“Fare impresa non sapendo niente aiuta.” Con i ragazzi di 🎙 Intraprendente Podcast ho ripercorso i primi anni del lavoro svolto dalle parti di indigo.ai. Ci siamo promessi di rivoluzionare il rapporto tra aziende e clienti ormai più di 7 anni fa. E con non poca fatica ci siamo trasformati e reinventati più volte. La prima vera trasformazione è stata quella da aspiranti imprenditori a imprenditori. Alcuni aspetti, più di altri, sono stati rilevanti per fare questo passo: ⮕ la configurazione del non sapere niente Se non sai come funziona là fuori, non hai uno schema dove inserire ciò che fai. Quindi, puoi scrivere le tue regole e settare le basi per avere una magnitudo importante. Il contro di questo meccanismo è che “devi reinventare la ruota varie volte” (se avessi lavorato qualche anno in più prima di Indigo.ai, forse avrei scoperto tante cose che mi avrebbero accelerato in alcune scelte). ⮕ l’importanza di cimentarsi in sfide più grandi di noi Avere configurazioni più grandi di te è un grande acceleratore. Sono partito con l’azienda a 23/24 anni e mi sono trovato a parlare con executives, manager, CEO. L’asimmetria informativa di quei contesti di dialogo, si è rivelata una leva utile alle mie conoscenze e alla mia crescita, e non un temibile pericolo per il percorso di Indigo.ai. ⮕ l’importanza di fermarsi (e apprezzare i risultati raggiunti) Alla fine, i numeri e gli obiettivi raggiunti non descrivono del tutto il ritratto di ciò che facciamo: conta molto di più il viaggio e l’importanza che dai alle cose che fai piuttosto che fare tick the box ✅ alle caselline. Che bello aver avuto l’opportunità di rimettere tutto in prospettiva. Grazie Gianlorenzo e Matteo, Gianluca P.s. Link alla puntata qui: https://buff.ly/45Eom9b
Post di Gianluca Maruzzella
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➡️ Questi #risultati sono il frutto di un impegno costante verso la valorizzazione delle #risorse #umane e dell'adozione di pratiche manageriali volte al miglioramento delle persone in azienda. Tutto questo è possibile con un percorso studiato e guidato da #Facciamo31. Questa azienda cliente ha adottato un nuovo approccio basato sulla collaborazione e sull'#empowerment dei propri collaboratori che sta iniziando a dare grandi soddisfazioni. 🗣️ “Personalmente, ho avuto modo di sperimentare l'idea che altri possano essere altrettanto competenti quanto me nel prendere decisioni.” ➡️ Queste le parole dell’#imprenditore che ha testato, dopo un periodo di #formazione, un atteggiamento di apertura verso la condivisione delle responsabilità decisionali, un atteggiamento che inizialmente era frenato dalla diffidenza. I #collaboratori erano abituati a un modello in cui le decisioni erano prerogativa dell'imprenditore, ed esitavano per timore delle possibili reazioni. Tuttavia, è importante far comprendere loro che la delega decisionale non è solo un formalismo, si tratta piuttosto di un processo che richiede fiducia reciproca e un #investimento di tempo per comprendere le eventuali lacune e le necessità di sviluppo individuale. Crainox srl
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Stiamo (tutti) sottovalutando l'importanza dell'esperienza (per tutti) L'altro giorno stavamo valutando con la direzione in Brandplane le attività del nostro primo offsite. Sapete quale attività ha preso i voti più alti alla domanda sul gradimento e alla domanda sull'impatto sul "lavoro di tutti i giorni"? L'attività di #CEOMastermind, in cui un/a CEO si siede con tutto il team in una sessione che sembra un "live podcast" privato in cui racconta la sua storia e risponde alle nostre domande. La prima edizione con Gabriele Benedetto è stata una hit, e in questi giorni ospitiamo Vittorio Martinelli. Si potrebbe pensare che temi di relazione con gli investitori, gestione del cambiamento e approccio all'innovazione, lavoro cross culturale e aspetti del genere non siano impattanti nel lavoro quotidiano delle persone che SONO le aziende più che le persone che necessariamente le rappresentano. E se si pensa così, si pensa sbagliato. Molto più utile un'ora spesa così che in tanti altri modi - e ce lo dice il team stesso, che si è portato a casa molto più di quello che pensavamo. Ma la verità è: quanto tempo spendono le aziende così, nei limiti del possibile? Forse troppo poco. PS: Se c'è qualcuno che dovremmo proprio ospitare, scrivimelo qui nei commenti!
