🎄𝐂𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨 𝐁𝐚𝐛𝐛𝐨 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞? ℬ𝒶𝒷𝒷ℴ 𝒩𝒶𝓉𝒶𝓁ℯ ℯ̀ 𝓈𝒸ℴ𝓂𝓅𝒶𝓇𝓈ℴ... 𝒾𝓁 𝒩𝒶𝓉𝒶𝓁ℯ ℯ̀ 𝒾𝓃 𝓅ℯ𝓇𝒾𝒸ℴ𝓁ℴ!𝒞𝒽𝒾 ℯ̀ 𝓈𝓉𝒶𝓉ℴ?ℒ𝒶 𝒻𝒾𝒹𝒶𝓉𝒶 𝓇ℯ𝓃𝓃𝒶 ℛ𝓊𝒹ℴ𝓁𝒻 ?ℒ𝒶 𝓂ℴ𝑔𝓁𝒾ℯ ℱ𝒶𝓃𝒸𝓎 𝒦𝓁𝒶𝓊𝓈? 🔍Cluedo Christmas Edition è un iconico #TeamBuilding investigativo a squadre. Le indagini vi accompagneranno durante la vostra cena aziendale, con enigmi, indizi e colpi di scena. 👉🏼Riuscirete a salvare il Natale?🎅🏼 Humanform
Post di MAATMOX - Esperienze Formative
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Diffondiamo
TERESA GLAVIANO Sta cercando suo figlio Sono la mamma di Luigi, giorno 9 agosto si è allontanato è dà quel giorno non ha più acceso il telefono,noi pensiamo che sia andato verso la Francia ma non abbiamo nessuna certezza, vi prego condividete, sono una mamma disperata😭 Un ragazzo d'oro, lavoratore, timido e generoso Luigi ❤️ le tue sorelle ti aspettano, gli avevi promesso che quando arrivavi a Palermo le portavi al mare,ti prego chiamaci ❤️😭
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ENNESIMO MORTO PER FUTILI MOTIVI Il problema è valoriale e non istituzionale. Questi giovani violenti sono il prodotto di famiglie inesistenti, di una società allo sbando totale. Fatevi un giro di qualche ora su TikTok, guardate cosa viene proposto, ascoltate i …’contenuti’ mostrati, poi date un’occhiata ai ‘dibattiti’, ai ‘confronti’ che fanno da corollario a tutta quella immondizia e completate il tour annotandovi il numero spaventoso di like e visualizzazioni… Se a 17 anni spara perché gli hanno sporcato la scarpetta é solo perchè quella scarpetta vale più di lui, gli conferisce un valore, gli da una visibilità allo stesso modo in cui a decine di migliaia sfoggiano labbra rifatte improbabili perché … di moda, di tendenza , glamour, in, … e metteteci voi tutte le paroline del momento per definire ciò che induce milioni di poverette a deturparsi il viso per apparire, fondamentalmente, ciò che non sono e vorrebbero essere senza avere neppure idea di quello a cui aspirano … E questo scempio non riguarda solo i giovani, ma pure padri e madri ossessionati dall’apparire per essere ‘popolari’, ‘visti’, … possibilmente famosi… ad ogni costo E dietro tutto questo il business di medici, stilisti, multinazionali della cosmesi, del fast fashion (che di fashion non hanno nulla e di fast la scarsa qualità che ne limita la durata per promuovere nuovi acquisti) e chi più ne ha più ne metta… ed alla fine, a fare da promoter di tutto questo ecco gli influencers del nulla: quegli improbabili personaggi che vengo perfino invitati a parlare nelle università per fare audience ed accaparrarsi iscritti da laureare, poi, a forza di crocette… Non è un problema di ordine pubblico ma, lo ripeto, valoriale. Questa è una società fondata sull’apparenza ed il frainteso concetto di una libertà di facciata che in realtà è solo lo strumento che all’imposizione diretta ha permesso di sostituire l’autoschiavizzazione dei più Non credo che il problema allo stato attuale possa trovare una soluzione perché ciò che determina questo stato di cose é un vero e proprio cancro sociale in fase terminale essendo giunti ad un punto di non ritorno ed il perché é presto detto: il mio discorso al di fuori di contesti come questo é bollato, lo so per esperienza, come moralistico, se non addirittura antilibertario, politically incorrect se non addirittura bigotto…. e per certo non di interesse per chi su questo stato di cose, su questa povertà cognitiva ha edificato e continua ad edificare, espandendolo, il proprio potere anche politico. In fondo, per la stragrande maggioranza di quei signori, l’unico credo è tutto all’insegna del “Parigi val bene una messa!” Ed il problema non è solo napoletano o italiano perché l’intero Occidente è in preda a questo disagio tipico di tutte le epoche di basso impero succedutesi nella storia
