G7 A ORTIGIA, BUSSONE (UNCEM): PATTI TRA TERRITORI E DELLE CITTA' CON LE AREE MONTANE. VERSANTI AGRICOLI MONTANI E BOSCHI GESTITI RICHIEDONO PAGAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI NEL QUADRO DI NUOVA PAC "Nelle aree montane italiane abbiamo la metà delle imprese agricole rispetto al resto del territorio. 1,7 aziende ogni chilometro quadrato, contro 3,1 della pianura. Sono meno e più piccole. Ma necessarie. Questa differenza di numeri aumenta e assume valori preoccupanti. Negli ultimi vent'anni, abbiamo registrato la riduzione della superficie agricola utilizzata, il bosco che cresce troppo, che invade prato pascolo, la riduzione delle disponibilità di terra, aumento della fragilià dei versanti, frane in più. Si contrasta tutto questo con una ricomposizione fondiaria di grande portata. Serve la Politica. Decisioni anche forti. Troppi piccoli fazzoletti di terra, in montagna, con eredi che non intervengono, riparti mai fatti, incolti e proprietari silenti sono una emergenza nazionale. Le Associazioni fondiarie sono già risposta dal basso a queste crisi delle disponibilità di terre, intrecciate con le crisi climatica e demografica. Ma serve una ricomposizione generale. Se ne esce con un patto nuovo tra Alpi e Appennini con le aree urbane, con la piena valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali che garantiscono la montagna presidiata, antropizzata, il paesaggio gestito e valorizzato. L'abbandono è un danno per tutti. La riduzione delle superfici agricole e l'implosione dei terrazzamenti, infrastrutture decisive per i versanti, sono un problema anche per le aree urbane". Lo ha detto stamani Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, intervenendo al panel del G7 di Ortigia, Siracusa, dedicato a Regioni ed Enti locali, presieduto dal Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, alla Presenza del Ministro Francesco Lollobrigida, che Uncem ringrazia per l'impegno e per l'evento internazionale con i Comuni presenti. In sala anche Alberto Mazzoleni, componente della Giunta nazionale Uncem e Consigliere regionale in Lombardia.
Post di Marco Bussone
Altri post rilevanti
-
G7 A ORTIGIA, BUSSONE (UNCEM): PATTI TRA TERRITORI E DELLE CITTA' CON LE AREE MONTANE. VERSANTI AGRICOLI MONTANI E BOSCHI GESTITI RICHIEDONO PAGAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI NEL QUADRO DI NUOVA PAC "Nelle aree montane italiane abbiamo la metà delle imprese agricole rispetto al resto del territorio. 1,7 aziende ogni chilometro quadrato, contro 3,1 della pianura. Sono meno e più piccole. Ma necessarie. Questa differenza di numeri aumenta e assume valori preoccupanti. Negli ultimi vent'anni, abbiamo registrato la riduzione della superficie agricola utilizzata, il bosco che cresce troppo, che invade prato pascolo, la riduzione delle disponibilità di terra. Si contrasta tutto questo con una ricomposizione fondiaria di grande portata. Serve la Politica. Decisioni anche forti. Troppi piccoli fazzoletti di terra, in montagna, con eredi che non intervengono, riparti mai fatti, incolti e proprietari silenti sono una emergenza nazionale. Le Associazioni fondiarie sono già risposta dal basso a queste crisi delle disponibilità di terre, intrecciate con le crisi climatica e demografica. Ma serve una ricomposizione generale. Se ne esce con un patto nuovo tra Alpi e Appennini con le aree urbane, con la piena valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali che garantiscono la montagna presidiata, antropizzata, il paesaggio gestito e valorizzato. L'abbandono è un danno per tutti. La riduzione delle superfici agricole e l'implosione dei terrazzamenti, infrastrutture decisive per i versanti, sono un problema anche per le aree urbane". Lo ha detto stamani Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, intervenendo al panel del G7 di Ortigia, Siracusa, dedicato a Regioni ed Enti locali, presieduto dal Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, alla Presenza del Ministro Francesco Lollobrigida, che Uncem ringrazia per l'impegno e per l'evento internazionale con i Comuni presenti. In sala anche Alberto Mazzoleni, componente della Giunta nazionale Uncem e Consigliere regionale in Lombardia.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
