Venerdì scorso, in Inflead - Lead the Influence abbiamo tenuto un webinar dedicato a chi opera direttamente nel settore dell'#influencermarketing. Abbiamo parlato di come scalare la strategia di collaborazione con i creator nel contesto dei fatti recentemente accaduti (Pandoro Gate, linee guida #AGCOM e aggiornamento algoritmo #Instagram). In particolare, attraverso alcuni chiari grafici ottenuti dalle nostre analisi interne, abbiamo risposto a domande come: - "È vero che essere conformi e inserire l'etichetta #adv compromette le performance dei contenuti in collaborazione?" - "Le performance dei contenuti adv stanno perdendo sempre più di efficacia?" Argomenti particolari e, sicuramente, meno "attraenti" di quello che può essere il classico "I Trend del 20XX". Eppure, complice la necessità di fare un po' di chiarezza dopo gli ultimi cambiamenti, i numeri di partecipazione ci hanno lasciati piacevolmente sorpresi: 🎊 oltre 80 presenti provenienti da importanti brand e agenzie, con un tempo di permanenza medio di 50min su 59min di durata totale. Oltre a renderci chiaramente orgogliosi del lavoro svolto nell'ultimo mese, le informazioni raccolte (statistiche webinar + questionario inviato ai partecipanti) ci danno un segnale di come il settore, soprattutto ora, abbia bisogno di contenuti di questo tipo per prendere decisioni più consapevoli e data-driven. 📈 A tutti i partecipanti al webinar abbiamo riservato un report dedicato, ma nelle prossime settimane condivideremo anche sulla nostra pagina Inflead - Lead the Influence alcuni dati chiave presentati durante l'evento.
Post di Mattia Bertoz
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Nell'era dell' "iper contenuto" in cui siamo bombardati ogni giorno da nuovi contenuti, bisogna sapersi innovare per attirare l'attenzione. Sul nostro blog ti raccontiamo di come abbiamo creato un nuovo format video con l'obiettivo di offrire nuovi stimoli al nostro target che era abituato a un contenuto dal taglio più formale. #marketingb2b #ippogrifogroup #ippoblog
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INFLUENCER RELOADED 🚀 Questo il nome del webinar che abbiamo tenuto la scorsa settimana insieme agli amici di Daimon per UPA - Utenti Pubblicità Associati. Durante il webinar, abbiamo esplorato come i recenti eventi di cronaca abbiano accelerato un processo già in corso. Abbiamo discusso dell'evoluzione della figura dell'influencer in quella del content creator 🙅♂️ e di come l'attenzione a valori come trasparenza e autenticità 🍀 sia diventata un driver fondamentale nelle scelte dei potenziali clienti. Abbiamo approfondito concetti come psicografie e subcultures, e condiviso suggerimenti su come costruire collaborazioni di successo con chi conosce a fondo la propria community e ne condivide valori e passioni. Uno dei dati più interessanti emersi riguarda la fruizione dei contenuti prodotti dai content creator: il 39% del campione ne guarda più di un anno fa. Siamo certamente in un momento di transizione, ma è proprio nel cambiamento che troviamo le opportunità più interessanti! 🏄♀️ Grazie a Micol Biasoli e Andrea Ticozzelli per l'invito, e' stato un piacere condividere il "palco" virtuale con voi ed Elisa Merlo! #InfluencerReloaded #Webinar #ContentCreator #InfluencerMarketing #Trasparenza #Collaborazioni #Community #MarketingDigitale
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Sono entusiasta di aver seguito il corso di #aggiornamento sul #Piano #Editoriale per i Social Media tenuto da Marketing Espresso. È stato molto interessante approfondire le #strategie comunicative e gli strumenti del mestiere utilizzati da Marketing Espresso e scoprire come siano riusciti a fidelizzare la #community e aumentare l'#awareness di Serenis. Un aspetto che mi ha colpito particolarmente? L'utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nei social media. Può infatti diventare uno strumento di valore per il #brainstorming e sviluppo di #idee innovative.
