Post di Repubblica e Cantone Ticino

🌟 Nuovo corso: Narrative Based Medicine per la resilienza post-traumatica 🌟 L'Università per Stranieri di Perugia e il comune di norcia organizzano il corso "Narrative Based Medicine: un modello per la resilienza post-traumatica (NBM)", un'iniziativa innovativa che combina ricerca e formazione pratica. Obiettivi principali: 1️⃣ Ricerca: Analizzare l'impatto degli eventi sismici sulla popolazione attraverso interviste e studio di narrazioni personali. 2️⃣ Formazione: Fornire strumenti narrativi a operatori sanitari e sociosanitari per gestire traumi e sindromi post-traumatiche. https://lnkd.in/duaHPSVm Questo corso mira a: Aumentare la consapevolezza sulle patologie post-traumatiche Migliorare le competenze per la ricostruzione sociale. Supportare la riorganizzazione delle attività territoriali Un'opportunità unica per chi lavora nella sanità, nei servizi sociali o è interessato alla resilienza comunitaria. Per informazioni e iscrizioni, contattateci! #NarrativeMedicine #Resilienza #FormazioneSanitaria #ComunitàResilient

Nei prossimi anni il #SSN pubblico avrà bisogno di coordinatori, posizioni di funzione, posizioni organizzative delle #Professionisanitarie di grande preparazione e valore per affrontare le complessità che ci attendono. Al #Master di Comune di Faenza Alma Mater Studiorum - Università di Bologna gli #studenti hanno la possibilità di creare da subito una stretta sinergia e relazione con il mondo del #lavoro attraverso il contatto diretto con le articolazioni operative della Direzioni delle Professioni Sanitarie di Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna AUSL della Romagna Regione Emilia-Romagna. mirella falconi Ivan Rubbi Emanuele Ferraresi Tiziano Carradori Francesca Bravi Agostina Aimola Katia Prati Andrea Galeotti Cristina Fabbri Barbara Di Stefano Mauro Taglioni PROVINCIA DI RAVENNA Michele de Pascale Massimo Isola Ministero della Salute Ministero Istruzione, Universita' e Ricerca FNOPI Ordine TSRM e PSTRP di Milano Agenas Fondazione GIMBE Cittadinanzattiva APS CGIL Emilia Romagna CISL Emilia Romagna UIL FPL Emilia Romagna e Bologna Fials Segreteria UGL SALUTE NurSind Ravenna Nursing Up Lombardia

L’ecografia applicata al nursing viene sostenuta dalla letteratura in quanto capace di apportare numerosi benefici come la riduzione dei tempi di attesa, la diminuzione di complicanze, migliori risposte procedurali e assistenziali fino alla riduzione dei costi e, in molti casi descritti, l’aumento di soddisfazione della persona assistita. Negli ultimi anni l’ecografia è diventata un mezzo #multidisciplinare non solo di diagnosi, ma anche di supporto a procedure terapeutiche. La non invasività fisica e biologica, la possibilità di essere realizzata al letto dell’utente e la semplice ripetibilità fanno dell’ecografia una tecnica largamente apprezzata e diffusa sia in campo diagnostico sia in campo interventistico. Proprio grazie a questa forte motivazione in letteratura , mi sono sentito di acquisire una nuova metodica, e puntare nuovamente sulla mia formazione. Nuovo obbiettivo d’ora in poi: far divenire parte integrante del processo di cura infermieristico l’ecografia sia in contesti come i nostri sia in contesti a basse risorse. Grazie #Rainbow4Africa - Torino per questa fantastica opportunità.

