Al convegno “Software is everywhere: nel cuore dell’industria digitale” è stata presentata la prima edizione della ricerca dell’Osservatorio Software & Digital Native Innovation del Politecnico di Milano realizzata in collaborazione con AssoSoftware. Durante la mattinata il team composto dai direttori Alessandro Piva e Marina Natalucci assieme a Ivan Antozzi e Luca Dozio ha fatto il punto sul mercato italiano del software, una filiera tecnologica fondamentale per la competitività del Paese. 📊 62,8 miliardi di euro. È questo il valore del mercato italiano del software nel 2023 (+17,4% rispetto al 2022) realizzato dalle oltre 26.000 aziende attive. I software gestionali dominano il panorama (79%), seguiti da soluzioni di cybersecurity (37%) e AI/Analytics (18%). 💡 Rispetto ai principali mercati europei, però, il mercato è piuttosto frammentato. L’83% delle aziende italiane è una microimpresa (meno di 10 dipendenti) e mancano i grandi player internazionali, portando il settore a rappresentare una quota inferiore di PIL (3% contro il 7% francese). Tuttavia, il potenziale di crescita è enorme: il 15% delle imprese è classificato come startup innovativa e il settore è tra i primi 6 per investimenti in R&D. 🔎 Le PMI italiane che intraprendono il percorso della trasformazione digitale vedono risultati tangibili: * ✅ Controllo sui processi migliorato (82%) * ✅ Maggiore visibilità e tracciabilità (81%) * ✅ Riduzione degli errori (76%) * ✅ Decisioni basate su dati in tempo reale (75%) Tuttavia, per i player della filiera permangono ostacoli come i costi elevati (61%), la carenza di competenze IT (50%) e la scarsità di incentivi (46%). 👉🏼 Tutti i risultati della ricerca a questo link iPress https://lnkd.in/dtcKkset
Post di Mirandola Comunicazione
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📅 #SaveTheDate - martedì 19 novembre - "Convegno dei risultati di Ricerca dell’Osservatorio Software & Digital Native Innovation" 👉 https://lnkd.in/ej8NkPFy Il mercato italiano del software è cruciale per la competitività e lo sviluppo del Paese, favorendo nuovi modelli di business #natividigitali e contribuendo alla #digitalizzazione delle imprese. L’adozione del software ha impatti economici e occupazionali significativi, ed è essenziale per mantenere un buon posizionamento a livello internazionale. Negli ultimi anni, trend come l’#IntelligenzaArtificiale e il #Cloud hanno trasformato il settore, con potenziali impatti rilevanti sulle aziende. 🔎 Il Convegno di presentazione dei risultati della ricerca dell'Osservatorio #Software & #DigitalNative Innovation sarà l'occasione per rispondere alle seguenti domande: 📌 Quali sono le dinamiche della #filierasoftware in Italia? 📌 Quali sono i principali trend su cui si focalizzano le aziende della filiera software in Italia? 📌 Quanto vale il mercato del software a livello italiano? 📌 Qual è la fotografia del mercato del software nei principali Paesi europei? Come si posiziona l'Italia rispetto agli altri Paesi in Europa? 📌 Qual è lo stato di maturità di adozione del software da parte delle #PMI? Quali sono le leve su cui devono insistere le PMI in un'adozione matura del software? 📌 Quali sono le realtà digital native attive a livello italiano? Quali sono le loro caratteristiche? Cosa le differenzia rispetto alle aziende tradizionali? #ODN24 Alessandro Piva Marina Natalucci Ivan Antozzi Arturo Ciotti Cristina Cavalleri
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L'innovazione digitale rappresenta un'opportunità fondamentale per le imprese italiane, lo confermano i dati degli Osservatori del Politecnico di Milano che prevedono un aumento nel 2025, da parte delle aziende, del 1,5% del budget destinato a progetti in questo ambito. L’articolo, che condivido, presenta da una parte un quadro positivo e dall’altra sottolinea, però, la persistenza di alcuni punti critici: ✔️ la carenza nella misurazione degli impatti a lungo termine dell'innovazione digitale, limitandosi spesso a valutazioni economiche di breve periodo. ✔️ la difficoltà, specialmente nelle PMI, di coinvolgere i dipendenti nelle attività di innovazione, evitando che fermino la diffusione di una cultura aziendale orientata al cambiamento. Criticità superabili attraverso opere di sensibilizzazione e condivisione delle opportunità che l’innovazione può portare, fra tutte una maggiore capacità di competere in un mercato sempre più globale e privo di barriere. #innovazione #innovationmanager #digitaltransformation
Investimenti digitali in Italia, +1,5% nel 2025 secondo gli Osservatori del PoliMi
https://automazione-plus.it