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Che aria tira nella tua azienda? Sono dell’opinione che le aziende che ambiscono a crescere debbano perforza di cose basare la loro crescita sul fare squadra. Non c’è altra via, quando c’è l’armonia ci può essere la crescita, se questa non c’è si porteranno avanti azioni a lungo termine difficilmente sostenibili. È proprio per questo motivo che all’interno di Assiel Computer riteniamo questi principi i valori fondamentali dell’azienda. Il fare squadra, perché riteniamo che i clienti più importanti sono i nostri collaboratori e vanno trattati come tali 🚀 Tu cosa ne pensi?
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✅Un modello di business scalabile ✅La gentilezza non ha limiti. ✅Puoi replicarla meglio della competitività, delle occasioni, dei successi o del talento. ✅Può crescere e portare a sempre più gentilezza. ✅Tra i tanti benefici che puoi ottenere grazie a lei rientrano la fiducia, l’entusiasmo, l’incremento delle opportunità e la possibilità concreta di essere ripagato della stessa moneta. ✅La gentilezza è un modello di business, un approccio scalabile e vincente; è una piattaforma per la crescita e una strategia che richiede tempo, impegno e costanza. Ma il risultato è sempre certo, l’ho provato su me stesso. Lorenz. #business #kindnessinaction #HR
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Mentre osservavo questo video al CEO Meeting del #ConsorzioELIS di venerdì, ho provato tante emozioni... ve ne avevo parlato qualche giorno fa. E vorrei partire proprio da lì, perché molto spesso sentirci complici significa farsi emozionare dalle stesse cose. La prima è l’#orgoglio. L’orgoglio di vedere qualcosa che abbiamo immaginato su carta prendere forma e generare valore per le persone meno fortunate. Il lancio della piattaforma online per raccogliere le candidature di madri interessate a rientrare nel mercato del lavoro è solo il primo passo all’interno di un cambio di paradigma più ampio: fare in modo che le persone a rischio di esclusione dal mercato del lavoro diventino protagoniste della creazione di valore. La seconda è la #gratitudine. Sono grata per quello che ho ricevuto, una formazione di qualità e una vita che non mi fa mancare nulla. E la gratitudine si esercita non dando queste cose per scontate, e dandosi da fare per chi non ha la stessa fortuna. La terza è la #meraviglia, che è poi il primo passo verso la saggezza, secondo me. La meraviglia che si nasconde nel quotidiano e nelle persone. Questo Consorzio e tutte le aziende che lo animano hanno tra le loro mani gli strumenti per creare vera meraviglia. Per farlo, occorre trasformare queste operazioni in qualcosa che parli in maniera sempre più ampia, replicabile, scalabile. Capace di mettere Istituzioni, grandi imprese o b-company a sistema. Ed è su questo punto che credo dobbiamo esigere da noi stessi ancora di più, stanando tutti gli alibi e lavorando per portare a bordo le persone. E dobbiamo anche imparare a raccontarlo, come le storie raccontate nel video: se il “perché” ingaggia, il “cosa” e il “come” arrivano velocemente. #IncluderePerCrescere ELIS
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#iprofile è il nostro modo di conoscere meglio le persone che abbiamo davanti: #imprenditori, #manager, #collaboratori. Se non lo facessimo, non sapremmo come aiutarle, come formarle e in generale come far brillare le loro straordinarie qualità! 10 ingredienti della produttività, che si combinano in un'#analisiattitudinale completa, che ad oggi conta oltre 500.000 compilazioni in tutta Italia. Quando scopri come usare questo strumento incredibile, la tua azienda cambia rotta: le persone vengono finalmente valorizzate, sono nei posti giusti, sai come sostenerle e come gestirle nel quotidiano! Ora: forse già sai che non ci piace lavorare seriosamente. Ci piacciono gli ESEMPI, le METAFORE che arrivano dritte al punto e la CONCRETEZZA che portano con sé! Quindi ci siamo chiesti: ma se i due veronesi più famosi al mondo, cioè Romeo e Giulietta, avessero conosciuto l'iProfile, come avrebbero interagito? Questo è quello che abbiamo immaginato!
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Un brivido lungo la schiena mi scorre quando sento parlare della "formula magica del successo.." per non parlare di come schizza la pressione sanguigna. Sicuramente negli anni trascorsi tra aziende, prodotti e persone ho riscontrato un'impronta che può fare la differenza. Si tratta di #asimmetria nella vita, nel lavoro e in contesti più generali. Esitono tre tipi di persone e anche tu come me rientri al 100% in uno di queste. Se sei un* in gamba, magari anche due. La #prima è quella tipologia che non si gioca nulla, non rischia niente nemmeno mentre dorme. Tra questi abbiamo burocrati, sofisti, aziende legate allo Stato, alcuni tipi di aziende, alcuni tipi di consulenti e mettiamoci dentro anche i teorici del tutto e niente. La #seconda è quella che si tiene i propri svantaggi e corre i propri rischi. Troviamo il cittadino, gli artigiani (grazie per la qualità che avete sempre fornito, la nostra eccellenza è solo merito vostro), gli imprenditori, sperimentatori, scrittori e alcuni editori mi verrebbe da dire. L'#ultima, ma assolutamente non per importanza sono le persone che si mettono in gioco per il bene altrui. Quanti ne conosco davvero, davvero, davvero? (ok, fammi un'altra domanda.. ) Tra loro ci sono: santi, cavalieri, giornalisti d'inchiesta che scovano inganni, soldati e innovatori. Ed è proprio tra la sinergie di queste ultime due categorie che trovo quell'imprinting che può generare cose folli, meravigliose e di profondo miglioramento. Ti piacciono le formule? Ecco la mia: #startup = #imprenditori * #innovatori Da qui nascono percorsi pazzeschi, lotte contro gli status quo e a quella prima categoria che tanto ci tiene ai propri benefit non guadagnati. Solo la fusione perfetta di queste due categorie genererá impatto con il segno positivo. Tutto il resto è solo rumore e chiacchiere da bar... è in questo paese siamo dei "guru" a far chiacchiere. #people #growth #vision #fusion
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DUE PASSI AVANTI, UNO INDIETRO! Nella società di oggi, dove la #velocità è spesso sinonimo di #successo, può essere difficile accettare i rallentamenti e le battute d’arresto. Tuttavia, è proprio attraverso questi momenti, che si crea quel vuoto fertile, che tutto può! 💥 Questo movimento ci porterà ad un percorso di crescita e alla fine il tempo lo recuperiamo, la #consapevolezza porta inevitabilmente ad una accelerata verso i nostri #obiettivi con maggiore centratura. Le battute d’arresto non sono segnali di #fallimento, ma piuttosto tappe essenziali nel #viaggio verso il successo. Sono l’opportunità di riflettere, ricalibrare e ripartire con una visione più chiara e un piano strategico. Ricordiamoci che anche nella corsa più veloce, un passo indietro può essere il balzo che ci prepara al salto più lungo. Non temiamo di rallentare quando necessario, perché ogni passo, sia esso avanti o indietro, ci porta più vicini alla realizzazione dei nostri sogni. #Progresso #CrescitaPersonale #Resilienza #cambiamento
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La biografia di Gianfranco Librandi lo vede iniziare come operaio, negli anni ‘70, in una azienda del varesotto che produce le antenne da mettere in casa, sopra al televisore. Un’azienda che va bene e già rappresenta perfettamente lo spirito imprenditoriale lombardo fatto di solidità e di lavoro locale. Di quello spirito fa parte anche la scalabilità dei ruoli: chi merita va oltre, migliora se’ stesso e l’impresa. Ecco quindi il passaggio a responsabile, a manager. È l’intuizione che gli anni ‘80 siano quelli del cambiamento veloce, della concorrenza fuori dai confini, della tecnologia che arriva da oltreoceano, inesorabile. Librandi lo dice e per risposta gli viene data carta bianca. Avrebbe potuto