Il contributo delle atlete Italiane al medagliere olimpico è un segno positivo del progresso che il Nostro Paese ha compiuto nel promuovere lo sport femminile e nel riconoscere il talento e il potenziale delle donne nello sport. Questo successo non solo eleva la posizione dell'Italia nella classifica olimpica ma serve anche come fonte di ispirazione per ulteriori miglioramenti e progressi. 𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗻𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗲, 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝟳 𝗺𝗲𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗱'𝗼𝗿𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟯 𝗰𝗼𝗻𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶, 𝗵𝗮 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗼𝗹𝗶𝗺𝗽𝗶𝗰𝗮, 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗹'𝗲𝗰𝗰𝗲𝗹𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗲 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗼𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗹'𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁. Continuare a sostenere e investire nello sport femminile è essenziale per garantire che queste tendenze positive continuino a crescere, contribuendo a una società più equa e inclusiva. International Olympic Committee – IOC CONI Sport e Salute #Olimpiadi #Parigi2024 #ESG #inclusivià #pari_opportunità #sport #medagliere_olimpico #sport_femminile
Post di Paolo Raeli
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Se ricalcolassimo il medagliere delle Olimpiadi di #Parigi2024 tenendo conto del numero di abitanti di ogni Paese, scopriremmo una classifica ben diversa ma altrettanto significativa. Al primo posto troveremmo l’isola caraibica di #Dominica con una sola medaglia d’oro - quella di Thea Lafond, unica a superare i 15 metri nel salto triplo femminile - ma espressa da una popolazione di appena 71.991 abitanti. Al secondo posto ancora un'isola caraibica, #SaintLucia 1 oro (e un bronzo) su 178.696 abitanti. A vincere la medaglia più preziosa Julien Alfred che si è imposta nei 100 metri donne con il tempo di 10”72. Sul terzo gradino del podio la #NuovaZelanda con 10 ori (7 argenti e 3 bronzi) e una popolazione di 5.106.922 abitanti: una medaglia d'oro ogni 510.692. E le big? Gli Stati Uniti sarebbero 34°, una medaglia d'oro ogni 8.528.475 abitanti. La Repubblica popolare cinese precipiterebbe al 51° posto: un'oro ogni 35.634.023 abitanti. L’Italia sarebbe 28° con 4.896.758 abitanti ogni medaglia d'oro I Paesi Bassi sarebbero 6° in entrambe le classifiche a dimostrazione dello splendido lavoro svolto dalle loro federazioni: un'oro ogni 1.169.212 abitanti. A Parigi 2024 hanno preso parte 205 nazioni, 91 di esse sono andate a medaglia, con l'aggiunta della squadra Rifugiati politici che ha vinto un bronzo. Con i loro 6 ori olimpici le isole caraibiche si confermano un fenomeno sportivo, anche senza Usain #Bolt. Fenomenale il risultato degli atleti della cittadina di #Roncadelle, nel bresciano: 3 ori su 9.248 abitanti, un record!. Un trionfo che l’avrebbe posizionata al 29° posto della classifica generale, davanti alla Danimarca.
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🗼Olimpiadi di Parigi 2024: Trionfa la parità di genere. Uno degli aspetti più innovativi delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stato l’aumento degli eventi misti, in cui squadre composte da atleti di entrambi i sessi hanno gareggiato insieme. Questi eventi non solo celebrano la collaborazione tra uomini e donne, ma sottolineano anche l’importanza dell’uguaglianza e del rispetto reciproco. Dalle staffette miste nel nuoto e nell'atletica ai tornei misti nel judo e nel triathlon, questi eventi hanno dimostrato che la parità di genere può essere integrata in ogni aspetto della competizione sportiva. 🏃🏼♀️➡️🏃🏼♂️➡️Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno stabilito un nuovo standard di parità di genere che continuerà a influenzare il mondo dello sport e della società per molti anni a venire. 💻 Per saperne di più, leggi l’articolo sul nostro sito. ⚖️ Se vuoi certificare il tuo impegno per la parità di genere, scegli GCERTI Italy. #MakeItGCerti . . #GCERTIItaly #olimpiadi2024 #olimpiadi #olimpiadidiparigi #paris2024 #paritàdigenere #inclusione #equità #uguaglianza
