Post di Marco Luigi Dal Monte Casoni

Visualizza il profilo di Marco Luigi Dal Monte Casoni, immagine

Temporary manager, CEO, Digital transformator, OKR & Project Manager, pensatore non convenzionale

è difficile immaginare un prodotto o un servizio innovativi se provi ad immaginarlo partendo da quello che già esiste. l'attuale offerta è basata da una parte sui limiti tecnici, dall'altra sui limiti imposti dalla capacità potenziale del mercato di accettarli. per rivoluzionare l'offerta in alcuni segmenti di mercato è necessario provare a immaginare le cose da un punto di vista che nessuno ha mai usato e osato prima. Ad maiora

Visualizza il profilo di ⭕️Andrea Longhi, immagine

CEO & Founder at NEXUS Marketing B2B Lab®| Autore del Libro: IL FUTURO DEL MARKETING B2B | Marketing Professor

Quello in alto è un Caproni Ca.3, bombardiere italiano della I guerra mondiale. Quello sotto invece è un F-35, caccia multiruolo monoposto di ultima generazione. Tra i due aerei c'è (soltanto) un secolo circa di sviluppo tecnologico aeronautico: il primo è in legno e tela, peso massimo al decollo poco meno di 4 tonnellate, tre motori a pistoni Isotta Fraschini, velocità massima 140 km/h, tangenza (cioè quota massima) 4.800 metri. L'F-35, invece, è in fibra di carbonio, acciaio e materiali compositi, ha una struttura stealth, pesa al decollo 32 tonnellate, ha un motore turbofan P&W, una velocità di quasi 2mila km/h (mach 1.6) e una tangenza di 18mila metri. Ora, provate a chiedere a un ingegnere aeronautico del 1913 se l'uomo riuscirà mai a costruire un aereo che pesa otto volte il Caproni, è più veloce di quasi venti volte, può arrivare a un'altezza oltre tre volte maggiore e per di più è in grado di decollare in verticale (non precisate "come un elicottero", alla sua epoca neanche esistevano ancora). Vi risponderà che siete pazzo, che gli aerei possono decollare soltanto in orizzontale perché hanno bisogno di generare portanza e che si fanno in legno e tela perché altrimenti pesano troppo e non ci sono in giro motori così potenti per alzarli. Il futuro non si immagina con i limiti mentali del presente. Cosa ne pensi? @ Alessandro Santoro NEXUS Marketing B2B Lab® #business #tecnologia #evoluzione

  • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
Marco Luigi Dal Monte Casoni

Temporary manager, CEO, Digital transformator, OKR & Project Manager, pensatore non convenzionale

9 mesi

.....quanta ricchezza se avessi incassato 10€ 😉 per ogni volta che mi sono sentito dire:"...perché noi, da tre generazioni..."; " noi puntiamo alla qualità...."; "interessante, ma noi siamo a posto così" Ogni impresa dovrebbe avere un osservatorio, un momento per fermarsi a osservare e interpretare quello che sta accadendo nel mondo e nel mercato di riferimento.

Verissimo l’errore è stato pensare per vent’anni che il futuro sia solo digitale . Oggi sappiamo che sarà fisico , digitale e virtuale e credetemi i cambiamenti da fare nei processi aziendali dalle linee di produzione al procurement all’HR sono di gran lunga più complessi e visionari della semplice dimensione digitale

paolo miraglia

perito balistico ed esplosivista - CTU - CTP-.

9 mesi

Quello, seppure a cospetto rudimentale, è servito per una "giustificata" causa. L'altro sicuramente servirà (come altri simili), per "crimini" di guerra!

Vedi altri commenti

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi