Post di Massimo M.

Sembra una buona idea. Molte cose che a terra comportano l’insorgere di problemi potrebbero trovare un giusto spazio off-shore. Anche ad esempio la dissociazione molecolare dei rifiuti con produzione di syngas potrebbe essere attuata attraverso basi galleggianti off-shore. A terra, a parer mio, sarebbe utile insistere sullo sfruttamento dell’energia geotermica, ma anche oltre costa questa possibilità potrebbe non essere esclusa

L’alto potenziale dell’eolico offshore, e il suo valore aggiunto strategico sia a livello socio-economico che ambientale, giocherà un ruolo cruciale nel processo di decarbonizzazione dell’Italia. In particolare, la tecnologia floating, basata su strutture galleggianti anziché su strutture fisse, apre le porte a siti a mare ancora più lontani dalla costa consentendo l’installazione di turbine eoliche in aree con un potenziale eolico più elevato. Ulteriori opportunità e vantaggi di impianti così concepiti riguardano il basso impatto ambientale e la flessibilità nell’installazione, poiché le turbine e le piattaforme galleggianti possono essere assemblate a terra e poi rimorchiate all’impianto offshore. Renexia Spa ha completato la prima fase delle indagini geotecniche per gli ancoraggi del prossimo parco eolico galleggiante Med Wind al largo della Sicilia: utilizzati metodi di campionamento innovativi per studiare fondali a oltre 900 metri di profondità. Leggi l'articolo sul sito di Opera2030: https://lnkd.in/eCEjPPd2

Ripartiamo dalle isole per un rispettoso rilancio dell'energia geotermica nel nostro Paese

Geotermia in Sicilia 💡 La Commissione europea ha approvato lo schema di aiuti da 35,3 miliardi di euro predisposto dal governo italiano per sostenere l’incremento delle energie rinnovabili 💡 Una parte dei fondi arriveranno alle Isole Eolie dove si sta seconda giornata dei “Green Salina Energy Days”. L’evento è organizzato dall’associazione “Isole sostenibili” 💡 L’Ue darà priorità, nei bandi di gara, alle tecnologie cosiddette “non ancora mature” (compresa la geotermia e l’eolico offshore), attraverso la realizzazione di nuove centrali ✍ Secondo te che ruolo avranno le Isole minori della Sicilia nella transizione energetica? Scrivilo nei commenti Leggi su FocuSicilia 👇

L’Italia, si sa, nella geotermia è una potenza mondiale. Come noto il primo impianto geotermico della storia è quello di Larderello, in provincia di Pisa, ma da qualche anno il settore è fermo. 🔎 Si potrebbe far molto di più – uno studio The European House Ambrosetti segnala che con solo il 2% del potenziale geotermico e nei primi 5 km di profondità l’Italia potrebbe generare a emissioni nulle il 10% della produzione elettrica al 2050 – ma da qualche anno il settore non cresce. ♨️ Forse la geotermia offshore potrà avere maggior fortuna.  👉 Con l’ok al (famigerato) FER 2 la Commissione europea ha dato luce verde a uno schema di aiuti di stato per una capienza massima di 35,3 miliardi di euro, proposto dal governo italiano per sostenere la produzione da fonti rinnovabili.  ⚡ Priorità alle tecnologie “non ancora mature” – tra le quali rientrano geotermia ed eolico offshore – realizzando impianti per 4,6 GW di nuova capacità rinnovabile installata. 📣 Notizia accolta con favore alle Eolie dove lo sviluppo della geotermia offshore nell’arcipelago e nel Tirreno meridionale potrebbero ricevere ulteriore stimolo. #Rinnovabilinews #energia #energiasolare #energiafotovoltaica #energiaeolica #fotovoltaico #eolico #solare #rinnovabili 

🖋️ Press Release 11/10/2024 💡 ENERGIA: SEMINARIO A TRIESTE “MARE ED ECONOMIA DEL VENTO” Fulvio Mamone Capria L’ITALIA DEVE SFRUTTARE IL POTENZIALE DELLO SVILUPPO DI ENERGIA RINNOVABILE DAL MARE 🔖 “I temi dell’ #underwater #economy e della #wind #economy sono parte del nostro lavoro e della mission della nostra associazione. Crediamo fermamente nella connessione tra il mondo economico e le istituzioni, per proiettare il settore delle #rinnovabili dal mare tra i principali driver per la crescita industriale nel nostro Paese. Abbiamo diverse opportunità per realizzarlo: l’imminente scelta degli hub infrastrutturali per lo sviluppo della filiera dei galleggianti e degli aerogeneratori, gli incentivi del decreto #FER2 che assegna risorse per 3,8 GW di potenziale energetico per gli impianti #eolici #offshore oltre quello per il #fotovoltaico #galleggiante, una filiera logistica, ingegneristica, cantieristica e dei trasporti che non ha eguali nel mondo” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, Fulvio Mamone Capria, che questo pomeriggio ha partecipato al panel di discussione ““Mare ed economia del vento”, tenutosi in occasione del Barcolana Sea Summit - “Rivoluzione Mare: sea and wind economy" di Trieste. Di seguito il comunicato stampa integrale:

