopia dei Sindacati di Categoria). Perché senza la diagnosi non si può stabilire la prognosi e la terapia. E non diciamo che la colpa è di tutti, perché equivale a dire che è di nessuno. Occorre una analisi condivisa e severa dell’economia italiana, con una regia autorevole e credibile.. Si apra il dibattito ! Perché ad urlare son buoni tutti. Occorrono proposte (globali e di settore), formulate con una metodologia condivisa e validata, per essere confrontate ed allineate. Si parte dalla formulazione e classificazione degli obiettivi in base all’analisi SWOT della situazione italiana attuale. Le metodologie esistono.

Tavares, CEO di Stellantis, afferma: "La filiera deve comprimere i costi del 40% (si, quaranta-per-cento) se vuole contrastare la concorrenza cinese". Dunque, chi conosce questo mondo sa benissimo che non esistono marginalità del genere e che la VERA guerra è sul costo delle MATERIE PRIME. Una guerra che non potrà essere vinta se non per VIA POLITICA, attraverso la neutralizzazione del dumping (su tutta la filiera) attuato dal Governo Cinese per sostenere l'export e compensare il crollo della domanda interna. E, sia chiaro, la crisi non riguarda solo il comparto automotive, ma tutta l'industria metalmeccanica. Il Sole 24 Ore | #componenti | #politica | #materieprime | #dumping | #concorrenza | #industria | #Europa | lello Naso | Mario Cianflone

Da Il Sole 24 ore di oggi 1 settembre 2024 - Lello Naso, Mario Cianflone Perché sorprendersi solo ora? Il percorso era già segnato e la traiettoria nota da anni. Però abbiamo avuto un cuor leggero: abbiamo fatto gli ambientalisti, i progressisti, i tolleranti, quelli moderni perché ci piace piacere alla gente che piace. Purtroppo i pensieri surreali e le conseguenti azioni prive di ogni fondamento di sostenibilità (quella economica intendo), più prima che poi portano al capolinea. E qui inesorabilmente siamo arrivati. Ci siamo infilati in un tunnel a fondo chiuso con auto elettriche che non vuole nessuno, i cinesi alle porte che stanno attaccando su tutti i fronti al di fuori di ogni regola scritta da quegli allocchì dell’Unione europea, il tutto con la conseguenza di avere destabilizzato per futili motivi un comparto industriale da 13 milioni di lavoratori e svariati miliardi di PIL. Ora che il danno è fatto non rimane che raccogliere i cocci e tornare velocemente alla ragionevolezza usando tutta quella forza politica che l’industria di ogni settore può avere per obbligare il legislatore ad azzerare lo sciagurato Green deal lasciando perdere ogni velleità pseudo ambientalista e spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti (oramai ridicoli) di volere fare i moderni a tutti i costi. La modernità, quella vera, fa crescere l’economia, garantisce sicurezza sociale e distribuisce equamente la ricchezza creata secondo il merito di ciascuno. Il futuro non è mai già scritto ma lo scriviamo ogni giorno col nostro lavoro, la nostra dedizione e la capacità di fare le scelte giuste che prevedano sempre le conseguenze del nostro operato. È ora che tutti torniamo alle cose serie dopo un quinquennio di follie e di decisioni disastrose. Sempre che ce ne sia ancora il tempo.

Vorrei tornar sull'iniziativa di ieri de il Il Sole 24 Ore perchè ha rappresentato in contemporanea alla festa della Polizia di Stato un momento importante, la bussola per orientarsi nelle scelte. Conosco la qualità dei giornalisti del gruppo e anche ieri è emersa tutta, pure nel pomeriggio con gli eventi sulla mobilità urbana e con la possibilità di analizzare insieme al gruppo TIM la mobilità delle persone. Ci torno sopra perchè nonostante tutti i premi e i riconoscimenti in America che #MrDraghi va collezionando, poi sono le persone a fare i conti... uno può sentirsi appagato se una parte prestigiosa lo riconosce, ma se la vita delle persone non cambia in meglio... che politico sei? L'iniziativa de Il Sole 24 ORE ieri ha messo in luce in modo evidente una discrasia tra l'impostazione dell'imprenditore e quella del governo. L'impresa non ha confini: ha il valore dell'investimento, i tempi di rientro e quelli di redditività ok? Anche le persone non hanno confini, come ci ricorda #MarcoMinniti. Quindi l'alleanza tra persone ed imprese è immediata. A questo punto viene da domandarsi come le istituzioni e i corpi intermedi possano aiutare l'alleanza imprese persone in ottica di crescita sostenibile. E'possibile che questo avvenga continuando con muri legislativi... ? Ho l'impressione che le norme sulla concorrenza di cui ha parlato ieri Il Ministro Adolfo Urso non aiutino nè l'Italia, come dice #Langella Confindustria storica e naturale piattaforma di dialogo tra ovest ed est, sud e nord del mondo ( #Napolitano eroe dei due mondi), e manco l'UE che si trincera sempre più in un fortino assediato, dunque debole. Per carità tutti i giovani che han partecipato ai Master #BusinessSchoolSole24 ORE sanno che questo dibattito è storico, ma sanno anche che abbiamo sempre scelto per la la linea di Mr Tronchetti Pirelli Cosa che per altro ha sempre fatto anche Vincenzo De Luca o la parte più internazionale dei politici di CL Mario Mauro e Matteo Forte perchè sappiamo che togliere l'articolo 18 aumenta i problemi per le imprese globali e poichè le imprese italiane sono globali... Se non possiamo continuamente chiedere a CDP e con #Giorgetti questo è chiaro fin dal 2011 quando all'AIFI ci siamo posti il problema che esiste la necessità di apertura del sistema Italia sugli investimenti e anche della democrazia dei capitali, ma se non possiamo sottrarci ad #EuroNext e su questol'ex Governatore Visco continua ad avere ragione e con lui il mitico O.Rehn, allora il tema è di far dialogare le piazze finanziarie nella rete tra città ed imprese che con Edoardo Garrone abbiamo promosso nei fatti. Già perchè con #ConfindustriaGenova da #Mondini a #Risso abbiamo dato concretezza al Global Cities Network e onorando così il Presidente #Napolitano! ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