Santo Romano aveva 19 anni, è morto ammazzato in Campania perché voleva evitare una lite. Un suo amico aveva pestato il piede e sporcato la scarpa di un altro ragazzo. Santo faceva da paciere ma l’altro, 17 anni, ha preso una pistola e gli ha sparato. Ci sono posti dove la vita vale poco, basta una discussione da niente per uccidere…
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Articolo che esprime la nuda e cruda realtà
A un anno dalla grande strage, la mia testimonianza sul numero di #Libero di oggi: Il 7 ottobre 2023, un anno esatto fa, mi trovavo a Tel Aviv. È proprio vero che i traumi rimangono impressi: io che dimentico sempre tutto, ricordo ogni particolare di quella giornata apocalittica. Ricordo le prime voci confuse circa un attentato nel sud del paese. 27 morti è stato il primo numero riportato dai media locali. Cosa? Mi sembravano tantissimi. Erano tantissimi. 27 vite interrotte per mano dei terroristi. Ricordo l'orrore provato inizialmente, e ricordo l'orrore provato successivamente nel vedere quel numero lievitare di ora in ora. 100 morti. 200 morti. 300 morti. "Hanno preso anche degli ostaggi". Ostaggi? È impossibile. Quanti? Due, anzi, cinque, anzi dieci, anzi cinquanta. Ricordo Tel Aviv svuotarsi in un battibaleno. La città che non dorme mai, è entrata in letargo nel giro di pochi minuti. Ricordo di essere sceso di casa per capire l'entità del dramma. "Sono un giornalista, devo documentare ciò che sta accadendo", mi sono detto in un momento di smarrimento. Pensavo di intervistare qualche passante, di raccontare il caos circostante. Non mi aspettavo di trovare le strade vuote come nel più rigido dei lockdown. Poi una volante della polizia si è fermata davanti a me. "Perché non sei in casa? Torna subito dentro", mi ha ammonito il poliziotto. "Mi può raccontare cosa sta succedendo?", gli ho domandato io. "Centinaia di terroristi hanno sfondato il recinto, sono entrati nei Kibbutzim, stanno compiendo una strage. Potrebbero arrivare qui, torna a casa", mi ha spiegato lui. È trascorso un anno dal più grande pogrom che il popolo ebraico abbia vissuto dai tempi della Shoah, e Israele si è rialzata. Ha neutralizzato le capacità militari di Hamas, ha messo in ginocchio Hezbollah e ora minaccia di fare lo stesso con il regime iraniano. Israele ha ripristinato la sua forza deterrente e placato la minaccia terroristica, su un solo fronte ha perso clamorosamente: quello narrativo. Nonostante lo Stato ebraico si stia battendo contro coloro che uccidono e si fanno uccidere in nome di Allah, le strade di Roma, di Parigi, di Londra, si riempiono di manifesti che inneggiano alla cancellazione dell'unica vera democrazia del Medio Oriente. Così, tra i tanti lutti e dolori che la società israeliana ha vissuto nell'ultimo anno, si somma quello più atroce: la mortificazione di non essere capiti. Oggi il mio pensiero va a quell'anziana signora israeliana di 94 anni, residente a Kibbutz Be'eri, che quando i terroristi sono arrivati a casa sua per distruggerla, lei li ha aspettati fuori, sorridente, seduta su uno sgabello di legno. Poi ha offerto loro di entrare e di bere con lei un caffè. Le belve di Hamas non l'hanno risparmiata. L'anziana signora è morta sulla soglia di casa sua. Il sorriso ancora sulle labbra. Nessuno ricorderà il suo volto, uno dei tanti cancellati quella maledetta mattina, ma il suo coraggio, mi auguro, non verrà mai dimenticato.
