Venerdì pomeriggio, in chiusura della giornata di lavori dell' XLVI Congresso Nazionale ANDAF - Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari (un evento che per me ricorda sempre più una rimpatriata tra amici visto che è il posto dove ho la possibilità di rivedere persone a me care come Stefano, Paolo, Claudio, Vito, Giorgio, Diego, Cyril, Marco, Federico, Dario ...) ricco di contenuti e spunti di grande valore (il tocco magico di Paola fa sempre la differenza) ho avuto modo di condividere con i partecipanti la mia visione sull’etica della tecnologia digitale. Siamo infatti tutti consapevoli di come le tecnologie digitali stiano trasformando il nostro modo di vedere il mondo e di prendere decisioni, ma da quando ci rapportiamo con tecnologie digitali vocate all'efficacia e non solo alla mera efficienza dobbiamo prendere atto che non ci troviamo più di fronte a strumenti moralmente neutri, ma bensì a tecnologie che necessariamente incorporano (od esprimono) un certo grado intenzionalità, influenzando comportamenti e scelte, e rendendo quindi necessaria una profonda riflessione etica. Le nuove tecnologie digitali producono il superamento della tradizionale visione teleologica dello strumento come mezzo per raggiungere un fine, diventano parte integrante del processo decisionale reggendosi sulle cause e della creazione di significato. Gli artefatti prodotti da questi nuovi strumenti digitali costituiscono un nuovo ecosistema ontologico, modellando la nostra percezione della realtà e mettendo in discussione le basi epistemologiche abituali. Esse infatti generano conoscenza in forme fluide, creative e spesso imprevedibili (e spesso incappando in errori marchiani che siamo in grado di correggere solo se disponiamo di uno strato semantico robusto con il quale avviluppare queste perfette sintassi sintetiche). Non basta quindi gestire la tecnologia o normarla: dobbiamo definire un’etica (un etica concreta, una CONCRETHICA come da un pò di tempo mi piace chiamarla) che guidi il comportamento delle tecnologia, integrandola "by design" come parte del codice sin dall'inizio della progettazione al fine di produrre strumenti che non solo funzionino, ma che rispettino principi di trasparenza, giustizia, e rispetto per l’autonomia umana. Grazie al presidente Agostino SCORNAJENCHI per questa occasione di confronto realmente di livello ed a sergio luciano per l'ottima moderazione e conduzione dell'evento
Grazie Riccardo, è sempre molto bello ascoltarti.
Grazie a te Riccardo per il contributo importante ed appassionato
Ottimo speech, Riccardo!
CFO at Postel - Certified CFO UNI Pdr 104:2021 - formerly Poste Italiane, General Motors Europe, Opel Italia
2 mesiAnche per me caro e’ stato un piacere ascoltare il tuo interessantissimo intervento! A presto