Post di Michelangelo Coltelli

🤝 Ho appena effettuato la verifica del mio account #Linkedin: procedura molto semplice e #gratuita, a differenza di altri social media - come Meta e X - che richiedono abbonamenti a pagamento. Poiché passiamo sempre più tempo online e le attività digitali si moltiplicheranno, oltre a divenire sempre più importanti, credo che la verifica dell'identità sui social network sia un elemento fondamentale per garantire trasparenza, fiducia e credibilità. 𝙐𝙣𝙖 𝙨𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙤 "𝙥𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚": per vivere pienamente l'ecosistema digitale bisogna mostrare la propria identità in maniera chiara e univoca, godendo dei giusti diritti e sottostando alle inevitabili regole e doveri.

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Non condivido questa notizia per entrare nel merito delle persone indagate (o in generale di chi assume determinati atteggiamenti sul web) ma per continuare a evidenziare che la domanda principale a cui dovremmo rispondere è: perché le persone ancora ci credono? Sposto lo sguardo sull'utente medio e mi convinco sempre di più di quanto sia necessario intervenire sulla cultura dell'informazione che, a oggi, è un tema troppo circoscritto agli addetti ai lavori. #influencer

Un mio cliente (club di servizio che ha sempre e solo pubblicizzato la propria attività istituzionale) ha subito qualche giorno fa la proditoria, repentina ed immotivata cancellazione dell’account Instagram. Le modalità con cui viene assunto questo provvedimento sono a mio avviso scandalose: arriva una notifica di cancellazione (senza alcun “precedente”) per generica violazione delle regole della community (senza alcuna spiegazione); si segnala la possibilità di fare ricorso (ovviamente al buio); l’utente compila un form lasciando i propri dati di contatto (che peraltro la piattaforma dovrebbe già avere…) sperando di contare su di un verificatore di seconda istanza umano (ma non è garantito) e qualche secondo dopo riceve un’altra notifica di cancellazione definitiva perche le verifiche fatte (?) hanno confermato gli addebiti (quali?). Di punto in bianco si sparisce, si perdono tutti i contatti (in questo caso migliaia costruiti in anni di attività, spesso internazionali), tutta la storia fotografica, tutta la messaggistica scambiata, con seri danni reputazionali. Detto questo: 1) premunirsi sempre con account cloni backup; 2) conservare copia di tutto il materiale che si pubblica sulla piattaforma ed esercitare il proprio diritto d’accesso e download dei dati con una certa frequenza. Ma soprattutto: se è capitato anche a voi, mi suggerite di avviare un’azione giudiziaria contro Meta? Al momento non vedo alternative

L'ormai celebre "Pandoro Gate" di dicembre 2023, ha acceso i riflettori su un tema cruciale della comunicazione digitale: la trasparenza. La reazione di Agcom non si è fatta attendere, portando l'Autorità Garante per le Comunicazioni a interrogarsi sullo stato della tutela dei consumatori e sulle responsabilità degli influencer come promotori. A gennaio 2024, è nato quindi un tavolo tecnico con i principali attori del settore (da Assoinfluencer a Google, passando per sindacati e associazioni di categoria) per mettere a punto un nuovo Codice di condotta. Con l’obiettivo di rendere più responsabile e regolamentato il settore dell’influencer marketing, questo nuovo codice di condotta, dopo la pubblicazione di una prima bozza, è entrato ufficialmente nella fase di consultazione pubblica. Per approfondire il tema, la Salary Partner di 42 Law Firm Nicole Monte è stata intervistata da Affaritaliani.it, per fare chiarezza su come queste nuove linee guida possano segnare un cambiamento nel panorama della comunicazione digitale. 📰 Leggi l'intervista completa: https://lnkd.in/d9nciq2V #Influencermarketing #marketing #Agcom #pandorogate

Al debutto aveva subito fatto il botto, puntando sul fattore autenticità, in contrapposizione al finto e al costruito di buona parte degli altri social, Instagram in testa. BeReal manda infatti una notifica random durante la giornata e si hanno due minuti di tempo per aprire l'app e scattare una foto con entrambi i sensori (posteriore e selfie) per mostrare cosa si sta facendo in quel momento e con chi si è, senza filtri, senza ritocchi e senza creare scene mai avvenute. Cosa ne pensi di una presenza social "al naturale" e hai mai usato questo approccio per il tuo business? Fammelo sapere nei commenti! #digitalmarketing #ilovemarketing #bereal #instagram #socialmediamarketing ILoveMarketing 📈 Vincenzo Cristian Dinoia Selene Ricciardelli Elisa Trabuio Giulio T.

