Violenza sulle donne: come riconoscere i segnali di allarme e uscire da una relazione tossica. A cura di: Redazione Online. Ogni nome di una donna uccisa racconta una storia di dolore, sofferenza e, in molti casi, di mancato intervento da parte della società. Introduzione: Il femminicidio come emergenza sociale in Ital... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dJA2GXuS . . . #FEMMINICIDIINITALIA #STOPFEMMINICIDI #VIOLENZASULLEDONNE | #STOPFEMMINICIDI #INEVIDENZA . . . #FEMMINICIDIINITALIA #STOPFEMMINICIDI #VIOLENZASULLEDONNE | #STOPFEMMINICIDI #INEVIDENZA
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Violenza sulle donne: come riconoscere i segnali di allarme e uscire da una relazione tossica. A cura di: Redazione Online. Ogni nome di una donna uccisa racconta una storia di dolore, sofferenza e, in molti casi, di mancato intervento da parte della società. Introduzione: Il femminicidio come emergenza sociale in Ital... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dH5u6xYS . . . #FEMMINICIDIINITALIA #STOPFEMMINICIDI #VIOLENZASULLEDONNE | #STOPFEMMINICIDI #INEVIDENZA . . . #FEMMINICIDIINITALIA #STOPFEMMINICIDI #VIOLENZASULLEDONNE | #STOPFEMMINICIDI #INEVIDENZA
Violenza sulle donne: come riconoscere i segnali di allarme e uscire da una relazione tossica.
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La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità. Secondo il rapporto dell'OMS, la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. - In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner. I dati del Report "Omicidi volontari" del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale aggiornato al 7 aprile 2024 evidenziano che: - nel periodo 1 gennaio – 7 aprile 2024, sono stati registrati 78 omicidi (- 15% rispetto allo stesso periodo del 2023 in cui le vittime furono 92), con 28 vittime donne (-18% rispetto allo stesso periodo del 2023 in cui le donne uccise furono 34) - e donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 26 (-21% rispetto allo stesso periodo del 2023 in cui vittime furono 33); di queste, 16 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner (-27% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il Report "Violenza sulle donne" del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, aggiornato all'8 marzo 2024, evidenzia che nel 2023 le vittime di violenza sessuale sono state 6.062, di cui il 91% donne. #donne #violenzasulledonne #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne #genderbasedviolence
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⚠️ É il 27 novembre, ma non abbassare la guardia ⚠️ 🔍 Nel 2023, si sono registrati 5,6 accessi di donne al Pronto Soccorso per 10.000 residenti con diagnosi di violenza. Le giovani donne di 18-34 anni sono state le più colpite (10,7 per 10.000), seguite dalle donne di 35-49 anni (9,1 per 10.000). Questi numeri ci invitano a riflettere sulla complessità e la pervasività della violenza di genere. (Fonte: Istat, 2024) 📊 Cosa ci dicono i dati? • Per le donne minorenni, le diagnosi più frequenti includono abuso sessuale su minore, maltrattamenti e traumi psichici legati alla violenza fisica. • Per le donne maggiorenni, si evidenziano diagnosi di maltrattamenti non specificati, abusi sessuali e osservazioni mediche successive ad asseriti episodi di violenza sessuale. 📐 Come interpretare questi fenomeni? I modelli della piramide, del circolo e della spirale della violenza ci aiutano a leggere la violenza di genere non come una sequenza di eventi isolati, ma come un continuum di comportamenti interconnessi: ➡️ Piramide della violenza: mette in luce come le microaggressioni quotidiane possano alimentare un’escalation verso atti estremi. ➡️ Circolo della violenza: evidenzia la ciclicità delle dinamiche violente all’interno delle relazioni. ➡️ Spirale della violenza: sottolinea come la violenza non sia lineare, ma cresca e si intensifichi nel tempo. 🤨 Le sfide regionali: È importante notare che in alcune regioni, come la Calabria, manca una distinzione di genere nelle registrazioni degli accessi al Pronto Soccorso, limitando la possibilità di analizzare il fenomeno in modo approfondito. 💡 Cosa possiamo fare? Analizzare la violenza di genere attraverso questi modelli ci consente di individuare punti critici di intervento e sviluppare strategie basate sui dati per prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue forme. 👉 Scopri di più su come Geen utilizza un approccio innovativo e basato sui dati per affrontare queste sfide: geenapp.it.
