Riporto una affermazione di oggi dell'Assessore Bertolaso sul tema #listediattesa e la confronto con alcune tra le mie numerose affermazioni sull'importanza di riprendere i percorsi di presa in carico per garantire appropriatezza ed incidere sui tempi di attesa. BENE FINALMENTE
Guido Bertolaso 15 luglio
Andiamo nella direzione di riorganizzazione la presa in carico dei pazienti cronici per fornire una rete di assistenza integrata e di alta qualità migliorando la loro qualità di vita e riducendo il carico sulle strutture sanitarie. Come abbiamo più volte specificato, non è solo lavorando sul piano dell’offerta sanitaria che si riducono le liste d’attesa, anche se l’impegno su quel fronte rimane massimo”.
Mario Alparone
✔ One Health 4 luglio 2024
I tentativi di riduzione delle liste di attesa effettuati solo con un aumento dell’offerta, peraltro finanziata con ore aggiuntive incentivate che vanno ad agire sugli stessi professionisti che sono già impegnati oltre gli orari ordinari da diversi anni, risulta una strategia criticabile perché inefficace e perché genera ulteriore domanda inappropriata. Circa il 70% delle prestazioni ambulatoriali erogate dalle strutture sanitarie sono di classe P (programmabile a 120 giorni). Trasformare quelle di classe P da Programmabili a Presa in carico. Vanno disincentivate le prescrizioni di prestazioni non assistite da PAI
✔ Post linkedin 2s
Come abbiamo più volte richiamato la strategia di abbattere le liste di attesa con un aumento dell’offerta ed aperture di tipo straordinario sabato e domenica e’inefficace e dannosa in quanto crea altra domanda che peraltro è ad alto rischio di inappropriatezza. Più volte abbiamo sostenuto l’importanza di perseguire modelli di valutazione dell’appropriatezza delle prestazioni richieste per non vanificare gli sforzi che poi vanno ad incidere sullo stesso personale. L’ultima dgr di regione Lombardia però non affronta il tema dell’appropriatezza prescrittiva in maniera forte e richiede aumenti di prestazioni con ambulatori fuori orario e neanche lo fa il recente DDL e DL ministeriale.
✔ @quotidiano sanità- Alparone medicina del territorio 3 aprile
Dal punto di vista organizzativo ricordo quando nella prima riforma lombarda, la L.R. 23/2015, abbiamo provato a coinvolgere i MMG nella predisposizione dei famosi PAI (piani assistenziali individuali) per le patologie croniche: è stato faticoso. Ma è la strada necessaria per garantire accesso alle cure equo ed appropriato per i cronici e gestire l’appropriatezza prescrittiva.