💦 Emergenza #siccità: Solo 10 miliardi di investimenti in più all'anno per la salvaguardia del territorio. 🌦️ Opere, #investimenti finanziari e legislativi infrastrutturali per un valore totale pari a 17,6 miliardi annui per i prossimi dieci anni per poter tutelare la risorsa idrica Italiana e la salvaguardia del territorio. Questo uno dei tanti temi che emergono dal Rapporto Nazionale “Water Intelligence” dell’Osservatorio PROGER s.p.a. presentato oggi in collaborazione con italiadecide - Associazione per la qualità delle politiche pubbliche nella Sala Serpieri di Confagricoltura a Roma. https://lnkd.in/dJ5NTCpu
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🔴💣INCUBO EMILIA ROMAGNA, TORNANO ALLUVIONI ED INONDAZIONI. LA GENTE SUI TETTI ASPETTA ELICOTTERO PER METTERSI IN SALVO. COM'È POSSIBILE E COSA STA ACCADENDO DAVVERO. 🔥In Emilia Romagna si ripete il disastro delle inondazioni distruttive. Esondazioni ed argini ricolmi di legna, ci portano a porci delle domande. 🔺️Com'è possibile che dopo anni di propaganda mediatica e politica non sia stato posto rimedio a questa impellenza? ⚡Ipotizziamo che esista una agenda fondata sulle emergenze. Ipotizziamo che questa agenda abbia a cuore l'obiettivo di porre in ginocchio l'agricoltura locale. Ipotizziamo che questa agenda si fondi su alcuni temi cardine e che, per poterli rafforzare dinanzi all'opinione pubblica, necessiti di accadimenti eclatanti. 🔻Volendo ipotizzare potremmo quindi pensare che la geoignegneria sia funzionale all'impianto sistemico fondato sulle emergenze, che da un lato devasta l'agricoltura con le alluvioni sgombrando il campo all'agrivoltaico il quale, a sua volta, viene giustificato dalla narrazione di distruttivi cambiamenti climatici che può essere propagandata dinanzi all'opinione pubblica solo nel caso in cui si verifichino allagamenti ed inondazioni come quelle che vediamo. 🔹️In questo quadro la politica ha il compito di NON MUOVERE UN DITO, perché se si iniziassero a ripulire argini, sgombrare tombini e via di fuga, investire in modernizzazione delle strutture e prevenzione sui territori, tali devastazioni non avrebbero luogo o diverrebbero di una tale marginalità da non poter giustificare la narrazione dell'agenda globalista. 🔸️La politica è totalmente coinvolta, schiava dei potentati, impegnata a recitare una pantomima con cui imbonire ed ipnotizzare masse di idioti convinte rispettivamente del pericolo fascista e comunista...intanto che il globalismo sionista persevera nella sua opera di conquista del mondo. ▪️Approfondimenti ⚠️GEOINGEGNERIA E SCIE CHIMICHE. TUTTO GIÀ SCRITTO IN EMILIA ROMAGNA, DA 15 ANNI! ➡️ t.me/ugofuoco/2834 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE 🔗Unisciti al canale t.me/ugofuoco
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le #areeinterne leva di sviluppo globale con l’#Italia a fare da modello con una nuova strategia nazionale a trazione agricola, questo l’input di #Cia al dibattito promosso dal #Masaf al #G7 Agricoltura e Divinazione #Expo 24. All’incontro con il sottosegretario, Luigi D'Eramo, il direttore nazionale, #MaurizioScaccia, e le proposte della Confederazione tra #digitaldivide, superamento gap infrastrutturali e nei servizi essenziali, ruolo degli #agricoltori custodi del #territorio e motore delle #comunità rurali 👇 Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
G7 Agricoltura: Cia, aree interne leva di sviluppo globale. Italia sia modello
cia.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La crisi idrica che ha colpito duramente quest'anno non solo il settore agricolo, compromettendo la produzione di grano e la programmazione degli ortaggi estivi, ma anche le nostre risorse idriche è un campanello d'allarme che non possiamo ignorare. Come UDC condividiamo l’allarme inoltrato dal presidente De Filippo e aggiungiamo che abbiamo presentato una denuncia sia durante la presidenza di Nicola Gatta che ora con Nobiletti, sollecitando il potenziamento degli invasi esistenti e la necessità di investire attraverso il PNRR la realizzazione della diga di Ascoli Satriano sul fiume Carapelle. Inoltre, proponiamo di dotare le tubature della distribuzione dell'acqua di turbine per la produzione di energia elettrica, rendendo così economicamente sostenibile questo importante investimento. È essenziale agire con urgenza e responsabilità per garantire un futuro sicuro e sostenibile per le nostre risorse idriche e per l'intera comunità. https://lnkd.in/dz7h5Gwc
