Post di Luca D’Antuono

Il Correttivo al Codice dei contratti pubblici: le principali novità in materia di contratto collettivo nazionale e avvalimento premiale anche alla luce del parere del Consiglio di Stato. L'attuale schema di #decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici, bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato il 12 novembre 2024, ha subito parziali modifiche rispetto alla versione del 22 ottobre approvata dal Consiglio dei Ministri. Peraltro, è di pochi giorni fa la pubblicazione del parere della Commissione Speciale del Consiglio di Stato. Diversi sono i macro-temi oggetto di #proposte di integrazione e/o di modifica che mirano a rafforzare gli #investimenti pubblici ed a migliorare la trasparenza e l’#efficienza delle procedure di #gara. In particolare, nell'articolo a cura degli Avv.ti Rosalba Cori e Tania Rea, fatta una breve premessa sull'iter di #approvazione del correttivo e dei macro-temi oggetto di modifica, saranno trattate le principali #novità in materia di #contratto collettivo nazionale e avvalimento premiale, anche alla luce del parere del Consiglio di Stato. Nelle prossime pubblicazioni in programma i #professionisti dello Studio Legale Piselli & Partners analizzeranno altri importanti istituti oggetto del Correttivo. A cura di Avv. Rosalba Cori, Avv. Tania Rea Articolo completo: https://lnkd.in/dR3npX5G #appalto #appalti #amministrativo #amministrazione #dirittoamministrativo #tender #progetto #risorse #lavoro #ccnl #diritto #imprese #impresa #italia #territorio #città #regione #law #legal

Il nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 36/2023) ha portato diverse innovazioni di grande rilevanza. Tuttavia, a un anno dalla sua applicazione, sono necessarie alcune migliorie che, se apportate nell’ambito di un decreto correttivo al codice, possono avere la capacità di risolvere talune problematiche applicative e perfezionare l’impianto complessivo del codice. 👇 read more ‼️

Su Appalti & Contratti Gruppo Maggioli di oggi, una mia analisi di #prospettiva sulle #novità legislative del decreto Correttivo del Codice dei #contratti pubblici, che fa il punto sullo stato attuale della #normativa di settore e sugli orizzonti delle commesse pubbliche, in attesa della prossima pubblicazione del provvedimento approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 23 dicembre scorso. L’attuale Codice dei contratti pubblici, con tutte le modifiche e gli aggiustamenti del caso, si fonda essenzialmente su un patto di fiducia e risultato tra gli operatori del settore, in primis amministrazioni, funzionari pubblici e imprese. In questa direzione, resta decisivo assicurare e innalzare i livelli e gli obiettivi di #legalità, #trasparenza, #qualità e #competenza che pervadono le nuove regole. Occorre in ogni caso, da parte di tutti, un grande salto culturale in termini di programmazione, preparazione, responsabilità e iniziativa per dare coerenza e concretezza, giorno per giorno, all’applicazione delle norme di settore e ottenere così risultati efficaci e durevoli, in un ambito strategico per il benessere e lo sviluppo dei nostri territori. Un grande atto di coraggio, impegno e fiducia del mondo pubblico e privato, nel segno della legalità e della #concorrenza, guardando al risultato. Come ricordava Benazir Bhutto, “le navi nel porto sono al sicuro, ma non è per questo che sono state costruite”. #correttivo #codice #contrattipubblici #appaltipubblici #contratti #appalti #direttiveue #dirittoamministrativo #publicprocurement #public #lavori #servizi #forniture

La reazione di ASSORUP alla notizia relativa alle richieste delle Camere al Governo sul correttivo al codice dei Contratti è su Ansa: Assorup, bene pareri Camere su correttivo Codice appalti 18 Dicembre , 15:28 (ANSA) - ROMA, 18 DIC - Buone notizie arrivano dal Parlamento. Le commissioni Ambiente di Camera e Senato hanno dato seguito alle proposte avanzate da Assorup invitando il Governo a introdurre la certificazione del Rup, il Responsabile unico di progetto, ossia un sistema di accertamento delle competenze in base alla formazione ed all'esperienza, che consenta di distribuire gli incarichi in base al livello (base/intermedio/avanzato/esperto), con un modello analogo al sistema di professionalizzazione previsto dal progetto Ue ProcurComp del 2020. Così Assorup in una nota nella quale si afferma anche che le commissioni parlamentari hanno anche accolto la richiesta di chiedere al Governo di valutare, con riferimento all'articolo 45 del Codice, l'opportunità di consentire alle amministrazioni di poter valutare la possibilità di erogare al personale, anche di qualifica dirigenziale, gli incentivi per funzioni tecniche, secondo quanto già previsto per gli interventi Pnrr. Il Governo dovrà anche valutare l'opportunità di consentire alle amministrazioni di valutare, la possibilità di stimolare in ogni caso l'utilizzo delle risorse disponibili per la specializzazione del RUP. "Il Rup deve essere competente ed il Parlamento ha accolto il nostro invito di eliminare ogni ipocrisia al riguardo", ha affermato il presidente di Assorup Daniele Ricciardi. "Ora è il Governo che deve fare il prossimo passo, pure riguardo agli incentivi riconosciuti anche ai dirigenti! Siamo certi che il Presidente del Consiglio sarà informata della nostra voglia di essere protagonisti di un settore che ha un giro di affari di 400 miliardi e che devono essere gestiti con onestà, competenza e responsabilità. Non ci aspettiamo che il Correttivo abbia il coraggio di innovare al riguardo visti i tempi stretti".

