🚀 Perché il Ministro del Lavoro é preoccupato e dovresti esserlo anche tu! 🚀 Il Ministro del Lavoro ha annunciato che nei prossimi 4 anni, il mercato del lavoro subirà una carenza di 4,4 milioni di lavoratori, creando un vuoto enorme che potrebbe impattare gravemente la produttività e il fatturato delle aziende. Questa non è solo una statistica allarmante; è un segnale d'allarme per ogni imprenditore. Rischi Imminenti per la Tua Impresa: * Perdita di Competitività: Con meno talenti disponibili, mantenere un team qualificato diventa sempre più difficile, mettendo a rischio la tua capacità di competere efficacemente nel mercato. * Aumento dei Costi Operativi: La carenza di lavoratori spesso porta a un aumento dei salari per attirare e trattenere personale qualificato, incidendo negativamente sui tuoi margini operativi. * Interruzione della Produzione: Senza un numero adeguato di dipendenti, rischi ritardi e interruzioni che possono danneggiare la reputazione e la soddisfazione del cliente. * Declino nella Qualità del Servizio: La pressione di dover operare con un team ridotto o meno qualificato può compromettere la qualità del tuo servizio o prodotto. Questi sono dati che non dovrebbero farti dormire la notte! Stiamo parlando di 4 anni! E questo non é un proclama di marketing, ma un caloroso consiglio che ti faccio: devi agire ORA! Devi agire per creare le condizioni affinché la tua azienda sia in grado di: * Attrarre e Trattenere Talenti: Ottimizziamo il tuo appeal come datore di lavoro, rendendo la tua azienda una delle più desiderate nel settore. * Ridurre il Turnover: Implementiamo strategie che non solo mantengono i tuoi dipendenti attuali, ma ne aumentano anche l'engagement e la soddisfazione. * Migliorare la Produttività: Un team felice e motivato è un team produttivo. Forniamo le tecniche per massimizzare l'efficienza senza sovraccaricare il tuo personale. * Ottimizzare i Costi: Diminuisci la necessità di reclutamento costoso e frequente con una strategia di retention efficace. Tutte attività che non puoi fare oggi per domani, ma che necessitano del tuo impegni sin da oggi! Prendi l'iniziativa oggi stesso. Rispondi a questa email con "SERENO" per programmare una consulenza gratuita e scoprire come il Metodo Imprenditore Sereno può rivoluzionare il tuo approccio alla gestione del personale. Non attendere che la carenza di talenti diventi un'emergenza per la tua azienda. #ImprenditoreSereno #FuturoDelLavoro #InvestiNeiTalenti #WelfareAziendale #fugatalenti #AziendaProtetta
Post di Riccardo Zanon
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🚀 Perché il Ministro del Lavoro é preoccupato e dovresti esserlo anche tu! 🚀 Il Ministro del Lavoro ha annunciato che nei prossimi 4 anni, il mercato del lavoro subirà una carenza di 4,4 milioni di lavoratori, creando un vuoto enorme che potrebbe impattare gravemente la produttività e il fatturato delle aziende. Questa non è solo una statistica allarmante; è un segnale d'allarme per ogni imprenditore. Rischi Imminenti per la Tua Impresa: * Perdita di Competitività: Con meno talenti disponibili, mantenere un team qualificato diventa sempre più difficile, mettendo a rischio la tua capacità di competere efficacemente nel mercato. * Aumento dei Costi Operativi: La carenza di lavoratori spesso porta a un aumento dei salari per attirare e trattenere personale qualificato, incidendo negativamente sui tuoi margini operativi. * Interruzione della Produzione: Senza un numero adeguato di dipendenti, rischi ritardi e interruzioni che possono danneggiare la reputazione e la soddisfazione del cliente. * Declino nella Qualità del Servizio: La pressione di dover operare con un team ridotto o meno qualificato può compromettere la qualità del tuo servizio o prodotto. Questi sono dati che non dovrebbero farti dormire la notte! Stiamo parlando di 4 anni! E questo non é un proclama di marketing, ma un caloroso consiglio che ti faccio: devi agire ORA! Devi agire per creare le condizioni affinché la tua azienda sia in grado di: * Attrarre e Trattenere Talenti: Ottimizziamo il tuo appeal come datore di lavoro, rendendo la tua azienda una delle più desiderate nel settore. * Ridurre il Turnover: Implementiamo strategie che non solo mantengono i tuoi dipendenti attuali, ma ne aumentano anche l'engagement e la soddisfazione. * Migliorare la Produttività: Un team felice e motivato è un team produttivo. Forniamo le tecniche per massimizzare l'efficienza senza sovraccaricare il tuo personale. * Ottimizzare i Costi: Diminuisci la necessità di reclutamento costoso e frequente con una strategia di retention efficace. Tutte attività che non puoi fare oggi per domani, ma che necessitano del tuo impegni sin da oggi! Prendi l'iniziativa oggi stesso. Rispondi a questa email con "SERENO" per programmare una consulenza gratuita e scoprire come il Metodo Imprenditore Sereno può rivoluzionare il tuo approccio alla gestione del personale. Non attendere che la carenza di talenti diventi un'emergenza per la tua azienda. #ImprenditoreSereno #FuturoDelLavoro #InvestiNeiTalenti #WelfareAziendale #fugatalenti #AziendaProtetta
