"Gli oligopoli dell’hacking. Ecco di chi sono i loader dei malware" https://ift.tt/PXmSye8 Un esercito di attaccanti ma, a riempire gli arsenali degli hacker, sarebbero pochi attori. Un oligopolio dell’hacking ridotto a pochi loader, ovvero QakBot – noto anche come QBot, QuackBot e Pinkslipbot – è l’anima del 30% degli attacchi, seguito da SecGholish (al 27%) e da Raspberry Robin (23%). L’azienda di cyber security Reliaquest ha fatto i conti in tasca ai malware, ricostruendo in un report le paternità degli attacchi. Va detto che l’avere rilevato un malware loader non coincide con il successo dell’attacco stesso e che, quindi, la rete presa di mira può non essere stata compromessa ma questo, pure essendo importante, nulla toglie al fatto che la miriade di attacchi sferrati ogni anno siano braccia armate da pochi attori. I loader servono agli hacker per garantirsi l’accesso alle reti e ai sistemi target, supportare ulteriori tentativi di intrusione e, nell’ultima fase, a rilasciare pacchetti di dati dannosi. Nella nutrita famiglia dei malware rientrano anche i ransomware, gli spyware, i worm e i trojan. Ecco chi gestisce i loader e quali sono le peculiarità di ognuno. Crescono gli attacchi cyber in Italia, ma anche le difese: ecco il quadro QakBot e SocGholish Le prime tracce di QakBot risalgono al 2007. Un trojan usato per attaccare il mondo della finanza e storicamente associato al collettivo Black Basta e, per lunghi anni, dedito ai ransomware a doppia estorsione. Prima di criptare i dati della vittima li esfiltra e minaccia di renderli pubblici se questa non paga il riscatto. Al danno operativo si aggiunge così quello reputazionale. Cyber minacce e incidenti informatici: attiva la tua resilienza in 10 step Ad agosto del 2023 (dopo 16 anni complessivi di attività), la rete QakBot è stata spenta grazie a una collaborazione tra autorità internazionali coordinate dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’operazione congiunta ha consentito di recuperare 8,6 milioni di dollari in criptovalute, parte del bottino frutto delle razzie. SocGholish, noto anche come FakeUpdates, è collegato al gruppo Evil Corp (lo stesso di WastedLocker) e prende di mira i sistemi Windows. Si tratta spesso di finti aggiornamenti software che, di fatto, vengono prelevati da siti infetti senza l’intervento dell’utente. Noto dal 2018, restringe il focus soprattutto sulle imprese attive nella ristorazione e nel settore alberghiero ma, al pari di ogni altro malware, non disdegna mettere il becco al di fuori della propria comfort zone. Il caso Raspberry Robin Un mezzo di diffusione che fa scuola in due diversi modi. Il primo è atavico: per diffondersi usa i dispositivi USB. In altre parole, il worm usa come vettore una tecnica nota da anni e ciò dimostra che molte organizzazioni, nonostante la vasta gamma di software che consentono di disattivare le porte USB di client e server, ancora lasciano che i propri dipendenti ne facciano uso. Tutto f...
Post di Davide Gabrini
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Gli impatti degli attacchi ransomware sono ancora aumentati e nel 2022 vi sono state più di 2800 vittime, con un riscatto medio superiore ai 3 milioni di dollari US. Operando in modo estremamente opportunistico, le gang non sono interessate al tipo di azienda ma solo al riscatto che può pagare. Alcuni gruppi preferiscono attaccare organizzazioni con maggiori entrate, mentre altre preferiscono organizzazioni che operano in settori specifici dove si diffondono più velocemente informazioni sui danni delle intrusioni, spingendo così al pagamento del riscatto. Infine, alcune gang scelgono in base al tipo di dati che possono esfiltrare. Inoltre, si sono diffuse le double-extortion e sono cresciuti ecosistemi complessi in cui creatori di ransomware convivono con cyber criminali che, rispettivamen... Continua a leggere su: https://lnkd.in/dg44c7sJ Articolo a cura di Fabrizio Baiardi #cryptoransomware #CyberCrime #CyberSecurity #ransomware