Da qui al 2029 ci sarà un “boom” di neodottori, oltre 80mila giovani laureati in Medicina. Il dato arriva dall’ultimo rapporto ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Senza dubbio è una buona notizia, che va in controtendenza rispetto alla situazione attuale che vede un calo delle risorse professionali, abbinato a quello delle figure infermieristiche. Tuttavia, la buona notizia ne nasconde una meno buona, ovvero la destinazione finale dei giovani medici. Sono sempre meno, infatti, i laureati che scelgono specializzazioni importanti, di cui c’è realmente bisogno, come medicina d’emergenza, chirurgia generale, microbiologia, anestesia. Solo nel 2023, sempre secondo lo studio Anvur, a fronte di oltre 15mila borse di studio per specializzandi pagate da Stato e Regioni, ne sono state sfruttate solo 10mila, lasciando scoperti oltre 5mila posti. Un vero record negativo. Fermo restando che tutte le branche specialistiche sono importanti (comprese quelle più richieste come chirurgia plastica, oftalmologia, dermatologia), è necessario colmare il gap con le specializzazioni che troverebbero spazio non solo nelle strutture pubbliche ma anche nelle private accreditate. Il nostro auspicio è che nei prossimi “check” di ingresso alle facoltà di Medicina si rafforzi il raccordo con le specializzazioni e si incentivi la scelta verso quelle apparentemente meno appetibili, grazie a percorsi formativi più complessi e approfonditi. Avere giovani medici ben preparati che coprano l’intero arco dei bisogni di salute della popolazione è un vantaggio e una sicurezza per tutti, pazienti e operatori sanitari. Marilab #Anvur #neodottori #medicina #specializzazione

L’editoriale di Settembre della Newsletter FIMMG ROMA “La sindrome dei giovani camici bianchi in fuga” di Eleonora Grimaldi Nel primo decennio dell’anno 2000 ero una studentessa tra i banchi universitari della facoltà di Medicina, alle prese con lezioni, tirocini ed esami, immaginavo il mio futuro da medico in Italia e mi relazionavo con compagni e compagne di corso che come me parlavano del loro futuro professionale: c’era chi voleva diventare chirurgo, chi si immaginava pediatra o dermatologo e chi sognava di andare all’estero per specializzarsi e realizzare il proprio sogno. Il muro da abbattere era la lunga gavetta di anni a lavorare senza retribuzione nei reparti in attesa del posto di specializzazione che spesso non era garantito, poi la svolta ci fu nel 2014 con il concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione, che ad oggi continua a deludere le aspettative dei giovani laureati in medicina. Nel secondo decennio del 2000 il tema della formazione post laurea è sempre attuale e circoscritto da aspetti critici che molto spesso eludono le aspettative dei futuri medici. In Italia si formano laureati in medicina, ma poi i giovani medici scelgono l’estero perché offre opportunità formative migliori; questo fenomeno della sindrome dei cervelli in fuga rappresenta una grave perdita anche economica per il nostro Paese. Alcune scuole di specializzazione sono meno attraenti perché correlate ad alti rischi medico legali, stipendi modesti, turni massacranti per cui si registra un alto tasso di burn-out. Chi può preferisce svolgere lo stesso lavoro all’estero o in strutture private. E’ giusto indirizzare i giovani verso le specializzazioni fondamentali per il nostro SSN, ma occorre un’inversione di marcia perché devono essere comprese le cause della carenza di alcuni specialisti e trovare soluzioni alternative. Aumentare i posti delle scuole di specializzazione più ambite come pediatria, cardiologia, dermatologia, significherebbe investire più borse di studio nelle specializzazioni più gettonate evitando il ripiego verso altre specializzazioni e giovani medici frustrati, oltre che la perdita di risorse umane. Aumentare le borse di studio in medicina generale e’ servito, ma esiste l’enorme problema degli abbandoni che investe anche il CFSMG. E’ importante che le borse di studio entrino in disavanzo per non sperperare queste risorse altrove e tenerle nel portafoglio della formazione post laurea dei giovani medici. Proprio quei posti in disavanzo dovrebbero ampliare le specializzazioni più ambite, dal momento che il pensiero per cui non aumentare posti in specializzazione significhi “stimolare comportamenti virtuosi” è sbagliato e dannoso. Molti giovani medici fuggono all’Estero, per esempio in Svizzera, per poter specializzarsi in (…) Continua a leggere ➡️ https://lnkd.in/drwvGXQx

Ultimi giorni per poter iscriversi al corso! Ricordiamo che la partecipazione è gratuita, per chi fosse interessato al rilascio dei crediti ECM dovrà inviare una mail all'indirizzo indicato. Ovviamente nessun costo aggiuntivo per i crediti. AMAS, un punto di riferimento in Sardegna per tutte le persone affette da demenza. #Formazione #ECM #Alzheimer #Demenza #Prevenzione #Informazione #Decadimentocognitivo #neurologia #neuropsicologia #geriatria

Valorizzazione delle competenze e percorsi di crescita professionale ed economica per garantire il dovuto riconoscimento delle Professioni Sanitarie.