LA SCOMMESSA DELL'EOLICO OFFSHORE GALLEGGIANTE Gli operatori delle rinnovabili stanno scommettendo tanto sull'eolico offshore, si tratta di una tendenza che notiamo a partire dal numero di autorizzazioni presentate in VIA. Questo è uno dei concetti che ho ribadito a luca pagni che ne ha pubblicato ampli stralci su Affari&Finanza lo scorso 15 luglio. Non siamo ancora avanti come la Germania o la Francia, ma possiamo recuperare e su questo siamo supportati dagli studi. Secondo lo studio di #FloatingOffshoreWindCommunity di #TEHA The European House-Ambrosetti l'Italia è il terzo mercato mondiale per lo sviluppo dell'eolico offshore galleggiante con un potenziale di 207 GW e se si partisse con i cantieri al 2026/2027 già nel 2030 potremo superare i 2,1 gigawatt che è l'obiettivo previsto dal #PNIEC. Per ottenere questo è fondamentale una azione di concerto che coinvolga aziende, governo e #comunitàlocali in un processo di discussione virtuoso e senza pregiudizi di sorta. La partnership Nadara | BlueFloat Energy, impegnata nella realizzazione di 5 parchi eolici offshore in Puglia, Calabria e Sardegna è l'operatore che parla attivamente con i territori ascoltandone le istanze. Si tratta di un'attività impegnativa ma che dà anche dei frutti. Per esempio in Sardegna molte parti sociali hanno compreso che l'inquinamento visivo dei parchi offshore galleggianti è pressoché inesistente ed abbiamo impiegato diversi mesi per mostrarlo con gli esempi veri. Molto rimane da fare per mostrare tutti i vantaggi di questa tecnologia e su questo siamo impegnati noi ma anche l’intero settore, dove la nostra associazione AERO Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore si è attivata sin dal primo giorno. Io sono convinta che se si trovasse una piattaforma di argomenti condivisa da tutti gli operatori e da declinare su tutte le comunità interessate, parlare di #eolico #offshore non sarebbe più un tabù in tante regioni italiane. #tecnologia #industria #rinnovabili #eolicooffshoregalleggiante #eolico

Dall’acqua al vento, dalla produzione energetica all’agilità di trasferimento, il programma Interreg Alcotra Francia-Svizzera 2021/2027 punta tutto sul trasporto del potenziale eolico a lunghissima “Distance” (“Distanza”). Attraverso tale progetto, afferente alla serie di interventi denominata “Ricerca e innovazione, usi digitali”, sarà data vita a un sensore in fibra ottica funzionale a sfruttare le opportunità rinnovabili date dal vento. https://lnkd.in/dujgJjTa

ll progetto #Agnes sarà uno dei più grandi parchi eolici e fotovoltaici d'Europa, con il parco solare galleggiante da 100 MW più grande al mondo. Situato al largo della costa adriatica, includerà 75 turbine eoliche e isole fotovoltaiche galleggianti su 65 ettari. Il progetto, del valore di 2 miliardi di euro, soddisferà i bisogni energetici di mezzo milione di famiglie. L'iter autorizzativo è in fase avanzata, con pareri favorevoli dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e in attesa dell'approvazione del Ministero della Cultura. Previsti tre impianti eolici: Romagna 1 con 25 turbine, Romagna 2 con 50 turbine, e Romagna 3 con 50 turbine, per un totale di 1.100 MW di capacità. Accanto alle turbine, il parco includerà anche pannelli solari galleggianti e strutture per la produzione di #idrogeno verde da elettrolisi dell'acqua di mare. L'energia prodotta sarà destinata principalmente alle famiglie e alle industrie, contribuendo a ridurre le emissioni di #CO2. Il progetto include anche la creazione di reef artificiali per il ripopolamento marino e impianti di acquacoltura. La realizzazione del progetto è di Qint'x s.r.l., con un significativo investimento da parte del fondo infrastrutturale F2i.

EOLICO - Il piano, presentato al ministero dell’Ambiente dalla cordata Tyrrhenian Wind Energy, formata dai danesi della Copenhagen Infrastructure Partners, specializzati in #impiantieolici in mare, da Eni Plenitude e da Cassa Depositi e Prestiti, prevede la costruzione di un grandissimo impianto eolico #offshore galleggiante, posto 30 chilometri circa al largo di #Civitavecchia, che sarà ancorato a fondali di 100-200 metri. Il sistema da 27 immense pale eoliche genererebbe 540 MW di #elettricitapulita; va da sé che a parte l’energia green, per assemblarlo e poi per mantenerlo in buona efficienza servirebbe tantissima manodopera. Che potrebbe moltiplicarsi, dando sicurezza occupazionale al territorio per lunghi anni, chiedono i sindacati e non solo: l’idea è far sorgere nell’area del porto di Civitavecchia un vero e proprio “hub dell’eolico”, un centro tecnologico con tutti i servizi necessari per realizzare questo e altri impianti in tutta l’area del #Tirreno.