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{𝐅𝐀𝐂𝐂𝐈𝐀𝐌𝐎... 𝐈𝐋 𝐏𝐔𝐍𝐓𝐎} *** 👩🦰 Un terzo delle #donne tra i 16 e i 70 anni in #Italia ha subito #violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Questo significa che molte persone che conosciamo potrebbero essere vittime di violenza domestica, anche se non ne parlano apertamente. 🙏 Spesso le vittime si rivolgono al #medico di famiglia per chiedere aiuto. Ma riconoscere i segnali non è sempre facile. Come possiamo imparare ad ascoltare con maggiore attenzione e sensibilità? 👠 La violenza domestica non riguarda solo le donne adulte, ma anche i minori che vivono in contesti familiari violenti. Questi #bambini sono esposti a un doppio rischio: essere vittime dirette o assistere alla violenza subita da una figura di riferimento. 💪 È fondamentale rompere il silenzio e lavorare insieme per creare una società in cui la violenza non abbia spazio. Cosa possiamo fare concretamente nella nostra comunità per supportare le vittime e prevenire la violenza domestica? L'articolo di Stefano Cartesegna e Margherita Saraceno è su @Il Punto 🔗 https://bit.ly/4fwVljz #omceotorino
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❗️La violenza contro le donne non ha scuse. L'Associazione Nazionale Forense è al fianco delle vittime di violenza e si impegna a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo grave fenomeno che continua a segnare la nostra società. 📊 Numeri che fanno riflettere: • Ogni 3 giorni una donna muore in Italia a causa della violenza domestica. (Dati Ministero dell'Interno) • Nel 2023, le denunce per maltrattamenti in famiglia sono state oltre 15.000, ma si stima che solo il 30% delle vittime parli e chieda aiuto. (Dati Istat) • Circa 6 milioni di donne italiane hanno subito una forma di violenza fisica o sessuale durante la loro vita. (Fonte: Istat) • Non è possibile rimanere in silenzio! La violenza può essere fermata solo parlandone, ascoltando e sostenendo chi è in difficoltà. Non è mai troppo tardi per chiedere aiuto. Il supporto esiste, e ogni donna ha il diritto di vivere senza paura. Anf è vicina anche alle colleghe e ai colleghi che ogni giorno si impegnano per aiutare tutte le donne vittima di violenza, cercando di ottenere giustizia e di costruire un sistema migliore che possa vincere questo terribile problema una volta per tutte. ❗️La violenza, come ogni forma di devianza non si ferma solo con una legge. Occorre una sensibilizzazione a ogni livello culturale.
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La violenza contro le donne è un problema profondamente radicato nelle dinamiche sociali, spesso alimentato da un sistema patriarcale che normalizza certi comportamenti. Non è un caso che la maggior parte degli episodi di violenza avvenga tra le mura domestiche, un luogo che dovrebbe rappresentare sicurezza ma che per molte donne diventa una prigione. I dati del Ministero dell’Interno mostrano che nel 2024, su 129 om1cid1 in ambito familiare, il 65% delle vittime erano donne. Numeri che ci ricordano quanto sia urgente un cambiamento culturale che metta fine alla violenza di genere, al perpetuarsi di quella categoria criminologica che vede nel genere della vittima il movente stesso. Le donne che subiscono violenza, sia fisica che psicologica, sperimentano frequentemente stress, ansia, depressione e disturbi del sonno. Molte di loro vivono un forte isolamento sociale. Supporti psicologici mirati possono essere determinanti nel processo di recupero, aiutando a ricostruire l'autostima, a elaborare il trauma e a prevenire il rischio di ricadute. Le statistiche ci dicono che molte donne che subiscono violenza non denunciano, spaventate dalla reazione dell'aggressore o dalla sfiducia nel sistema giudiziario. Tuttavia c'è un segnale di speranza. Il numero 1522, dedicato al supporto contro la violenza e lo stalking, ha registrato circa 48mila contatti nei primi 9 mesi del 2024, un aumento del 57% rispetto al 2023. Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, le richieste d’aiuto sono aumentate e questa tendenza è diventata costante, un segno che sempre più vittime stanno cercando sostegno. Sensibilizzare sulla necessità di un intervento psicologico tempestivo è un passo importante per interrompere il ciclo della violenza, ma il percorso di supporto alle vittime non è sufficiente. Il cambiamento che auspichiamo per fermare la violenza di genere non può essere solo reattivo, ma deve radicarsi profondamente nelle nuove generazioni. Solo interrompendo il retaggio patriarcale e educando non solo al rispetto, ma anche alla capacità di riconoscere e rifiutare ogni forma di abuso, potremo costruire una società in cui la violenza non abbia più spazio. #GiornataControLaViolenza #Psicologia #GiuntiPsychometrics #25novembre #giornatacontrolaviolenzasulledonne