🔴#SAVETHEDATE - #Corsodiformazionegiornalisti per la #Stamparomana: "L'infermiere, valore e realtà di una professione indispensabile" . Il Corso rilascia n. 4 #creditiformativi. Data: 8 novembre Roma, sede SICS - Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria, Via della Stelletta n. 23, ore 9-13 🟢Iscrizioni al link: https://lnkd.in/dFUMHen7... 🔵Chi sono oggi gli infermieri? E come saranno nel prossimo futuro? Far conoscere più da vicino coloro che ieri sono stati definiti “gli angeli della pandemia”, oggi figure in crisi, ma che domani saranno tra le professioni più richieste e più innovative: questo l’obiettivo della FNOPI (Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche) che promuove un corso residenziale riservato ai giornalisti dal titolo: “L’infermiere, valore e realtà di una professione indispensabile”. 🔵L'infermiere del futuro sarà esperto nell'utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, come la realtà virtuale per la formazione, i robot collaborativi per l'assistenza e i sistemi di intelligenza artificiale per l'analisi dei dati dei pazienti. Eppure questa evoluzione già in atto non corrisponde alla realtà dei fatti. Secondo FNOPI oggi ne mancano circa 65 mila, tuttavia questa evidente carenza non sembra trovare risposta. Manca un piano di reclutamento e, allo stesso tempo, sempre mentre meno giovani si avvicinano a questa professione, che sarà sempre più indispensabile in una popolazione che invecchia. Contatti Ufficio Stampa - SICS Simonetta de Chiara Ruffo – 3343195127 EXTsdechiararuffo@sicseditore.it simonettadechiara@gmail.com

𝗟𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗢𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗮 𝗤𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀ - "𝗣𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗲 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗵𝗮 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲" 📊 Su Quotidiano Sanità è stata pubblicata un'analisi di Angelo Mastrillo sul tasso occupazionale delle Professioni Sanitarie: un trend positivo costante, che attualmente vede una percentuale del 77% di Professionisti Sanitari occupati a un anno dalla laurea. 🗞️ In risposta all'articolo, il Presidente dell'Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, Diego Catania, ha inviato una lettera al Direttore di QS: 🗣️ "I dati parlano chiaro: la maggior parte dei laureati nelle discipline delle Professioni Sanitarie trova uno sbocco lavorativo sicuro e pressoché immediato. Allora perché tante sedie vuote in alcuni Corsi di Laurea? Manca la valorizzazione delle nostre competenze, con percorsi di crescita professionale ed economica. Dall'altro lato troviamo Professioni con tasso occupazionale relativamente più basso, perché le loro competenze vengono erose da altri profili professionali. Ne è un esempio la vicenda degli OdG al Piano sociosanitario integrato lombardo 2024-2028, che assegnano indebitamente agli Ottici prestazioni proprie degli Ortottisti e dei medici oculisti". 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗶 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 ➡️ https://lnkd.in/dQF3RvSa #CrescereInOrdine

Cambia il bisogno di salute, si adeguano gli standard e i modelli organizzativi, evolvono le professioni infermieristiche. Il cambiamento è in corso, non si può ignorare ma serve avere una visione sistemica e serve una formazione sempre più specialistica. Nella sede dell’Ordine Professioni Infermieristiche Bologna si parla di percorsi universitari, di crescita di carriera per dare una prospettiva alla riflessione. Al centro il lavoro per un cambiamento necessario, un processo che si costruisce mattone dopo mattone. FNOPI