La tavola rotonda organizzata a Montalcino durante Benvenuto Brunello 2024 ha offerto uno spaccato cruciale sul ruolo attuale e futuro dei Consorzi di tutela del vino.
Moderato da Luciano Ferraro del Corriere della Sera, l’incontro ha riunito sei presidenti di importanti denominazioni italiane, affrontando temi centrali per il settore, dalla sostenibilità alla promozione, fino al finanziamento consortile.
Uno dei nodi chiave è stato il finanziamento dei Consorzi. Se da un lato si invoca un maggiore sostegno pubblico, dall’altro è emersa la necessità di un impegno più deciso da parte dei produttori stessi, come sottolineato da Albiera Antinori, presidente del Consorzio DOC Bolgheri. Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, ha evidenziato come azioni strategiche, come la tutela legale dei marchi, richiedano ingenti investimenti ma possano generare ritorni significativi.
Sul fronte della sostenibilità, Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, ha presentato un Manifesto dedicato, ribadendo che la tutela del territorio è un asset irrinunciabile.
L’enoturismo, infine, è stato riconosciuto come un potente veicolo di valorizzazione. L’esperienza della cantina Antinori al Bargino, con 40.000 visitatori annui, dimostra il potenziale di questa leva promozionale.
Tuttavia, il dibattito ha evidenziato una mancanza: l’assenza di voci rappresentative di Consorzi meno noti, la cui partecipazione avrebbe arricchito la visione complessiva.
Per il futuro, è chiaro che il rafforzamento dei Consorzi richiede una strategia condivisa, in cui pubblico e privato collaborino per garantire competitività e sviluppo sostenibile. Come ha ricordato Manetti, “Investire oggi nei Consorzi significa costruire il futuro del vino italiano.”
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Inprenditore presso Bar caffe
3 settimaneComplimenti!