Gli 𝐼𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑐𝑒𝑟, sopratutto i più piccoli, molto spesso usano la tecnica del 𝐺𝑖𝑣𝑒 𝐴𝑤𝑎𝑦 per spingere gli utenti a compiere un'azione come 𝘁𝗮𝗴𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗼 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗹𝗶𝗸𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼. Ma è legale in Italia? 🤔 Di recente l'Agicom ha emanato un comunicato stampa dedicato alle nuove regole sugli 𝐼𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑐𝑒𝑟, con tanto di linee guida per regolare le loro attività. ➡️ ❌❌ Sicuramente aumenterà il 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲, comprese quelle che riguardano le premialità. ❌❌ ⬅️ I hashtag #GiveAway, termine che significa letteralmente “𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑎”, sono iniziative sui social legate al 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗳𝗼𝗹𝗹𝗼𝘄𝗲𝗿 🎁 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 . Ad esempio commentare rispondendo a una domanda ✍🏻, taggare un amico 👬, condividere sul proprio profilo un contenuto 📲, ecc. Facendo queste azioni, si avrà la possibilità di vincere un premio. Sebbene non esista una normativa specifica per i Give Away, 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮 per analogia 𝗶𝗹 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶, secondo quanto stabilito dal D.P.R. 430/2001. Pertanto, a meno che il premio non sia di "𝑚𝑜𝑑𝑖𝑐𝑜 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒" (meno di 3-4€), 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 per non incorrere in pesanti sanzioni: 1️⃣ server allocato all’estero 2️⃣ il social network deve associarsi al concorso a premi 3️⃣ mirroring dei dati su server italiano 𝗘𝘀𝗶𝘀𝘁𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗶𝘁𝗲𝗿? 𝗔𝗙𝗙𝗘𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗩𝗢! E saremo felici di raccontartelo assieme ai maghi legali 🧙🏻 di Archetipi Digitali s.r.l.😊 hashtag #digitalcontest hashtag #influencermarketing hashtag #ferragni hashtag #balocco

Hai già provato la novità di Instagram? Stiamo parlando dei caroselli da 20 frame! 📸 Finalmente è ufficiale: Instagram ha introdotto il limite dei caroselli a 20 foto e video per post! Dopo mesi di test, tutti gli utenti possono ora sfruttare questa nuova funzionalità per condividere contenuti ancora più ricchi e coinvolgenti. È una novità intrigante, e sarà curioso osservare come gli utenti di Instagram sfrutteranno i caroselli espansi e reagiranno ai set di 20 frame. La vera sfida sarà catturare l'attenzione sin dal primo scatto per tenerli incollati fino alla fine! 👀 #studio99 #instagramnews

Ho visto lei che recensisce lui, che recensisce lei, che recensisce me 🎶 Il passaparola è una delle strategie di marketing più diffuse ed è anche tra le più efficaci.  Con l’avvento del digitale ciò che prima era qualcosa che accadeva per lo più tra amici e familiari, ora ha una portata del tutto nuova. Le recensioni sono uno degli strumenti privilegiati del passaparola digitale e aiutano non solo a farsi conoscere ma anche a rafforzare il proprio brand e la propria reputazione. Stimolare la pubblicazione di feedback online è uno dei primi passi per farsi spazio nel mondo digitale, anche se è fondamentale ricordarsi che le recensioni vanno anche gestite per massimizzare la loro efficacia e costruire un rapporto di fiducia con i clienti. Ma non preoccuparti, per quello ci siamo noi. #recensioni #passaparola #marketing #reviewmanagement #brand #review

L'agenda setting di Giorgia Meloni Il grafico riporta le nuvole dei termini che online abbiamo utilizzato maggiormente nelle conversazioni digitali degli ultimi 7 giorni. Le 2 keyword del monitoraggio sono state #dossieraggio che ha raccolto➡️ 42.7 K interazioni e #spiati che ne ha registrate ➡️13.1K. Nel parlato generatosi da dossieraggio il termine #Giorgia compare nel ▶️ 21,4% dei contenuti, mentre con la keyword spiati, abbiamo il ⏩️52,5% di presenza di #Meloni e il ⏩️42% di Giorgia.