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L’Intelligenza Artificiale ha un potenziale fortemente trasformativo per il sistema economico del nostro paese, ma richiede visione strategica e competenze da parte delle imprese perché ne possano coglierne appieno le opportunità. Per affiancare le PMI italiane nel loro percorso di scoperta dei benefici dell’IA, Google presenta oggi ‘IA per il Made in Italy’: un progetto che, attraverso risorse, consulenze personalizzate e corsi di formazione senza costi - online e sul territorio - si propone di accompagnare le aziende verso un’integrazione efficace dell’IA nelle proprie attività, con un focus particolare su quattro settori chiave del Made in Italy - metalmeccanico, abbigliamento, arredamento e agroalimentare. “L’IA rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, in modo particolare per le PMI che storicamente nel nostro paese soffrono di un gap di produttività. Per poter indirizzare questa opportunità, servono in primis una visione strategica su come applicare l’IA al proprio business, e poi le competenze necessarie per implementarla. E proprio per rispondere a questi due bisogni abbiamo realizzato il progetto ‘IA per il Made in Italy’”, commenta Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e Vice President di Google in Italia. Il progetto si articola in vari step, il primo dei quali consiste in una fase di analisi della maturità digitale del proprio business, che è possibile realizzare con AI Smart Report. Per chi lo desidera, è possibile prenotare delle consulenze su misura con esperti che possano guidare le imprese a individuare le “aree di potenziale” della propria azienda e capire gli ambiti in cui l’IA può fare la differenza. In linea con le iniziative che Google porta avanti da anni nel nostro Paese, ‘IA per Il Made in Italy’ vuole inoltre contribuire a colmare il gap esistente in termini di competenze, attraverso un’ampia gamma di corsi dedicati all’IA.RR Digital Academy Melissa Ferretti Peretti Google #tecnologia #innovazione #intelligenzaartificiale #genai #madeinitaly #visione https://lnkd.in/dMUf-GBr
Al via ‘IA per il Made in Italy’, per affiancare le PMI nel cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale
blog.google
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🚀 Innovare non è mai stato così semplice. 🚀 🔥 Regione Lombardia offre alle aziende opportunità preziose per accelerare il processo di trasformazione digitale. Queste iniziative mirano a sostenere l'adozione di nuove tecnologie, promuovendo così la produttività e rafforzando la competitività internazionale del sistema economico. 🤝 È fondamentale, tuttavia, trovare il partner giusto per intraprendere questo percorso. Assicurarsi che il partner selezionato risponda alle specifiche esigenze e ai requisiti del proprio business è cruciale per ottenere risultati efficaci. 👉 Scoprite come queste risorse possono contribuire al rilancio della vostra azienda. È tempo di affrontare il futuro con determinazione. #innovazione #trasformazionedigitale #digitiamo
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Questa settimana ho avuto modo di approfondire il tema dell'adozione delle tecnologie 4.0 in Italia leggendo tre studi e report. 1 - Il report Ministero dell'economia e delle finanze - Banca d'Italia sulla fruizione dei crediti d'imposta #Transizione40 mostra un forte utilizzo delle risorse (29 miliardi di crediti d'imposta) nel "triennio d'oro" 2020-2022. 2 - Lo studio promosso da Intesa Sanpaolo e SMACT Competence Center sull'adozione delle tecnologie 4.0 nel #Triveneto evidenzia una diffusione ormai quasi capillare delle tecnologie digitali nelle imprese (su tutte la robotica) a fronte però di una scarsa propensione a investimenti 5.0 (potete leggerla qui https://lnkd.in/dEjCKs6W). 3 - I risultati dell'osservatorio del Laboratorio RISE focalizzato soprattutto sull'area lombarda dicono che nel 2024 il livello di adozione delle tecnologie digitali è sostanzialmente stabile e le (poche) imprese che non ci hanno mai creduto continuano a non crederci. In compenso il digitale sembra effettivamente essere una leva per favorire il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. La mia riflessione? L'adozione diffusa delle tecnologie 4.0 è il risultato di una forte sinergia tra incentivi e #awareness. Ma la strada da fare è ancora molto lunga... Le imprese devono ancora capire come sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie e valorizzare concetti chiave come l'apertura, l'interconnessione, la collaborazione di filiera, la sicurezza dei dati e la sostenibilità. E voi cosa ne pensate? Ditemelo nei commenti. Buon week end!
