La Giornata contro la Violenza sulle Donne dovrebbe essere un momento di azione, non solo di retorica. Ogni anno si celebra il solito rituale sterile: fiocchi, panchine e scarpe rosse, slogan, manifestazioni, attenzione mediatica televisiva ma nessun cambiamento tangibile. Per carità, ben venga l’attenzione alta - e guai se non ci fosse - ma io personalmente sono un po’ stufa di parole e gesti privi di contenuti reali, di soluzioni, di consistenti riduzioni dei femminicidi. Puoi leggere l'articolo integrale per L'Opinione Tempi Moderni al seguente link: https://lnkd.in/d-Ekqpfs
Post di Monica Landro
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Lo sapevi che nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne le chiamate al 1522 registrano un picco? Per questo è necessario parlarne e informare il più possibile, non solo il 25 novembre. Noi di Kermasofia poniamo l’attenzione sui diversi tipi di violenza, anche quella meno visibile: riconoscerla è il primo passo per combatterla. Nel video ti parliamo di quanto i soldi abbiano a che fare con il patriarcato. Facci sapere nei commenti o con un messaggio privato la tua storia!
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Donne che non perdonano https://ift.tt/nZeKxMA Quanto bello sarebbe poter commettere qualsiasi tipo di violenza sapendo che tanto alla fine il perdono arriverà comunque? Il 25 novembre è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne - occasione per fermarci un attimo e dedicare qualche riga che forse esula in parte dal genere degli articoli del blog. Cercherò di non essere troppo retorica e ripetitiva sperando che alcuni ragionamenti possano far pensare e far scorgere uno spiraglio di speranza. Purtroppo non credo che esistano molte donne che non abbiano almeno una volta nella vita assistito a episodi di violenza. La violenza è una costante nella società e le misure adottate per ridimensionare il problema non sembrano funzionare. Soldi, potere, dipendenze e senso di inferiorità sono ciò che in qualche modo giustifica il perdono delle donne che subiscono violenza. La violenza reiterata così può diventare un’abitudine che, ancorata a concetti borghesi, risulta difficile da eliminare. Al primo schiaffo, al primo calcio, al primo pugno, al primo gesto violento le donne dovrebbero capire che, se perdonano, ce ne saranno altri. Ricatti sentimentali del tipo “Se mi ami veramente allora mi perdoni” non devono farci cascare in dinamiche malate. Il punto è: “Se mi avessi amato veramente non mi avresti ferito”. Nel mio mondo ideale quindi la logica perfetta dovrebbe far sì che la donna, colpita nella mente e nel corpo, dovrebbe automaticamente porre fine alla relazione e prendere decisioni in merito al fatto. Non sarebbe bello poter far sparire tutta la violenza del mondo con un solo soffio? Ma in fondo è più giusto far vivere il resto della vita dei colpevoli in una dimensione di privazioni, rimorsi, vergogna e amara rassegnazione per un mondo che, come rimando, ha solo disprezzo. Le streghe non esistono questo si sa. Esistono però le donne che non usano trucchi o complicate pozioni magiche. Le donne che sanno usare la propria testa non ne hanno bisogno e se capita che si sentano deboli in loro soccorso arrivano le vere amiche. Quando non riusciamo a reagire da sole è giusto chiedere aiuto a persone qualificate e preparate e prendere in considerazione un corso di difesa personale. Il coraggio di ammettere di aver capito chi si ha davanti non è un meccanismo mentale che scatta automaticamente per alcune ragazze. Abbassare lo sguardo e la guardia non conviene: quello che ne deriva è solo l’ennesimo momento che non potrà essere cancellato da nessun principe azzurro futuro! Ritengo che la miglior medicina per questa piaga sia l’istruzione sebbene non sia una delle priorità di molti. La conoscenza crea cultura e la cultura di ciò che è lecito da ciò che non lo è vorrei che fosse ben chiaro fin dai primi anni di vita delle persone. Minori, giovani, adulti e anziani devono tenere a mente che le ragazze e le donne sono esseri liberi di scegliere e di declinare un invito. La libertà non deve essere mai messa in discussione. So che tutto può...