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Le esigenze della vita contemporanea se non le governa il legislatore le governa il mercato. Ad oggi gli esempi di come il mercato interpreta la risorsa del lavoro umano non sono proprio rassicuranti.
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Fuga dal posto fisso: al nord ormai le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi: Cgia di Mestre: Per frenare questo fenomeno le Pmi stanno aumentando il benessere aziendale che è al top in Lombardia, Bolzano e in Veneto .
Fuga dal posto fisso: al nord ormai le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi
impresacity.it
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In Italia, il lavoro è spesso associato ad emozioni negative come frustrazione e noia, complici retribuzioni inadeguate e dinamiche aziendali logoranti. Non sorprende quindi che l'INAIL abbia registrato oltre 22.000 denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici nei primi tre mesi del 2024, con un incremento del 17.9% rispetto all'anno precedente. Ma c'è una luce in fondo al tunnel: la figura del Chief Happiness Officer (CHO). Dal 2019, oltre 400 professionisti italiani, inclusi amministratori delegati e imprenditori, hanno ottenuto la certificazione CHO per promuovere il benessere sul posto di lavoro. I CHO orchestrano progetti strategici per migliorare la leadership, l'equilibrio vita-lavoro e la salute mentale, contribuendo a creare un ambiente lavorativo più sano e soddisfacente. Implementano progetti che promuovono leadership positiva, ridefinizione di ruoli, equilibrio vita-lavoro e supporto alla salute mentale. Questa nuova figura rappresenta un passo verso un ambiente lavorativo più sano e soddisfacente. In un periodo di incertezza economica, molte aziende italiane stanno investendo in benessere e inclusività come asset strategici, riconoscendo che lavoratori felici sono più motivati e produttivi. Questo cambiamento culturare fonda le basi in un impegno sistemico per migliorare la motivazione e il senso di appartenenza dei lavoratori, con benefici anche sulle performance economiche e mette le persone e le loro relazioni al centro, perché il lavoro non è solo business, è fatto di persone. #BenessereSulLavoro #ChiefHappinessOfficer #LavoroFelice #Inclusività #Sostenibilità #CulturaDelLavoro
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Il lavoro realizza la dignità della persona, il lavoro di qualità la rende libera
Manageritalia, con il presidente Mario Mantovani, ha parlato ad Adnkronos in occasione del #primomaggio 📌 https://lnkd.in/gtJZmunB ❗ Ecco i punti principali: 🎤 «In una parola, deve essere il Primo maggio del #lavoro di #qualità. Su questa parola credo che ci si trovi tutti d'accordo, anche con i sindacati con opinioni più negative nei confronti della linea del governo. Forse, però, intendiamo cose diverse noi dirigenti rispetto ad altri sindacati. A nostro parere, il lavoro di qualità non può essere banalizzato nel parlare di tempo determinato o tempo indeterminato. Il lavoro di qualità significa lavoro #pagatobene, con #competenze elevate e #crescita qualitativa». 🎤 «Il nostro Paese ha un dato sulle #retribuzioni molto negativo rispetto a Germania, Francia, Inghilterra, e anche Spagna ormai. Non abbiamo avuto, negli ultimi 25 anni, una crescita delle retribuzioni, rispetto a un aumento dal 20 al 30% di altri Paesi. Ma questo aspetto non è legato alle retribuzioni basse che sono in realtà in linea con quelle di questi Paesi. È legato al fatto che ci sono troppo poche posizioni di livello medio e alto e che queste sono fortemente penalizzate rispetto a quelle di altri Paesi». 🎤 «Continuiamo a tenere in piedi un'#economia basata su aziende marginali che hanno difficoltà a stare sul mercato ed evidentemente non possono poi pagare #stipendi adeguati. Dovremmo avere il coraggio di favorire le aziende più #competitive. Ieri il nostro rappresentante nell'incontro governo-sindacati, il presidente di CIDA Manager, Stefano Cuzzilla, ha portato con molta chiarezza il nostro messaggio: chiediamo che sia avviata una politica che chiaramente favorisce il lavoro di qualità, il lavoro ben remunerato. Questo certamente passa attraverso #politichefiscali che non lo penalizzino più come oggi».
