SECONDA INTERVISTA DI PATRIZIO MASSI A SABRINA MASSARELLI. I VALORI CHE EMERGONO DALLA "VOCE" DI MARCHE STUDI: 1) Come hai conosciuto Marche Studi? «Ho avuto modo di conoscerla sia per il tramite del Co-fondatore Roberto Gigli, sia seguendo gli eventi su Linkedin» 2) Qual è il motivo per cui hai pensato di partecipare alle idee progettuali dell'Associazione? «Credo nel lavoro di squadra e penso che l’Associazione sia la forma giuridica migliore per raggiungere obiettivi comuni lavorando insieme. Marche Studi è una realtà che ha in sé professionalità diverse ognuna con un background talmente importante da poter realizzare progettualità fondamentali per il nostro bel territorio. Amo il football e penso come diceva un grande giocatore che “I grandi team incorporano il lavoro di squadra nella loro cultura, creando le basi per il successo”… ». 3) Come pensi di poter contribuire? «Credo che la mia esperienza possa essere messa a frutto insieme alle altre professionalità al fine di riuscire a realizzare bei progetti; porto le mie competenze in materia di Project management, relativamente ai Bandi di contributi pubblici (finanza agevolata e Formazione), conoscenze aziendali del territorio, una forte sensibilità per “vedere lontano” e una grande curiosità su tutto ciò che è sfidante. Mi piace e mi motiva creare sinergie e reti tra enti, istituzioni, organizzazioni, perché rende più efficaci le attività che si generano e si facilita il raggiungimento degli obiettivi prefissati per un progetto comune». 4) Quale valore possiamo portare al territorio come gruppo? «Analisi, Studi, Ricerche, Progetti di Valorizzazione e Promozione del territorio, della sua cultura, arte, musica, storia, partendo sempre dalla centralità dell’uomo, di chi ha vissuto, vive e conosce questa nostra splendida regione. Credo che in questo momento in cui tanto si parla di riscoperta del territorio, di rigenerazione urbana, di attività di ripopolamento di aree, il valore che il gruppo può portare sia fondamentale come facilitatore di questi processi». 5) Individuare le peculiarità dei territori, anche da un punto di vista antropologico, per promuovere ricerche che abbiano una ricaduta sulle esigenze della cittadinanza, diventa una questione di coscienza sociale. Questa è la missione di Marche Studi. Come è possibile contribuire a questo obiettivo dal tuo punto di vista personale e professionale? «L’uomo che vive nelle Marche ha bisogno di riappropriarsi dell’identità dei luoghi, della storia e della cultura e solo andando a scoprire quali sono le vere esigenze della cittadinanza si potranno creare delle progettualità che incentiveranno il ripopolamento di alcuni borghi storici, ma più in generale la voglia di “vivere le Marche”. Credo fortemente che l’esperienza, la sensibilità, la capacità di creare rete di ciascuno di noi, sia il fondamento vincente del gruppo per avviare quella facilitazione dei processi di cui accennavo».
Post di Marche Studi Aps
Altri post rilevanti
-
Continuiamo con le interviste ai professionisti di Marche Studi: 1) Come hai conosciuto Marche Studi? «Tramite Patrizio Massi cofondatore dell’associazione. Attraverso una semplice chiacchierata al telefono. Me l’ha raccontata semplicemente come un gruppo di persone che condividono dei valori e si scambiano, attraverso la multidisciplinarietà, cultura e conoscenza per metterle a servizio di chi ne senta necessità di fruizione e condivisione». 2) Qual è il motivo per cui hai pensato di partecipare alle idee progettuali dell'Associazione? «Perché le trovo in linea con le mie aspirazioni di vita e di lavoro e con il mio modo di sentire e trasmettere le emozioni». 3) Come pensi di poter contribuire? «Io sono anche nel campo della comunicazione e potrei occuparmi di mettere in forma e divulgare informazioni sull’attività svolta dall’associazione, nonché sui progetti ed eventi in corso. Ma soprattutto con apporto di idee sulle strategie da seguire». 4) Quale valore possiamo portare al territorio come gruppo? «Ciascuno di noi con la propria sensibilità e competenza professionale e attitudinale ha come obiettivo quello di formare insieme un bagaglio culturale che possa soddisfare i bisogni di altri gruppi o comunità. Ma anche valorizzare ed evidenziare le peculiarità di ciascun luogo con lo scopo di renderlo protagonista di scena: risaltare ed esaltare le caratteristiche sconosciute o viste sotto un altro aspetto. Coltivando la creatività divenire capaci di raccontare, in modo nuovo». 5) Individuare le peculiarità dei territori, anche da un punto di vista antropologico, per promuovere ricerche che abbiano una ricaduta sulle esigenze della cittadinanza, diventa una questione di coscienza sociale. Questa è la missione di Marche Studi. Come è possibile contribuire a questo obiettivo dal tuo punto di vista personale e professionale? «Sotto questo aspetto suggerirei di narrare i luoghi – attraverso vere e proprie “storie di vita” – quello che è il quotidiano dei borghi. Come la gente vive nel proprio paese e se realmente sente quel senso di appartenenza che la lega ad un determinato territorio. Oppure se sente disagio senza neanche comprenderne le motivazioni. In tal senso Marche Studi può intervenire a supporto con i mezzi di studio e di ricerca antropologica ed etnografica fino a suggerire soluzioni reali e concrete».
