Post di Mario Sassi

Il lato umano è il valore più importante di un’azienda. Due giorni ricchi di emozioni. Due giorni di analisi. Due giorni di novità. Due giorni di sorrisi. Due giorni per il passato, il presente e per il futuro!

Se togliamo le multinazionali e i discount, che per ora, fanno gara a sé, e ci concentriamo sui top manager veri protagonisti della competizione, non stiamo solo parlando di un testa a testa tra fatturati, volumi e margini di due realtà pur differenti che si misurano con il bilancino del farmacista. Stiamo anche parlando di due tra i migliori top manager, non dipendenti da un singolo imprenditore. Sarà un caso ma uno è interista e l’altro è juventino. Conoscono a fondo le realtà in cui operano. Entrambi vantano anche esperienze professionali fuori dal settore. E questo è un bene. Francesco Avanzini è poi un vero interista. Conosce le sue capacità ma sa anche che, deve fare i conti con le bizze della sua squadra (di calcio). Campioni che a volte sottovalutano la forza del collettivo. Anche Conad rischia di sembrare un po’ così. Grande capacità di movimento nelle singole cooperative ma difficoltà a concentrarsi e spendersi insieme nel gioco di squadra. Per Avanzini però parla il CV. Dove è stato ha sempre fatto bene. Ha un compito difficile. Come Inzaghi appunto. Sotto di lui, tra l’altro, stanno crescendo giovani leoni. Conad può contare a Bologna e nelle cooperative su profili manageriali interessanti per il suo futuro come Massimo Lucentini, Francesco Cicognola, Alessandra Corsi Nicola Webber Matteo Capelli Valentino Colantuono. Solo per citare quelli a me più noti. Tutti in grado di garantire al consorzio un futuro di successi. Sull’altra sponda Maniele Tasca, classe 1968, juventino. Niente di più diverso dal primo. Molto preparato, deciso, lungimirante. Bravo a coinvolgere l’interlocutore, a farlo sentire protagonista, a coordinare una compagine di imprenditori da cui è stimato. Ne deve gestire più del primo. A giudizio di molti è il migliore top manager del comparto. Anzi alcuni si interrogano su cosa lo trattenga in Selex Gruppo Commerciale. Entrambi conoscono bene il profilo necessario al top manager cooperativo o di centrale. Un ruolo simile a quello del domatore di leoni. Paragone già utilizzato in passato ma sempre attuale. Questi deve conoscere uno per uno il carattere dei felini che lo circondano, sapere sempre con chi ha a che fare. Ma anche decidere qual’è il momento giusto per far schioccare la frusta e alzare la voce quanto basta per farli salire sugli sgabelli. Deve rilassare i leoni, ciascuno a modo suo, a volte assecondandoli. Farli sentire protagonisti della scena. Ma, soprattutto, deve sempre riempirgli bene la pancia prima di iniziare ogni spettacolo. Mai farli entrare in scena a stomaco vuoto. Solo così può tenere a bada la compagnia. E questo vale per entrambi i top manager. Avanzini può contare sull’esperienza e sulla capacità di ammortizzare i conflitti del Presidente Mauro Lusetti, Tasca sull’entusiasmo di Alessandro Revello. È, di fatto, il derby d’Italia. (Il resto lo trovi sul blog) https://lnkd.in/dDwyUvyk

quando hai la fortuna di essere socio di un azienda con questi valori....

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Bravo Marco! Due temi fondamentali e collegati fra loro nel panorama del mondo del lavoro di oggi: la scommessa sulle nuove generazioni e la cultura del clima di squadra.

Ho avuto nuovamente il piacere di raccontare la mia esperienza durante i Roadshow nazionali. 👨🏫 Testimoniare la mia esperienza quotidiana sulla #consulenza a parcella mi conferma sempre di più quanto questa sia la strada più corretta e la modalità più trasparente ed efficace per assistere un investitore (Francesco Casarella in attesa del 30 aprile con i nuovi Report Costi) #consulenza #consulenzapatrimoniale

