Post di Ristorazione Italiana Magazine

L'erba aromatica ha radici culinarie lontane ed è stata ampiamente utilizzata anche nella cucina italiana all'epoca dei romani per poi cadere in disuso per la sua ricchezza aldeidica che ne rende l'aspetto organolettico pungente. Il suo nome deriva dal suo utilizzo come dolce di Carnevale ed oggi viene associato a piatti lontani dalla nostra tradizione, sapientemente utilizzato nella cucina orientale che ne esalta le proprietà organolettiche https://lnkd.in/dr76m6ct

varietà principali e i migliori usi in cucina

varietà principali e i migliori usi in cucina

varietà principali e i migliori usi in cucina

varietà principali e i migliori usi in cucina

Cari buongustai, quanti di voi amano le gustose orecchiette? La pasta simbolo della gastronomia pugliese si prepara con un impasto semplicissimo a base di farina, acqua e sale, e deriva il nome proprio dalla forma che ricorda delle piccole orecchie. Le orecchiette si diffusero in Puglia fra il XII e il XIII secolo soprattutto a Bari dove ancora oggi si chiamano in dialetto gli "strasc'nat", letteralmente "strascinati", dall'usanza di "strascinare" col dito la pasta su di un tavolo per ottenere classica forma rotonda e concava. A Bari le orecchiette più famose e diffuse sono quelle con le cime di rapa, seguite da quelle con i cavolfiori, con i broccoli e con altri tipi di verdure. In Salento le orecchiette che van per la maggiore sono con pomodoro, polpette e ricotta forte, mentre a Cisternino in provincia di Brindisi le orecchiette sono fatte con farina di grano tenero, hanno una dimensione più grande, tanto che vengono chiamate "orecchie del prete", e si condiscono con il ragù. Il piatto simbolo della Puglia ha però delle origini contrastanti, pensate che alcune ipotesi ci portano addirittura fuori confine fino alla Francia. Secondo alcuni storici infatti le orecchiette sarebbero nate in Provenza nel Medioevo, qui si usava preparare una pasta a base di grano duro a forma di disco incavato al centro. La forma aiutava anche l'essicazione della pasta che era dunque ideale per essere portata come sostentamento nei lunghi viaggi in mare aperto L'arrivo in Italia sarebbe avvenuto grazie agli Angioini, che nel 200 dominavano Puglia e Basilicata. Un'altra tesi invece fa risalire le orecchiette alla cittadina di Sannicandro di Bari durante la dominazione normanno-sveva. Qui fra il XII e il XIII secolo si era formata una comunità ebraica che aveva unito la propria cucina con quella del popolo dominante.

A settembre, ho fatto un colloquio con la capo redattrice della Newsletter di Ais Lazio (Associazione Italiana Sommelier). Sapevano che oltre allo studio del vino mi occupavo (per passione) di comunicazione gastronomica, curando un mio blog e dilettandomi con piccole collaborazioni. Abbiamo parlato di territorio, stagionalità, inclusività, di tradizione ma anche di accoglienza di sapori e ingredienti diversi, che meraviglia unire le nostre erbe mediterranee con le spezie più esotiche. E ancora, sostenibilità e ambiente, riducendo lo spreco o attingendo a prodotti del territorio, privilegiando piccoli produttori e ovviamente i prodotti del periodo. Insomma, per farvela breve mi hanno affidato una piccola rubrica "Calici & Cucina". Oltre a una breve descrizione del piatto e della ricetta, suggerisco possibili vini in abbinamento, legati alla regione da cui proviene la pietanza o anche stravolgendo l'abbinamento con scelte inconsuete. Ho avviato la collaborazione scrivendo di un piatto tradizionale siciliano (non potevo non iniziare che con la mia regione) e invece l'articolo di novembre va in Puglia...e se siete curiosi di sapere di cosa parlo e soprattutto cosa abbino, leggetelo! Anche qui, vi invito a segnalarmi vini da degustare (magari autoctoni o poco conosciuti) o piatti che meritano di essere replicati e condivisi (sarà un piacere cimentarmi!). #comunicazione #sommelier #scrittura #passioni #enogastronomia #newsletter #tradizione #cultura #food #wine

Nduja di Spilinga: il gusto autentico che conquista tutti Si tratta di uno dei prodotti più tipici della tradizione culinaria della Calabria. Scopriamo le sue origini e come utilizzarla in cucina

#CucinaNaturale Anche questo mese si riconferma la nostra collaborazione con Cucina naturale. Su questo numero, potrete trovare una nostra campagna per il KIT I love pasta: la confezione speciale di pasta e funghi secchi pensata per momenti di gusto e raffinatezza unici. I nostri kit sono infatti la scelta ideale per tuffarsi in una deliziosa esperienza di piacere gastronomico. 👉 Clicca e segui gli hashtag #Versilfood #Versilfungo e segui la pagina Versilfungo | Versilfood | Tartufi | Funghi | Frutti di Bosco | Ortaggi per rimanere sempre aggiornato su tutto ciò che riguarda #funghi #tartufi #fruttidibosco

Perché scegliere prodotti di stagione? Perché sono buoni, genuini e rispettano la natura. 🌱 Da Agricola Bariselli la stagionalità non è solo una preferenza: è una promessa di qualità. Ogni nostro prodotto racconta la storia di una stagione e di una terra che sa restituire ciò che riceve. Portare a tavola i prodotti di stagione significa scegliere sapori veri, freschezza e sostenibilità. Che sapore ha l’autunno nella vostra cucina? Condividete i vostri piatti stagionali nei commenti! 🍂 #ProdottiDiStagione #AgricolaBariselli #SaporeAutentico