Ieri Marco Biasin, in apertura dell’Ecommerce Food Conference, ha tenuto un talk di quelli che mi piacciono, di quelli che definirei “back to basics”.
Ha chiuso ricordando che, ad ogni modo, il fatturato di un ecommerce passa, poche balle, per (1) traffico al sito web (2) tasso di conversione (3) scontrino medio.
È su queste tre variabili che bisogna “giocare”.
In realtà ha chiuso il talk con una slide che menzionava un’altra variabile: il customer lifetime value.
Guardiamo alla sua denominazione in italiano: il valore del cliente nel tempo.
E qui mi è scattato il pensiero per questo post: rispetto al CLV ci stiamo concentrando troppo sulla particella “valore” e troppo poco, quasi nulla, sulla particella “tempo”.
Sono anche le sovrastrutture che ci hanno abituato a ragionare così:
- il budget è di 12 mesi
- i contratti con i fornitori sono di 12 mesi
- Black Friday e Natale arrivano ogni 12 mesi
- i benchmark li facciamo year-over-year, ovvero di 12 mesi in 12 mesi
Ma se ci mettiamo nella testa dei clienti converrete con me che questo “12” non esiste.
L’ecommerce è un touchpoint, non è una campagna, almeno sulla carta è qui per rimanere: bisogna avere pazienza, bisogna professare la pazienza e bisogna tracciare.
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Provo a pubblicare un nuovo contenuto sull’#emailmarketing ogni giorno dal lunedì al venerdì, attorno alle 7 del mattino (mie ferie e festivi esclusi). :)
Da luglio 2021 ce l’ho fatta quasi sempre.
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