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Cloak Ransomware: La Minaccia Che Esce dall’Oscurità e sbarca su internet Nel mondo della #cybersecurity, il panorama delle #minacce è in continua evoluzione. Tra le minacce più insidiose degli ultimi anni vi sono i #ransomware, #software malevoli progettati per criptare i #dati delle vittime e richiedere un #riscatto in cambio della chiave di decrittazione. Un gruppo che ha fatto recentemente notizia di recente è la gang #ransomware #Cloak, che ha deciso di esporre il proprio data leak site (#DLS) anche sulla #clearnet, ovvero la parte di internet accessibile pubblicamente senza bisogno di #software specifici per l’anonimato come #Tor. La gang di #ransomware Cloak, emergente nel panorama del cybercrimine tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, ha già segnato il suo impatto significativo nonostante la sua relativa novità. Specializzata nella pratica della doppia estorsione, Cloak non solo cifra i #dati delle vittime, ma minaccia anche di pubblicare #informazioni sensibili se non viene pagato un #riscatto. A cura di Pietro Melillo. Condividi questo post se hai trovato la news interessante. #redhotcyber #online #it #ai #hacking #innovation #privacy #cybersecurity #technology #engineering #cybercrime #intelligence #intelligenzaartificiale #informationsecurity #ethicalhacking #dataprotection #cybersecurityawareness #cybersecuritytraining #cybersecuritynews #infosecurity https://lnkd.in/dz2r-7K6
Cloak Ransomware: La Minaccia Che Esce dall’Oscurità e sbarca su internet
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Shock nel Mondo del Cybercrime: Monti Ransomware Acquisito, Cosa Cambierà? Secondo l’ultimo post all’interno del data leak site del noto gruppo #ransomware, si legge: “Questo #progetto è stato acquistato. È stato acquistato perché si adattava perfettamente ai nostri obiettivi e non aveva una cattiva reputazione.” Monti #ransomware, noto per le sue versioni sia su #sistemi Windows che #Linux, ha attirato l’attenzione degli #esperti di sicurezza #informatica a partire del giugno 2022. Il #ransomware è stato notato non solo per il suo nome simile al famigerato #ransomware Conti, ma anche per l’uso di tattiche simili. Sebbene non ci siano conferme definitive, si ritiene che operi dalla #Russia. Questa ipotesi si basa su varie analisi tecniche e comportamentali, inclusa la lingua utilizzata nelle comunicazioni interne e la scelta delle vittime, che spesso escludono paesi dell’ex Unione Sovietica. A cura di Pietro Melillo. Condividi questo post se hai trovato la news interessante. #redhotcyber #online #it #ai #hacking #innovation #privacy #cybersecurity #technology #engineering #cybercrime #intelligence #intelligenzaartificiale #informationsecurity #ethicalhacking #dataprotection #cybersecurityawareness #cybersecuritytraining #cybersecuritynews #infosecurity https://lnkd.in/dcZGGRCN
Shock nel Mondo del Cybercrime: Monti Ransomware Acquisito, Cosa Cambierà?
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Il ransomware è diventato una scelta sempre più popolare nel mondo criminale, grazie anche alla riduzione della barriera d’ingresso permessa dall’ecosistema ransomware e dal RaaS (Ransomware-as-a-Service). Infatti, in passato una intrusione ransomware richiedeva lo sviluppo di un malware che, a sua volta, richiedeva significative competenze di sviluppo software, crittografia e capacità di penetrazione nei sistemi target. Di fronte a queste competenze, il profitto finale era moderato. Il RaaS crea una situazione completamente diversa, perché i malware sono offerti su mercati nel dark web. Nel seguito esaminiamo brevemente il funzionamento dei mercati e dell’ecosistema. Mercati ed ecosistema I mercati sul dark web permettono la collaborazione tra autori di ransomware e gang, semplifican... Continua a leggere su: https://lnkd.in/dHiHJ38X Articolo a cura di Fabrizio Baiardi #CyberCrime #CyberSecurity #ransomware
Ecosistema ransomware - ICT Security Magazine
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Il #ransomware è una tipologia di #malware che prevede la #criptazione dei dati presenti in un sistema. Il proprietario ne perde così l'accesso. Gli attaccanti, che detengono le chiavi di criptazione per riportare in chiaro i file, ricattano l'azienda vittima affinché paghi un #riscatto. Col meccanismo della doppia estorsione la minaccia ransomware è divenuta ancora più grande a causa del fatto che gli attaccanti prima copiano i dati presenti sul sistema bersaglio, quindi li criptano. Utilizzano quindi la minaccia di pubblicare i dati rubati e rivenderli nel #darkweb come forma di pressione ulteriore. Qualche tempo fa abbiamo dato notizia di #Knight, un ransomware che aveva iniziato a colpire aziende italiane. La buona notizia è che Knight chiude i battenti. L'altra notizia è che la sicurezza informatica è una questione non più rimandabile per le #aziendeitaliane!! Scopri la sicurezza avanzata di #Seqrite, a portata di PMI > https://lnkd.in/dvCbRMjW #dataprotection #ransomwareknight #sicurezzaIT #sicurezzaaziendale #cybersecurity
Il ransomware Knight chiude i battenti. Il codice è ora in vendita
seqrite.it
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Positive Technologies: il 2023 è stato l'anno dei #record di operatori #ransomware e dell'aumento della portata e della complessità degli attacchi #ransomware. I pagamenti ammontano a oltre 1 miliardo di dollari, la cifra più alta della storia. Le organizzazioni #sanitarie sono state le più colpite (il 18% di tutti gli incidenti). https://lnkd.in/dY8F9F-w Condividi questo post se hai trovato la news interessante. #cybersecurity #technology #engineering #cybercrime #intelligence #intelligenzaartificiale #informationsecurity #ethicalhacking #dataprotection #cybersecurityawareness #cybersecuritytraining #cybersecuritynews #infosecurity
Un miliardo di dollari è il business "esentasse" del ransomware! Il 2023 l'anno del picco
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Codice sorgente ransomware INC in vendita: cybercriminali divisi e nuove minacce I #ricercatori hanno notato che il codice sorgente del #ransomware INC (noto anche come Inc Ransom), che operava nell’ambito dello schema Ransomware-as-a-Service (RaaS) dall’agosto 2023, era stato messo in vendita sulla #darknet. Ricordiamo che in precedenza grandi aziende come la divisione americana di #Xerox Business Solutions , la divisione filippina di Yamaha Motor e il National Health Service of Scotland (#NHS) erano vittime dell’INC. Gli analisti di KELA, hanno riportato che non solo il codice sorgente del #ransomware è stato messo in vendita, ma è probabile che si sia verificata una divisione tra i membri del gruppo di #hacker #criminali. Così qualcuno con lo pseudonimo salfetka ha annunciato la vendita delle versioni Windows e Linux/ESXi di INC sui #forum degli #hacker Exploit e #XSS, chiedendo 300.000 dollari per il #malware e limitando a soli tre il numero dei potenziali acquirenti. Condividi questo post se hai trovato la news interessante. #redhotcyber #online #it #ai #hacking #innovation #privacy #cybersecurity #technology #engineering #cybercrime #intelligence #intelligenzaartificiale #informationsecurity #ethicalhacking #dataprotection #cybersecurityawareness #cybersecuritytraining #cybersecuritynews #infosecurity https://lnkd.in/d3AZ5EDF
Codice sorgente ransomware INC in vendita: cybercriminali divisi e nuove minacce
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- 𝗕𝗶𝘁𝗠𝗔𝗧 - 📢Il ransomware non smette di mietere vittime, soprattutto tra aziende, enti e organizzazioni che non si proteggono in maniera adeguata. 💸Tra i ransomware più temibili troviamo i cryptovirus come "Crypt0Locker" che, tra l’altro, danneggiano i file di server e NAS creando danni importanti a chi viene colpito, criptandoli e rendendoli irraggiungibili a meno che si paghi un riscatto. ❓Ma quali sono le tecniche preventive più efficaci? ❓Come recuperare i file già infettati? 🔎Abbiamo deciso di dedicare un articolo all'argomento e ci siamo quindi confrontati con gli esperti di Recovery Italia Srl, realtà specializzata nel recupero dei dati, per avere un riscontro diretto da chi opera sul campo. ❗Leggilo subito su BitMAT! 👉 https://lnkd.in/gtPTtMXM #datarecovery #cryptovirus #ransomware #decrittografia #backup
Cryptovirus: come recuperare i tuoi dati da un Nas infetto
https://www.bitmat.it
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🚨 Le conseguenze del backout informatico dello scorso 19 luglio sembrano non finire più. ⚠️ Secondo i ricercatori di Akamai Technologies, a seguito del blackout del 19 luglio ci sarebbero oltre 180 nuovi #domini malevoli utilizzati per ingannare i navigatori del web. 💻 I tentativi di #phishing mirano principalmente al settore no-profit e all'istruzione, che rappresentano oltre il 20% del traffico di attacco osservato. 🌐 La tecnica è quella de #typosquatting in cui si registrano domini simili a quelli legittimi per lanciare campagne di phishing, rubare credenziali e diffondere #malware. Ti spieghiamo tutti i dettagli nel nostro blog 👇 https://lnkd.in/dkqpEAyA
Attacchi hacker in aumento dopo il backout di luglio
blog.register.it
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