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Raccontiamo il percorso (spericolato!) di Fondazione Pietro Pittini per sviluppare progetti innovativi per le aree interne grazie allo scambio tra le giovani generazioni e le attività imprenditoriali presenti sul territorio.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
IL CAMBIAMENTO È UN FUOCO SACRO E QUALCUNO, A TURNO, DEVE SEMPRE TENERLO ACCESO Questo ci dice Deborah Mendolicchio nell'ultima chiacchierata con Patrizio Massi La storia del futuro e Il futuro della storia di Marche Studi, dipende dalle azioni che andremo a fare, quali sono le azioni che inseriamo per condividere le azioni per Il futuro della storia, declinate in: Tra lavoro e passione: «Il talento che ho ricevuto in questa vita è amare con il fuoco sacro, condividere con passione, rendere possibili e attuabili le idee di una comunità che si vuole unire e fidelizzare. Ho trasportato questa energia creativa e positiva nella pratica tramite il business networking. Ascoltare la visione dei colleghi di Marche Studi, capire la loro missione e rendermi disponibile per far accadere la magia dell’incontro multidisciplinare. È un lavoro meticoloso e lento il mio, ma che garantisce frutti nel tempo. Intercettare chi siamo in Marche Studi, uno ad uno. Impiegare il tempo nella reciprocità come elemento di scambio e arricchimento per ciascuno. Iniziare a mappare chi sto incontrando al fine di iniziare a creare le intersezioni multidisciplinari utili alla nascita di progetti efficaci e concreti». Leggi l'intervista completa: 👉 https://lnkd.in/eztuXRF2
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Anna Laura Miszerak ha pubblicato di recente la sua ricerca su "#Cultura e #giovani nel territorio imolese - Una risorsa per diventare cittadini più consapevoli", grazie anche al sostegno de La BCC ravennate, forlivese e imolese partner della Fondazione G. Dalle Fabbriche - Multifor ETS nelle Borse di studio e ricerca per i giovani del nostro territorio. Il suo testo si può scaricare gratuitamente. Tommaso Maria Minardi Alessandro Ancarani
Cultura e giovani nel territorio imolese (eBook)
homelessbook.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
#pugliasenzaconfini - i giovani pugliesi si raccontano. Un progetto per rinsaldare il rapporto con la #puglia di tutti quei giovani che l'hanno lasciata per vivere all’estero. Lo scopo è di conoscerli e di apprendere, con un'intervista, quali potrebbero essere gl’incentivi per convincerli a tornare in Puglia in coerenza con la strategia regionale “#mareasinistra. Insomma, possono le loro istanze essere prese in considerazione? Possono suggerirci il modo migliore per tenera “viva” la comunicazione tra noi e loro? Se sei una/uno di loro e ti va di partecipare, contattaci qui oppure scrivici a: redazione@ilikepuglia.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La montagna appenninica ha davvero mille risorse, ma a volte la sua potenzialità viene offuscata dalla veicolazione di stereotipi negativi. Per coltivare il cambiamento nelle comunità di montagna dobbiamo raccontare le storie di successo di chi ha scelto la vita in Appennino, come ben evidenziato da Debora Calomino in questo articolo su Il Dolomiti.