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🌍 Violenza contro le donne: una piaga universale che colpisce diritti e dignità Dal femminicidio alle violenze psicologiche, economiche e sociali, ogni forma di abuso è un attacco ai diritti umani. Numeri allarmanti: una donna su tre subisce violenza, ma solo il 10% denuncia. 💡 Cosa possiamo fare? ✅ Educazione di genere ✅ Leggi più severe e supporto integrato ✅ Empowerment economico 💪 Ogni donna che lotta per sé, lotta per tutte. È tempo di agire, sensibilizzare e sfidare il silenzio. 📢 #StopViolenzaSulleDonne #DirittiUmani #Consapevolezza
🌍 Un grido che attraversa confini e culture: la violenza contro le donne continua a segnare le cronache Dai nomi che non possiamo dimenticare – Gisèle, Saman Abbas, Giulia Cecchettin, Sara Centelleghe – alle realtà più invisibili e sistemiche come tratta di esseri umani, mutilazioni genitali femminili e matrimoni forzati, la violenza di genere assume molte forme, ma colpisce sempre allo stesso cuore: la dignità e i diritti umani. 📉 Dipendenza affettiva, violenza psicologica, abusi relazionali: dinamiche tossiche spesso invisibili diventano il preludio di storie tragiche, dove la violenza intima – femminicidio, abuso psicologico, stupro, stalking, cyber-violenza– si intreccia con pregiudizi culturali e sistemi di potere. 🌍 Un flagello universale: la violenza contro le donne, una piaga silenziosa ma devastante Nel mondo, una donna su tre subisce almeno un episodio di violenza nel corso della vita, ma solo il 10% trova il coraggio di denunciare. Le statistiche parlano chiaro: oltre il 75% degli abusi nasce dentro le mura domestiche, perpetrati da partner, ex, o persino familiari. Non è solo un problema sociale, ma una questione economica, sanitaria e culturale che colpisce il cuore stesso della dignità umana. 🔴 Cosa significa violenza contro le donne? Dall’ONU all’OMS, il consenso è unanime: si tratta di ogni atto di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica o sociale che causa danni o sofferenze. La violenza fisica ferisce il corpo, quella psicologica mina l’autostima con offese e intimidazioni. La violenza economica sottrae indipendenza finanziaria, mentre quella sessuale impone rapporti non consensuali spesso rimossi dalle stesse vittime. Infine, la violenza sociale isola, spezzando i legami con amici e familiari per aumentare il controllo sulla vittima. 📉 I numeri dietro la tragedia Ogni tre minuti, in India, si registra un crimine contro una donna; in Italia, il 35% delle donne è vittima di violenze, spesso all’interno della famiglia. Dati allarmanti dell’OMS rivelano che il 28,4% delle donne in gravidanza subisce abusi domestici. Le conseguenze? Impatti devastanti su salute fisica e mentale, perdita di autonomia economica e un senso di insicurezza diffuso. 💡 Cosa possiamo fare? La soluzione richiede un approccio multidimensionale. Serve: Educazione di genere nelle scuole. Leggi più severe e formazione delle forze dell’ordine. Supporto integrato nei centri sanitari: assistenza fisica, psicologica e legale Empowerment economico per le donne e sensibilizzazione delle comunità. 💪 𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚, 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 sfidando un sistema che ancora troppo spesso le riduce al silenzio. È tempo di chiamare le cose con il loro nome, di creare consapevolezza. 📢 #StopViolenzaSulleDonne https://lnkd.in/dRkvRbZB https://lnkd.in/dG4swvju https://lnkd.in/dEwFbrRU
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La violenza contro le donne è una piaga che non conosce confini: non si ferma alla violenza fisica, ma si annida anche nelle parole, negli sguardi, nei silenzi. Ogni giorno, milioni di donne in tutto il mondo vivono situazioni di abuso, paura e oppressione, che vanno dalla violenza domestica alla discriminazione, dall'abuso psicologico alla violenza sessuale. È un fenomeno che non si può ignorare, non si può tacere. La violenza sulle donne è una ferita che colpisce la società intera, indebolendo le fondamenta della nostra umanità. Ogni donna ha il diritto di vivere una vita libera da paura, con la possibilità di esprimersi, di crescere e di realizzarsi senza alcuna forma di violenza. La violenza non è mai giustificabile. Non esistono scuse per chiunque alzi le mani, le parole o l’indifferenza verso una donna. Le cicatrici fisiche e psicologiche di chi subisce violenza non sono facili da guarire, eppure è possibile costruire un futuro diverso, un futuro in cui ogni donna possa sentirsi sicura, rispettata, amata. #StopViolenzaDonne #NonSeiSola #BastaViolenza #FermiamoLaViolenza #ViolenzaMaiPiù #RispettoPerLeDonne #LibereDallaViolenza #DiciNoAllaViolenza #ZeroViolenzaSulleDonne #AmoreSenzaViolenza
