A una settimana dalla conclusione della quarta edizione della #BiennaleTecnologia - manifestazione cui hanno aderito, in un panel dal titolo “Sostenibile, circolare…e digitale: la risposta di oggi al Made in Italy di domani”, il Prof. Marco Taisch, Presidente della Fondazione #MICS, e Claudia Florio, Responsabile Ricerca della Stazione Sperimentale Pelli, in dialogo con la Prof. Elena Dellapiana, Ordinaria di Architettura e Storia del Design presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, e con il giornalista de La Stampa Nicolas Lozito -, ci fa piacere condividere la seguente riflessione, in linea con il tema dell’edizione 2024: “Utopie realiste. Tecnologia e/è umanità”.
“Il Made in Italy può svolgere precisamente questo ruolo nel contesto della transizione 5.0: abbinare la ricerca di una maggiore competitività alle esigenze dell’essere umano, del lavoratore. Per lungo tempo il tema della competitività è stato percepito come distinto dal benessere di quest’ultimo, se non addirittura in contraddizione; oggi sappiamo che la produttività è strettamente connessa alla qualità dell’ambiente in cui si opera, e la tecnologia può aiutare a migliorare il contesto in cui si produce. Così come può e deve aiutare una visione umanista, che metta al centro il produttore di beni e servizi, al pari del consumatore. È un approccio che fa parte della nostra tradizione. È un approccio che abbiamo il dovere, e l’interesse, di valorizzare”.
Ricordiamo che il Politecnico di Torino, organizzatore della Biennale, è parte di #MICS e coordina il nostro Spoke 6 sull'Additive Manufacturing, attraverso la Prof. Federica Bondioli.
