Oggi abbiamo assistito alla presentazione del report di WeWorld "Non staremo al nostro posto" che illumina una realtà difficile da ignorare: le molestie e violenze sul lavoro. Erano presenti Lamberto Bertolè assessore al Welfare salute del Comune di Milano, Elena Lattuada delegata del sindaco alla pari opportunità, andrea comollo e Greta Nicolini di WeWorld. I dati parlano chiaro: 🔸 Il 60% degli intervistati ha assistito ad #abusi sul lavoro. 🔸 Le forme di violenza più diffuse includono violenza verbale, #mobbing e abuso di potere. 🔸 Molti episodi non vengono denunciati per paura di perdere il #lavoro. Un fenomeno che merita particolare attenzione è il #mansplaining, quando le donne vengono interrotte o zittite. È una forma di abuso spesso invisibile, ma profondamente dannosa, ancora troppo poco riconosciuta. Sebbene le certificazioni di parità di genere siano uno strumento utile, non sempre riescono a cogliere tutti i fenomeni legati agli abusi e alle disuguaglianze. È tempo di ascoltare, agire e trasformare i luoghi di lavoro in spazi più sicuri e rispettosi per tutti. Grazie a Rosaria Costanza per l'invito.
Post di Nozomi
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"Non staremo al nostro posto" è il titolo del nuovo report di WeWorld, pubblicato in occasione del 25 novembre. Il report parla soprattutto di patriarcato, perché esiste ancora e si manifesta anche nei luoghi di lavoro, tra microaggressioni, molestie, abusi e violenze. I dati raccolti insieme a Ipsos Italia mostrano la realtà di un fenomeno radicato: 🔴 Più di 1 persona su 5 ha subito molestie o violenze sul luogo di lavoro, e il dato sale a più di 1 su 4 tra le donne. 🔴 6 donne su 10 non denunciano la violenza per paura di perdere il lavoro. 🔴 Più di 1 su 4 non denuncia per paura di non essere creduta. Ma il problema non sono "solo" i numeri. Sono le dinamiche che li generano. La violenza è il risultato di un sistema che alimenta squilibri di potere e disuguaglianze, dove le donne sono più esposte a molestie sessuali, violenze psicologiche e mobbing. È un sistema che chiede alle donne di "stare al loro posto": in silenzio, senza reagire, senza disturbare. Questa cultura è sostenuta da modelli di maschilità egemonica e competitiva, che non solo rafforzano dinamiche di prevaricazione e violenza, ma fanno male anche agli uomini, ingabbiandoli in ruoli rigidi e soffocanti. Per questo non dobbiamo più stare al nostro posto. Cambiare richiede un impegno collettivo: dobbiamo costruire ambienti di lavoro sicuri, dove le persone si sentano libere di denunciare, e dove il silenzio non protegga più chi abusa del proprio potere. Perché la libertà da violenze e molestie sul luogo di lavoro è un diritto umano fondamentale. Il report si legge qui https://lnkd.in/ds4kNMPw Un ringraziamento speciale al team di Eva Sacchi che, come sempre, ci accompagna con estrema sensibilità nelle nostre ricerche. Elena Rebecca Cerri Ilaria Castelli andrea comollo Greta Nicolini Ludovica Iaccino Francesca Tambussi Sabrina Vincenti Valentina Rizzi
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🌍 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗗𝗼𝗻𝗻𝗲 – 𝟮𝟱 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 Oggi ci fermiamo a riflettere su una dinamica che purtroppo affligge milioni di donne nel mondo: la violenza di genere. Non si tratta solo di un problema domestico o privato, ma di una questione sociale, culturale e sistemica che permea anche il mondo del lavoro. 🔴 𝙉𝙚𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤: La violenza contro le donne può assumere molte forme: mobbing, molestie, stereotipi di genere e il perpetuarsi di barriere che ostacolano la crescita professionale. È responsabilità di tutti – individui e aziende – impegnarsi per promuovere ambienti di lavoro inclusivi, sicuri e rispettosi. Sono orgogliosa di far parte di Hunters Group, una realtà che mette al centro la parità di genere e si impegna concretamente per sensibilizzare su questo tema sociale così importante. 🔑 𝘾𝙤𝙨𝙖 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙛𝙖𝙧𝙚? - 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚': A livello aziendale, adottare politiche inclusive e trasparenti per garantire un ambiente lavorativo rispettoso e sicuro. - 𝐀𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞: Creare meccanismi di denuncia anonimi e offrire supporto psicologico e legale alle vittime di violenze o discriminazioni. - 𝐒𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞: Formazione sul rispetto reciproco e campagne di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere. - 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐞: Rafforzare le normative contro le molestie e sostenere le donne nel loro percorso di empowerment economico. 💪 #NoAllaViolenza #25Novembre #ParitàDiGenere #StopViolenceAgainstWomen