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il milione si fa dal centesimo. La #GiornataMondialedellaTerra ci offre un'importante occasione di riflessione sulla salute del nostro pianeta, sulle azioni necessarie per proteggerlo, e su come ciascuno di noi abbia il potere di dare il proprio contributo, grande o piccolo che sia, per fare un passo avanti verso un futuro più sostenibile per tutti. Le #grandinate sempre più intense e gli #eventimeteorologici estremi che si sono verificati con una frequenza sempre maggiore in questi ultimi anni dimostrano che dobbiamo agire con urgenza. La collaborazione di EuroGrandine con Treedom per il progetto di #piantumazione di alberi è un'ottima iniziativa che può avere un impatto significativo sulla salute del nostro pianeta. Coinvolgere collaboratori, clienti e tecnici nella causa della protezione ambientale non solo genera un impatto positivo diretto attraverso la piantumazione di alberi, ma promuove una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale nella comunità. È un esempio di come anche piccole azioni, come piantare un albero, possano contribuire in modo significativo alla creazione di un futuro più sostenibile per tutti. #earthday #pdr #EuroGrandine #EuroHailstorm
Gli interessi di EuroGrandine non si limitano solo al mondo dei sinistri da grandine: da sempre, infatti, nei nostri valori e nella nostra etica rientra anche il 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 e la 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 e la 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨. ☀️🌏 Abbiamo portato avanti questi valori per anni, offrendo riparazioni a freddo 𝐞𝐜𝐨𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 e abbordabili, ma abbiamo deciso di 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫𝐜𝐢 e fare un passo avanti per celebrare assieme la 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚: abbiamo iniziato una partnership con un ambizioso progetto! Treedom è finanziatore di progetti agroforestali che permettono a migliaia di contadini in tutto il mondo di piantare alberi e garantire la propria sovranità alimentare: con il suo servizio, permette ad aziende e privati di donare alberi e assegnare custodi che li piantino e se ne prendano cura in moltissimi paesi 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐟𝐫𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐋𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚, 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐢𝐚, ma anche nella nostra bella 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚! 🌳 Collaborando con questo progetto, ci siamo impegnati a piantare alberi per ogni auto riparata e per ogni corsista che porta a termine la nostra formazione per tecnici levabolli, creando così non una, ma ben due foreste che contribuiranno a 𝐫𝐢𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐎𝟐 e a fornire sostentamento e reddito ai contadini che se ne prenderanno cura! Ci sembrava solo giusto annunciare il nostro impegno durante la 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚, che dal 1970 è il giorno dedicato alla celebrazione del nostro pianeta, ma anche ad alcune tra le più grosse battaglie ambientaliste dei nostri tempi. Grazie all’opportunità che ci offre 𝐓𝐫𝐞𝐞𝐝𝐨𝐦, ogni volta che ripareremo un mezzo o che formeremo un tecnico alla tecnica PDR sapremo che non stiamo solo dando un servizio di grande qualità ed una “𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐀𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞” 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, ma anche che stiamo facendo la nostra parte per 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐮𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐚𝐧𝐨!🍃 #treedom #eurograndine #pdr #alberi #pianeta #cambiamentoclimatico #salvaguardia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Nelle aree montane italiane abbiamo la metà delle imprese agricole rispetto al resto del territorio. 