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Pregevole iniziativa del Nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che per il 23 Settembre p.v. ha espresso il desiderio al Presidente del CONI Giovanni Malagò di 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Tradizionalmente, l'attenzione mediatica e pubblica si concentra prevalentemente sui vincitori delle medaglie d'oro, argento e bronzo. Dobbiamo invece ricordarci che, 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗹𝗶𝗺𝗽𝗶𝗰𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝗰𝗰𝗲𝗹𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗶 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗶. Gli atleti che raggiungono tale posizione hanno superato numerose fasi di qualificazione arrivando fino alla finale olimpica, il ché dimostra abilità eccezionali a livello mondiale. Nel contesto Italiano, il riconoscimento di questi atleti assume una rilevanza particolare, poiché evidenzia 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗳𝗼𝗿𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗮𝗹𝗴𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗼𝗱𝗶𝗼. Questo esemplare approccio del Presidente Mattarella promuove una cultura sportiva inclusiva e motivante, che riconosce il valore del contributo di ciascun atleta al Nostro movimento sportivo nazionale. Avviene, quindi, un riconoscimento forte: 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶𝗲, 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼, 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝗹𝗲𝘁𝗶. Tutti gli atleti, indipendentemente dalla posizione raggiunta, 𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮 del panorama sportivo nazionale Italiano. In un'epoca in cui i risultati e i successi vengono spesso ridotti a numeri e classifiche, questo gesto del Presidente Mattarella restituisce dignità e valore agli sforzi di chi ha gareggiato con onore e competenza per il Nostro Paese. #giunti_al_quarto_posto #Parigi2024 #ESG #inclusività #sport #olimpiadi #onore #impegno #movimento_sportivo_nazionale
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BEN PIÙ’ DI UNA MEDAGLIA OLIMPICA Una delle grandi lezioni che ho imparato in 30 anni di lavoro in finanza è che i dati non si leggono ma si analizzano. Così si può scoprire che ci sono molte verità dietro le apparenze. Ci ho pensato questa mattina quando ho visto la classifica dei paesi che hanno vinto più medaglie nella storia delle olimpiadi. Lo sguardo avrebbe colto una sola verità: l’America domina il medagliere. Ma, analizzando quel grafico, se ne possono dedurre interessanti considerazioni. La prima è che la numerosità della popolazione non ha nulla a che vedere con il numero di medaglie vinte da un paese: l’India è il paese più popoloso al mondo ma non è neanche nei primi 20 paesi al mondo per medaglie. La seconda è che le medaglie non hanno a che fare con la ricchezza di un paese: Stati Uniti e Cina hanno una quota del totale delle medaglie olimpiche inferiore al proprio peso nel PIL mondiale; mentre dall’Italia (2 volte e mezzo) alla Finlandia (10 volte) ci sono paesi per i quali il peso delle vittorie supera nettamente quello della propria dimensione economica. La terza considerazione è che tra i migliori paesi al mondo per numero di medaglie ci sono ancora realtà politiche cancellate ormai da tempo dalla storia: dall’URS alla Germania dell’Est. L’ultima considerazione è in realtà nascosta dietro questi numeri e si lega al primato di queste olimpiadi francesi: la parità di genere per numero di atleti. Quando è stato loro permesso per la prima volta di gareggiare (1900) e solo in 5 discipline le donne erano appena il 2.2% degli atleti olimpici. Ancora 50 anni fa solo 1 atleta su 5 era donna. Vista la minore partecipazione nel tempo e il ridotto numero di sport nei quali erano ammesse le donne, il medagliere pende ancora a favore degli uomini. Ma mi piace chiudere ricordando che nelle ultime olimpiadi a Tokyo le atlete americane non solo hanno vinto il 60% delle medaglie portate a casa dagli Usa, ma, se fossero state un paese, si sarebbero classificate quarte al mondo.
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Certo la numerosità della popolazione non è l'elemento chiave per il numero di medaglie vinte da un paese: l’India ad esempio come dice la Principe è il paese più popoloso al mondo ma non è neanche nei primi 20 paesi al mondo per medaglie. E' vero anche che le medaglie non hanno a che fare con la ricchezza complessiva di un paese: Stati Uniti e Cina hanno una quota del totale delle medaglie olimpiche inferiore al proprio peso nel PIL mondiale. Piuttosto le medaglie vinte da ogni Paese che partecipa alle Olimpiadi sono collegate alla ricchezza pro-capite di ogni Paese, alla cultura sportiva di ogni Paese e soprattutto alla diffusione degli impianti sportivi. Per quanto concerne l'Italia pur avendo un reddito pro-capite tra i primi 15 Paesi al mondo siamo molto poveri in cultura sportiva e diffusione di impianti sportivi. L'italia visti i buoni risultati ottenuti in quasi tutte le edizioni delle olimpiadi potrebbe fare molto di più se le scuole ad esempio venissero dotate di impianti sportivi. I governi hanno utilizzato e utilizzano la spesa pubblica per il consenso politico e non per il benessere dei cittadini. Sulla parità delle donne alle olimpiadi non c'è che da essere daccordo e orgogliosi che nelle ultime olimpiadi a Tokyo le atlete americane non solo hanno vinto il 60% delle medaglie portate a casa dagli Usa, ma, se fossero state un paese, si sarebbero classificate quarte al mondo.
