Post di Michele Bosco

Alla scoperta dei Gesti Tecnico/Tattici Difensivi Svilar #99 GK dell'AS Roma ⚽️🇷🇸 Interpretazione deviazione mano omologa in tuffo Rifinitura gioco su azione centrale "palla curva ad effetto a scendere": scanning "percezione", posizione, lettura situazionale, decisione, reazione adattamenti lavoro alto e orientato, intervento, boost ⚡💥 Mi rialzo consapevole, ci mettiamo in ordine, Corner Transfert al GK: l'arte di parare, difendere spazio/porta (sempre più palloni passano tangenti al corpo o tra le gambe dei difendenti in opposizione o non vengono visti partire "disturbo visivo", o cambiano traiettoria) Pertinenza, scelte adottate, risultare utili alla Squadra "posture, tecnica degli spostamenti: gioco di appoggi, sbilanciamento, spinta doppio impulso in estensione, fuori il braccio a liberare la spalla e gli occhi seguono la palla" Relazione/Lavoro di reparto fase difensiva Vivere la partita, la volonta' di agire e' tutto⚡💡✨ #portierisinascesidiventa #IILEVEN - The Hero's Job

Si allunga la lista dei possibili sostituzioni di Maiuri al #Sorrento

Domani ricomincia la #seriea e su #rivistaundici ho scritto della difficoltà di migliorare una squadra da 94 punti in 38 giornate.

Jannik Sinner: il match più impegnativo, il confronto con la credibilità del sistema Non dispongo di cognizione di causa circa i contenuti della disciplina, della sentenza di primo grado, dei precedenti interpretativi,dei motivi di appello. Mi limito all’aspetto umano che ancora una volta, secondo me, dal tennis può ascendere ad aspetti generali di vita. Convivere con la preoccupazione di fattori esterni che in un tempo indefinito e comunque non brevissimo possono determinare effetti pregiudizievoli. Occorre la raccolta delle qualità personali e la simbiosi vitale con la squadra ,da cui attingere. Nella specie abbiamo un’educazione ed uno spessore indiscutibili. Il team tecnico tutto e ed i consulenti legali. Ma non solo. La cerchia degli affetti più cari e sinceri. Singolo e squadra affrontano il tempo necessario, giorno per giorno. Tutto questo, oltre che determinante, è credibile. Gli sviluppi della vicenda lo saranno a parità di condizioni. Come evidenziato da Scannagatta, maestro del giornalismo tennistico, e’ un confronto di credibilità. Dovranno esserlo gli organi di controllo come quelli giudicanti. Reiterare eventuali errori giudiziari non legittima il passato ne’ conforta il presente. Lasciare che il diritto possa evolversi e’ un assoluto progresso.Io penso che il movimento italiano tutto, gli appassionati,i media debbano stringersi a quella squadra , idealmente farne parte. Forza Jannik https://lnkd.in/ddjVM75S Antonello Cozza Domenico Litido ROBERTO CATALUCCI Corrado Barazzutti Luca Summaria Corrado Summaria Stefano Rizzo Duilio Liburdi Gianni Macheda Tiziano Rapanà Riccardo Di Stefano Stefano Mazzocchetti Antonio Tomassini Marco Stellin Stefano Cervo Federico Bonanni Lorenzo Nosellotti Massimo Curcio Nicola De Luca Alberto Santilli Ilaria Bono Giuseppe de Nichilo Laura Golarsa Gianfranco CariolaMarco Orlandi Marco Pugliese

Non abbiamo votato il Dl Sport perchè è una mini riforma che va in contrasto con i valori dell’attività sportiva. Invece di promuovere il gioco inteso come #sport, promuove solamente il gioco di potere.

✅ ARTICOLO FREE CON VIDEO 🔑 Punti chiave ✅ utilizzo del terzo uomo per connettersi con l’uomo libero ✅ distanze di relazione ✅ muovere gli avversari (utilizzo della conduzione e gioco dentro gioco fuori) e finalizzare il mantenimento

👇 NUOVO ARTICOLO Obiettivo principale delle due proposte, come si può facilmente intuire dal titolo del contributo e dal video precedente, riguarda la ricerca dell’uomo libero tra le linee avversarie (parliamo dunque di superiorità posizionale, ampiamente descritta nel video corso “Il gioco di posizione”). Questo potrà essere generato mediante opportuni smarcamenti o potrà essere in qualche modo facilitata la sua emergenza per via della contrapposizione dei due sistemi di gioco (ad es., in un 4.3.1.2 vs 4.4.2 la gestione del play e del trequartista risultano di difficile gestione per la squadra avversaria). Come per tutte le cose mi preme sottolineare (quasi banalmente) come tale comportamento individuale richieda tempo perché si instauri come un’abitudine, e non basterà di certo un lavoro di una settimana per vederlo emergere in gara. Le due esercitazioni potranno essere inserite all’interno della medesima seduta (scelta che ho adottato io) o spalmate in giorni diversi.

