Post di Mariano Cervone

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Cultural promoter

Questa mattina ho letto online un post dello scrittore #MauriziodeGiovanni, in cui riportava la testimonianza di un turista che, dopo sei giorni trascorsi a #Napoli, ha espresso amare considerazioni sullo stato turistico della città. Napoli, secondo il racconto, è apparsa come un agglomerato folkloristico: un teatro caotico di suonatori urlanti tra tavolini selvaggi e pizzette fritte per strada. Un’immagine che, seppur pittoresca, risulta amara quando associata al degrado dei monumenti, alla scarsa promozione di tesori culturali di straordinario valore (uno su tutti, il Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia Storica degli Incurabili) e alla generale mancanza di consapevolezza riguardo al proprio patrimonio storico-artistico. Il post si concludeva con una sentenza impietosa, che ha definito la città “stuprata”, “sfruttata” e “svilita”. Parole dure, ma tristemente vere. Proprio oggi, ho condiviso sul mio profilo Instagram un reel che documenta il triste stato del centro storico di Napoli: imbrattato da scritte, disegni e segni di degrado. Nessun edificio, portale, portone, sede universitaria, né tantomeno chiesa, sembra sottrarsi a questa barbara incuria. È necessario avviare una seria e profonda riflessione su diversi aspetti. Il primo riguarda certamente la trasformazione del turismo: da privilegio elitario riservato alla borghesia medio-alta, il viaggio è divenuto nel tempo un fenomeno di massa, complice il proliferare delle compagnie aeree low cost che hanno reso più accessibili gli spostamenti. Se un tempo viaggiavano coloro che desideravano davvero immergersi nelle tradizioni e nella cultura dei luoghi, oggi assistiamo a un fenomeno in cui prevalgono superficialità e vuota ostentazione. Ragazzini, famiglie e persone prive di sensibilità culturale affollano le città con il solo obiettivo di postare una foto sui social per dichiarare: “Ci sono stato anch’io!”. Riguardando le immagini che ho raccolto nel mio telefono e che ho utilizzato per realizzare quel video (che posto di seguito), non posso fare a meno di interrogarmi: quale tipo di turismo stiamo realmente attirando? E soprattutto, quale valore attribuiamo noi stessi alla nostra storia, alla nostra arte e alla nostra cultura? 👉 https://lnkd.in/dTC_84Es

Mariano Cervone on Instagram: "Con i suoi 117 mila chilometri quadrati, 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 si conferma come il più vasto d’Italia e tra i più imponenti d’Europa.⁣ ⁣ Questo straordinario tessuto urbano, che abbraccia circa tremila anni di storia, è caratterizzato dall’𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐞𝐜𝐨, ancora visibile nei suoi 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪 e 𝘥𝘦𝘤𝘶𝘮𝘢

Mariano Cervone on Instagram: "Con i suoi 117 mila chilometri quadrati, 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 si conferma come il più vasto d’Italia e tra i più imponenti d’Europa.⁣ ⁣ Questo straordinario tessuto urbano, che abbraccia circa tremila anni di storia, è caratterizzato dall’𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐞𝐜𝐨, ancora visibile nei suoi 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪 e 𝘥𝘦𝘤𝘶𝘮𝘢

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