Ad un anno dalla pubblicazione sulla rivista Applied Microbiology and Biotechnology dei risultati in vitro di un potente nanobattericida a base di argento che funzionerebbe nella lotta alla Xylella fastidiosa inizia, finalmente, la sperimentazione in campo aperto. Dal laboratorio si passa così ai trial in vivo. Lo studio tutto italiano (https://lnkd.in/e_FtrgbE) – Università di Chieti, Università di Perugia, CREA-Consiglio Ricerca in Agricoltura – illustrava i risultati estremamente incoraggianti del Argirium SUNc per la lotta alla Xylella fastidiosa (sub pauca) negli ulivi e altri batteri patogeni gram negativi e gram positivi del pomodoro e del tabacco. La sperimentazione nelle fasi iniziali è già iniziata e riguarda ulivi nelle campagne tra Carovigno e Ostuni, provincia di Brindisi, e sarà condotta dalla Società AGRIN, un centro di saggio autorizzato dal ministero dell’Agricoltura, sotto la guida del Direttore Scientifico Stefano Convertini e in collaborazione con l’Università di Bari, professor Franco Nigro – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – insieme a Luca Scotti, detentore del brevetto, unico inventore e tra gli autori della pubblicazione di un anno fa. La benefit Corporation che ha preso il nome di Argirium SUNc è la società che ha in carico l’intero progetto.
Cura contro il batterio?
Se su Google domandate “cura per Xylella”, appare subito questa ricerca – con un comunicato dell’università di Chieti che recita: “Da uno studio della “d’Annunzio” nuove terapie per combattere la Xylella. Al comprensibile entusiasmo di Luca Scotti – attualmente professore presso l’IIS “Alessandrini Marino” di Teramo ad indirizzo di chimica dei materiali- fa riscontro la prudenza scientifica del professor Franco Nigro, esperto dell’Università di Bari che da tempo si occupa di malattie fungine dell’olivo. «Stiamo svolgendo i preliminari per il protocollo, la verifica con colorante dell’afflusso del nanomateriale fino alla chioma dell’albero, dosaggio, tempistica, tempi di efficacia, controllo e monitoraggio. Sono fiducioso ma dobbiamo vedere i risultati – spiega il professor Nigro che comprensibilmente è assai restio a parlare con i media dopo le campagne anti-scientifiche e le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto e “ferito” i massimi esperti dell’Università e del CNR di Bari che studiano la Xylella. Da poco uno dei libri finalisti del premio Strega (Il fuoco invisibile, di Daniele Rielli, Rizzoli) in 290 pagine ripercorre quell’incredibile e scandalosa vicenda, vergogna della magistratura, della politica e degli eco-complottisti nostrani con accompagnamento di intellettuali, cantanti e comici, che vide la comunità internazionale – con appelli su Nature e Science – mobilitarsi a difesa della scienza e degli increduli ?...
https://lnkd.in/eYKQyHdi
Farmacista | Master di II livello in Aspetti regolatori, brevettuali ed economici dello sviluppo dei farmaci e dei dispositivi medici | Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
7 mesiCongratulazioni professore e congratulazioni a tutti! 👏