essere un’evoluzione nello stesso settore, invece nasce in breve la convinzione che non ci si debba innamorare del proprio prodotto, per gettare il cuore oltre l’ostacolo. “Non ti affezionare al tuo prodotto– scriverà poi nel suo libro “la mia Storia Italiana” – Lo so che lì dentro c’è la tua storia, capisco che una volta producevi fantastiche stufe di ghisa, ma ora c’è il gas e altri sistemi ancora più nuovi. Rimanere abbracciato al tuo prodotto non lo farà rimanere a galla, ma vi farà annegare insieme. Lascialo e nuota”. L’oggetto della sfida sono i trasformatori di corrente elettrica, che necessariamente dovranno essere sempre più piccoli, leggeri, pratici e magari andare ad alimentare altre apparecchiature innovative. Così si arriva, nel 1982, alla nuova azienda, la TCI, che recupera tutta l’eredità della precedente, rimanendo sullo stesso territorio e assorbendone lo spirito del lavoro. Ma serve che la sfida si alimenti di prospettive, anticipando mercati e mode. Il futuro si chiama risparmio energetico l’applicazione più vicina alle esigenze è l’illuminazione. Dopo quarant’anni, oggi TCI è azienda leader a livello mondiale nelle tecnologie applicate all’illuminazione led e lo è diventata aggiornando, innovando continuamente, al primo segnale di cambiamento, di prodotto e di mercato. Impiega 200 lavoratori e, comprendendo tutte le promanazioni del gruppo nel quale si è evoluta, arriva a fatturare quasi 500 milioni l’anno. Un po’ di parametri che hanno portato TCI a questo livello di evoluzione e a diventare un esempio perfetto della capacità di crescita dell’imprenditorialità lombarda, Gianfranco Librandi li spiega ancora nel suo libro: “Una regola e non limitarsi. Non limitarsi ad un solo cliente, ad un solo mercato, ad un solo prodotto. magari oggi sembra funzionare a meraviglia, ma in realtà ci si sta mettendo a rischio. il principale cliente può andare in crisi o semplicemente rivolgersi ad un altro fornitore, Il mercato nel quale ti muovi, può andare in crisi. Il prodotto che hai creato può essere copiato o diventare improvvisamente obsoleto”. Gianfranco Librandi scrive su "Il Riformista" #innovazione #prodotto #cambiamento #business #gestioneaziendale
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Oggi #prenderedecisioni assomiglia sempre di più a giocare un terno al lotto. Non tanto perché viviamo un’epoca di cambiamenti: questi ci sono sempre stati. Il punto vero è che oggi i cambiamenti sono velocissimi, e continui. Non riusciamo a tenere il passo. Il #decisionmaking è tra le principale attività che fanno le spese di questa situazione. Ogni circostanza, ogni problema, ogni scenario è diverso dal passato, oltre che da ciò che ci aspetta nel #futuro anche prossimo. Questo rende le conoscenze accumulate spesso obsolete e quindi inutili ai fini della singola decisione. Che fare? Se le informazioni provenienti dal passato non sono più tanto affidabili, non resta che ricorrere a quelle provenienti dal futuro. Detta così sembra un film di fantascienza. In realtà, attraverso i metodi di #foresight possiamo raccogliere informazioni preziose che ci aiutano a comprendere meglio le tendenze emergenti e i possibili #scenarifuturi. Questo ci rende capaci di prendere decisioni più informate, robuste e lungimiranti. Decidere dal futuro può sembrare controintuitivo, ma chi l’ha sperimentato conferma di averlo trovato stimolante, coinvolgente e molto, molto efficace. È un approccio che può prendere forme e tempi diversi secondo le circostanze e le esigenze specifiche. 👉 Se vuoi saperne di più, ti basta contattarci: siamo sempre pronti ad approfondire i singoli casi per creare insieme il percorso più adatto con Mattia Rossi Rossella Fava i nostri esperti di futuri https://lnkd.in/dvicn3sX
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