Post di PTL Srl

I BUNKER CHE CONDANNANO I TECNICI Leggo tante "razzate" sulla scarsa durabilità del calcestruzzo armato come fosse un problema da studiare per migliorarlo. E come se tutti dimenticassero che i fenomeni corrosivi di quelle dozzinali, mediocri, ordinarie (a volte già ampiamente corrose) armature in ferro con cui li infarciamo allegramente, siano la sola e vera causa di una "inventata" e "voluta" limitata durabilità dei calcestruzzi armati realizzati in Italia. Chi è che vuole mantenere questo status quo? ...chi ha convenienza che tutto resti "danneggiabile" e di conseguenza "riparabile"? Se, come è giusto che sia, viene magnificato il calcestruzzo della cupola del Pantheon, come uno dei più longevi al mondo come si fa a non specificare che quello, bontà sua, non contiene armature metalliche? La verità è che oggi i calcestruzzi sono "mal progettati" dai tecnici per l'uso specifico del loro progetto, che invece di studiare il caso caratteristico si affidano (forse costretti) a tariffe con standard anacronistici e norme forse non attinenti alla realtà. Quei conglomerati sono anche "mal confezionati" a causa delle politiche speculative e concorrenziali delle centrali di betonaggio che in Italia, forse caso unico al mondo, non sono dotate dei fondamentali mescolatori orbitali, mancanza che obbliga a realizzare la miscelazione dei componenti in betoniera, magari ferma nel traffico con aggiunte d'acqua a piacere dell'autista, che di fatto si sostituisce al progettista del cls, con la conseguenza che il conglomerato che arriva in cantiere non sarà quello indicato in progetto, ma un altro prodotto! Per terminare in bellezza, quei calcestruzzi sono anche "eseguiti e gettati male", basta andare in cantiere per verificare le carenze esecutive e di scelta dei materiali accessori. Una curiosa prova empirica per dimostrare queste verità, sono i calcestruzzi "poveri" con i quali i nazisti nel 1940 costruirono i loro maledetti Bunker in tutta Italia e che da quasi 85 anni dimostrano che anche un calcestruzzo confezionato ed eseguito alla men peggio, ma con preziosi accorgimenti come un banale cls copri-ferro di 8 cm di spessore, in grado di annullare gli aspetti "negativi" della carbonatazione del cls (mantenendo in essere solo quelli "positivi", come la minore porosità e l'aumento delle resistenze meccaniche), possa indirettamente confermare che la durabilità dei ns calcestruzzi armati sia solo ed esclusivamente una volontà espressa dalla tastiera del tecnico pre-scrittore e non l'avverso destino, come si vuol far credere. Ergo, piuttosto che lamentarci della scarsa durabilità di questo straordinario materiale e continuare a prescrivere interventi inutili di riparazione (cosi come si consente di eseguirli), dovremmo iniziare a "progettare" i calcestruzzi studiando le prestazioni specifiche e dettando manuali di posa ad hoc, piuttosto che ricopiare prezzi di tariffa. Mostra meno

Millecentometricubi di calcestruzzo in un unico getto. Partiamo anche qui

Il 17 febbraio 1851 nasce Jules Röthlisberger ingegnere svizzero progettista di strutture in acciaio, noto in Italia per aver progettato il ponte San Michele, lungo 266 metr,i che si eleva a 85 metri al di sopra del livello del fiume Adda ed è percorso dalla strada ferrata e dalla strada provinciale che unisce le province di Bergamo e Lecco. La struttura è interamente chiodata e del tutto priva di saldature; all'epoca della costruzione del ponte, per saldare erano necessari impianti ingombranti e poco pratici, inadatti ad essere utilizzati nei manufatti in opera, soprattutto se di dimensioni così rilevanti e in posizioni così poco agevoli.  Il collaudo venne effettuato, in una giornata di pioggia torrenziale, tramite il transito di un treno molto pesante prima alla velocità di 25 km/h, poi a quella di 35 km/h ed infine, come venne definita nel resoconto de L'Eco di Bergamo, alla “velocità vertiginosa” di 45 km/h. In tale frangente si diffuse una leggenda metropolitana, secondo cui il progettista si sarebbe suicidato prima del collaudo per timore di un fallimento, ma in realtà Rothlisberger morì di polmonite nella sua casa di Chaumont-Neuchâtel Il ponte rappresenta una delle più interessanti testimonianze di quell’epoca in cui l’acciaio, il ferro e la ghisa erano veri e propri simboli del progresso umano. Infatti, la rilevanza del ponte San Michele, dal punto di vista storico è paragonabile a quella della Torre Eiffel, eretta esattamente negli stessi anni e con le stesse tecnologie. Entrambe le strutture all'epoca della costruzione divennero il simbolo del trionfo industriale per i rispettivi paesi. 

esecuzione di micropali profondità 30 metri valvolati diametro foro 244

esecuzione di micropali profondità 30 metri valvolati diametro foro 244

Vasca di laminazione nell'ambito del raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova. Ultimo dei 3 ordini di tiranti in fase di realizzazione

Intervista CONPAVIPER al Saie di Bologna 2024

Tanta ingegneria e tante curiosità dietro la demolizione del Ponte Morandi. In questo articolo, un resoconto delle fasi di lavorazione e demolizione controllata a seguito dei tragici eventi del 14 agosto 2018. Una triste storia che - soprattutto in qualità di tecnici - non possiamo e non dobbiamo dimenticare. #Morandi #Genova #Polcevera

🏗️ Messa in sicurezza degli edifici con i presidi antiribaltamento RureGold 🏗️ Durante un evento sismico, non solo la struttura portante di un edificio è a rischio, ma anche gli elementi non strutturali, come le tamponature. Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018) evidenziano l’importanza di mettere in sicurezza questi elementi per prevenire danni e salvaguardare le vite umane. Scopri tutte le soluzioni RureGold per la messa in sicurezza degli edifici con sistemi compositi in fibra di PBO e carbonio, oltre ai sistemi di reti con connettori. #ProgettazioneStrutturale #MaterialiEdili #SicurezzaStrutturale #TecnologieEdilizie #CostruireSostenibile #Ruregold #Innovazione #SicurezzaSismica #Ruregold #Antiribaltamento #IngegneriaCivile Visita il sito https://bit.ly/3NpIKm7.