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Condivido l’interessante studio pubblicato oggi dall’Osservatorio delle Imprese della Sapienza Università di Roma che mostra lo stato dell’arte sui salari bassi del nostro Paese che crescono solo dell’1% rispetto al 32% degli altri Paesi dell’Ocse. I dati statistici alla mano dimostrano che, nonostante l’aumento dei profitti e del fatturato per le aziende, i salari rimangono tra i più bassi dei paesi occidentali… altro tema su cui riflettere che si aggiunge alle tematiche del salario minimo e del lavoro povero su cui tanto si è discusso anche all’ultimo Convegno Nazionale dell’Agi.
Libero pensatore con 35+ anni di esperienza in vari ambiti aziendali (#Governance, #Marketing, #Sales e #AssistenzaClienti)
"Chi si occupa di #lavoro e #disuguaglianze difficilmente potrà prescindere da uno studio pubblicato oggi dall’Osservatorio delle Imprese della Sapienza Università di Roma. I dati del rapporto sulla dinamica dei #redditi nell’industria – firmato da cinque accademici - rivelano che la grande #ricchezza prodotta in questi anni è stata distribuita in modo decisamente iniquo. In trent’anni i #salari reali sono cresciuti dell’1% contro il 32% dei paesi #Ocse, e questo si sapeva. Meno noto era il fatto che il lavoro fosse rimasto povero nonostante il decollo di #fatturato e #profitti, aumentati di un terzo rispetto al periodo pre Covid. Analizzando i dati #Mediobanca, Riccardo Gallo - che dirige l’Osservatorio - rileva che la quota di #valoreaggiunto che ha remunerato il lavoro è calata di ben 12 punti percentuali tra il 2020 e il 2023, mentre quella dell’#utile netto è aumentata di 14 punti. Dunque, se l’#occupazione è stata salvata, i salari sono stati penalizzati a tutto vantaggio del #capitale di rischio dei soci, i quali oltretutto negli ultimi quattro anni hanno reinvestito nelle loro società solo il 20% degli utili e se ne sono invece distribuiti l’80% in #dividendi, sottraendoli all’ammodernamento delle fabbriche. Il tema è di viva attualità anche perché è legato al rinnovo dei #contratti. Dei 5 milioni e 800 mila lavoratori dipendenti di aziende aderenti a #Confindustria, il 13% ha un contratto che scadrà entro la fine di quest’anno, il 53% ne ha uno scaduto negli ultimi 12 mesi, il 10% ne ha uno scaduto da oltre due anni. I rinnovi dovrebbero essere l’occasione per ridurre la penalizzazione del lavoro." Nei commenti il link per scaricare lo studio
Lo scandalo dei bassi salari
9colonne.it
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Per i leader aziendali che desiderano procedere verso la crescita con chiarezza e fiducia, rimanere un passo avanti rispetto alle tendenze chiave che incidono sul posto di lavoro è vitale.
Più attenzione alle dinamiche HR per la crescita del business.
