Post di Mirko Patera

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Sales & Business Controller 💵 | Reporting Specialist 📊 | Business Analyst 👨💼 | PM Digital 📲

📍La mappa percettiva, tra teoria e pratica. 🔛 Quando parliamo di brand e della sua identità, veniamo coinvolti quasi sempre da un processo di evoluzione continua di quelle che sono dinamiche di sviluppo dell’immagine aziendale. Il termine immagine, però, è da riferirsi in senso più ampio rispetto al mero significato della parola. 🔛 Ecco, quindi, che il processo che porta all’evoluzione dell’immagine aziendale, e più propriamente del brand, passa attraverso l’identificazione del contesto generale in cui il brand si trova ad operare. Attenzione ⚠️, con contesto generale intendo un po’ tutti i legami che si vanno a creare, legami che lo vedono confrontarsi sia con i competitor di prodotto che con i competitor di mercato. I primi sono quelli che si trovano sul mercato con prodotto similare, i secondi con prodotti alternativi o comunque sostitutivi. 👨🏫 Per capire il posizionamento del brand rispetto a questi competitor, è sicuramente indispensabile utilizzare la mappa percettiva (o di posizionamento) che consente di rappresentare graficamente il grado di percezione della soddisfazione dei bisogni della clientela attuale e di quella potenziale. Grado di soddisfazione che passa attraverso l’individuazione di almeno due fattori che vengono reputati distintivi del mercato di riferimento. Il prezzo, quasi mai viene considerato come elemento distintivo, in quanto rappresenterebbe un parametro facilmente superabile (basterebbe di fatto applicare prezzi più bassi). ⭐️ La mappa percettiva si presenta come un grafico a due assi che identifica 4 quadranti, da quello a più alta percezione a quello a più bassa percezione. 📍 Capire in quale quadrante ci si trova è fondamentale per gestire i confronti con i competitor e trarre degli spunti fondamentali per lo sviluppo del proprio brand che passa da specifiche iniziative di marketing (strategico). Il mantra del marketing è sempre lo stesso: “Il cliente crea valore quando fa cose…”, e fare cose vuol dire preferire il prodotto o servizio in fase di scelta d’acquisto avendo un’alta percezione del brand e, di conseguenza, di quanto viene offerto. #marketing #posizionamento #brand #brandidentity #brandstrategy

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