Scrittrice, giornalista e ricercatrice sulle aree interne calabresi, Debora Calomino ha votato il suo lavoro alla narrazione di una Calabria interna fatta di impresa, innovazione, voglia di restare
"Trovare soluzioni dove la gente vede solo problemi". L'importanza di raccontare territori montani minori, eppure capaci di offrire strade alternative
ildolomiti.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
✅ Anche le amministrazioni pubbliche della vallata confermano il loro impegno nello sviluppo di un nuovo modello economico inclusivo e sostenibile. Con la delibera di Giunta n. 102 del 7 ottobre scorso, il Comune di Monte Santa Maria Tiberina ha ufficializzato la propria adesione al Distretto Interregionale di Economia Civile dell’Alta Valle del Tevere umbra e toscana. 👉 L’iniziativa, ideata e promossa da Fondazione Progetto Valtiberina in collaborazione con decine di altre realtà locali tra associazioni, cittadini ed enti del terzo settore, è finalizzata a promuovere l’attivazione di soluzioni sociali condivise che integrino le dimensioni sociali, culturali, economiche e ambientali. 📜 I contenuti e gli obiettivi del progetto sono illustrati all’interno di un apposito Manifesto – presentato pubblicamente lo scorso 6 settembre a Città di Castello – nel quale il Comitato promotore ha riportato cinque assi tematici di intervento per una proposta di sviluppo territoriale in linea con le esigenze e i bisogni della comunità: 🤝 Innovazione sociale 📖 Innovazione culturale 🌱 Innovazione ambientale 📊 Innovazione economica 👤 Innovazione civica 👍 L’adesione del Comune di Monte Santa Maria Tiberina rappresenta un momento significativo per il futuro del Distretto: per la prima volta in vallata un ente pubblico si impegna di fatto “ad implementare azioni e progetti mirati al raggiungimento degli obiettivi definiti nel Manifesto, attraverso un confronto costante con i diversi attori del territorio (amministrazioni pubbliche, settore economico, terzo settore, e cittadini) che parteciperanno attivamente ai tavoli di lavoro tematici.” ✔️ Ricordiamo che tutti i soggetti interessati, inclusi enti associativi, organizzazioni del terzo settore, associazioni di categoria, imprese e professionisti privati, potranno aderire e sottoscrivere il Manifesto tramite le modalità previste all’interno del nostro sito web: https://lnkd.in/dZ6ppzXb #economiacivile #distretto #altavalledeltevere #umbria #toscana #sociale #cultura #ambiente #economia #società #manifesto #montesantamariatiberina
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il coraggio di restare e costruire in Calabria In un mondo che spesso premia la fuga verso altrove, parlare di restare in Calabria e costruire una realtà di cambiamento assume un valore rivoluzionario. Monsignor Francesco Savino, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un recente intervento ha sottolineato come rimanere nella propria terra, nonostante le difficoltà e le sfide, sia un atto di coraggio e amore per il territorio. Questa scelta non è semplice. Richiede forza, determinazione e una visione per il futuro. È il coraggio dei giovani che decidono di studiare e lavorare qui, degli imprenditori che investono in un contesto complesso, dei docenti che scelgono di tornare all’Unical per formare le nuove generazioni. È anche il coraggio delle tante persone che ogni giorno affrontano e si oppongono a fenomeni come la criminalità organizzata e le ingiustizie sociali, contribuendo a creare una società più giusta e solidale. Rimanere non significa adattarsi passivamente, ma essere agenti di cambiamento: trasformare difficoltà in opportunità, costruire una comunità che valorizzi le proprie radici e guardi al futuro con speranza. Il nostro territorio ha un potenziale immenso, fatto di risorse naturali, cultura e persone straordinarie. Investire in Calabria vuol dire credere in un cambiamento possibile e nella capacità di costruire un domani migliore. A chi ha scelto di rimanere e a chi, da lontano, continua a contribuire con idee e progetti: grazie. Il futuro della Calabria passa da qui, dal coraggio e dall’impegno di chi non si arrende. E voi, cosa ne pensate?
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Oggi ho partecipato alla presentazione, da parte della Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia, delle linee di indirizzo per lo sviluppo di progetti in partnership nell'ambito del settore culturale in provincia di Pavia. Si tratta di un documento di sintesi di un percorso di co-programmazione che ha visto protagonisti esponenti delle organizzazioni senza scopo di lucro, enti pubblici e religiosi, associazioni culturali. Si è rilevato che la cultura è un bene primario e non un lusso ed un fattore di sviluppo per creare qualità della vita e occupazione. L'offerta culturale di qualità diventa vero e proprio capitale sociale e si focalizza necessariamente nel contrasto alle disuguaglianze nell'accesso e nella fruizione. La cultura costituisce pertanto un fattore decisivo di tenuta democratica. È apprezzabile lo sforzo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, ispirata dalla Fondazione Cariplo e dalle sue solide radici nella Istituzione "Cassa di Risparmio - Cariplo". Tuttavia, come è emerso anche oggi, esistono ritardi e difficoltà di Pavia e della sua provincia, anche relativamente a quanto riescono a fare altre province lombarde e limitrofe, nell'utilizzo efficace delle risorse che la stessa Fondazione Cariplo mette a disposizione per l'arte, la cultura e l'inclusione culturale e sociale. Si avverte la mancanza di una cabina di regia pubblica che coordini e guidi le scelte e le iniziative in modo sinergico e coeso, come la comunità richiederebbe. È un messaggio importante e uno stimolo da non far cadere per chi potrebbe o dovrebbe assumersi la guida amministrativa della città capoluogo.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
È uscito un nuovo articolo sul blog di Jeco Pavia! ✨ Il titolo dell'articolo è "Le avventure di una fuorisede," e ci porta nel mondo di chi vive lontano da casa per #studiare o #lavorare. 🏡 Anastasia ci guida attraverso i vari aspetti della vita da fuorisede, condividendo consigli preziosi su come affrontare le sfide e cogliere le #opportunità di questa esperienza unica. 📝 🔗 Trovate l'articolo sul nostro blog, ecco il link ➡️ https://lnkd.in/d8xRv3dS #JecoPavia #JuniorEnterprise #fuorisede #studenti #vita
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
305 follower