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Nel mondo del lavoro di oggi, la vera crisi non è la mancanza di motivazione dei dipendenti, ma la cecità delle aziende che non sanno valorizzare il proprio capitale umano. Continuare a ignorare i segnali di insoddisfazione e disconnessione non solo peggiora l’ambiente lavorativo, ma rappresenta un serio rischio per il futuro stesso delle imprese. Ecco 6 motivi per cui, se non cambiate rotta, siete già fuori dal gioco. ⬇ 1 lavoratore su 4 si sente triste al pensiero del lavoro. Ma non è perché le persone non vogliono più lavorare. È perché le aziende non sanno creare ambienti stimolanti. Mancanza di riconoscimento, leadership invisibile e conflitti interni: è così che si distrugge la motivazione. Il 9% della produttività globale perso per inefficienze legate all’insoddisfazione. Ogni anno, solo negli USA, costa alle aziende 8,9 trilioni di dollari. E pensate ancora che il problema siano i vostri dipendenti? I lavoratori non sono demotivati, sono le aziende a non saperli valorizzare. Se la vostra risposta alla crisi lavorativa è solo controllare chi timbra il cartellino, siete già superati. Continuate con il vecchio stile di leadership gerarchica e centralizzata? Bene, allora aspettatevi di continuare a perdere talenti, innovazione e produttività. Le nuove generazioni vogliono autonomia, fiducia e flessibilità, non controllo soffocante. Non ci sono vie di mezzo o le aziende imparano a creare ambienti basati su fiducia, collaborazione e crescita o saranno tagliate fuori dal futuro. La formazione non è più un benefit, è una necessità strategica. Non è più il tempo di gestire dipendenti come “risorse” da spremere. O li valorizzate davvero, o li perderete. La pandemia ha già alzato il sipario: il lavoro è cambiato, ma voi siete ancora fermi al passato.
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Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie Quanto conta il benessere? Tanto ma purtroppo é molto sottovalutato. Ovunque si trovano dipendenti che si lamentano perché soffrono il caldo d'estate e il freddo d'inverno. Nel 2024 dopo anni di progresso torniamo indietro senza riuscire a dare ai lavoratori quei fattori di benessere che dovrebbero essere indispensabili e scontati. Poi abbiamo dipendenti le cui qualità non sono riconosciute e vengono sottopagati. Non si può nemmeno ritenere che la colpa sia tutta delle aziende perché molto spesso anche loro devono fare i conti con le tasse e i costi imposti da uno stato tiranno. Ma il benessere mentale sul lavoro e nella vita in generale conta più di ogni altra cosa, anche dell'aumento in denaro, perché la vera ricchezza sono la salute, la serenità e il tempo libero. Alla fine del nostro viaggio non sarà importante il denaro che avremo accumulato ma come avremo speso il nostro tempo e la nostra vita.
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Nella terza tappa della nostra serie dedicata ai grafici da tenere d'occhio, analizziamo l'andamento della produttività del lavoro negli Stati Uniti e come questo potente ma spesso trascurato fattore di progresso economico possa favorire l'incremento dei margini aziendali, la crescita dei salari e la spesa dei consumatori, senza innescare ulteriori pressioni inflazionistiche. #JHI #JanusHenderson #InvestireInUnFuturoMiglioreInsieme #CapitaleARischio #ComunicazioneDiMarketing #PerProfessionistiInItalia
Chart to Watch: ripresa della produttività
janushenderson.com
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Il Governo italiano già da molti anni sapeva quello che sarebbe successo nel mondo del lavoro in Italia. Rispetto per esempio al Governo francese che ha iniziato già dal 2000 a formulare leggi per valorizzare la formazione e lo sviluppo continuo dei dipendenti con anche incentivie con sanzioni per le aziende che non rispettavano le leggi. il Governo Italiano non ha fatto abbastanza e ora siamo arrivati a questa situazione. I dati demografici e la natalità in decrescita da anni in Italia era ed è sotto gli occhi di tutti! Lo stesso discorso vale per il settore sanitario, da molti anni si sapeva che in Italia sarebbero mancati medici soprattutto di medicina generale e ora siamo in una situazione di emergenza e sarà sempre peggio.