BEN PIÙ’ DI UNA MEDAGLIA OLIMPICA Una delle grandi lezioni che ho imparato in 30 anni di lavoro in finanza è che i dati non si leggono ma si analizzano. Così si può scoprire che ci sono molte verità dietro le apparenze. Ci ho pensato questa mattina quando ho visto la classifica dei paesi che hanno vinto più medaglie nella storia delle olimpiadi. Lo sguardo avrebbe colto una sola verità: l’America domina il medagliere. Ma, analizzando quel grafico, se ne possono dedurre interessanti considerazioni. La prima è che la numerosità della popolazione non ha nulla a che vedere con il numero di medaglie vinte da un paese: l’India è il paese più popoloso al mondo ma non è neanche nei primi 20 paesi al mondo per medaglie. La seconda è che le medaglie non hanno a che fare con la ricchezza di un paese: Stati Uniti e Cina hanno una quota del totale delle medaglie olimpiche inferiore al proprio peso nel PIL mondiale; mentre dall’Italia (2 volte e mezzo) alla Finlandia (10 volte) ci sono paesi per i quali il peso delle vittorie supera nettamente quello della propria dimensione economica. La terza considerazione è che tra i migliori paesi al mondo per numero di medaglie ci sono ancora realtà politiche cancellate ormai da tempo dalla storia: dall’URS alla Germania dell’Est. L’ultima considerazione è in realtà nascosta dietro questi numeri e si lega al primato di queste olimpiadi francesi: la parità di genere per numero di atleti. Quando è stato loro permesso per la prima volta di gareggiare (1900) e solo in 5 discipline le donne erano appena il 2.2% degli atleti olimpici. Ancora 50 anni fa solo 1 atleta su 5 era donna. Vista la minore partecipazione nel tempo e il ridotto numero di sport nei quali erano ammesse le donne, il medagliere pende ancora a favore degli uomini. Ma mi piace chiudere ricordando che nelle ultime olimpiadi a Tokyo le atlete americane non solo hanno vinto il 60% delle medaglie portate a casa dagli Usa, ma, se fossero state un paese, si sarebbero classificate quarte al mondo.
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Le Medaglie dell'”Occidente”. Abbiamo terminato le Olimpiadi nella top ten, al nono posto, un risultato storico per il nostro paese. Guardando la classifica è difficile non notare che nelle prime 10 posizioni ci sono 9 paesi "OCCIDENTALI", democratici, in cui sono garantiti i diritti civili e l'inclusione, l'accesso alla formazione, alla sanità e alla pratica sportiva. Unica eccezione la CINA, seconda potenza economica del pianeta, con un miliardo e mezzo di abitanti (5 volte gli USA) e una cultura millenaria. Nei primi 20 posti della classifica non troviamo l'IRAN, che ha comunque quasi 100 milioni di abitanti, l'INDIA, che con oltre 1 miliardo e mezzo di abitanti ha vinto solo 6 medaglie. Zero medaglie invece per NIGERIA e Bangladesh, che sono al 6° e 5° posto nella classifica dei paesi con più abitanti al mondo. In queste ore sto leggendo decine e decine di post che usano i risultati olimpici per "combattere" poco utili battaglie ideologiche e di cortile. Il Generale Vs. l'Egonu, Khelif Vs. Carini, Millenial Vs. Generazione Z, tutto per generare hipe e like. Il nostro sistema occidentale ha indubbiamente moltissimi difetti, noi abbiamo moltissimi difetti, ma rimane ancora l'unico sistema in grado di garantire accesso alla formazione scolastica e allo sport, che sono alla base dello sviluppo delle nostre società e della nostra civiltà.