Piano Editoriale per i Social Media | Marketing Espresso
academy.marketing-espresso.com
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Diluvio Digitale: come ci salviamo? Questa mattina, durante i miei quotidiani 30 minuti di lettura dei feed social, ho letto l’interessante intervista di Francesco Margherita a Ilaria Barbotti. Mi piacciono molto le sue interviste: brevi e concrete, mi aiutano a riflettere. L’intervistata, esperta strategist di lungo corso, fa emergere alcuni fattori alla base del successo su Instagram (e in generale nei progetti comunicativi). Sottolinea così l'importanza di evitare aggiungersi alla piena costante di contenuti autoreferenziali e, comunque, poco interessanti che allaga sempre più il nostro mondo phygital (sono un’alluvionata romagnola 💔, le metafore con l’acqua da un annetto a questa parte sono una costante). Se è vero che questi concetti sono tutt’altro che nuovi, è anche vero che non li si ricorda abbastanza spesso, visti i risultati che ci circondano. In Italia, infatti, troppe piccole e medie imprese (ma non solo) che sfruttano i social ai fini di branding, si muovono ancora in tutt’altra direzione. E non si deve credere che la causa sia dovuta al fatto che lasciano i social in mano al famoso “cugino”. La mia esperienza diretta evidenzia che spesso i social sono gestiti da figure con una buona preparazione in merito alla tecnica di produzione di contenuti, ma che ignorano totalmente le basi del marketing e dell'analisi strategica. Quindi non stupisce il mare di contenuti inutili, “che non funzionano” e che creano solo rumore e inquinamento (eh si, anche questo è un tema non da poco). Come si costruiscono contenuti che catturano l'attenzione del pubblico? Non c’è scorciatoia. Investire tempo ed energie in un'analisi approfondita del mercato e nella targhettizzazione dell'audience è cruciale per creare contenuti digitali che riescano a catturare l'attenzione degli utenti. L’unico modo, oggi, per ottenere risultati tangibili nel panorama digitale sempre più competitivo. Tra tutti i contenuti, i nostri devono essere quelli che emergono, come l'arca di Noè! In foto di copertina il meraviglioso mosaico della Cappella Palatina di Palermo, così tanto collegata all'arte della mia amata Ravenna ❤️ Se vuoi leggere l'intervista, eccola qui https://lnkd.in/dGRyDwav #DigitalMarketingManager #StrategieDigitali #ComunicazioneDigitale #WebMarketing #SocialMediaManager
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Un tema essenziale, che ho notato anche io. Ricevo in continuazione email a freddo o, addirittura, messaggi privati di commerciali che provano a vendere i propri servizi. Una specie di riedizione del porta-a-porta, più digitalizzato ma ugualmente massivo. Rispetto molto il lavoro del commerciale, ma credo fermamente che LinkedIn rimanga una piattaforma super utile se, come sostiene qui Moreno, si continua a preservare alcune basilari best practice. Un buon customer journey mette al riparo da iniziative troppo dirette che mettono in difficoltà la figura sales e, magari, anche il marchio che rappresenta. Lavorare su quell'aspetto per generare la lead giusta! #customerexperience #B2B #business
Digital Strategist | Business Developer per Comunica Web Marketing | Docente | Implemento soluzioni digitali efficaci nelle Imprese
NON ROVINIAMO LINKEDIN PLEASE. Finalmente anche in Italia sempre più professionisti hanno iniziato ad approcciarsi a questo canale. Ne sono veramente contento, perché ne riconosco il valore incredibile, soprattutto adesso che anche l'ecosistema pubblicitario sembra dare ottimi segnali. Per esempio, per un nostro cliente stiamo testando diverse strategie di Lead Generation (con obiettivi di campagna differenti) con risultati davvero interessanti. Ora però non roviniamo tutta la magia con "abbordaggi conversazionali" a freddo per provare a vendere a chiunque respiri. Da un paio di mesi sono costretto a fare lo slalom gigante tra commerciali improvvisati pronti ad attaccare al primo cenno di apertura... FATE I BRAVI! #linkedin #leadgeneration #digitalmarketing
