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Post di Maria Grazia M.
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I numeri sono la rappresentazione della fiducia che il risparmiatore ripone nel gruppo Fideuram
Si e’ sempre un passo avanti …..
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Come possiamo essere competitivi? Eppure siamo geograficamente avvantaggiati da venti diversi, conformazione paesaggistica differente, un sud soleggiato, fiumi con portare soddisfacenti. Quindi un piano ben sviluppato con le energie alternative da solo potrebbe diminuire sensibilmente la dipendenza dai carbonfossili. Ma come sempre le lotte politiche e le lobby giocano al massacro sulle spalle delle generazioni, una dopo l'altra.
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Su questo concetto concordo, e riprendo quanto gia’ postato ; soprattutto per le due deduzioni finali di questo post. Ritengo sicuramente l'auto elettrica un buon "tappabuchi" di mercato per car makers , sotto la spinta ecologista europea (ma che dovrebbe cercare di fare strategicamente gli interessi dei Paesi membri e al momento mi pare non la faccia) e globale. Ho sempre considerato che l'auto elettrica non sia la tecnologia definitiva per il futuro della mobilità , credo molto piu' nell'idrogeno o nei biocarburanti, anche se ci vorranno anni poterli utilizzare pienamente . Ma fino a che non si produrrà energia elettrica pulita ( eolico, solare, fissione nucleare a freddo, altro....) ci si limiterà a un decentramento di inquinamento: città pulite, ma luoghi di produzione e di estrazione materie prime pesantemente inquinati. Si potrebbe anche sostenere che l'auto elettrica è una delle maggiori speculazioni degli ultimi anni nata per colmare i buchi produttivi derivanti dall'allontanamento di motori con carburante fossile. Proviamo ad analizzare: i magneti più potenti utilizzati nelle auto elettriche contengono oltre il 30% di elementi delle terre rare, dal neodimio al samario al disprosio, al terio (questi ultimi due sostituiti recentemente da Toyota con lantanio e cerio, meno cari). Le batterie poi funzionano con polimeri e ioni litio, cobalto-manganese-ferro-nichel per gli elettrodi. Ma chi è il principale produttore al mondo di tutti gli elementi delle terre rare? La Cina, che ne produce oltre il 60% del totale ma le sue raffinerie e i suoi impianti di trasformazione coprono ben oltre il 90% della domanda mondiale. Il litio che la Cina non produrrebbe in quantità elevata, vede Bolivia, Cile, Argentina quali principali produttori, ma i maggiori e più agevolmente sfruttabili giacimenti boliviani sono in gran parte controllati dalla Cina per accordo pluriennale con il governo locale (l'altro investitore in Bolivia è la Russia). La Cina controlla anche buona parte delle miniere australiane di Litio: dunque anche in questo caso la dipendenza globale dalla Cina è altissima. Il cobalto vede come principali produttori al mondo Rep.Dem.del Congo e Russia. Il cobalto nella RDC è estratto senza misure di sicurezza adeguate e con impatti ambientali devastanti. Anche le terre rare sono inquinanti dei suoli e delle falde acquifere nei processi mineralurgici di concentrazione degli elementi. Dunque le conclusioni che si possono trarre sono: 1) nel suo processo globale di produzione l'auto elettrica è anti-ecologica 2) le materie prime necessarie alla sua produzione in stragrande maggioranza sono controllate da paesi che nell'attuale divisione del mondo sono considerati ostili.
Sergio vedeva lontano 😔
Sull'auto elettrica avevano ragione Marchionne e mr Toyota
https://www.nicolaporro.it
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