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Insieme contro la violenza sulle donne. La violenza sulle donne non è solo un problema personale: è una ferita sociale che riguarda tutti noi. In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, vogliamo dedicare un momento di riflessione a un tema spesso trascurato: la violenza psicologica. Parole che feriscono, atteggiamenti che sminuiscono, silenzi che isolano. Questi sono segni invisibili di una violenza che può essere altrettanto devastante di quella fisica. Riconoscerla è il primo passo per combatterla. Come azienda che si impegna a creare ambienti di lavoro rispettosi e inclusivi, crediamo che il rispetto e la dignità siano valori fondamentali, dentro e fuori il contesto lavorativo. Oggi vogliamo ribadire il nostro impegno: promuoviamo l'ascolto, il supporto e l'educazione contro ogni forma di discriminazione o abuso. Insieme possiamo fare la differenza, a partire dai piccoli gesti quotidiani. Perché ogni donna merita di sentirsi al sicuro, valorizzata e rispettata. Sempre. #GiornataControLaViolenzaSulleDonne #StopViolenza #Rispetto
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Oggi, a 25 anni dalla designazione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, la violenza di genere rimane la violazione dei diritti umani più prevalente e pervasiva al mondo. In Quid ogni giorno lavoriamo per garantire alle nostre colleghe indipendenza di vita ed economica: il lavoro è una chiave fondamentale per evitare isolamento e situazioni di dipendenza economica, ma non solo. Sapere che al lavoro, in un ambiente sicuro e accogliente, si può trovare uno spazio di cura e sostegno reciproco, di ascolto e prevenzione può spezzare il ciclo della violenza. Per questo ci impegniamo quotidianamente per progettare e organizzare luoghi di lavoro che possano essere strategici nel prevenire la violenza e nel sostenere le donne vittime di abusi. Accedere ad un nuovo lavoro ha segnato per tante donne arrivate in Quid dopo aver subito violenza - economica o fisica - l'inizio di una nuova vita: una vita fatta di sogni e progetti per il futuro da costruire con coraggio, ricominciando da capo. #fightforyourrights #25novembre #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne
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Insieme contro la violenza sulle donne. La violenza sulle donne non è solo un problema personale: è una ferita sociale che riguarda tutti noi. In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, vogliamo dedicare un momento di riflessione a un tema spesso trascurato: la violenza psicologica. Parole che feriscono, atteggiamenti che sminuiscono, silenzi che isolano. Questi sono segni invisibili di una violenza che può essere altrettanto devastante di quella fisica. Riconoscerla è il primo passo per combatterla. Come azienda che si impegna a creare ambienti di lavoro rispettosi e inclusivi, crediamo che il rispetto e la dignità siano valori fondamentali, dentro e fuori il contesto lavorativo. Oggi vogliamo ribadire il nostro impegno: promuoviamo l'ascolto, il supporto e l'educazione contro ogni forma di discriminazione o abuso. Insieme possiamo fare la differenza, a partire dai piccoli gesti quotidiani. Perché ogni donna merita di sentirsi al sicuro, valorizzata e rispettata. Sempre. #GiornataControLaViolenzaSulleDonne #StopViolenza #Rispetto
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📌25 Novembre - Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne SE IO NON VOGLIO, TU NON PUOI SE TU NON VUOI, IO NON POSSO. 🔴Al fianco delle Rappresentanti delle Studentesse e degli Studenti di Università degli Studi di Teramo vogliamo rilanciare come Ateneo il messaggio, semplice ed essenziale, che richiama il diritto al consenso come base inviolabile della dignità e della libertà di ogni donna: "Se io non voglio, tu non puoi". È il messaggio della campagna della Fondazione Una Nessuna Centomila con il quale vogliamo invitare a riflettere e ad agire: la prevenzione della violenza passa attraverso l’educazione, il rispetto e il supporto concreto alle vittime. 🔴La violenza di genere è un'emergenza globale che non possiamo ignorare. Secondo i dati ISTAT, in Italia, quasi una donna su tre ha subito violenza fisica o psicologica almeno una volta nella vita. Ogni anno, migliaia di donne sono vittime di abusi, stalking, violenza domestica o femminicidio. Questi numeri non sono solo statistiche: sono vite spezzate, famiglie distrutte, e diritti calpestati. È necessario sostenere un cambiamento culturale per riconoscere e tutelare la dignità e la libertà di ogni donna e affinché ogni 'no' sia ascoltato e rispettato. #seiononvogliotunonpuoi #setunonvuoiiononposso #25novembre #noallaviolenzasulledonne
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Oggi, 25 novembre, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Secondo le Nazioni Unite si stima che nel 2023 siano stati commessi 85.000 femminicidi a livello globale, con il 60% degli aggressori rappresentato da familiari o partner. In Italia, solo nel 2023, sono stati registrati 120 femminicidi e una donna su tre ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale. È importante riconoscere che la responsabilità di questa violenza ricade sugli uomini che la commettono, non sulle donne che ne sono vittime. Viviamo in una società patriarcale che sostiene il dominio maschile, alimentando una cultura che spesso giustifica, sminuisce e normalizza gli abusi. È indispensabile superare la tendenza a colpevolizzare le vittime, puntando invece sull’educazione, sulla responsabilizzazione degli uomini e sull’eliminazione degli stereotipi di genere che continuano ad alimentare queste dinamiche tossiche. Il silenzio è un nemico che alimenta questa piaga. Ognuno di noi può contribuire al cambiamento: denunciare i maltrattamenti, riconoscere i segnali di relazioni tossiche e offrire supporto alle vittime sfidando gli stereotipi che colpevolizzano chi subisce violenza. Anche OMTRA oggi sceglie di non rimanere in silenzio, impegnandosi a fare rumore per sostenere le vittime di violenza e contribuire a rompere il ciclo della violenza.
