Post di Sara Speroni

In una città come  Taranto circondata dal mare, la blue economy offre prospettive di sviluppo economico alternativo alla monocultura industriale legata alla presenza di grandi gruppi ed insediamenti. Il mare con le sue filiere (pesca e mitilicoltura,  turismo, nautica, attività marittime etc.)

Buone pratiche!

Questa sera trasferta a Firenze per LIPU ospite di @retesemirurali per parlare di biodiversità, allevamento, agroecologia e come la politica possa andare nella giusta direzione ad iniziare dalla proposta di legge che insieme a #WWFItalia #GreenpeaceItalia #ISDE e #Terra! abbiamo presentato.

Le mappe della migrazione della vite si sono storicamente sovrapposte a quelle degli spostamenti umani, all’insegna di una fluida e continua ibridazione.  Questa lunga storia di #tipicità, di flussi che dall’Oriente incontrano i vitigni selvatici addomesticati localmente, ha condotto il nostro paese verso un record di #biodiversità, ricca di potenziale produttivo e comunicativo, ma soprattutto custode di un inestimabile patrimonio culturale, nonché principale punto di forza del comparto vitivinicolo italiano. Di questo ho parlato con gli ospiti della prima tappa milanese del viaggio intercontinentale Journey in Italy, assaggiando con loro vini da bacche autoctone italiane e condividendo storie di luoghi scolpite dagli uomini. Non poteva esserci palcoscenico più congruo. Journey in Italy, infatti, detta il proprio manifesto nell’unicità del patrimonio enogastronomico italiano che diventa ponte culturale e strumento di dialogo con il mondo, nel disinvolto gioco delle parti tra eredità e nuove influenze. Next step, New York #wineimmersion #vitigniautoctoni #madeinitaly #biodiversità

La pesca, tra Monopoli e Molfetta, è più di un mestiere: è una tradizione che si tramanda da generazioni. Ma oggi, le storie di chi ha dedicato la vita al mare raccontano di una realtà che cambia velocemente. Pinuccio, 79 anni, è il veterano che ogni mattina parte ancora in mare, nonostante l'età e le difficoltà. Non può fare a meno di prendere il largo, perché è l'unico modo per fare in modo che la sua imbarcazione, ormai vecchia, possa lasciare la banchina. La sua lotta quotidiana è quella di mantenere viva una tradizione che rischia di spegnersi senza un ricambio generazionale. Mimmo, invece, guarda con apprensione suo figlio di 25 anni, che ha scelto di proseguire il mestiere di famiglia. Ma il futuro della pesca è incerto e Mimmo teme che il giovane, nonostante la passione e l’impegno, non troverà un terreno fertile per crescere in un settore sempre più in crisi. Queste storie sono emblematiche di una situazione che coinvolge tutta la comunità di pescatori di Monopoli e Molfetta. E non sono le uniche preoccupazioni di chi vive del mare. Giancarlo Sardano, rappresentante della cooperativa Fra Pescatori di #Monopoli, e Donato Cippone, esponente di Fronte Verde, sottolineano un altro problema urgente: il progetto delle pale eoliche offshore. L'installazione di impianti per la produzione di energia eolica al largo delle coste della #Puglia potrebbe avere un impatto devastante sul settore della pesca tradizionale. Mentre gli operatori dell'eolico promettono che gli impianti aiuteranno a contrastare la pesca a strascico, bandita dall'UE dal 2027, la preoccupazione di molti è che, in nome della sostenibilità energetica, si stia mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della pesca artigianale. Numeri che fanno riflettere: l'Italia ha 8.300 km di coste, ma solo 10 pale eoliche in funzione al largo. L'impianto «Beleolico», a #Taranto, è l’unico esempio attivo di energia eolica offshore. Eppure, i progetti di espansione sono in atto. Ma a quale prezzo per chi ha vissuto di mare per tutta la vita? Il futuro della pesca tra Monopoli e Molfetta è sospeso tra tradizione e innovazione, tra la necessità di proteggere l'ambiente e quella di non far morire un mestiere che racconta secoli di storia. Come sarà il #mare di domani?

Cinque assaggi dal tratto di costa dal Tirreno allo Jonio, un sistema collinare tra venti di mare e di terra e un’agricoltura ancestrale, dove ci sono Doc e Igt di cui si parla ancora troppo poco.

💬 A Olioliva iniziano gli incontri tematici È in corso la Tavola rotonda - Pesca: sinergie mediterranee ed europee per uno sviluppo sostenibile 📌 L’intervento del presidente Sechi Benedetto ha illustrato il nostro Piano d’Azione S.E.A. toccando i punti di fondamentale rilevanza dell’attuale dibattito come la gestione dell’inquinamento delle coste, la necessità di ideare e attivare piani di gestione per combattere lo sfruttamento delle risorse ittiche in sofferenza e l’urgenza di attivare politiche mirate alla normazione della pesca sportiva. 🔜 Ci aspettano altri due dibattiti!

Un bilancio di sostenibilità con due visioni diametralmente opposte: quella dei viticoltori: https://lnkd.in/dNjykuJ9 e qui sotto quella delle istituzioni.

Lo studio "Climate change impacts and adaptations of wine production" pubblicato su Nature ci racconta che: «se il riscaldamento globale supererà i +2° C, entro la fine del secolo circa il 90% delle regioni costiere e a bassa quota dell’Europa meridionale e della California potrebbero non essere più in grado di produrre buon vino in condizioni economicamente sostenibili». Sto iniziando ad indagare le nuove geografie del vino e su come il Climate Change da incubo per alcuni territori si trasforma in opportunità per altri. #climatechange #winegeography #cambiamentoclimatico https://lnkd.in/d5titSRD