È una questione complessa, che analizzare in un post assomiglia a scalare una montagna con gli infradito…ma da cittadino vivo lo scoramento di vedere gli arretramenti e le titubanze europee sul #Green #Deal. Ho la percezione che la lungimiranza europea, unita all’ambizione di tracciare una nuova rotta rispetto agli ultimi 30 anni di politiche, che aveva generato la visione del #greendeal, sia stata sabotata da pragmatici calcoli elettorali, dalle aspettative produttive dei vari attori economici oltre che dalla pressione delle varie ed innumerevoli #lobby. Così in questo #pianeta sempre più avvelenato da noi uomini, in una #natura costretta ad essere orpello, in un #clima che mostra tutte le sue nuove preoccupanti anomalie - per citare alcuni dati gennaio 2024 è il mese più caldo di tutte le serie storiche, le crisi idriche di alcuni paesi, come la Catalogna, sono senza precedenti, i dati sulla qualità dell’area della Pianura Padana lasciano sconcertati - l’ #Europa sembra abdicare. Rinuncia ad una visione di #futuro fondata su nuovi paradigmi, faticosi e dolorosi per tutti, ma che rappresentano l’unica alternativa credibile possibile. Per seguire gli interessi di categoria abbiamo perso i treni dei cambiamenti progressivi, lasciandoci, oramai, solo alternative difficili ed a tratti radicali. E su queste continuiamo a procrastinare, inutilmente. Sappiamo che la #transizione deve essere giusta e non lasciare indietro nessuno, ma la stessa implica anche progredire ed assumere delle posture, a volte, scomode rispetto allo status quo. La #leadership europea in materia climatica è fondamentale per i paesi più refrattari alle politiche di #sviluppo #sostenibile; perderla o ridimensionarla, anche nell’ottica delle tornate elettorali che il mondo vedrà nei prossimi mesi, non è una buona notizia.

È un #obiettivo che ci eravamo prefissi all’inizio dell’anno e ammetto che non sia stato semplice portarlo a termine. Ed è, tuttavia, un mero punto di partenza in cui abbiamo fotografato il nostro stato attuale e tracciato altri obiettivi da raggiungere in orizzonti temporali ragionevoli. Certo, siamo orgogliosi di annunciarlo, ma vorrei anche porre l’accento sul fatto che adeguarsi a determinati standard necessita di #risorse per niente scontate. E che il lavoro da compiere a tendere non sarà affatto banale con una direttiva che atterrà a tutta la #filiera. Bisogna crederci, bisogna “fare”, ma non basta, perché la #burocrazia, gli #obblighi e più in generale la “carta” che si somma alla sostanza del nostro operato giocano un ruolo non di poco conto. La transizione sostenibile passa attraverso un cambiamento radicale di cultura, pensiero e modus operandi. #Sistemico, però! Tutto ciò premesso, il report di #sostenibilità 2023 di Montanari & Gruzza S.p.A. è dalla settimana scorsa online e consultabile sul nostro sito: https://lnkd.in/dfAEz5R9

𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 "𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐫𝐨𝐢". Non posso esimermi dal prendere a prestito dalla brillante pagina di Commenti Memorabili s.r.l. questa immagine, che è emblematica di quel che sta accadendo ora, a causa di diversi fattori. L'autore del cartellone è sicuramente una commistione di pensatore e scienziato, che ha unito sapientemente 2 arti che mai nessuno prima aveva, appunto, pensato si potesse fare, inserendovi anche un tocco tecnologico. Gli eroi sono le persone che hanno commentato, che sanno trarre il meglio anche dall'altrui peggio. La #sostenibilità non è solo una parola, non è solo un concetto, non è neanche un pensiero. 𝐋𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞, 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞, 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐛𝐞𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐞𝐦𝐚𝐧𝐚𝐭𝐞 dall'European Commission, 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐠𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟓. Ogni volta che veniamo messi sotto pressione reagiamo da campioni, ma il punto è: perchè aspettare di essere acqua alla gola? Perchè la via più facile è sempre la preferita e la più difficile da abbandonare. C'è tanto lavoro da fare dietro ad un cambiamento, ancor di più se segna il passo, per questo va accompagnato in ogni sua fase. ecosostenibile.eu® benefit company accompagna le aziende nel processo più complicato del processo di decarbonizzazione, dalla scelta della migliore strategia ai tempi e costi, fino a tutte le misurazioni di ogni singolo data point che compone il mosaico #ESG. Il tutto grazie alla piattaforma #eCO2 sviluppata in casa per dare a tutti la possibilità di migliorare il mondo in cui viviamo con le azioni più semplici e naturali possibili. https://www.e-co2.website/ #climatechange #csrd #ndf #reporting #metriche #datapoint #commentimemorabili #certificazioni #tecnologia

Sostenibilità senza consenso non si può fare. Ma questo vuol dire cominciare a mettere in discussione alcuni assetti del sistema di potere contemporaneo Oggi su Corriere della Sera

SUONA LA SVEGLIA DI ULTIMA GENERAZIONE È stato presentato ieri a Roma il documentario di Riccardo Cremona e Matteo Keffer su #UltimaGenerazione. In attesa che esca nelle sale per poter ragionare su contenuti del film, l'evento è un'ottima occasione per fare una riflessione sul livello di maturità del nostro paese sulla crisi climatica (CC). I movimenti giovanili come #FridayForFuture, #ExtinctionRebellion e #UltimaGenerazione si contraddistinguono per un diverso approccio sulle modalità della protesta, ma condividono un alto livello di conoscenza e consapevolezza sulla CC, rispetto alla media del tessuto sociale italiano È proprio questa consapevolezza che li porta ad alzare la voce e spingere in diversi modi i riflettori dei media sulla gravità e l'urgenza della CC. Media che sono però finanziati da chi è tra le cause principali della CC, come dimostrano i dati di Greenpeace e Osservatorio di Pavia del monitoraggio della stampa, da gennaio ad aprile 2024, sulle pubblicità nelle pagine dei giornali. Di seguito sono indicati tra parentesi i dati delle pubblicità del settore #OilandGas e #Automotive sul Corriere della Sera (48+11), La Repubblica (45+43), Il Sole 24 Ore (50+13), Avvenire (7+2) e La Stampa (36+32). Difficile pensare che chi riceve ogni mese da 15 a più di 20 inserzioni pubblicitarie da questi settori, possa essere completamente libero nel giudizio verso le politiche di chi ha costruito il proprio business sulla principale causa della CC (i combustibili fossili). Nel frattempo la politica ha deciso, con una preoccupante deriva verso lo stato di polizia, di rendere fuori legge anche le proteste non violente, forse nel tentativo di mantenere sotto formalina la nostra coscienza e razionalità. La storia ci insegna come questi grandi movimenti di massa alla fine hanno sempre la meglio, ma in passato il fattore tempo non era mai stato probabilmente così importante come oggi. Come dimostra il gran numero di persone che in questi giorni nel nostro Paese debbono fare i conti con i danni causati dall'acqua che ha invaso le proprie strade.

Volevo scrivere un post sulla transizione ecologica, ma è una materia talmente complessa da affrontare e leggo anche molti post populisti di questa destra e di una sinistra ottocentesche che mi vengono i brividi. Devo dire che di fronte ai cambiamenti climatici occorre fare una rivoluzione, ma ogni rivoluzione mangia i suoi figli e quindi commetteremo errori. Non mi convincono le auto elettriche e oltretutto non capisco come mai il mercato delle macchine usate e di quelle non elettriche non sia crollato. Perché non parliamo dell' utilizzo anche dei rifiuti, per non scontentare i grillini contrari ai termovalorizzatori? La plastica ci sta ammazzando, ma continuiamo a produrla ed utilizzarla. E le guerre non sono forse fonti inquinanti? E gli aerei e le navi da crociera? Abbiamo abbandonato il nucleare ma siamo sicuri che oggi non si possano fare centrali di nuova generazione? Usiamo la macchina per andare al bar, magari in futuro nessuno andrà a fare la spesa, ma tutti la faremo da casa. Molti lavori saranno svolti dalle nostre abitazioni e in fabbrica si andrà con il pullman della sevel, tanto per fare un esempio. La verità è che non abbiamo investito nella ricerca e oggi ci troviamo spiazzati e questo favorisce ovunque le destre ottuse e retrogade che basano le campagne elettorali sugli immigrati e non hanno risposte sull'economia. Volevo parlare di tutto questo, ma su basi scientifiche prima del prossimo uragano.