❗️Approvato nel Consiglio del Ministri odierno il testo di riforma della riforma del #CodiceAppalti 2023. 🧐Ecco la sintesi in dodici punti: 1. Equo compenso: introdotti due meccanismi per garantire i principi dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, garantito minimo l’80% del corrispettivo previsto; per le procedure di gara, si tutela l’equo compenso con calmierazione del peso dei ribassi che possono essere formulati sul 35% del corrispettivo, con un risultato sostanziale assimilabile a quello degli affidamenti diretti; 2. Tutele lavoristiche: è confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara e nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto; 3. Revisione prezzi: si chiarisce il rapporto tra revisione prezzi e principio dell’equilibrio contrattuale; si introduce un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture in maniera omogenea e con tempi certi; 4. Incentivi ai dirigenti RUP: esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti responsabili del procedimento (RUP), superando la precedente limitazione; 5. Consorzi: razionalizzata la disciplina dei consorzi per evitare distorsioni nelle gare, omogeneizzare la disciplina; 6. PMI: introdotte misure per facilitare la partecipazione delle PMI, sia con contratti riservati sotto la soglia europea, sia con una soglia di subappalto del 20% dedicata; 7. Finanza di progetto: mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi per garantire trasparenza e competitività; 8. Garanzie fideiussorie: semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese; 9. Esecuzione contratti: rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere; tipizzate le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione; introdotto il nuovo istituto dell’accordo di collaborazione; 10. CCT (Collegio Consultivo Tecnico): promosso come strumento di prevenzione delle controversie, con nuove limitazioni ai costi e facoltà di ricorrere a lodi contrattuali; 11. Progettazione digitale: innalzata la soglia da 1 mln a 2 mln di euro per la progettazione in modalità digitale, obbligatoria dal 1 gennaio 2025; 12. Qualificazione delle stazioni appaltanti: si apre il sistema di qualificazione, con incentivi alla qualificazione dei soggetti oggi non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori. Si parte anche con la qualificazione per l’esecuzione, attraverso meccanismi incentivanti che puntano sulla formazione. #comuni #pa #pubblicaamministrazione #sindaci #appalti #appaltipubblici #politica #governo #bim #digitalizzazione #formazione #entilocali #contrattipubblici #diritto #dirittoamministrativo #dirittopubblico #consigliodeiministri

Interessante nostra ricostruzione su Norme e Tributi sul tema dell’ avvalimento con riguardo al fatturato specifico alla luce del nuovo codice dei contratti pubblici e della più recente giurisprudenza SZA Studio Legale Luca Guffanti #appalti pubblici  https://lnkd.in/d8BTHPeW

Il 21 ottobre 2024 è stato approvato in Consiglio dei Ministri il correttivo al Codice dei contratti pubblici. Il provvedimento introduce così alcune correzioni a sostegno degli investimenti pubblici, con un focus su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione, e revisione prezzi. I punti salienti del decreto correttivo sono: 1. Equo compenso: vengono introdotti due meccanismi per garantire i principi dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, è garantito un minimo dell’80% del corrispettivo previsto; per le procedure di gara, si tutela l’equo compenso con meccanismi di calmierazione del peso dei ribassi che possono essere formulati sul 35% del corrispettivo, con un risultato sostanziale assimilabile a quello degli affidamenti diretti; 2. Tutele lavoristiche: è confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara, con nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto; 3. Revisione prezzi: si chiarisce il rapporto tra revisione prezzi e principio dell’equilibrio contrattuale; si introduce inoltre un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture in maniera omogenea e con tempi certi; 4. Incentivi ai dirigenti RUP: esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti responsabili del progetto 5. Consorzi: razionalizzata la disciplina dei consorzi per evitare e favorire la competitività; 6. PMI: introdotte misure per facilitare la partecipazione delle PMI, sia con contratti riservati sotto la soglia europea, sia con una soglia di subappalto del 20% dedicata; 7. Finanza di progetto: mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi per garantire trasparenza e competitività; 8. Garanzie fideiussorie: semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese; 9. Esecuzione contratti: rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere; tipizzate le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione; introdotto il nuovo istituto dell’accordo di collaborazione; 10. CCT (Collegio Consultivo Tecnico): promosso come strumento di prevenzione delle controversie, con nuove limitazioni ai costi e facoltà di ricorrere a lodi contrattuali; 11. Progettazione digitale: innalzata la soglia da 1 mln a 2 mln di euro per la progettazione in modalità digitale, obbligatoria dal 1 gennaio 2025; 12. Qualificazione delle stazioni appaltanti: si apre il sistema di qualificazione, con incentivi alla qualificazione dei soggetti oggi non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori. Si parte anche con la qualificazione per l’esecuzione, attraverso meccanismi incentivanti che puntano sulla formazione.