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📢#GiornataControlaViolenzasulleDonne #25novembre La violenza e la discriminazione nei confronti delle donne rappresentano una questione che coinvolge anche il mondo del lavoro. In SRI siamo consapevoli che la violenza di genere e la discriminazione non si fermano tra le mura domestiche. I dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e dell’Istat ci ricordano che anche nei luoghi di lavoro molte donne subiscono molestie, discriminazioni salariali e limitazioni di carriera. Ci impegniamo quotidianamente a ridurre questo divario con adeguate politiche per la parità di genere, promuovendo equità nelle opportunità di crescita e nella retribuzione. Ogni nostro passo, anche se piccolo, può fare la differenza. Insieme possiamo costruire un futuro in cui la parità di genere diventi finalmente una realtà e non solo un sogno. #SRI #sorting #recycling #Industries #GiornataControlaViolenzasulleDonne #25novembre #ParitàdiGenere #StopViolenzaDiGenere #ParitàDiGenere #Inclusione #RispettoAlLavoro
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Nell’ultimo biennio l’ottenimento della 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 è diventato per molte aziende un obiettivo imprescindibile in ottica di sviluppo ESG per monitorare e gestire l’aspetto Sociale (“S”) all’interno della propria organizzazione in un’ottica di miglioramento continuo. 𝗠𝗼𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗲, 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗺𝗼𝗯𝗯𝗶𝗻𝗴 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼: 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼? 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲? 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗹𝗲? 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗶 il nostro articolo per saperne di più! 🔗 https://lnkd.in/djR3mYSu #LaRisorsaUmana #Blog #Mobbing #ParitàdiGenere
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Cosa significa essere #donna in Italia nel 2024? Negli ultimi 5 anni, EngageMinds HUB ha monitorato attraverso l’Engage Monitor la situazione delle donne nel nostro Paese, rilevando dati sui cambiamenti socio-culturali, dai quali emerge ancora una condizione che le vede affrontare #sfide #economiche, #legali e #psicologiche complesse. Nonostante i #progressi in #termini di #diritti e #opportunità, permangono infatti disuguaglianze significative in vari ambiti, dalla famiglia al lavoro, dalla politica alla salute. La vera sfida per loro resta quella di riuscire a bilanciare i diversi aspetti della vita, in un contesto difficile che spesso le costringe ad essere “abili equilibriste”. Il mio Punto di Vista a pag. 54 del nuovo numero di THE MAP REPORT https://lnkd.in/d9xggMk7
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🟥𝐒𝐢̀ 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐀𝐋𝐔𝐓𝐄 𝐄 𝐒𝐈𝐂𝐔𝐑𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐒𝐔𝐋 𝐋𝐀𝐕𝐎𝐑𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐄 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄 Diritti delle donne, autodeterminazione e parità di genere sono al centro delle nostre battaglie. In questo contesto, ribadiamo l’importanza di garantire un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso per tutte le donne. Le politiche generali di promozione della salute e sicurezza hanno bisogno di una prospettiva di genere per offrire un contesto lavorativo di benessere per tuttə, uomini e donne. La prevenzione da danni alla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori non è dunque motivo di esclusione ma, al contrario, una spinta al raggiungimento di migliori condizioni di lavoro per tuttə, indipendentemente dal genere a cui appartengono. Elementi e condizioni che determinano impatti sulla salute e sicurezza in ottica di genere sono: 👉Segregazione occupazionale: uomini e donne affrontano rischi diversi nei vari settori lavorativi. 👉Ruoli: i ruoli sociali assegnati alle donne hanno un impatto sulla salute delle donne. 👉Salute sessuale e riproduttiva: un tema che riguarda tuttə, ma per il quale un’attenzione specifica rivestono la gravidanza, l'allattamento, le mestruazioni, la fertilità, la perdita di gravidanza e la menopausa. 👉Violenza e molestie sul posto di lavoro: l’INAIL rileva che le donne sono più spesso vittima anche di violenze sui luoghi di lavoro, in termini di violenza sessuale, molestie e discriminazioni. 👉Patologie: dal #Rapporto 2024 dell’INAIL emerge anche che le lavoratrici sono affette per lo più da patologie osteo-muscolari e del tessuto connettivo, insieme a quelle del sistema nervoso. E con riferimento ai disturbi psichici, la percentuale sul totale delle malattie per le donne è il triplo di quella dei loro colleghi uomini. In special modo le lavoratrici soffrono forme di stress lavoro-correlato, seguite dai disturbi dell’umore. Favorire salute e sicurezza sul lavoro in ottica di genere significa: 🔺𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨: considerare il genere nella raccolta dei dati. 🔺𝐑𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢: affrontare i rischi specifici per le donne. 🔺𝐀𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞: maggiore attenzione e risorse per la sicurezza delle donne. 🔺𝐀𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞: sensibili al genere. 🔺𝐒𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞: promuovere iniziative inclusive. 🔺𝐑𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞: maggiore partecipazione delle donne nei processi decisionali. 🔺𝐅𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚: informare su diritti e sicurezza. 🔺𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐞: creare ambienti di lavoro sicuri. 🔺𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐢: progettare ambienti che rispondano alle esigenze delle donne. Per approfondire, leggi l’articolo completo: https://lnkd.in/dh3PH9qv #inostrisì #sicurezza #lavoro #donne