Industria 4.0, nel Triveneto il 75% delle imprese adotta tecnologie digitali, ma la transizione green è ancora lenta
https://www.innovationpost.it
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Circa il 75% delle 252 imprese del Triveneto coinvolte dall’indagine adotta tecnologie 4.0, con valori vicini al 90% per le realtà più grandi. Ma anche tra le aziende più piccole si registra un buon grado di diffusione: oltre il 60% dichiara di adottare almeno una tecnologia. #Industria4.0 #digitale
Industria 4.0, nel Triveneto il 75% delle imprese adotta tecnologie digitali, ma la transizione green è ancora lenta
https://www.innovationpost.it
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Il potenziale dell’#AI ormai si sa è davvero infinito e potrebbe anche trasformare il sistema economico del nostro paese. Per riuscirci, però, le imprese devono avere visione strategica e competenze così da poterne cogliere le opportunità. Per questo motivo Google ha presentato ‘IA per il #madeinitaly’: un progetto che, attraverso risorse, consulenze personalizzate e corsi di formazione senza costi – online e sul territorio – si propone di accompagnare le aziende verso un’integrazione efficace dell’#IA nelle proprie attività, con un focus particolare su quattro settori chiave del Made in Italy – #metalmeccanico, #abbigliamento, arredamento e #agroalimentare. Il progetto si articola in vari step, il primo dei quali consiste in una fase di analisi della maturità digitale del proprio business, che è possibile realizzare con AI Smart Report. Basato su una ricerca condotta dalla POLIMI Graduate School of Management del Politecnico di Milano, AI Smart Report è uno strumento senza costi che grazie all’analisi di 177 tecnologie IA su vari settori del Made in Italy permette di individuare quelle più utili per la propria realtà. Ha commentato Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e Vice President di Google in Italia. “𝐿’𝐼𝐴 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑒, 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑃𝑀𝐼 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑔𝑎𝑝 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀. 𝑃𝑒𝑟 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀, 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖𝑠 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑢 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝐼𝐴 𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑏𝑢𝑠𝑖𝑛𝑒𝑠𝑠, 𝑒 𝑝𝑜𝑖 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑙𝑎. 𝐸 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 ‘𝐼𝐴 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑀𝑎𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑦’”’
IA per il Made in Italy, l'iniziativa di Google per le PMI
https://www.digitech.news
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Secondo i dati del più recente Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI della School of Management del Politecnico di Milano, un terzo delle PMI italiane non ha un presidio sulla funzione digitale e, quindi, non ha una figura, interna o esterna, che possa pilotare i progetti di digitalizzazione. Un altro terzo affida questi compiti a un professionista o consulente esterno oppure a una software house. Un altro terzo ancora – precisamente, il 36% – ha un responsabile interno che, nella maggior parte dei casi, è a presidio del portafoglio tecnologico, delle reti e della sicurezza aziendale. E' di fondamentale importanza iniziare a formare anche all'interno delle piccole e medie imprese competenze in grado di guidare la trasformazione digitale per evitare di delegare tutto all'esterno e rendere il tutto coerente con la strategia aziendale. Per questo motivo il Digital Innovation Hub Marche organizza il corso "Digital Innovation management" Il corso, della durata di 20 ore, si svolgerà IN PRESENZA nei giorni 18, 25 Ottobre e l’8, 15 e 29 novembre dalle 14.00 alle 18.00. CONTENUTI - Introduzione al Digital Innovation Management - perché gestire l’innovazione? - Fattori critici per la trasformazione digitale - cosa serve per innovare? - Gli ambiti dell’innovazione digitale - che cosa dobbiamo innovare? - Creazione del percorso di digitalizzazione – come innovare? - Strumenti operativi per la Digitalizzazione COSTI Il corso rientrando nelle agevolazioni previste da EDIH4marche, è coperto al 100% per le piccole imprese e all’80% per le medie imprese attraverso uno SCONTO DIRETTO IN FATTURA.
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