👇 NUOVO ARTICOLO L’obiettivo è quello di osservare e promuovere l’emergenza di alcuni specifici comportamenti individuali e collettivi volti ad allenare il recupero del pallone in zona ultra-offensiva. Per farlo: ✅ verrà indirizzata la manovra avversaria verso le corsie laterali, dove il recupero del pallone risulterà più vantaggioso (la linea laterale risulterà nostra alleata) ✅ fondamentali in tal senso risulteranno le corse arcuate (modalità e tempistiche) ✅ lavoreremo sulla scalata in avanti e pertanto sulla sinergia, in fase di non possesso, nella coppia di laterali Nella seconda parte dell’articolo verrà anche mostrata una partita a tema (già pubblicata su Ideacalcio) che promuoverà l’emergenza dei medesimi comportamenti. Infatti, ciò che vedremo ora, sarà un’esercitazione destrutturata in cui verrà “smontata la situazione” per facilitarne la comprensione ai giocatori.

🃏 NUOVO ARTICOLO Si tratta di una situazione di costruzione, ossia una proposta il cui obiettivo principale dell’allenatore è quello di osservare e far emergere, attraverso opportune regole di provocazione, uno o più comportamenti individuali e collettivi inerenti alla risalita del pallone. Focus della proposta di oggi sarà quello di mettere in relazione un rombo offensivo, concentrandoci pertanto non sui primi costruttori bensì sugli invasori. Il motivo è chiaro: vi capita mai di vedere che i giocatori lontani dal pallone sembrano quasi disinteressati? Lo si nota molto anche in tutte quelle esercitazioni in cui i giocatori sono zonati; “la palla è lontana da me, quindi che senso ha che mi muova o che mi faccia trovare libero?”… Se nella prima costruzione abbiamo dedicato moltissimo tempo e attenzioni fino ad oggi (siamo ad inizio gennaio nel momento che sto scrivendo quest’articolo), un po’ meno lo è stato fatto su come gli invasori (giocatori che operano sopra la seconda linea rispetto alla palla) occupino gli spazi e soprattutto su come questi interagiscano tra loro (con e senza la palla); l’obiettivo della proposta che ora vedremo è dunque proprio questo. 👇☎️ INFO ABBONAMENTO https://lnkd.in/grwne7P

Il caso del tiratore Yusuf Dikeç che è diventato virale è l’ultima riprova che il nostro sport è davvero poco conosciuto e i tiratori considerati fenomeni da baraccone. Il tiratore è un sottufficiale in pensione della gendarmeria turca e ha partecipato alle Olimpiadi di Parigi nel Mixed team di P10, conquistando una storica medaglia d’argento per il suo Paese in coppia con la collega Sevval Ilayda Tarhan. Ma è diventato virale e famoso perché non aveva occhiali da tiro, visiere o cuffie che spesso per i tiratori sono “feticci” utili a isolarsi e scaramantici. Niente di strano: Dikeç spara con entrambi gli occhi aperti, cosa che sarebbe sempre consigliabile, ha usato semplici tappi perché la pistola ad aria compressa produce un rumore che è poco più di un soffio e le cuffie o i tappi servono semmai per mantenere la concentrazione. La mano “debole” in tasca? Normalissimo, altri tiratori usano una cinghia per infilarvela. Per la verità, ai più è sfuggito che Dikeç calzava scarpe da tiro che contribuiscono alla stabilità della posizione. Va così, va bene così: l’importante è che si parli del tiro e che i vari “influencer” in giro per il mondo possano inseguirsi con queste ridicole considerazioni. Addirittura, il tiratore è stato definito “eroe” (o anche “antieroe” a seconda del punto di vista) per il modo “rilassato” di proporsi. In ogni caso, questo suo modo gli ha consentito di vincere un argento e per questo sì, per noi è un eroe! #issf #Paris2024 #UITS #fitav #LucianoRossi #costantinovespasiano #all4shooters