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Spesso mi capita nell'approccio con un nuovo cliente di sentirmi dire che: " ma sei tu che dovresti sapere cosa pubblicare!".....questo è tanto lontano dalla realtà quanto inefficace! 👉🏻 Qui parliamo di social network, come tali sono le persone connesse con altre persone, per questo è importante che ogni realtà, ogni brand, ogni professionista si metta in primo piano con le sue specificità altrimenti avremo post che sono il ricalco di altri post, inefficaci! 📌 Soprattutto sempre tenere conto delle 3R: tempo, budget e persone a disposizione, non è la quantità di post a fare un profilo ingaggiante, ma la qualità dei contenuti, quindi concentriamoci su quello che è effettivamente fattibile e performante, analizziamo i dati e andiamo dritti dove ci indicano, non sprechiamo risorse in un PED che non genera gli obiettivi che ci siamo posti. #socialmedia #marketing #content #digitalstrategy
Una delle attività più time-consuming e frustranti del Social Media Manager può essere quella della raccolta dei contenuti da parte del cliente per la pubblicazione dei post. Sì perché, al netto di grandi promesse all'inizio (la chiamo "sindrome del Principe Azzurro" quel momento iniziale in cui il cliente, inebriato dal nuovo progetto in partenza e forse non conscio dell'impegno richiesto, promette di inviare settimanalmente un tot numero di foto, video, offerte che puntualmente si perdono a favore di attività reputate più importanti), spesso la raccolta dei materiali per la creazione di campagne e post diventa un lavoro a sé, fatto di continui solleciti, risorse inviate all'ultimo secondo e ritardi. Come evitare o quantomeno ridurre questo fenomeno? ✅ Patti chiari, amicizia lunga: una volta stabiliti i termini del progetto, spieghiamo fin da subito cosa faremo noi e cosa è a carico del cliente, relativi costi e, soprattutto, SPECIFICHIAMO TUTTO prima nel preventivo e poi nel Contratto da far sottoscrivere (spiego nel dettaglio in questi webinar: https://lnkd.in/dnbKRfjm) Viceversa ci ritroviamo sempre a rincorrere un cliente che, non si sa perché, si dimentica o non ha tempo di rispettare i patti. E magari non vedendo i contenuti pubblicati - non per colpa nostra - si rifiuta pure di pagare. ✅ Formazione etica e trasparente del cliente: è lo strumento migliore per una collaborazione lunga e proficua. Educhiamo il cliente al fatto che la sua collaborazione, soprattutto se ha piccoli budget, si tratta di una piccola attività e non può esternalizzare totalmente la creazione dei contenuti, è fondamentale. Ne va dei risultati di tutto il progetto. E no, sostituire continuamente quelli che dovrebbero essere materiali originali e autentici con post generici e materiali stock, non è una bella idea. ✅ Puntiamo a Piani Editoriali sostenibili: inutile prevedere 10 post e 10 stories a settimana se si tratta di una piccola realtà o che magari non dispone delle risorse (umane, economiche, creative) per sostenere un ritmo di questo tipo. Meglio meno contenuti, ma fatti con costanza e di maggior valore. Valutiamo sempre la fattibilità di ciò che proponiamo o ciò che il cliente propone. Insomma, quasi sempre il Social Media Marketing si fa, almeno in 2. E la collaborazione di chi ha tutto il know how, ma soprattutto rappresenta la faccia del brand, è davvero fondamentale, così come lo è il rispetto dei patti e dei tempi del progetto.