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📊 #UNARdati Oggi inauguriamo una nuova rubrica dedicata alla condivisione di dati e statistiche sulle discriminazioni in Italia – e non solo. Il nostro obiettivo? Sensibilizzare sulle diverse forme di discriminazione e lavorare insieme per una società più inclusiva. Sapresti dire quali sono state le discriminazioni più comuni nel 2023? 🔍 I dati raccolti dal nostro Contact Center offrono una panoramica dettagliata delle segnalazioni e delle problematiche affrontate durante l'anno. La discriminazione etnico-razziale è stata la più segnalata, rappresentando il 47,9% dei casi. Seguono l'orientamento sessuale e l'identità di genere, la religione o le convinzioni personali, la disabilità e l'età. Continua a seguirci per ulteriori approfondimenti. #UNAR #antidiscriminazione #inclusione #dati #etnicorazziale #dirittiumani #lottaalladiscriminazione #equità
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𝟮𝟱 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲: 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗗𝗼𝗻𝗻𝗲.🔴 Un’occasione per riflettere sulla violenza in tutte le sue forme: 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮, 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗲𝗱 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮, che trovano spazio anche nei contesti lavorativi. 📊 Nei contesti lavorativi, 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝗶𝗹 𝟵% 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘁𝗲 ha dichiarato di aver subito molestie o vessazioni legate al genere, con ripercussioni sul benessere psicologico e sulla carriera. 𝗜𝗹 𝗺𝗼𝗯𝗯𝗶𝗻𝗴, 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 possono assumere forme silenziose ma devastanti: delegittimazione, isolamento e abuso di potere. Questi fenomeni si riscontrano anche con la 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝗮𝗹𝗮𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲. ⚖️ In Italia, le donne guadagnano in media il 𝟮𝟬% 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶 e rappresentano una percentuale inferiore nei ruoli dirigenziali. 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗼 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗾𝘂𝗶𝘁𝗮̀.🤝 Vi è la necessità di un cambiamento culturale profondo che inizia dalla consapevolezza di ciascuno di noi, ciò significa educare al rispetto fin dall’infanzia, implementare politiche aziendali inclusive e garantire ambienti di lavoro sicuri, dove ogni persona possa sentirsi valorizzata senza paura di subire discriminazioni. La violenza di genere trova terreno fertile nell’ignoranza e nei pregiudizi, ma è importante ricordare che le donne non sono solo vittime: sono risorse preziose per questo Paese, che meritano 𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀, 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀.❤️🩹 #25Novembre #GiornataControLaViolenzaSulleDonne #DirittiSulLavoro #Inclusione
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❗️𝟐𝟓 𝑵𝑶𝑽𝑬𝑴𝑩𝑹𝑬 𝟐𝟎𝟐𝟒 ❗️ Parlare di violenza significa anche riconoscere forme meno visibili ma altrettanto dolorose, come quella verbale, psicologica o sistemica, che molte donne subiscono ogni giorno, anche sul posto di lavoro. Dal linguaggio denigratorio alle micro-aggressioni, dalla svalutazione delle competenze alle discriminazioni salariali: tutto questo è una forma di violenza. La disparità di stipendio tra uomini e donne, ancora tristemente presente in molti settori, rappresenta una manifestazione tangibile di un sistema che non riconosce pienamente il valore e il contributo femminile. Questa giornata non deve essere solo un momento di riflessione, ma un’occasione per agire. Come professionisti e leader, abbiamo la responsabilità di creare ambienti di lavoro equi, rispettosi e inclusivi, dove ogni persona possa sentirsi valorizzata, indipendentemente dal genere. 💬 Oggi più che mai, scegliamo parole che costruiscono e non feriscono, comportamenti che includono e non escludono. Scegliamo di essere parte della soluzione. #25Novembre #GiornataControLaViolenzaSulleDonne #GenderEquality #Inclusione #Lavoro
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I dati Eurostat ci mostrano ancora chiaramente quanto in Italia siamo distanti dal raggiungere la parità di genere. Perché il lavoro rappresenta il primo fondamentale passo per combattere la disparità di genere, la violenza economica e quella psicologica. Bisogna davvero entrare in questa consapevolezza e adottare tutte le misure per rendere l’indipendenza l’obiettivo primario per evolvere come società.
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