La conferenza tenuta il 4 ottobre al teatro di Longare ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, con un pubblico composto in gran parte da adolescenti. Ho evidenziato il legame tra la diffusione dei social media, degli smartphone e l'aumento dei disturbi psicologici tra i giovani, supportando il discorso con dati provenienti da fonti governative e dai media. Ho analizzato gli effetti dell'intermediazione digitale sulle relazioni umane, come il senso di solitudine, l'apatia psichica, l'analfabetismo emotivo e la mancanza di senso critico, che possono portare a fenomeni come il cyberbullismo, le sfide pericolose e l'esposizione del corpo online.
Ho inoltre spiegato il concetto di "attention economy", descrivendo come i social media siano progettati per catturare l'attenzione degli utenti, sfruttando meccanismi neurologici come la ricompensa variabile, noti dagli anni '70 e oggi utilizzati anche nei videogiochi e nelle app. Oltre agli effetti psicologici, ho sottolineato le conseguenze fisiche dell'uso eccessivo del digitale, come miopia, sedentarietà, obesità e calo del quoziente intellettivo.
Un tema importante è stato il ruolo dei genitori, che spesso violano la privacy dei figli pubblicando foto sui social o usano i dispositivi digitali come babysitter, favorendo la dipendenza dai media. Infine, ho parlato delle implicazioni future dell'intelligenza artificiale, della realtà virtuale e del metaverso, evidenziando i limiti dell'IA rispetto a capacità umane insostituibili.
La conferenza si è conclusa con molte domande e apprezzamenti da parte del pubblico. Ringrazio l'organizzazione per l'invito, prossimo appuntamento venerdì 11 ottobre presso l'associazione Filandart a Sovizzo (VI).
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Docente presso Ipa san benedetto scuola superiore
8 mesiMolto interessante, il concetto di rete come supporto e come strumento per l’impegno sociale