‼️ Il CdM approva il decreto correttivo al codice dei contratti pubblici, i cui punti salienti sono i seguenti: 1. Equo compenso: vengono introdotti due meccanismi per garantire i principi dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, è garantito un minimo dell’80% del corrispettivo previsto; per le procedure di gara, si tutela l’equo compenso con meccanismi di calmierazione del peso dei ribassi che possono essere formulati sul 35% del corrispettivo, con un risultato sostanziale assimilabile a quello degli affidamenti diretti; 2. Tutele lavoristiche: è confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara, con nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto; 3. Revisione prezzi: si chiarisce il rapporto tra revisione prezzi e principio dell’equilibrio contrattuale; si introduce inoltre un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture in maniera omogenea e con tempi certi; 4. Incentivi ai dirigenti RUP: esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti responsabili del procedimento (RUP), superando la precedente limitazione; 5. Consorzi: razionalizzata la disciplina dei consorzi per evitare distorsioni nelle gare, omogeneizzare la disciplina applicabile ai diversi tipi di consorzi stabili e favorire la competitività; 6. PMI: introdotte misure per facilitare la partecipazione delle PMI, sia con contratti riservati sotto la soglia europea, sia con una soglia di subappalto del 20% dedicata; 7. Finanza di progetto: mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi per garantire trasparenza e competitività; 8. Garanzie fideiussorie: semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese; 9. Esecuzione contratti: rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere; tipizzate le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione; introdotto il nuovo istituto dell’accordo di collaborazione; 10. CCT: promosso come strumento di prevenzione delle controversie, con nuove limitazioni ai costi e facoltà di ricorrere a lodi contrattuali; 11. Progettazione digitale: innalzata la soglia da 1 mln a 2 mln di euro per la progettazione in modalità digitale, obbligatoria dal 1 gennaio 2025; 11. Progettazione digitale: innalzata la soglia da 1 mln a 2 mln di euro per la progettazione in modalità digitale, obbligatoria dal 1 gennaio 2025; 12. Qualificazione delle stazioni appaltanti: si apre il sistema di qualificazione, con incentivi alla qualificazione dei soggetti oggi non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori. Si parte anche con la qualificazione per l’esecuzione, attraverso meccanismi incentivanti che puntano sulla formazione.

Correttivo al Codice #appalti: il testo bollinato e la relazione illustrativa Il provvedimento, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri dello scorso 21 ottobre, nella sua versione bollinata si compone di 87 articoli e mira a razionalizzare e semplificare la disciplina recata dal vigente Codice dei contratti pubblici – risolvendo alcune criticità emerse in sede applicativa – introducendo, tra le altre, misure in materia di equo compenso, tutele lavoristiche, #digitalizzazione, revisione prezzi e Partenariato pubblico privato (#PPP). Si attende ora la trasmissione alle Camere per l’espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti, prima che il provvedimento torni all’attenzione del Consiglio dei Ministri – che potrà tenere conto delle osservazioni emerse in sede parlamentare – per l’approvazione definitiva e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

"Bene risoluzioni su correttivi, servono modifiche a revisione prezzi e offerta economicamente più vantaggiosa". A dirlo sono i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione alla Camera sulle risoluzioni presentate dai principali gruppi parlamentari in merito al decreto correttivo sul Codice dei contratti pubblici annunciato dal Governo. Il nuovo Codice ha portato diverse innovazioni di grande rilevanza. Tuttavia, a un anno dalla sua applicazione, sono necessarie alcune migliorie che possono avere la capacità di risolvere talune problematiche applicative e perfezionare l’impianto complessivo del Codice. “Le risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari rappresentano un contributo molto positivo alla discussione” sottolinea l’Alleanza delle Cooperative che ne condivide gran parte dei contenuti, in particolare per quanto riguarda la materia della revisione prezzi e di una maggiore apertura del mercato. Nell'articolo le proposte avanzate da Alleanza delle Cooperative ⤵️ https://lnkd.in/dMkvMUqP