INTERVENTO AL G7 DI SIRACUSA DEL PRESIDENTE DELLA V COMMISSIONE PROMOZIONE DEL SISTEMA ITALIA ALL’ESTERO e del MADE IN ITALY MASSIMO ROMAGNOLI Ringrazio l’ANAPI PESCA nella persona del suo DIRETTORE GENERALE dott.ssa ANNAMARIA MELE e del suo VICE PRESIDENTE dott. PIERO FORTE, per avermi coinvolto nella bellissima cornice di Ortigia Siracusa alla DIVINAZIONE EXPO 2024 in occasione del G7. In questi giorni si affrontano diverse problematiche economico politiche tra queste nostre preoccupazioni affrontiamo un settore come la pesca che ha un’importanza strategica, sia per la diffusione capillare sul territorio e sia per il coinvolgimento di due filiere chiave, marittima e agroalimentare. La crisi internazionale dopo i conflitti Russo/Ucraina, conflitti Israele/Palestina ha posto all’attenzione di tutti il tema dall’autonomia strategica dell’Italia nell’ambito della quale l’autonomia agro-alimentare riveste un ruolo strategico di cui ancora si parla poco”. Nonostante l’Italia sia uno dei principali consumatori in Europa, la necessità di interventi strutturali per il settore è evidenziata da due dati rilevanti: la flotta da pesca italiana è tra le più vetuste in Europa e oltre l’80% del prodotto consumato dagli italiani viene importato. "L’autonomia strategica dell’Europa non può prescindere dall’urgente approvazione di un piano strategico dell’economia del mare, che indichi le policy prioritarie necessarie per arrivare al 2050 con un’industria marittima florida, competitiva, verde e digitale. In Italia, per la valorizzazione e la transizione del settore della pesca occorre avviare una strategia concreta per consentire il rinnovo e l’ammodernamento della flotta peschereccia italiana, per colmare gap che incidono sul soddisfacimento della domanda interna, sull’ambiente, sul costo delle produzioni, sulla sicurezza del lavoro a bordo e, quindi, sulla competitività e sostenibilità dell’intero sistema. A tal fin sono necessari strumenti di accesso facilitato al credito per investimenti, nel rispetto dei vincoli della Politica Comune della Pesca così come è fondamentale definire misure gestionali condivise tra i Paesi che hanno accesso agli stessi stock ittici, in quanto la regolamentazione unilaterale dello sforzo di pesca si traduce in un dumping ambientale, economico e sociale. Infine, occorre promuovere il prodotto ittico italiano tramite campagne volte a sensibilizzare i consumatori all’acquisto e al consumo di prodotti locali, e mediante l’adozione di adeguati sistemi di tracciabilità e autenticazione degli stessi. sfruttare al meglio le opportunità che la commissione europea ci mette a disposizione attraverso i Fondi Comunitari. Agevolare l’accesso al tutto il settore ittico. La politica italiana deve rendere le imprese competitive nel mercato internazionale che non significa aumentare la quantità di prodotto pescato ma significa poter investire sulla sua valorizzazione, sulla tracciabilità e la consapevolezza dei consumatori.
Giusta riflessione
Thanks for sharing
Avvocato
4 mesi🔝