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Post di Monica Scandella
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#Domande #frequenti in #Floriterapia #Specialistica consulenze in studio, online ed a domicilio… Rispondere alle domande più frequenti può essere comunque molto complesso. Il semplice rispondere a domande come: “quanto sono efficaci i Fiori di Bach?” o “In quali casi sono efficaci ?” Queste due semplici domande ha preso parecchio spazio e descrizione. A voi consultarne il contenuto… #Domande #Frequenti in #Floriterapia #Specialistica https://lnkd.in/eGE38Cni Informazioni e prenotazioni ai numeri +41 91 743 27 72 +41 79 458 97 49 #fioridibach #floriterapiaspecialistica #coachingvibrazionaleevolutivo
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Il contatto con la natura è qualcosa di estremamente importante per l'equilibrio psico-emotivo dei nostri cani. Anche il semplice fatto che si fermi ad annusare qualche pianta o a mangiare alcune erbe sono la manifestazione delle sue necessità, oltre che la dimostrazione della sua conoscenza di quanto le varie piante e erbe possono fare per lui. Per approfondire l'argomento e capire il perché il tuo cane scelga di soffermarsi su una pianta piuttosto che un'altra, abbiamo creato un workshop in cui potrai imparare a realizzare un Giardino Aromatico adatto al tuo cane e anche alle dimensioni della tua casa, sia che tu disponga di un giardino o meno. Per saperne di più puoi visitare il sito a questo link https://lnkd.in/duJsdGKv o anche mandare un semplice messaggio. Docenti del workshop: Ilaria Bonetti e Fiorenza Merati #animali #cani #formazione #aromaterapia #zoofarmacognosia
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Pasqua = uova Ma non tutte le uova sembrano... uova! Anzi, queste in foto sembrano così poco delle uova che, quando vengono comunemente rinvenute in spiaggia, sono spesso confuse con delle spugne: si tratta delle ovature di gasteropodi muricidi (solitamente Bolinus brandaris o Hexaplex trunculus) formate da centinaia di capsule ovigere a loro volta piene di centinaia di microscopiche uova. Una matrioska di uova che renderà la vostra Pasqua particolarmente naturalistica... e con qualche aneddoto in più da raccontare durante il pranzo con i parenti! Meraviglie che è possibile scoprire facendo una semplice passeggiata in spiaggia! Vi ricordo che anche questo è uno degli argomenti che ho approfonditamente trattato nel mio libro "Ventimila specie (o quasi) sotto il mare", edito da Sperling&Kupfer e disponibile in tutte le librerie. (© Andrea Bonifazi) #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #wild #wildlifephotography #seguicisufacebook #paginafacebook #divulgazione #divulgazionescientifica #divulgation #didatticaambientale #andreabonifazi #pasqua #easter #eastereggs #uovadigranchio #uovodipasqua #muricidae #murex #uova #eggs
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Nel giorno che per definizione è associato alle uova, ecco una bella ooteca di Mantis religiosa ("Mantide religiosa") integra e in sezione, in cui sono ben evidenti le uova con disposizione raggiata. Le mantidi depongono le uova all'interno di una struttura particolare detta ooteca, lunga pochi centimetri e costituita da una sostanza spugnosa o pergamenacea. In Mantis religiosa è formata da due serie parallele di lamelle verticali sovrapposte, fra le quali sono deposte le numerose uova, come chiaramente visibile in foto (a prima vista potrebbe vagamente ricordare un frutto con i semi). Durante l'ovideposizione, la femmina emette il secreto delle ghiandole colleteriche: questo è inizialmente fluido, quindi lo sbatte con l'ovopositore rendendolo schiumoso e lo modella prima che si solidifichi all'aria. L'ooteca è sempre fissata a supporti tendenzialmente rigidi sia naturali che artificiali, come rami, muri, infissi, rocce (...). Sebbene in apparenza massiccia, questa struttura è molto leggera e serve a proteggere la uova dal freddo e dai predatori. Le uova in questo modo giungono alla fine dell’inverno e schiudono. Ogni ooteca contiene in media 60-70 uova ma può arrivare anche a 200. Le neanidi della mantide in natura nascono tra maggio e giugno, per diventare adulte nel mese d’Agosto. Gli adulti non sopravvivono alla stagione fredda. P. S. L'ooteca che ho aperto per scattare la foto era danneggiata e le uova erano schiuse da tempo. P.P.S. Buona Pasqua! (© Andrea Bonifazi) #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #wild #wildlifephotography #seguicisufacebook #paginafacebook #divulgazione #divulgazionescientifica #divulgation #didatticaambientale #cenèdivulgatori #andreabonifazi #pasqua #easter #mantisreligiosa #prayingmantis #mantide
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Stai cercando una pianta adatta ai tuoi davanzali? 🌱 Una bella vetrata, un terrazzo, una finestra sempre esposta e una distesa di fiori tristi... Scopri insieme a noi 5 piante adatte alla luce diretta del sole. ☀️ Potresti trovare una soluzione ai tuoi problemi dando un’occhiata al nostro blog. 👇 Clicca qui https://lnkd.in/e_B-iieq Sei un pollice verde e hai qualche consiglio per noi? Non dimenticare di lasciare un commento.
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Ad inizio primavera le città si tingono di rosa. Questa colorazione così delicata è dovuta ad alcuni alberi che si ricoprono di piccoli fiorellini rosa. Beh, è primavera, non c'è niente di anomalo nel fatto che gli alberi abbiano i fiori, direte voi. In realtà una stranezza c'è: quando dico "completamente ricoperti", intendo proprio "completamente ricoperti", dai rami a buona parte del tronco! Si tratta infatti, di specie caratterizzate da caulifloria, cioè la peculiarità di presentare fiori (e successivamente frutti) che crescono direttamente sul fusto, fuoriuscendo dalla corteccia! Una delle specie che più tipicamente mostra questa caratteristica è Cercis siliquastrum, albero conosciuto come "Siliquastro" o "Albero di Giuda". Quest'ultimo è un nome affascinante e di derivazione incerta in quanto, secondo alcune leggende, si narra che Giuda abbia dato l'infame bacio a Gesù sotto le sue fronde, altre dicono che si sia impiccato sui suoi rami, altre ancora sostengono che i fiori abbiano il colore del sangue di Giuda. Spesso presenti sulla stessa pianta assieme ai fiori, sono i frutti, dei baccelli che rendono evidente come questa specie sia una Leguminosa, la stessa famiglia di fagioli e fave. Si tratta di una specie molto comune anche in ambiente urbano essendo particolarmente resistente, tanto che persino una grossa e popolosa città come Roma in questo periodo sia delicatamente dipinta da questi leggiadri fiori. Un albero impregnato di affascinanti leggende, ma le cui caratteristiche botaniche non sono meno curiose e degne di ammirazione! (© Andrea Bonifazi) #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #wild #wildlifephotography #seguicisufacebook #paginafacebook #divulgazione #divulgazionescientifica #divulgation #didatticaambientale #cenèdivulgatori #andreabonifazi #cercissiliquastrum #alberodigiuda
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Oggi vi scrivo perché sono io ad avere una curiosità e magari qualcuno di voi saprà darmi una risposta. Da qualche settimana a Roma e dintorni sto notando una massicia presenza di Spoladea recurvalis, la cosiddetta "falena della barbabietola". Tendenzialmente gli adulti di questo lepidottero crambide si trovano da fine primavera ad inizio autunno, quindi ci stiamo con il periodo, ma negli ultimi giorni ne sto osservando davvero tante, come se stessero sfarfallando adesso. Ammetto che non mi sono mai soffermato molto sulle falene, quindi le mie osservazioni potrebbero avere un bias causato dalla maggiore attenzione che sto dando ad alcune specie da quando uso iNaturalist, ma non credo di averne mai notate così tante. A voi risulta? Potrebbe essere dovuto a questa "estate prolungata" che ancora fa registrare massime superiori ai 25°? O magari stanno sfruttando il fatto che sono ancora molto abbondanti le loro piante nutrici? Grazie a chi saprà darmi qualche indicazione. #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #wild #wildlifephotography #ecologia #ecology #divulgazione #divulgazionescientifica #divulgation #didatticaambientale #cenèdivulgatori #andreabonifazi