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"L'Abito del Sogno Infranto" per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, anche a Ravenna. La violenza sulle donne è un problema sistemico, radicato in secoli di disuguaglianze e stereotipi di genere che continuano a persistere. Non è solo una questione di singoli episodi di abuso, ma una cultura della sopraffazione che normalizza la violenza, spesso relegandola al silenzio. Questo silenzio è il nostro nemico più grande: protegge gli aggressori, isola le vittime e perpetua il ciclo della violenza. Le statistiche ci raccontano una realtà insostenibile: migliaia di donne subiscono violenze fisiche, psicologiche o economiche ogni anno, e troppo spesso questa violenza si consuma tra le mura domestiche, per mano di chi dovrebbe offrire amore e protezione. Questo tradimento profondo mina la fiducia e il senso di sicurezza, lasciando cicatrici che vanno oltre il corpo e l’anima. Ma non basta indignarsi. Non basta ricordare le vittime il 25 novembre o condividere un post sui social, come questo che state leggendo. Serve un cambiamento radicale. Servono leggi più incisive, strutture di supporto capillari e soprattutto un'educazione che inizi nelle scuole e insegni il rispetto, l’uguaglianza e il valore dell’autonomia personale. Serve dare alle donne strumenti concreti per spezzare il ciclo della violenza, in primis l’indipendenza economica, perché solo così possono davvero riconquistare la libertà. Ogni atto di violenza non è solo un crimine contro una donna, ma un fallimento di tutti noi. Una società che non protegge le sue donne è una società che si condanna a perdere la sua umanità. Dobbiamo agire ora, con determinazione, perché ogni vita spezzata è una possibilità negata, un sogno infranto, un futuro che non vedrà mai la luce.
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Oggi giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, AssoGentile ha deciso di partecipare all'iniziativa promossa da CASA RADIO. Un particolare ringraziamento va a Paolo Leccese per averci dato questa opportunità, che ho voluto cogliere per dare un piccolissimo contributo vocale che sarà trasmesso, insieme a tanti altri, a partire dalle 9.30! Per chi volesse connettersi (https://lnkd.in/d4KvafKP) Ecco qui il testo che voglio condividere con voi: "𝘖𝘨𝘨𝘪 25 𝘯𝘰𝘷𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘴𝘪 𝘤𝘦𝘭𝘦𝘣𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘎𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭'𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦", 𝘶𝘯’𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘧𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘶 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘦𝘥 𝘪𝘯 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰. 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘴𝘪 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦: 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢, 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢, 𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘢, 𝘦 𝘱𝘶𝘳𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘌̀ 𝘶𝘯 𝘧𝘦𝘯𝘰𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪, 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘰 𝘤𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦. 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘦̀ 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢, 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘶𝘴𝘢. 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢, 𝘷𝘦𝘳𝘣𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘯𝘰 𝘭'𝘢𝘶𝘵𝘰𝘴𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘥𝘶𝘤𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘦́ 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰, 𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘦 𝘦̀ 𝘷𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢. 𝘌̀ 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘶𝘨𝘶𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘳𝘦𝘰𝘵𝘪𝘱𝘪. 𝘚𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘧𝘦𝘯𝘰𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰, 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢, 𝘭'𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘦 𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵𝘪𝘷𝘪, 𝘭'𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘰𝘵𝘪𝘥𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘪 𝘭𝘶𝘰𝘨𝘩𝘪 𝘥𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰. 𝘐𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘷𝘪𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢. 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘥𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪, 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘦 𝘪𝘯 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦." #gentilezza #NOallaviolenza #realestate
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