Oggi, #PrimoMaggio, festeggiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori e i traguardi che sono stati raggiunti nel tempo in termini di #diritti, perché lavoro e dignità non debbano mai essere in contrasto. Ma cosa significa oggi essere un lavoratore? In Dit pensiamo il lavoro come uno spazio di relazioni, dove ognuno, con le proprie caratteristiche uniche e irripetibili, è accomunato agli altri prima di tutto dalla condivisione di valori e principi. E' questo che può creare un vero senso di comunità, dove condividere esperienze e occasioni di incontro, momenti di crescita personale e professionale, dove le idee dei singoli diventano valori per l'intero gruppo. Proprio per questo "patto" solidale tra persone, i nostri collaboratori sono al centro di diverse iniziative di formazione e possono avvantaggiarsi di varie opportunità per garantire equilibrio tra lavoro e vita privata. Ci impegniamo ogni giorno affinché i nostri luoghi di lavoro siano sempre caratterizzati da un clima aperto e positivo, dove ogni persona sia rispettata e valorizzata nella sua unicità e dove le norme siano attuate e vissute come opportunità di sviluppo per tutti i colleghi. Buona festa del #lavoro a tutti noi.

Nuovi ingressi ai vertici di NEW FACTOR SPA, società riminese del comparto della #fruttasecca presente a livello nazionale con il proprio marchio #MisterNut e con numerosi marchi del distributore. Carlo Mangini, proposto all’assemblea direttamente dal presidente del CdA Alessandro Alessandro Annibali, è il nuovo consigliere di amministrazione con deleghe allo sviluppo commerciale e marketing dell’impresa. Inoltre, Maria Grazia Pasca è stata nominata direttore vendite. Scopriamo di più nell'articolo AL PRIMO COMMENTO al post!

Non si può non guardare con una certa curiosità al riposizionamento in corso da parte di Apulia Distribuzione. Gli ingredienti per una ricetta diversa dal solito ci sono tutti. Apulia Distribuzione è una realtà importante seppure con una dimensione multiregionale. L’insegna oggi opera in cinque regioni del sud: Puglia, Calabria, Basilicata, Campania e Sicilia con 378 store, ai quali si aggiunge il format cash & carry all’ingrosso Tuttorisparmio con 4 punti di vendita localizzati in Puglia. Nel 2023 ha registrato un fatturato pari a 930 milioni di euro. A Carrefour Italia ha fatto male l’addio dopo quattro anni di partnership commerciale. Inutile negarlo. Una multinazionale in riorganizzazione che viene mutilata della presenza in alcune regioni non è un bel biglietto da visita per gli osservatori in vena di pessimismo che quotano l’abbandono dal nostro Paese come estrema ratio presente nella testa dei manager chiamati a rimetterla in carreggiata. E gli Sgaramella hanno visto, a mio parere, un compagno di strada ideale in Giovanni Arena presidente di Gruppo VéGé È un sud che pensa in grande. Capiremo presto se il ritmo e gli obiettivi delle due realtà sono gli stessi. Nel 2024 Apulia Distribuzione sceglie il marchio Rossotono come insegna indipendente assumendo il pieno controllo sulla sua identità aziendale e sulla reputazione del marchio stesso. L’altra novità, non da poco, è Michele Sgaramella (31 anni) Deputy Commercial Director dell’azienda. In un comparto che trascina i figli fino alla pensione e poi, obtorto collo si rassegna al passaggio generazionale, gli Sgaramella vanno applauditi. È vero che “I figli... so' pezzi 'e core” ma non metti un giovane a 27 anni a fare il direttore vendite se non capisci che in quel Mezzogiorno da “quite quitting” e altre amenità protoleghiste sulla voglia di lavorare ci sono giovani che a quell’età hanno tanto da dire e da dare. Non so se corrisponde al vero ma mi piace pensare che dietro questa accelerazione ci sia una spinta alla crescita e al rischio di impresa che oggi non è facile trovare negli imprenditori più avanti con gli anni rassegnati a contare ciò che c’è a fine giornata nel “cassetto” e così poco sensibili al futuro delle loro imprese. “L’apertura dei primi due punti vendita Rossotono rappresenta un traguardo storico per Apulia Distribuzione e conferma la validità di un marchio, ampiamente premiato dai nostri clienti, in cui abbiamo creduto profondamente e che adesso siamo orgogliosi di elevare finalmente a vera e propria insegna” ha commentato Michele Sgaramella a margine dell’apertura dei primi due punti vendita indipendenti Rossotono nelle località di Bitritto e Mola di Bari. Come ho già scritto c’è un fermento al sud nel comparto. C’è voglia di crescere spirito di iniziativa e un ritmo imprenditoriale diverso. Buon segno. (In collaborazione con retail&food - l’articolo intero è sul blog) https://bit.ly/3L6x7PJ