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🏐Al termine della semifinale di pallavolo femminile alle olimpiadi di Parigi 2024, Julio Velasco, forse il più grande allenatore che abbia mai avuto la pallavolo italiana, ha dato l’ennesima lezione di sport. 📌Come sempre, applicabile anche nella vita di tutti i giorni. 📌Per la prima volta, la nostra nazionale femminile ha raggiunto un traguardo storico. La finale olimpica e forse, una buona parte del merito per questo risultato lo dobbiamo all’allenatore che ha cambiato la mentalità di molti giocatori in tanti sport. 📍Divenuto famoso per la sua teoria sugli alibi, oggi siamo passati alla cultura delle lamentele. E se ci pensiamo un attimo, in Italia questo modo di pensare è davvero presente ovunque. 📌Nelle vite di tutti i giorni, nel lavoro, nello sport e anche negli investimenti. 🆘Viviamo in un contesto dove abbiamo dimenticato che per raggiungere determinati traguardi c’è bisogno di sacrifici e duro lavoro. Nel mondo degli investimenti, ormai siamo abituati a volere tutto e subito. E se le cose non vanno come ci aspettiamo, o come noi crediamo che devono andare, ci lamentiamo. 📌La cultura delle lamentele, è una diretta conseguenza della cultura degli alibi. Solo che nella prima, si scarica semplicemente la colpa su altre persone. Mentre nella cultura delle lamentele, diamo anche fastidio a chi ci gira intorno. E così facendo, non facciamo altro che dimenticare che nella vita, nel lavoro, nello sport e negli investimenti, bisogna dare tempo ai nostri sacrifici e ai nostri risparmi di crescere, maturare e raggiungere traguardi importanti. ✅Julio Velasco ci ha dato una grande lezione ieri sera. Da applicare anche nel mondo degli investimenti. Non lamentiamoci sempre che le cose non vanno come crediamo. Pensiamo a fare bene il nostro senza dipendere da nessuno. ✅Pensiamo a investire bene i nostri risparmi per raggiungere i nostri obiettivi. Non quelli altrui. ⁉️Sei d’accordo? #velasco #investire #educazionefinanziaria #pianificazionefinanziaria #finanzacomportamentale #consulenzafinanziaria #juliovelasco #cultura #culturafinanziaria #olimpiadi #parigi2024
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L’Atletica domina i Campionati Europei di #Roma2024, conferma il suo ruolo di leadership continentale e si propone come potenza a livello globale. I numeri parlano chiaro: ✅ 24 medaglie complessive che rappresentano il 14% del totale (167) di quelle conquistate dall’Italia agli Europei fin dal 1934 ✅ 12 record nazionali superati ✅ 45 finalisti su 116 atleti convocati e più di un finalista su due (53%) ha portato a casa una medaglia Come possiamo interpretare questi numeri e dare un senso alla magia di cui siamo stati testimoni? 🥇Qualità delle medaglie: nelle grandi manifestazioni internazionali “andare a medaglia” è considerato un obiettivo soddisfacente, ma solo le vittorie danno la misura del valore di un movimento e creano entusiasmo. A Roma le medaglie d’oro (11) superano argenti (9) e bronzi (4). In tutte e sei le giornate di gare gli atleti scendevano in pista per giocarsi una vittoria 🏅Profondità del movimento: velocità a parte, che dal 2021 domina in Europa, se la gioca con i migliori al mondo e qui ha conquistato 5 medaglie, gli altri settori sono cresciuti contribuendo con 19 medaglie complessive, divise in maniera omogenea tra le discipline, anche in quelle dove fino a pochi anni fa regnava il deserto. Non sembra nemmeno che sia stato raggiunto l’apice prestazionale del movimento se si considera che l’età media di questa nazionale è circa 25 anni e quasi la metà delle medaglie è arrivata grazie ad atleti ancora più giovani. Il trionfo è stato totale e la pianificazione corale dell’evento è stata perfetta. La manifestazione, organizzata tra gli spalti domestici, ha poi consentito quel marginal gain che in uno sport come l’atletica composto da centesimi e centimetri può fare la differenza tra metallo e legno. Infine merita una considerazione l’aspetto economico troppo spesso sottaciuto in uno sport come l’atletica. I bilanci di FIDAL ci dicono che nel quadriennio olimpico 2017-2020, nonostante un aumento costante dei ricavi (al netto del periodo “covid”), i fondi destinati all’attività sportiva nazionale, internazionale e alla preparazione olimpica sono rimasti pressoché invariati, intorno ai 6 milioni di euro. Dal 2021, coincidente anche con il cambio alla guida della federazione, l’aumento dei ricavi complessivi è proseguito e, al tempo stesso, anche le risorse destinate all’alto livello sono aumentate di pari passo fino ad un previsionale di 9 milioni di euro per il 2024: un incremento del 50%. Possiamo quindi considerare gli Europei di Roma come un grande successo di medio termine che premia le politiche federali, finalizzate a mantenere costantemente competitivo il movimento grazie all’autoalimentazione generata dalla professionalizzazione sempre maggiore di atleti e tecnici. Questo minimizza i rischi connessi all’improvvisazione di un talento non gestito. E se anche il Presidente Mattarella infrange il protocollo di Stato per non perdersi le imprese dei nostri atleti, la strada tracciata è quella buona.