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🌍 Un grido che attraversa confini e culture: la violenza contro le donne continua a segnare le cronache Dai nomi che non possiamo dimenticare – Gisèle, Saman Abbas, Giulia Cecchettin, Sara Centelleghe – alle realtà più invisibili e sistemiche come tratta di esseri umani, mutilazioni genitali femminili e matrimoni forzati, la violenza di genere assume molte forme, ma colpisce sempre allo stesso cuore: la dignità e i diritti umani. 📉 Dipendenza affettiva, violenza psicologica, abusi relazionali: dinamiche tossiche spesso invisibili diventano il preludio di storie tragiche, dove la violenza intima – femminicidio, abuso psicologico, stupro, stalking, cyber-violenza– si intreccia con pregiudizi culturali e sistemi di potere. 🌍 Un flagello universale: la violenza contro le donne, una piaga silenziosa ma devastante Nel mondo, una donna su tre subisce almeno un episodio di violenza nel corso della vita, ma solo il 10% trova il coraggio di denunciare. Le statistiche parlano chiaro: oltre il 75% degli abusi nasce dentro le mura domestiche, perpetrati da partner, ex, o persino familiari. Non è solo un problema sociale, ma una questione economica, sanitaria e culturale che colpisce il cuore stesso della dignità umana. 🔴 Cosa significa violenza contro le donne? Dall’ONU all’OMS, il consenso è unanime: si tratta di ogni atto di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica o sociale che causa danni o sofferenze. La violenza fisica ferisce il corpo, quella psicologica mina l’autostima con offese e intimidazioni. La violenza economica sottrae indipendenza finanziaria, mentre quella sessuale impone rapporti non consensuali spesso rimossi dalle stesse vittime. Infine, la violenza sociale isola, spezzando i legami con amici e familiari per aumentare il controllo sulla vittima. 📉 I numeri dietro la tragedia Ogni tre minuti, in India, si registra un crimine contro una donna; in Italia, il 35% delle donne è vittima di violenze, spesso all’interno della famiglia. Dati allarmanti dell’OMS rivelano che il 28,4% delle donne in gravidanza subisce abusi domestici. Le conseguenze? Impatti devastanti su salute fisica e mentale, perdita di autonomia economica e un senso di insicurezza diffuso. 💡 Cosa possiamo fare? La soluzione richiede un approccio multidimensionale. Serve: Educazione di genere nelle scuole. Leggi più severe e formazione delle forze dell’ordine. Supporto integrato nei centri sanitari: assistenza fisica, psicologica e legale Empowerment economico per le donne e sensibilizzazione delle comunità. 💪 𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚, 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 sfidando un sistema che ancora troppo spesso le riduce al silenzio. È tempo di chiamare le cose con il loro nome, di creare consapevolezza. 📢 #StopViolenzaSulleDonne https://lnkd.in/dRkvRbZB https://lnkd.in/dG4swvju https://lnkd.in/dEwFbrRU
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Come riconoscere i campanelli d’allarme. Cosa fare in caso di bisogno. A chi rivolgersi per chiedere aiuto. L’associazione DONNEXSTRADA, in collaborazione con Enilive, ha realizzato una guida per rendere più consapevoli le persone su molestie, relazioni tossiche e femminicidi. Nei primi sei mesi del 2024 in Italia si sono registrati 12.424 casi di maltrattamento contro familiari e conviventi, il 5% in più rispetto allo stesso periodo del 2023: nell’81% dei casi la vittima è di genere femminile. Il 49% delle donne italiane tra i 18 e i 65 anni hanno dichiarato di aver subito almeno una volta nella vita questa forma di abuso. Nelle 146 pagine della guida “Ti riguarda” vengono riportati consigli pratici per affrontare le situazioni di violenza di cui si è vittima, di cui si viene a conoscenza o alle quali si assiste. Il testo spiega quali sono gli elementi tipici che configurano un caso di violenza nei diversi contesti in cui esso si può manifestare e indica i contatti a cui rivolgersi in situazione di necessità o emergenza, analizzando il contesto dal punto di vista psicologico, medico e legale.
Donne, non siete sole: ecco una guida contro le violenze di genere
tpi.it
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