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Nuova rubrica👉 A lezione di👉#Influencer #Marketing con Chiara Dal Ben, docente 24ORE Business School e Marketing & Communication Director Uniting "Sul caso #Ferragni, che ha scatenato grande eco mediatica generata dal fatto che secondo gli inquirenti l'imprenditrice avrebbe ingannato i follower facendo credere che, acquistando il pandoro griffato, i proventi sarebbero stati utilizzati per sostenere una causa no profit, Dal Ben commenta così: "Da dicembre 2023 ad oggi le dinamiche della Influence Economy sono diventate oggetto di dibattito pubblico e politico, cosa che non era mai successa prima. Questo porta ovviamente a degli aspetti positivi e negativi: da un lato c’è una grande attenzione mediatica e la necessità di mettere ordine, oltre che regolamentare nel migliore dei modi un mercato in costante evoluzione; dall’altro ci troviamo di fronte all’evidenza di dover adattare una normativa, nata per i media tradizionali, ai social media trovando una sintesi con quelle che sono le dinamiche intrinseche del settore". E sulle nuove linee guida introdotte dal Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l'esperta sottolinea che "non cambiano quello che era già stato regolamentato negli anni precedenti (es: la Digital Chart di IAP, Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria) ma mettono le basi per un approfondimento ulteriore e necessario". L'intervista è qui 👉✍https://lnkd.in/dPwBdz6D
A lezione di Influencer Marketing con Chiara Dal Ben
24orebs.com
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Oltre alle diverse novità tecniche questa settimana vi segnalo qualche approfondimento interessante per guardare il marketing non dal lato dei numeri, ma da quello della creatività, del pensiero laterale, del contorno generale che poi dovrebbe essere quello a cui tutti noi (idealmente), tendiamo. C'è anche una piccola novità, un primo nucleo di newsletter per parlare di marketing in modo diverso, con un occhio particolare al mondo freelance. https://lnkd.in/dFKejHEC
Aggiornamenti dal mondo del digital marketing - Roberto Chibbaro
https://www.robertochibbaro.it
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🚀 ABBIAMO SVELATO LA NOSTRA FORMULA SEGRETA! ✅ Si tratta di una nuova comunicazione strategica ideata per crescere online che si basa su tre elementi fondamentali. La nuova formula si concentra sui principali canali attivi di #touchpoint per rintracciare il pubblico di riferimento su cui poi pianificare una strategia di #ADV grazie all'ausilio delle principali piattaforme online. 👉 Il nostro lavoro raggiunge il successo quando si concentra sulle tendenze e sa accogliere le novità con dinamismo e sinergia. Per saperne di piu richiedi una consulenza in privato o alla nostra mail info@moov.marketing #novitàmoov #marketingdigitale #agenziadicomunicazione #ditendenza #performanceadv #storytelling
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Una delle attività più time-consuming e frustranti del Social Media Manager può essere quella della raccolta dei contenuti da parte del cliente per la pubblicazione dei post. Sì perché, al netto di grandi promesse all'inizio (la chiamo "sindrome del Principe Azzurro" quel momento iniziale in cui il cliente, inebriato dal nuovo progetto in partenza e forse non conscio dell'impegno richiesto, promette di inviare settimanalmente un tot numero di foto, video, offerte che puntualmente si perdono a favore di attività reputate più importanti), spesso la raccolta dei materiali per la creazione di campagne e post diventa un lavoro a sé, fatto di continui solleciti, risorse inviate all'ultimo secondo e ritardi. Come evitare o quantomeno ridurre questo fenomeno? ✅ Patti chiari, amicizia lunga: una volta stabiliti i termini del progetto, spieghiamo fin da subito cosa faremo noi e cosa è a carico del cliente, relativi costi e, soprattutto, SPECIFICHIAMO TUTTO prima nel preventivo e poi nel Contratto da far sottoscrivere (spiego nel dettaglio in questi webinar: https://lnkd.in/dnbKRfjm) Viceversa ci ritroviamo sempre a rincorrere un cliente che, non si sa perché, si dimentica o non ha tempo di rispettare i patti. E magari non vedendo i contenuti pubblicati - non per colpa nostra - si rifiuta pure di pagare. ✅ Formazione etica e trasparente del cliente: è lo strumento migliore per una collaborazione lunga e proficua. Educhiamo il cliente al fatto che la sua collaborazione, soprattutto se ha piccoli budget, si tratta di una piccola attività e non può esternalizzare totalmente la creazione dei contenuti, è fondamentale. Ne va dei risultati di tutto il progetto. E no, sostituire continuamente quelli che dovrebbero essere materiali originali e autentici con post generici e materiali stock, non è una bella idea. ✅ Puntiamo a Piani Editoriali sostenibili: inutile prevedere 10 post e 10 stories a settimana se si tratta di una piccola realtà o che magari non dispone delle risorse (umane, economiche, creative) per sostenere un ritmo di questo tipo. Meglio meno contenuti, ma fatti con costanza e di maggior valore. Valutiamo sempre la fattibilità di ciò che proponiamo o ciò che il cliente propone. Insomma, quasi sempre il Social Media Marketing si fa, almeno in 2. E la collaborazione di chi ha tutto il know how, ma soprattutto rappresenta la faccia del brand, è davvero fondamentale, così come lo è il rispetto dei patti e dei tempi del progetto.
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