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https://lnkd.in/d_VZ8bEA Il medagliere delle Olimpiadi è una chiave di lettura del mondo. Dietro le vittorie dei singoli atleti ci sono i Paesi che con investimenti economici, sostegni alle carriere, qualità delle infrastrutture coltivano i loro talenti. Non è un caso che le due principali economie della terra, Stati Uniti e Cina, siano ai primi due posti della classifica. In realtà, guardando bene, si nota un’assenza: l’Unione Europea che, non essendo uno Stato, non risulta nel medagliere ufficiale. Eppure, se sommiamo le medaglie d’oro di tutti i 27 Paesi europei, scopriamo che la UE doppia abbondantemente le due superpotenze in testa alla classifica (anche se la partecipazione degli atleti e delle squadre sarebbe ovviamente diversa nel caso di un’unica rappresentanza). Un risultato che dovrebbe convincerci del valore di quella “Unione” di cui parliamo tanto. Ma che pure rimane in qualche modo sospesa. O comunque non sufficientemente riconosciuta e valorizzata. Non è un caso che questa primazia sia ottenuta nello sport. L’Europa è il continente dove ogni persona è seguita e accompagnata a diventare adulta. È la terra della cura, dove il sistema scolastico è obbligatorio, dove il welfare è universale e dove l’economia sociale di mercato riesce, più che altrove, a trovare un punto di compromesso tra le esigenze della concorrenza e quelle della solidarietà. Sarebbe però ugualmente sbagliato immaginare di vedere attribuite le medaglie direttamente all’Unione Europea, senza rimando alle sue 27 nazioni. Perché ogni singolo Paese è fatto di una storia esemplare, esprime un particolare orgoglio nazionale, si avvantaggia di un’organizzazione istituzionale che ne riflette le specificità. L’Europa non esiste senza i 27 Paesi che la costituiscono. Non c’è senza gli atleti che hanno orgogliosamente sfilato dietro la bandiera del proprio Paese. Perché è proprio questa varietà che costituisce la condizione stessa per pensare l’Europa. Così, in fondo, l’avevano sognata i suoi padri fondatori: l’Europa terra della pace, cioè dell’incontro tra diversi che sanno rispettarsi divenendo uniti pur rimanendo distinti. Unità nella diversità. L’Europa non sarebbe se stessa se si pensasse come un superstato. E tantomeno come una burocrazia centralizzata. O peggio ancora come una tecnocrazia. L’Europa è prima di tutto una civiltà, una storia secolare che si esprime - in una ricerca mai conclusa - in un modello di vita dell’umano (...) Mauro Magatti - Avvenire - 11 agosto 2024 Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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Ciao, vi regalo un prompt per creare la classifica olimpica procapite, cioè una classifica che tiene conto della popolazione dei vari paesi. L'ho eseguito con ChatGpt-4o, bello che fa scraping da diverse fonti e mette insieme risultati dando come output un comodo excel: [inizio prompt] Costruisci una tabella che chiamiamo "Medagliere Olimpico Procapite 2024" in cui ci sono queste colonne: * Nome nazione; * Numero medaglie oro; * Numero medaglie argento; * Numero medaglie bronzo; * numero totale di medaglie per la nazione (n. medaglie oro + numero medaglie argento + numero medaglie bronzo); * popolazione (la popolazione della nazione in milioni) * Ranking, calcolato così: numero tot medaglie / popolazione Successivamente riordina la tabella per la colonna ranking e inserisci il numero progressivo partendo da 1. Prendi i dati delle medaglie delle olimpiadi di Parigi 2024 da internet (indica la fonte) e controlla che i dati siano aggiornati (la data deve essere quella di oggi). Prendi i dati della popolazione da internet (indica la fonte). Mostra 50 righe nella tabella (50 nazioni). Genera un file excel con i risultati. [fine prompt] https://lnkd.in/d_VQz2Cr
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