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Si dice che questi dolcetti fossero preparati con gli avanzi delle torte e nascosti nei cesti delle merende delle persone 𝙖𝙢𝙖𝙩𝙚, che quando li trovavano esclamavano con sorpresa: 𝗪𝗛𝗢𝗢𝗣𝗜𝗘𝗦! 💝 Ti proponiamo una versione di 𝙃𝙖𝙡𝙡𝙤𝙬𝙚𝙚𝙣, con cui sorprendere i tuoi clienti. 𝗕𝗟𝗔𝗖𝗞 𝗦𝗢𝗙𝗧 e 𝗞𝗜𝗗𝗗𝗬 𝗗𝗘𝗟𝗨𝗫𝗘 𝗩𝗔𝗡𝗜𝗚𝗟𝗜𝗔. 🎃 Ricetta nel primo commento ⬇
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Un mio articolo per diritto e cinema.
Mirko e Manolo sono amici di lunga data, sin dai tempi della scuola primaria. Risiedono nella periferia romana e nutrono il desiderio di abbandonare gli studi per intraprendere altre vie. Durante una serata insieme, mentre Mirko è alla guida, investono un uomo e fuggono senza prestare soccorso, un evento dal tragico epilogo poiché si presume che l’uomo sia deceduto. Tuttavia, questo incidente si rivelerà essere solo l’inizio di una serie di eventi che li trascineranno nel mondo della criminalità. https://lnkd.in/dtV3vPKH
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Per aumentare reach 🙏
Lui é Fernando e vive per strada da 8 anni con il suo cane Frick. E' uno dei tanti, purtroppo, che ha perso tutto. Aveva una moglie, che ha perso in un incidente, ed un lavoro che gli piaceva molto, trattava il marmo e quando ne parla si illumina. Mi ha colpito per la sua dignità, gentilezza e l'affetto e la cura che dedica al suo amico cane, l'unico affetto che gli resta. Purtroppo lui non ha diritto ad avere un riparo presso i dormitori perché ad oggi chi possiede un animale deve restare in strada, alla mercé di gente violenta e cattiva. Si trova alla stazione Termini ed io vorrei fare qualcosa di concreto, però ho bisogno del vostro aiuto. Lui vorrebbe lavorare ma la priorità é un tetto, un buco di stanza con bagnetto ad un prezzo veramente basso dove potersi riparare con il proprio cane e ricominciare. Per favore, se qualcuno ha un contatto con qualche associazione seria o conosce qualcuno che potrebbe trovargli una stanza mi contatti. Grazie di cuore! Scrivimi in privato o su https://lnkd.in/etKyPRDF
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E poi c'era... Twinson 🎬 Ti sei mai chiesto come realizziamo le doghe per terrazze Twinson? Ecco la tua occasione per dare un'occhiata: questo video dietro le quinte ti porta dove tutto accade #twinson #dietrolequinte #dogheperterrazze
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Due grandi perdite per il paese
Questa foto è un pugno allo stomaco, ma un pugno che - probabilmente- ognuno di noi deve prendere. Perché quello che è accaduto nella nostra Terra, in Sicilia, non è stato uno scherzo, è stata una guerra. Quel corpo riverso sulle scale è di uno “sbirro” vero, non di uno che trattò con la mafia: è Ninni Cassarà, ucciso con Roberto Antiochia 39 anni fa oggi. Crivellati con oltre 200 colpi da un commando di 10 mafiosi. Accanto a Lui, la moglie Laura, nelle cui braccia morì l’amato “Ninni”. Questa foto ci mostra come, nel ricordare chi non c’è più, spesso dimentichiamo chi resta, per sempre, privato di un marito, un padre, un figlio. Ed è per onorarne la memoria che ho scritto il mio libro Traditori, raccontando quanto avvenuto ed i tradimenti ai veri servitori dello Stato. Mai dimenticare.
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Tema della mia tesi di laurea triennale.
Sono trascorsi 43 anni dalla tragedia di Vermicino, vicino a Roma, ma quella tragedia gli italiani non l'hanno dimenticata. Era il 10 giugno del 1981, per tre giorni tutta la nazione rimase incollata davanti alla televisione e seguì l'agonia di Alfredino Rampi. La vicenda del ''pozzo maledetto'' cominciò alle 19 e subito i giornali radio dettero grande risalto alla notizia.
La tragedia di Alfredino Rampi morto 43 anni fa intrappolato in un pozzo a Vermicino - Notizie - Ansa.it
ansa.it
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