I vini bianchi italiani sono entrati a far parte della nostra tradizione vinicola che, in passato, ha sempre visto primeggiare quelli rossi. Fa sempre piacere sorseggiare un bicchiere di buon vino bianco fresco in occasione di un aperitivo o per accompagnare alcuni formaggi e gustosi primi piatti di pesce. Sono molte le eccellenze italiane presenti sul mercato: eccone alcune. Varietà
Post di Lorenzo Passarella
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Vini bianchi e bollicine sono sempre richiesti dal mercato internazionale. Anche la #Cina, Paese tradizionalmente associato al consumo di vino rosso, sta gradualmente abbracciando la cultura dei vini bianchi e sparkling, registrando un aumento nella richiesta e nel consumo di queste varietà, soprattutto nelle grandi città e lungo le coste. Ecco tre ragioni dietro a questo trend 👇 #winexport #winenews #vinibianchi #vino #winetrend
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Mirizzi di Montecappone - Il vino per tutti Guida ai vini italiani
Mirizzi di Montecappone - Il vino per tutti Guida ai vini italiani - EgNews OlioVinoPeperoncino - gastronomia, vino, cucina, champagne, viaggi e turismo produttori agricoli
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Il vino per tutti Guida ai vini italiani
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"La semplicità è la gloria dell'espressione." - Walt Whitman Opinioni condivisibili quelle di Cristina Mercuri. Il mondo del vino ha perso l'immediatezza richiesta, si a in termini di ascolto che di comunicazione, per essere vicino anche a quel consumatore che non ha fatto un corso da sommelier. Purtroppo, con il sistema producttivo caratterizzato da una moltitudine di piccoli producttori, orientati al (loro) prodotto, la comunicazione appaltata ai due estremi, sommelier e socal media influencer, questa rivoluzione copernicana dell'industry tarderà ad arrivare. #wine #wineindustry #winemarketing
Cristina Mercuri: “cosa manca al vino italiano? Più managerialità e semplicità di linguaggio”
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Ecco cosa si è detto all'incontro organizzato da Anna Prandoni, direttore de l’Inkiesta Gastronomika, sui cambiamenti nel mondo del vino, che ha messo in evidenza come i consumatori stiano sviluppando una nuova consapevolezza. #wine #mercatodelvino
Le nuove sfide della comunicazione e distribuzione del vino
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PRINCÌPI DI BLICC #22 . Blicc promuove un approccio competante. Quando l’enotecaro di turno si limita a sciorinare i vini in mescita: Vermentino, Chianti, Valpolicella... L’utente Blicc chiederà: chi li produce? . Con Blicc ci auspiachiamo che un giorno i consumatari trattino il vino, nel momento della scelta, come un qualsiasi altro alimento: come quando si scelgono le uova, la carne o il pesce. . #blicc #bliccscore #autenticità #tipicità #vino #denominazione #denominazionedioriginecontrollata #denominazionedioriginecontrollataegarantita #indicazionegeograficatipica
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🇺🇸Il Target dei consumatori in Florida è cambiato, i palati si affinano di anno in anno: la qualità #MadeInItaly, soprattutto nel settore #Wine&food, è più apprezzata che mai…ed i numeri parlano chiaro. I vini Italiani 🇮🇹occupano il quarto posto in termini di fatturato nell’Import Italiano in Florida, 🇺🇸il trend continua ad essere positivo! #vino #madeinitaly #florida #market #international business
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È sempre meglio il vino del contadino? «Questo è un portato nella nostra percezione o, comunque, della nostra cultura di massa, che deriva da due personalità fondamentali: Mario Soldati e Luigi Veronelli. Hanno infatti sostenuto entrambi, da un punto di vista personale e senza pretesa di dimostrarlo, che il vino prodotto in maniera molto artigianale da piccolissimi produttori fosse ontologicamente migliore di quello realizzato in grandi quantità da operatori di dimensioni industriali. Pu con tutte le differenze, ad accomunare i due autori è stata una sfiducia nella modernità, già presente anche nell’America degli anni Sessanta - e quindi decisamente agli albori del movimento dei vini naturali - dove Ancel e Margaret Keys inventarono la dieta mediterranea, da loro codificata nel libro To Eat Well And Stay Well. The Mediterranean Way del 1975. C’è stata insomma una saldatura tra l’afflato anti-industriale di Oltreoceano e una certa diffidenza un po’ romantica nei confronti della tecnologia invadente da parte dei nostri fondatori dell'immaginario gastronomico. Ma tutto questo non si è mai basato su osservazioni scientificamente dimostrate, tant'è che lo hanno scritto gli stessi, famosi coniugi: non c'è alcuna prova che i vini prodotti “dal contadino” siano più salubri o più autentici. Si tratta insomma di un grande pregiudizio». Conviene scegliere vini “naturali”? «Il termine dovrebbe indicare i vini a ridottissimo intervento dell'uomo, ma la definizione è necessariamente approssimativa. Anzitutto perché non esiste una definizione condivisa tra i produttori che si ascrivono alla koinè del vino naturale. Ci sono pratiche accettate da alcuni, ma non da altri. Si tratta di un mondo molto anarchico, tipico dei produttori che rivendicano una certa nobiltà nel rifuggire gli schemi, specie quelli dell'economia enologica degli ultimi due secoli. A cui si contrappone una logica che negli ultimi vent'anni si è saldata con movimenti culturali importanti come quelli no logo, antiglobalisti e anticapitalisti. Quindi è un concetto che, pur nella sua nella sua sfuggevolezza, fotografa un anelito di certi consumatori a distinguersi. Bere questi vini è insomma, in buona misura, anche un'aspirazione a dimostrarsi antisistema. Dal mio punto di vista, i produttori che hanno abbracciato questa filosofia si stanno avvicinando al mondo del vino convenzionale, per esempio elaborando disciplinari - che sono il contrario dell'anarchia di cui sopra - o stabilendo controlli per garantire ai consumatori che il vino naturale abbia caratteristiche assicurate al consumatore, iniziando a sposare una logica più legata al commercio di massa. Dall'altro canto, hanno fatto molto bene ai produttori di vino convenzionale, perché hanno illustrato la possibilità di essere meno interventisti, avere più varietà d'espressione e ridurre le tecniche omologanti. Detto questo, che il vino naturale sia più salubre e digeribile perché meno raffinato o processato è una Prosegue Olga Noel winderling
Come scegliere un buon vino lontano da cliché e fake news
lacucinaitaliana.it
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I vini passiti, spesso trascurati nel panorama enologico, meritano una riflessione più profonda. Nonostante la loro capacità di regalare emozioni sensoriali uniche, tendono a essere poco apprezzati rispetto ad altre tipologie di vino. Ma perché? La produzione di vini passiti richiede tempo e dedizione. La vendemmia avviene solitamente in periodi specifici, seguita da un processo di appassimento che concentra sapori e profumi. Questo lungo processo non è solo una questione di tempo, ma per personale opinione un vero e proprio atto d’amore verso la vigna e il vino stesso. I vini passiti possono rivelarsi compagni ideali in momenti di serenità e relax, o più comunemente perfetti per accompagnare un dolce o da gustare durante un momento di meditazione. La loro dolcezza equilibrata, unita a una complessità aromatica, li rende vini che mi piace definirli gourmet, capaci di arricchire ed esaltare ogni esperienza culinaria. In un mondo sempre più frenetico, riscoprire il valore dei vini passiti può offrire un'opportunità per rallentare e godere appieno del momento.
Siamo lieti di presentare il Marzemino Passito di Le Manzane, un vino autoctono che rappresenta una delle gemme del nostro territorio. La vendemmia avviene a fine settembre, seguita da un processo di appassimento sui graticci, che consente di concentrare gli zuccheri e i profumi, dando vita a un vino dolce ma mai stucchevole. Questo vino si distingue per la sua versatilità negli abbinamenti gastronomici. Si sposa perfettamente con dolci e cioccolato, creando un equilibrio di sapori che soddisfa anche i palati più esigenti. Inoltre, il Marzemino Passito esalta splendidamente i formaggi, offrendo un'esperienza sensoriale unica. Non è solo un vino da abbinare a piatti, ma anche un'ottima scelta per momenti di meditazione, ideale da gustare in solitudine con un buon libro. Sei alla ricerca di un vino gastronomico? La sua qualità e la sua origine autoctona rappresentano un valore aggiunto per ogni carta vini.
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Il rapporto di Liv-ex sulle prospettive per il mercato dei fine wines nel 2024 si interroga sulla crisi che attraversa il mondo dei vini di pregio per comprendere se si possa o meno considerare strutturale. Ne parlo nel mio ultimo contributo per HorecaNews.it #finewines #vino #vinidipregio #livex
Fine Wines: le prospettive 2024 in uno studio di Liv-Ex
horecanews.it
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