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La parola "piovra" è uno di quei termini che siamo abituati a sentire da sempre, sia in un contesto zoologico che figurato. Ma esattamente cos'è la piovra? Sostanzialmente un grosso polpo. Eppure non esiste la "specie piovra", è un termine generico per indicare i molluschi cefalopodi di grandi dimensioni. È peraltro una parola di recente introduzione, quasi un neologismo: deriva infatti dal francese pieuvre, a sua volta risalente al latino poly̆pus, ed è stata introdotta nell’uso comune nel 1866 nel romanzo di Victor Hugo "Travailleurs de la mer". D'altronde di polpi grossi polpi - o piovre, che dir si voglia - ce ne sono diversi, ma Enteroctopus dofleini ha il primato, raggiungendo una lunghezza massima di 9 metri ed un peso verificato di 71 Kg, sebbene ci siano lavori in cui si indica un peso di addirittura 272 Kg, ma questi non sono dati verificati. Diffuso nell'Oceano Pacifico orientale, vive ad una sessantina di metri di profondità, sebbene lo si possa rinvenire tanto in acque più superficiali quanto in quelle più profonde Questa specie ha una vita lunga, tra le più lunghe tra i polpi, vivendo mediamente 3-5 anni, con le femmine che possono produrre tra 120mila e 400mila uova. Alla schiusa, le larve hanno le dimensioni di un chicco di riso ed è qui che E. dofleini innalza lo scettro di un nuovo primato: ha il tasso di crescita più elevato nel regno animale, aumentando le dimensioni mediamente dello 0,9% al giorno, diventando adulti quando raggiungono un peso di 20-40 Kg. Beh, indubbiamente questa specie ha tutti i titoli per essere definita la Regina delle piovre! (© Ph. Larson et al., 2015 - Testo di Andrea Bonifazi) #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #wild #wildlifephotography #seguicisufacebook #paginafacebook #divulgazione #divulgazionescientifica #divulgation #didatticaambientale #cenèdivulgatori #andreabonifazi #polpo #octopus #piovra
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Calicanto: il profumo dell'inverno Il calicanto, noto anche come "calicantus", è un arbusto dal fascino singolare. Fiorisce in pieno inverno, quando la maggior parte delle altre piante è in riposo, donando al giardino un tocco di colore e un profumo inebriante. Fiori profumati e resistenti al freddo: I fiori del calicanto, di colore giallo o rosso intenso, sono composti da numerosi petali vellutati e emanano un aroma dolce e speziato che ricorda la cannella e il cioccolato. Facilità di coltivazione: Il calicanto è una pianta rustica e resistente, che non richiede cure particolari. Si adatta a diversi tipi di terreno e predilige una posizione soleggiata o semi-ombreggiata. Un tocco di colore in inverno: Il calicanto è un arbusto che può raggiungere i due metri di altezza. Le sue foglie, di colore verde intenso, sono coriacee e persistenti, donando alla pianta un aspetto decorativo anche durante i mesi invernali. Simbolismo e leggende: Il calicanto è un simbolo di speranza e di rinascita. Un'antica leggenda narra che il suo profumo sia in grado di scacciare gli spiriti maligni e di portare fortuna. Se desideri un giardino profumato e colorato anche in inverno, il calicanto è la pianta ideale per te! #calicanto #fiori #inverno
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