1,7 aziende ogni chilometro quadrato, contro 3,1 della pianura. Sono meno e più piccole. Ma necessarie. Questa differenza di numeri aumenta e assume valori preoccupanti. Negli ultimi vent'anni, abbiamo registrato la riduzione della superficie agricola utilizzata, il bosco che cresce troppo, che invade prato pascolo, la riduzione delle disponibilità di terra, aumento della fragilià dei versanti, frane in più. Si contrasta tutto questo con una ricomposizione fondiaria di grande portata. Serve la Politica. Decisioni anche forti. Troppi piccoli fazzoletti di terra, in montagna, con eredi che non intervengono, riparti mai fatti, incolti e proprietari silenti sono una emergenza nazionale. Le Associazioni fondiarie sono già risposta dal basso a queste crisi delle disponibilità di terre, intrecciate con le crisi climatica e demografica. Ma serve una ricomposizione generale. Se ne esce con un patto nuovo tra Alpi e Appennini con le aree urbane, con la piena valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali che garantiscono la montagna presidiata, antropizzata, il paesaggio gestito e valorizzato. L'abbandono è un danno per tutti. La riduzione delle superfici agricole e l'implosione dei terrazzamenti, infrastrutture decisive per i versanti, sono un problema anche per le aree urbane. #g7 #montagna #agricoltura #territorio #valli #ortigia #siracusa #fondiaria #zootecnia #allevamento #psea #serviziecosistemici #greencommunities
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il cambiamento climatico a cui stiamo andando incontro presenta rischi elevati per i territori di #montagna: oltre ai fenomeni di spopolamento già in atto, essi dovranno affrontare anche situazioni come il calo delle risorse idriche disponibili, la riduzione dell’innevamento, la maggiore probabilità di eventi idrogeologici estremi e così via. Il Bando “Montagne in transizione” promosso da Fondazione Cariplo intende sostenere la #progettazionepartecipata promossa da enti locali ed enti senza scopo di lucro, per preparare i territori montani ad affrontare questo futuro incerto. L'obiettivo del bando è: - Promuovere lo sviluppo di economie di montagna alternative all'industria turistica invernale, attraverso iniziative di #animazione del territorio e di coinvolgimento attivo delle comunità locali; - Agevolare la diffusione di efficaci prassi di adattamento al cambiamento climatico, incoraggiando la condivisione e la #rete tra differenti esperienze, anche se geograficamente separate; - Ridurre la #stagionalità dell'offerta turistica, esplorando nuovi modi di utilizzo e attrattiva che rispettino l'ambiente, i modelli di vita locali e le relative dinamiche sociali e culturali. Il bando scade il 19 Luglio, ha una dotazione di 300.000 euro e finanzia i progetti fino all’80% delle spese e fino a 60.000 euro per progetto. Per maggiori informazioni, contattate Oliviero Cresta.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Inaugurato l'8 luglio u.s. un nuovo invaso nel comune di San Gemini, in Umbria. Anche l'Anbi, come sosteniamo da sempre in Confagricoltura, riconosce l'importanza di infrastrutture e nuovi invasi nonché di modulare con attenzione gli interventi "green" sui territori perché il rischio è che si sconquassino secolari ecosistemi ed economie agricole locali. Una pedissequa applicazione delle normative ambientali comunitarie in tutta l’Unione Europea, senza declinarle sulle diverse realtà territoriali, ad iniziare dal Deflusso Ecologico, può determinare più esternalità negative di quelle che potenzialmente vorrebbe ridurre. Bisogna agire sull’adattamento all’estremizzazione degli eventi atmosferici, aumentando la capacità di resilienza attraverso l'aumento della percentuale di captazione (ferma all'11%) e una rete di distribuzione efficiente (che perde attualmente mediamente il 40 %). Se l’84% del made in Italy agroalimentare deriva da terreni irrigui, solo il 30% delle campagne italiane è servito da un’irrigazione strutturata. #risorseidriche #siccità #invasi #infrastruttureidriche #cambiamenticlimatici
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
ALIAS Associazione tra professionisti di concerto con l'Amministrazione del Comune Di San Bonifacio ha presentato ieri sera alla popolazione il Piano di Gestione del Rischio e Beneficio Arboreo della città di San Bonifacio. Il piano ha quale obiettivo principale l’ottimizzazione del rapporto rischi-benefici derivanti dalla presenza di alberi in ambito urbano in un contesto di risorse economiche e umane limitate. Viene messa a sistema una procedura basata sulla norma UNI ISO 31000, adottando il metodo Areté per la valutazione del rischio. Sono state sviluppate delle linee programmatiche che affrontano il tema dell'incremento ragionevale della foresta urbana, della comunicazione, formazione e partecipazione dei cittadini nelle forme individuate dal piano. Sicuramento un inizio, gli errori ci aiuteranno a migliorarlo. Da qualche parte si deve partire perchè la crisi climatica procede.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi